Nessuna convenzione di Istanbul per l'Ungheria, che (non se ne parla mai) spiana la strada al gender e considera ogni limitazione dell'aborto "una violenza contro le donne". Confermando così
la stretta alleanza sul piano ideologico e pratico, da troppi colpevolmente negata, tra femminismo e ideologia LGBT, come si è visto anche da noi con la legge Cirinnà.
Mentre da noi i politici ratificano la convenzione (Lega compresa) e gli attivisti maschili appoggiano la suicida agenda politica LGBT, Orban pone fine alle fisime gender senza tante discussioni, con una legge che considera l'unico sesso rilevante quello biologico:
https://www.medias-presse.info/la-hongrie-refuse-la-convention-distanbul-pro-gender/120362/