Leggendo l'articolo di Stalker Sarai Tu di oggi, vien da pensare che
queste critiche (e probabilmente anche altre) siano finalmente servite a qualcosa:
Si tratta di un approccio da cui dissento, e molto, anzitutto perché distingue tra femminismo “radicale” e quello non radicale. Un errore che ho fatto anch’io a lungo prima di comprendere la reale natura monolitica del fenomeno.
Se entro qualche giorno
non pubblicherà un articolo di segno opposto, comincerò a pensare che sia una nuova linea del blog.
Tralascio le ipotesi per le quali Stasi possa aver cambiato registro (perplessità del pubblico, alleanze delle femministe "moderate" e del mainstream non pervenute, ritirata strategica) ma
è sicuramente meglio che diffondere da un blog MRA messaggi a favore del femminismo "buono" o "moderato" che sia.
E' David (non Stasi
) contro Golia, l'unico modo che ho per far sentire la mia voce è quello di alzarla.
C'è forse da sperare che, prima che la contraddizione della linea del suo blog diventi evidente a tutti (non puoi ingannare tutti per sempre diceva Lincoln), prenda le distanze anche dall'agenda politica di gruppi di pressione antimaschili.