Novello Caronte, Davide Stasi continua l'impercettibile traghettamento della questione maschile sulla sponda infernale del politicamente corretto (e sull'"altra sponda" tout court).
Dopo vagheggiate alleanze (non pervenute) con le femministe "non estremiste" e gli LGBT del gender e della maschilità tossica, oltre agli incensamenti alle donne che afferma letteralmente di servire con lo "strofinaccio sul braccio", oggi lancia la geniale proposta: i centri antiviolenza non devono chiudere, ma aprire agli uomini e ai gay (categorie sempre più fluide anche nell'ambito dei diritti maschili, oggetto di vera e propria colonizzazione ideologica e strutturale).
Chi pensava che Stasi volesse far chiudere questi centri non è rimasto deluso, perché ancora una volta non se n'è accorto: l'idea è come sempre "suggerita" in sordina, fa capolino inosservata in un articolo apparentemente contro queste strutture più dannose che inutili.
Questa volta Stasi si serve di una citazione:
Mi racconta un po’ di aneddoti che mi fanno tremare le vene, poi avanza con passione una proposta: "si smetta con questa narrazione a senso unico... se la rete dei centri antiviolenza ha timore di perdere fondi, offra un servizio vero, aperto agli uomini e ad ogni orientamento sessuale".
La tecnica della citazione permette a Stasi di non attribuire a se stesso la modesta proposta, ma il lettore intelligente non può non concludere che
se Stasi fosse davvero per la chiusura dei centri antiviolenza prenderebbe vigorosamente le distanze dalla malsana idea di tenere aperti carrozzoni femministi, addirittura foraggiandoli di ulteriore denaro pubblico (cioè vostro) per un presunto servizio agli uomini - e ai gay che li intaserebbero per denunciare uomini - fornito dalle solite femministe.Qualcuno ha detto che Stasi ha portato i diritti maschili nel mainstream (anche se "chi l'ha visto" è il caso di dire, in TV e sui giornali?) E' proprio così, ma nel senso che sono i diritti maschili ad essere normalizzati secondo l'ideologia politicamente corretta.
I movimenti maschili sono stati finora un'armata Brancaleone, caratterizzati da un attivismo talora eroico ma che essendo poco strutturato sul piano ideologico, il tecnocrate Stasi riesce a menare per il naso dove vuole senza che se ne rendano minimanente conto.
Il tutto è portato avanti con grandi mezzi, che il pubblico crede mobilitati per disinteressato idealismo, a causa di una remota vicenda di stalking.
Ai più distratti, ricordo che ad oggi Stasi tra un articolo e l'altro:
- Ha ripetutamente cercato alleanze con le femministe definite "moderate" e "non estremiste"
- Ha ripetutamente cercato alleanze col mondo LGBT che sta distruggendo il nostro diritto ad essere maschi e padri a colpi di gender e campagne contro la maschilità, che considera un ostacolo e una minaccia alla "normalizzazione" dell'omosessualità:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1544.0.htmlhttps://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1441.0.htmlhttps://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1797.0.htmlhttps://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1797.0.html- Appoggia apertamente l'agenda politica LGBT, con lo pseudomatrimonio omosex che aprirà inevitabilmente alle adozioni e alla procreazione artificiale di uomini, che saranno rovinati per sempre
- Sostiene regolarmente la narrativa femminista assolutoria delle donne, affermando che la stragrande maggioranza di loro collabora e sta dalla parte degli uomini, quando tutte le statistiche provano il contrario
- Attacca sistematicamente e senza alcuna ragione gli uomini in situazioni di disagio, con commenti sprezzanti e sarcastici sul suo blog e sul suo canale YouTube ("roba da Incel")
- Evita accuratamente il confronto sapendosi privo di argomenti, preferendo gogne su Facebook dopo aver bannato l'interlocutore per impedire repliche
In sintesi, il suo messaggio è cambiare tutto perché nulla cambi (anzi peggiori): i carrozzoni femministi (CAV) devono restare in piedi, il femminismo ("moderato") ha una sua legittimità e deve continuare anzi allearsi coi movimenti maschili, l'agenda antimaschile LGBT va sostenuta, la "stragrande maggioranza" delle donne è dalla nostra parte e va servita con lo strofinaccio sul braccio.Non può non sorgere una domanda: ma a cosa serve questo Stasi?