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Femminismo: Manipolazione e indottrinamento

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santiago:
//www.youtube.com/watch?v=b_JOb2mDrnY

Giuseppe83:
Santiago, nell'altra discussione tu hai detto che gli uomini continueranno a difendere questa società società. Io avevo fatto queste considerazioni:

Nei limiti in cui sono programmati a fare ciò. Si ricorre alla disperata programmazione che citi nel tuo articolo perchè diventa sempre più difficile motivarli
Quale uomo ha interesse a difendere una società misandrica? Questa è forse la causa più importante della fine repentina delle società misandriche che noi ricordiamo.
Chi difenderesti? Lei non ti appartiene neanche in forma minima dal 1975 (ed io sono cresciuto con questa consapevolezza). Difenderesti i tuoi figli (sempre che siano tuoi). Chi non ha figli non ha nessuno da difendere. E se i figli ti sono stati sottratti da tempo (magari da subito) e magari non sai neanche dove si trovano, saranno ancora "tuoi" o li avrai rimossi dalla mente (anche per non soffrire)?

Cosa ne pensi? Avevo chiesto anche il parere di Vicus.

Giuseppe83:
Altra considerazione.

Nel tuo ultimo articolo tu fai riferimento alla spiegazione (ovvia per me) biologica. Ma il supervalore femminile (1+9 mesi di lavoro) è stato frazionato dalla tecnica e non è più necessario passare per lei per generare. La conseguenza è la possibilità inedita di dividere le femmine e unire i maschi. In passato (non oggi) eravamo necessariamente divisi e la divisione fa la debolezza.

La colpevolizzazione dell'altro è il pretesto di chi aggredisce. Togli il pretesto e resta l'aggressione. Dubito che gli aggrediti si sentano colpevoli. Sono semplicemente aggrediti perchè deboli.
Nella storiella la pecora è aggredita dal lupo perchè è debole, non perchè è colpevolizzata. Se la pecora fosse leone, verrebbe aggredita o aggredirebbe?

santiago:

--- Citazione da: Giuseppe83 - Maggio 22, 2020, 22:14:19 pm ---Santiago, nell'altra discussione tu hai detto che gli uomini continueranno a difendere questa società società. Io avevo fatto queste considerazioni:

Nei limiti in cui sono programmati a fare ciò. Si ricorre alla disperata programmazione che citi nel tuo articolo perchè diventa sempre più difficile motivarli
Quale uomo ha interesse a difendere una società misandrica? Questa è forse la causa più importante della fine repentina delle società misandriche che noi ricordiamo.

--- Termina citazione ---

Tutti sappiamo che gli esseri umani siamo in parte natura e in parte costruzione sociale (o Civiltà, visto che ne abbiamo parlato così ultimamente). Il problema è sapere quanto e quanto e quale parti, e se per uomini e donne influiscono in maniera diversa.
C'è un altro punto. La costruzione naturale è ineliminabile, ma quella sociale, in quanto tempo riesce ad essere modificata? Ci sono molti valori o comportamenti che possono modificare in vita (ad. es. l'abito del fumo), ma ci sono altri radicati in profondità che non riusciamo a cancellare in vita. Possiamo essere consapevole del fatto che si tratta di una convenzione sociale, ma dubito che riusciamo a comportarci altrimenti in vita. C'è una deferenza innegabile dell'uomo verso la donna (quanto naturale e quanto sociale?) Se la donna o il bambino grida aiuto sono stato istruito (o programmato?) a soccorrerla. Naturalmente, se continua a persistere un conflitto del sesso come attualmente il comportamento dell'universo maschile si modificherà progressivamente rispetto al comportamento messo in atto dall'universo femminile. Esempio pratico: in Occidente la paternità è un valore molto stimato dagli uomini e quando avvengono separazioni i padri pretendono continuare a esercitarla; nei paesi slavi (penso a Russia), quando ci sono separazioni i padri lasciano i figli spesso volentieri alle donne e molti spariscono. Se le donne continueranno a ostacolare la paternità in occidente nelle separazioni i maschi non si sposeranno e avranno figli (sta già accadendo) oppure trasformeranno il loro atteggiamento secondo me a quelli degli slavi (in pratica si distaccano affettivamente e si chiedono, come suggerisci, per quale motivo dovrei lavorare e combattere per dei figli che non vedono (e non mi interessano più)?)
Comunque sono trasformazioni che richiedono talvolta generazioni

santiago:

--- Citazione da: Giuseppe83 - Maggio 22, 2020, 22:47:19 pm ---Ma il supervalore femminile (1+9 mesi di lavoro) è stato frazionato dalla tecnica e non è più necessario passare per lei per generare. La conseguenza è la possibilità inedita di dividere le femmine e unire i maschi.

La colpevolizzazione dell'altro è il pretesto di chi aggredisce. Togli il pretesto e resta l'aggressione. Dubito che gli aggrediti si sentano colpevoli. Sono semplicemente aggrediti perchè deboli.
Nella storiella la pecora è aggredita dal lupo perchè è debole, non perchè è colpevolizzata. Se la pecora fosse leone, verrebbe aggredita o aggredirebbe?

--- Termina citazione ---
Non credo di aver capito. Al contrario della donna, che può andare in clinica e farsi inseminare senza il contributo attivo di un uomo, l'uomo ancora oggi malgrado la tecnica non riesce a generare.
Comunque il plusvalore della donna per l'uomo non risiede nella sua capacità di generazione. Il desiderio di paternità maschile è qualcosa che sorge dopo e non è immediato in natura. Il plusvalore della donna risiede nell'ambito della sessualità. L'uomo è sollecitato nel mondo della sessualità di più di quanto è la donna (e la moralizzazione del sesso contribuisce ad aumentare questa dipendenza)

A mio avviso l'analogia che proponi pecca dal fatto che è basato sulla forza come unico elemento decisivo in un combattimento. Non è così, possono esistere altri elementi. Infatti la colpevolizzazione, creare un senso di colpa e di debito per la colpa recata, è uno di loro. Se io fosse un lupo e tu un leone invece che una pecora, agirei proprio come agiscono le donne sugli uomini, con qualsiasi arma tranne quella con la quale sono perdente, con la forza. In questo caso non credo che seduzione o bellezza possano servire a un lupo nei confronti di un leone, ma farlo sentire in colpa potrebbe essere un arma vincente.

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