Io credo che sullo sfondo di quasi ogni loro proposta politica c'è il RF, cioè il reddito di appartenenza al genere femminile. Vorrebbero avere i soldi statali in quanto impossibilitate a lavorare e vorrebbero i soldi dei propri mariti, di cui spesso ne usufruiscono. Però è uno schema che non vedo come possa realizzarsi, vi spiego perché.
Dove lavorano le donne? In attività ospedaliere, scolastiche, nelle aziende soprattutto come ragioniere, nei negozi come cassiere, commesse o proprietarie, addette ai servizi di pulizia, badanti; quindi o già lavorano e sono stipendiate, o le chiameranno tranquillamente al lavoro visto che negli uffici ci sono al massimo tre persone e quindi non hanno problemi di distanziamento sociale, le uniche che rimangono fregate sono badanti, babysitter e quelle nei negozi in dettaglio, parrucchiere comprese, che però stanno messe talmente male che il lavoro probabilmente lo perdono, quindi il patriarcato qui non mette mano. Lo smart working è a disposizione sia delle donne, ma anche dei manager uomini, quindi dubito che ci saranno famiglie dove lei dovrà dimettersi perché il marito guadagna di più. Tenete conto che finché il figlio ha 2 anni già non fanno un caxxo, da 10 in poi può rimanere anche da solo, tra 3 e 10 anni quanti di loro hanno un fratello più grande o un nonno che vive con loro e quindi dopo due mesi di quarantena è fuori pericolo?quanti di questi possono stare in negozio se la mamma è proprietaria?