Per l'ennesima volta: la monogamia garantisce quotidiani rapporti sessuali (in base all'oggi caduto principio "morale" dei doveri coniugali), mentre la liberalizzazione del sesso favorisce l'ipergamia.
Credo inoltre siano tutti in grado di capire che il fantomatico stupro libero, anche se fosse "moralmente" permesso non sarebbe praticabile nella realtà. Vi immaginate una città fondata sul coito coercitivo? Non durerebbe due secondi.
A proposito dei doveri coniugali hai scritto anche: "Il dovere coniugale, assicurando sesso quotidiano a volontà TOGLIE la dipendenza che in quest'epoca "liberata" spesso si manifesta in forme patologiche MOLTO DIFFUSE come dipendenza dalla prostituzione,* dal porno o da relazioni casuali combinate in rete. Basti pensare alle migliaia di persone che vanno all'altro capo del mondo per un rapporto sessuale."
Sì, è molte di queste persone sono persone sposate. L'idea che la monogamia, ho peggio ancora, "i doveri coniugali" garantiscano sesso soddisfacente e a volontà per l'uomo risiede soltanto nella tua fantasia.
"Le prigioni sono costruite con le pietre della legge, i bordelli con i mattoni della religione" ha affermato oltre due secoli fa William Blake, e ha ragione. Non c'è prova più evidente dell'insoddisfazione maschile della propria vita sessuale all'interno del matrimonio, che l'ampia diffusione dei postriboli in epoche passate, di cui la clientela maggiore erano proprio i mariti.
I "doveri coniugali", che colpivano entrambi i coniugi, miravano alla procreazione, non al soddisfacimento sessuale di chicchessia. I mariti e le mogli potevano opporsi alla volontà dell'altro coniuge di fare sesso, seguendo tutti i valori e divieti predicati dalla religione, tra cui qualsiasi richiesta di "porcate" o "fantasie sessuali" (tutto doveva mirare alla procreazione). Per fare un esempio estremo, la moglie poteva denunciare il marito di averle fatto imporre sesso anale (condannato talvolta con la morte o alle galee, non chiedervi per favore come accertassero la veridicità della denuncia, ci sono comunque le testimonianze delle condanne e dei processi). Le donne si rifugiavano nei loro confessori per difendere i loro rifiuti, i mariti nei bordelli.
Non erano soltanto gli uomini a lamentarsi della povera vita sessuale all'interno del matrimonio, ci sono testimonianze anche di donne vogliose che si lamentano dei loro mariti inadempienti.
Anche nell'eventualità, che c'erano naturalmente, di mariti che non rispettavano la volontà della moglie (la "noia" della monogamia, sempre con la stessa donna, li spingeva ai bordelli in cerca di nuove esperienze). Ti consiglio di leggere qualche libro sulla monogomia/poligamia per capire come la monogamia in realtà non si adegua molto bene alle pulsioni maschili, anzi combacia molto male.
Purtroppo continui a vedere tutto o bianco o nero, è in realtà c'è un'infinità di grigi in mezzo. Non c'è solo la "monogamia e i doveri coniugali" da una parte e dall'altra "il fantomatico stupro libero" (bisogna riconoscere che il termine "stupro" proprio ti è piaciuto). Come non è mai esistita un unica istituzione del matrimonio, ma molte diverse lungo la storia.
Il coito coercitivo (come succede nel regno animale) non implica necessariamente la violenza, basta la minaccia della presenza e la rassegnazione introiettata della donna a lasciarsi prendere (non identico ma simile alla moglie che si lascia prendere per dovere dal marito). Io non ho mai indicato quale sia il modo di interazione sessuale tra i sessi, faccio notare che sono esistiti e possono esistere forme diverse, e spiego che molte delle strutture anche attuali, fatti i conti, obiettivamente non beneficiano l'uomo.
In altre culture c'erano templi dove i pellegrini si recavano per fare sesso con le "religiose". In alcune epoche le società prevedevano l'amante più o meno ufficiale, oltre la moglie che era garanzia di riconoscimento dei figli. A Roma prima dell'Impero, le geisha in Giappone, le corteggiane a Venezia, sistemi accettati socialmente. Sono esistite società che hanno praticato la poliandria, spesso tra i maschi della stessa famiglia, fratelli e padre del marito. Come la mettiamo con la moglie dello eschimese (e non solo) che coricava con gli ospiti. La moglie era "programmata" a coricare con "qualsiasi" ospite, senza farsene un problema. Il marito era "programmato" a condividere la moglie, senza farsene un problema. Così come qualsiasi prostituta è "programmata" a coricarsi con "qualsiasi" persona, per interesse, senza farsene un problema. Come vedi, ipotizzare una società dove le donne sono "programmate" a soddisfare sessualmente è un esercizio mentale realistico e fattibile, perché a livello di gruppo e a livello individuale è già esistito ed esiste.
Quando vivevo in Germania negli anni '90 mi colpì il fatto che le visite a massaggiatori e massaggiatrici fossero coperte dall'assicurazione (per liberare lo stress). Perché non dovrebbe essere possibile ipotizzare una società con un sistema coperto da assicurazione pubblica che si occupa della necessità delle pulsioni sessuali maschili in un servizio pubblico e gratuito di prostitute?
Non è tutto bianco o tutto nero.