In rilievo > Padri separati e figli negati - PAS (Sindrome da Alienazione Parentale)

Alienazione parentale, esistono storie a lieto fine?

(1/2) > >>

Ottavia:
Salve a tutti.
Vorrei sapere se avete testimonianze positive in merito. Esistono figli portati via dalle madri che, una volta adulti, si siano riavvicinati al proprio padre? E come è avvenuto tutto ciò?

Questa è la mia storia.
Mio padre divorziò 40 anni fa da una moglie instabile che aveva sposato in maniera avventata.
Il figlio aveva appena un anno e questa donna lo ha cresciuto instillandogli paura, odio e diffidenza verso il padre.
Mio papà andava a prenderlo e lo portava in luoghi pubblici come bar, ristoranti, giardinetti; oppure stavano in casa coi nonni paterni e tanti giocattoli. Ma il bambino, visibilmente timoroso, in certi momenti saltava su e scappava via urlando (rischiando di essere investito per strada). In questi frangenti era molto difficile spiegare agli sconosciuti per strada la situazione. Tutti davano per scontato che mio padre fosse chissà quale orco sadico.

Non mangiava nulla del cibo che mio padre gli offriva perché temeva che mio padre volesse avvelenarlo. Finché un giorno, bussando alla porta di casa della sua ex, lei gli rispose "Guarda non tornare più perché il bambino, non appena ha saputo che stavi per arrivare, si è chiuso in camera piangendo, non vuole più vederti".

Quindi mio padre non l'ha più cercato se non per telefono, ma ogni volta riattaccavano. Non ha chiamato i carabinieri per non traumatizzarlo ulteriormente con visite forzate. (Inoltre il suo lavoro lo portava via dalla città per 4 giorni a settimana, quindi la mancata presenza sul posto nel quotidiano ha facilitato il tutto).
Ha continuato a versare gli alimenti fino ai 21anni del ragazzo. Ma non ci sono stati più contatti perché questo figlio ha continuato a negarsi al telefono.

Io ho 30 anni, sono figlia del suo secondo matrimonio. Essendo mio padre anziano e non avendo dimestichezza con la tecnologia, ha chiesto a me di fare ulteriori tentativi. Ci ho provato, ma dopo aver rintracciato il suo numero di telefono, quest'uomo, mio fratellastro, mi ha riattaccato il telefono in faccia e ha subito cambiato numero!
Non mi ha neanche detto "Non desidero avere contatti con voi, non chiamatemi più". C'è una chiusura surreale e insensata.

Io mi chiedo se a questa persona, nell'infanzia, non sia stato fatto un lavaggio del cervello simile a quello fatto ai bambini della vicenda "I diavoli della Bassa modenese". La madre gli avrà innestato dei ricordi falsi? Perché è assurdo che un uomo di 40 anni non sia riuscito a sviluppare un senso critico in età adulta.

Ha avuto uno zio (fratello di sua madre) molto presente. Forse ha rappresentato un surrogato della figura paterna che ha compensato le cose; MA pare che la madre incoraggiasse il bambino a chiamare lo zio "papà". È una roba assurda.

Scusate lo sfogo ma non conosco altre piattaforme virtuali o altro dove ci sia comprensione verso questi temi.
E intanto sto cercando di muovere passi più decisi, pur non sapendo bene quale sia la strada giusta da prendere.
(Credo che lui lavori come insegnante presso una scuola. Se mi presentassi lì con una lettera...?
Ovviamente adesso c'è il coronavirus e sono solo ipotesi).

Non vorrei che mio padre morisse senza aver almeno parlato una volta con suo figlio.
La domanda è: come attraversare questo muro invalicabile? Come arrivare a toccare le corde di un 40enne la cui mente è stata manipolata durante l'infanzia?

Vicus:
Penso di capire cosa provate perché anch'io ho visto allontanarsi amici e conoscenti a seguito di maldicenza.
Improvvisamente ti trattano come un appestato, colpevole di chissà quale misfatto e neppure sai perché, non è mai possibile recuperarli. E' sconcertante quanto la gente dia sempre credito alle calunnie senza neanche sentire l'altra campana.

Gli unici casi positivi che conosco sono quelli in cui il padre ha potuto recuperare il figlio da piccolo, prima che il danno fosse definitivo.
Non so di nessuno che abbia riallacciato i rapporti a 40 anni.
E' davvero assurdo, surreale ed è uno dei principali indicatori del livello infimo cui sono giunte oggi le relazioni umane, persino quelle più sacre.

Hai maggiori possibilità ad incontrarlo di persona, sperando che non gli venga in mente di sporgere qualche denuncia, ma sarò sincero, probabilmente non ne caverai nulla.

Ottavia:
Grazie, Vicus.


--- Citazione da: Vicus - Maggio 08, 2020, 01:34:36 am ---
E' davvero assurdo, surreale ed è uno dei principali indicatori del livello infimo cui sono giunte oggi le relazioni umane, persino quelle più sacre.

--- Termina citazione ---

Sì, è così. E il senso di impotenza e ingiustizia è enorme.

Come dici tu, si potrebbe tentare un approccio di persona. Presentarmi brevemente, consegnare a mano una lettera e andare via.
La sensazione è quella che si tratti di un uomo che apparentemente conduce una vita normale, ma che impazzisce non appena si parli del padre biologico.

Presentandomi personalmente, potrei scioccarlo abbastanza da dargli una scossa; ma non così tanto da indurlo alla chiusura, poiché sparirei dopo la consegna della lettera.
E per iscritto potrei invitarlo alla riflessione in maniera più efficace, essendo la scrittura un mezzo più discreto e meno invasivo.



Cassiodoro:
Forse neanche la leggerebbe, la lettera.
Magari è meglio che vostro padre gli invii direttamente messagi tramite SMS o WhatsApp o simili, se conoscete il suo numero di telefono. Questo ogni giorno, senza desistere se non ci sono risposte.

Vicus:

--- Citazione da: Ottavia - Maggio 08, 2020, 10:35:37 am ---Grazie, Vicus.

Sì, è così. E il senso di impotenza e ingiustizia è enorme.

Come dici tu, si potrebbe tentare un approccio di persona. Presentarmi brevemente, consegnare a mano una lettera e andare via.
La sensazione è quella che si tratti di un uomo che apparentemente conduce una vita normale, ma che impazzisce non appena si parli del padre biologico.

Presentandomi personalmente, potrei scioccarlo abbastanza da dargli una scossa; ma non così tanto da indurlo alla chiusura, poiché sparirei dopo la consegna della lettera.
E per iscritto potrei invitarlo alla riflessione in maniera più efficace, essendo la scrittura un mezzo più discreto e meno invasivo.

--- Termina citazione ---
Buona idea, ma ti conviene dargli la lettera solo se constati una certa disponibilità ad ascoltare. Preparati qualche breve frase ad effetto da dire all'inizio, prima che si chiuda e ti mandi via. Per esempio, "tutto quello che ti hanno raccontato non è vero".

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa