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Femminismo: Manipolazione e indottrinamento
santiago:
--- Citazione da: Blu - Maggio 26, 2020, 02:50:26 am ---
Desideravo approfittare della preziosa presenza di Santiago in questo storico forum per sottoporgli (a lui e ovviamente a chi è interessato) un articolo che nello specifico si preoccupa... di noi (la manosphera o androsfera che dir si voglia).
https://anonym.to/?http://www.ingenere.it/articoli/uomosfera-rivolta-maschi-umiliati?fbclid=IwAR3x4IGrnwmgejC92d3d1AwmndjsFVUSki6_cF5KK0ogLA-RK27MdHBwxKk
--- Termina citazione ---
Ho letto con attenzione (e tanto sforzo!) l'articolo che menzioni.
Nel sottotitolo (quello sintesi) dice: “Agnieszka Graff si è inoltrata nelle tane telematiche degli odiatori delle nuove destre americane” tane, odiatori,... con quale disposizione dovrei affrontare la lettura dell'articolo che inizia proprio così?
Sostanzialmente sono d'accordo con te, l'autrice non affronta seriamente e in profondità alcuna problematica segnalata dai movimenti maschili né menziona i loro argomenti.
Tre spunti di riflessioni sul testo:
1. A conclusione l'autrice segnala l'”infondato” vittimismo come causa di questi movimenti maschili e spiega i meccanismi psicologici che lo formano. Con un piccolo sforzo mentale di ribaltamento, l'autrice potrebbe applicare lo stesso ragionamento al femminismo e ne trarrebbe senza difficoltà le stesse conclusioni sul femminismo.
2. La crisi economica e la perdita di lavoro del 2008 è segnalata dall'autrice come la prima causa della nascita di questi movimenti maschili vittimisti. Si dimentica di osservare che nello stesso periodo di tempo tutti i governi occidentali hanno continuato a promuovere politiche per favorire le donne nel mondo lavorativo. Magari gli uomini si lamentavano di non essere trattati parimenti. Magari... è soltanto un sospetto.
3. Di tutto il discorso mi tengo la prima frase: “La narrativa sui maschi come vittime del femminismo ha una lunga storia che risale alla metà dell'800.” Infatti, in ogni epoca sono esistiti uomini che si sono lamentati della propria condizioni rispetto a quella femminile. Molte persone critiche col femminismo attuale sono dell'idea che è esistito un femminismo “buono e giusto”, sono critiche con il femminismo “radicale” attuale che sarebbe una sfortunata deviazione di quello “buono”. Questa posizione non è minoritaria, così l'hanno espresso anche esplicitamente in tanti (Hoff Sommers, Warren Farrell, Agustìn Laje, molti youtubers noti in inglese o spagnolo), ma presuppone una presunzione ingiustificata di trovarsi oggi loro nel giusto, invece quei uomini che si lamentavano nel passato sarebbero in torto. La mia posizione (espressa anche nel libro) è che il femminismo in sé come ideologia è sbagliata, per cui non è mai esistito un femminismo “buono”. Non è mai esistita una prima ondata buona.
Blu, a proposito della Tecnica, di cui parli nei post successivi, la penso più o meno come te.
Tecnica e progresso non sono in sé e per sé buoni o cattivi, siamo le persone nei nostri comportamenti che agiamo attraverso la tecnica comportamenti buoni o cattivi.
Bisogna dire anche che Tecnica o progresso non sono sinonimi di positivo o negativo. Non tutto quello che arriva dal progresso deve essere per forza positivo o negativo.
Il discorso aperto sulle nuove tecnologie di riproduzione e le implicazioni future nella società sono molto interessanti, elucubrazioni ipotetiche nelle quali per ora preferisco non entrare. Quando si ipotizza il futuro si rischia di sbagliare creando utopie che diventano distopie.
Infatti, la mia opera, o miei scritti, non costruiscono una teoria alternativa, non incoraggiano a decostruire alcunché, come è stato ipotizzato, né a costruire un Paradiso nuovo, mi limito ad analizzare cosa hanno detto le femministe sul passato e cosa è stato in realtà o ha rappresentato il passato (i rapporti sessuali, i rapporti economici, i rapporti di potere,...) secondo un punto di vista maschile alternativo (condivisibile o meno).
santiago:
--- Citazione da: Jason - Maggio 25, 2020, 17:41:19 pm ---Perchè non avete capito che il discorso della moralizzazione vale anche per gli uomini . Paragonarla allo stupro è narrazione femmminista .
Questa frase è una ragionamento simile al femminismo , perchè ignori che nessuno obbliga nessuno a sposarsi . Se la femmina "per paura fisica si rassegna" ma in realtà non vuole, non si sposa. Semplice. Stesso discorso vale per gli uomini .
--- Termina citazione ---
Nessuno l'ha mai negato (e da quello che ho letto anche Giuseppe è della stessa opinione). Infatti io ho scritto: “I doveri coniugali, che colpivano entrambi i coniugi, (…) Non erano soltanto gli uomini a lamentarsi della povera vita sessuale all'interno del matrimonio, ci sono testimonianze anche di donne vogliose che si lamentano dei loro mariti inadempienti.”
Per quel che mi risulta neanche nel coito coercitivo che avviene in natura tra le specie, tra le scimmie e probabilmente nell'antichità dei tempi nell'homo, c'è una norma scritta che stabilisce che sono le femminine quelle che lo devono “subire” passivamente e non “agire”. Il discorso vale per chiunque.
A fissare una norma non scritta per quanto riguarda i rapporti sessuali è stata la natura che ha privilegiato il maschio (fisicamente, anatomicamente e nella dinamica dei rapporti, cioè dolore, piacere, posizione, conseguenze dei rapporti,...) e questo discorso vale tanto per il coito coercitivo come per i doveri coniugali
La tesi femminista sostiene che lungo la Storia la stragrande maggioranza delle donne sono state forzate a sposarsi. Falso
Tu suggeriresti che la stragrande maggioranza delle donne si sarebbe sposata liberamente. Anche questo è falso. Un numero significativo di donne si è sposata contro volontà con uomini che non desideravano, e, molto più spesso, succedeva che la loro volontà era carpita da imposizioni e influenze sociali (discorso che vale anche per gli uomini). Più in alto si andava nella scala sociale, più il matrimonio era imposto, più in basso si scendeva, fino alla miseria, più la scelta era libera. Il concubinaggio in queste classe più basse è stato in molte epoche diffusissimo, e il discorso che fai può essere applicato a queste coppie, che se insoddisfatte, teoricamente potevano abbandonare il partner, cioè la separazione era permessa al contrario che nel matrimonio.
Inoltre, tu accetti aprioristicamente un'altra premessa che è falsa e non hai considerato. La possibilità che in un matrimonio accettato liberamente ad un certo punto uno dei coniugi possa cambiare e diventare autoritario e violento, anche per quel che riguarda il sesso.
santiago:
--- Citazione da: Jason - Maggio 25, 2020, 17:44:23 pm ---Più che altro santiago dovrebbe spiegarci come mai, visto che il vituperato e distrutto moralismo sessuale reprimeva uomini e donne ed oggi siamo "sessualmente più liberi", sempre più uomini ricorrono alla prostituzione (e purtroppo al porno) . Se siamo più liberi perchè andare da una escort ?
--- Termina citazione ---
Janson, il tuo ragionamento è un sofisma, non è perché io ho criticato un concetto (il matrimonio come garanzia di sesso a volontà) sto sostenendo un altro (scardinato il matrimonio, nella società attuale si vive meglio sessualmente).
Per favore non mettere nella mia bocca parole che non ho detto. Dove ho scritto “che oggi siamo sessualmente più liberi”?
Io ho semplicemente fatto notare che il matrimonio come garanzia di sesso a volontà (e soddisfacente, aggiungo io) è una fantasia che non rispecchia la verità storica. (tra l'altro parlando di matrimonio cristiano e occidentale, cioè monogamico senza possibilità di divorzio; evidentemente ci sono stati molte altre varietà di matrimoni (o unioni) nel mondo)
Tutto il discorso è partito da questo:
Tesi femminista: La civiltà (e dunque i valori morali che riguardano il sesso) sono stati creati dagli uomini a danno delle donne.
La mia tesi (riportata nella mia opera “La grande menzogna del femminismo” con numerosi esempi che la sostengono): la moralizzazione del sesso non ha riportato né riporta all'uomo alcun vantaggio tangibile e materiale, al contrario di quello che succede alle donne, dove i vantaggi sono evidenti. (attenzione! Non stiamo parlando della specie, ma dei singoli individui nelle loro vite)
Poiché mi chiedi dell'attualità
Quando le femministe voglio abolire la prostituzione... stanno moralizzando il sesso
Quando le femministe vogliono abolire il porno... stanno moralizzando il sesso
Quando le femministe criticano le soubrette appariscenti in tv o in pubblicità … stanno moralizzando il sesso
Quando le femministe vietano il top-less nel giornale The Sun.. stanno moralizzando il sesso
Quando le femministe vogliono proibire il calendario di donne nude appeso nell'officina del mio meccanico... stanno moralizzando il sesso
Quando le femministe criticano le barzellette spinte per sessismo... stanno moralizzando il sesso
Quando le femministe denunciano anche gli sguardi sgraditi e gli uomini sono condannati dai tribunali per questi sguardi, come è già successo... stanno moralizzando il sesso
…..
e così all'infinito per l'attualità. Lo stesso discorso vale per il passato e tutte le norme morali che riguardano il sesso.
Ora mi puoi dire, di quelli elencate sopra, dove risiede il vantaggio per il singolo uomo della moralizzazione del sesso.
Questo è il punto
santiago:
--- Citazione da: Giuseppe83 - Maggio 26, 2020, 21:30:26 pm ---- Non c'è nulla da capire. E' già accaduto moltissime volte ed accade quotidianamente. Gli omosessuali, per definizione, non si congiungono con le femmine, eppure sono padri veri (cioè biologici). Alcuni eterosessuali hanno scelto di procreare senza congiungersi con una femmina. Vedi Ronaldo (che pure poteva congiungersi con qualsiasi femmina). Ciò al fine di evitare sottrazioni di bambini e denaro da parte di femmine criminali.
--- Termina citazione ---
Adesso ho capito. Intendi la necessità di fare rapporti sessuali per poter concepire un figlio.
Scusa, non avevo capito cosa intendevi. Sì, oggi non è necessario. Uomini (tra cui spesso omosessuali) e qualsiasi donna (in Spagna ma ormai un po' dappertutto) possono concepire un figlio senza rapporti. Per la donna basta l'inseminazione in qualsiasi clinica.
santiago:
--- Citazione da: Vicus - Maggio 26, 2020, 21:42:12 pm ---Vedi perché non ti rispondo? C'è una bella differenza tra il dovere coniugale e prendere una senza consenso nella savana. O peggio ancora in un centro urbano.
--- Termina citazione ---
Spero che tu non intenda veramente quello che hai affermato e che tu ti sia espresso male. Non si può prendere una donna perché 10 anni fa ti ha dato il consenso quando si è sposata. Tra altro nemmeno i giudici in sede giudiziaria fanno alcuna distinzione tra una violenza nel letto coniugale o nella savana o nel centro urbano. Una violenza è una violenza, e uno stupro è uno stupro, e non ci sono doveri coniugali che tengano, nemmeno per i giudici. Quando una moglie o un marito viene forzato sessualmente contro volontà è uno stupro e non fa alcuna differenza tra coniuge o persona sconosciuta (addirittura, al contrario, nei codici c'è l'aggravante della parentela!)
I doveri coniugali imposti non sono per nulla diversi dei coito coercitivi (naturalmente imposti), e ciò vale anche senza violenza, quando è accettato passivamente per sudditanza psicologica, della moglie al marito, o viceversa, o di qualsiasi donna a un uomo, o viceversa, ad esempio in qualsiasi rito religioso di gruppo, o in medio della savana, come affermi, per ormai prassi sociale consolidata.
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