Autore Topic: E' scientifico: più una donna ha avuto esperienze, più causerà guai all'uomo  (Letto 8767 volte)

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Offline Vicus

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Così riferiva Mercimonio, da anni perso nella giungla tra Laos, Cambogia e Vietnam :lol:
Anche questo mente?


Ma se anche l'Asia fosse messa come noi, dovremmo continuare con questo modello sociale distruttivo?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Non so chi fosse Mercimonio, ma di certo qualche cazzata la raccontava...
Del resto l'italiano medio emigrato in qualche paese straniero non cancella (quasi) mai il suo passato da eterno esterofilo, convinto com'è che l'erba del vicino sia sempre più verde...

Offline Vicus

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Ok ma il punto non è Mercimonio...
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Così riferiva Mercimonio, da anni perso nella giungla tra Laos, Cambogia e Vietnam :lol:
Anche questo mente?


Ma se anche l'Asia fosse messa come noi, dovremmo continuare con questo modello sociale distruttivo?

In quei paesi che citi buona parte della popolazione vive, appunto, coltivando i campi ...

Vicus, ma tu hai mai avuto a che fare con un bambino piccolo? Te lo chiedo per pura curiosità ... Sappi che vedere un bambino 2 ore al giorno non fa testo, io ti sto chiedendo se hai mai avuto cura di un bambino per un qualche tempo, perché altrimenti è inutile discutere di un argomento così complesso.

Offline Vicus

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Fritz queste domande non devi rivolgerle tanto a me, che comunque ai miei fratelli ho badato intere giornate, ma alle famiglie con otto figli. Bambini piccoli ne hanno tanti, vivono anche in centri urbani e esser genitori per loro non è come stare in trincea. Di fronte a queste evidenze, cosa c'entra mai il lavoro dei campi, o le vicissitudini di conoscenti nel panico al primo figlio? :D
« Ultima modifica: Giugno 07, 2020, 03:56:58 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Waldgänger

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... non sono sufficienti i sostegni economici per gestire 8 figli. Servono anche altre qualità come pazienza, programmazione, gestione delle risorse sociali ed economiche, capacità empatiche sopra la media e una cultura di un certo livello.
Quello che succede in Francia detto così non significa nulla.
L'unico figlio (oggi maggiorenne) l'ho avuto con una donna francese. Entrambi immigrati nel Nord Italia: io dal Sud-Est, lei dal Nord-Ovest. E agli antipodi siamo sempre culturalmente rimasti.
[Secondo me, in questo thread stiamo rischiando di sopravvalutare il background della donna, e di sottovalutare quello dell'uomo italiano: su cui ci sarebbe parecchio da dire, per colpa del nostro Matriarcato culturale].
Premetto che, in quanto emigrante, io non ero "uscito fresco" dall'accudimento materno: avevo dovuto imparare il ménage domestico da un giorno all'altro, alla svelta.
Ho frequentato un po' il suo entourage francese (siamo rimasti insieme solo due anni e mezzo): parenti, amici.
Non ho conosciuto famiglie numerose, ma nemmeno coppie con figlio unico.
Sintetizzando al massimo: ciò che io ho dovuto imparare per la mia condizione di emigrante, gli uomini francesi lo imparano di défault, da piccoli: educazione unisex. Mio figlio, per l'influenza materna, sa cucinare, pulire e far spesa quasi meglio di me.
Un giorno, ospiti a casa di suoi amici: la sua amica ci intratteneva in salotto, il marito - con tanto di grembiule - spentolava in cucina.
Dopo la separazione, la mia più tenace avversaria sull'affido condiviso (che ho potuto praticare al 50% grazie a fortuite circostanze, soprattutto lavorative) non è stata affatto la ex - la quale non ha mai messo in dubbio le capacità maschili in fatto di accudimento di un bambino -, ma MIA MADRE (buonanima): ne era scandalizzata, percepiva l'usurpazione di un dominio femminile. La mia ex la considerava "la solita chioccia italiana", che fonda la propria autostima sul Potere dell'Accudimento.

Aggiungo la fine del racconto, secondo me più interessante:
avendo frequentato per qualche anno un'associazione di padri separati - e quindi avendone conosciuti parecchi -, posso testimoniare che praticamente tutti (loro erano autoctoni del Nord: passati dall'accudimento materno a quello mogliesco: mammizzati-moglizzati), si sentivano psicologicamente "sbandati" per quel poco che riuscivano a tenere il figlio piccolo (altro che il 50% che teorizzavano...); cercavano continuamente una "musa femminile" che li ispirasse: qualcuno la trovava in una nuova partner, qualcun altro nella propria madre (da cui si rifugiava per sentirsi "famiglia", per non deprimersi).
Io avevo la madre al Sud, ho dovuto arrangiarmi; è stata abbastanza dura (questa è una lunga storia a parte); ho accuratamente evitato nuove partner in casa (il bambino, se costretto a quella nuova presenza con cui dover mediare, avrebbe preferito il contesto materno), ed ho patito soprattutto un isolamento sociale. In tutti i contesti in cui mi trovassi col bimbo - scuola, sport, ludoteche, ecc. -, in quanto padre-single ero "invisibile"; circondato da madri che socializzavano fra loro; non ho mai trovato frequentazioni maschili in cui gli uomini-padri uscissero senza la moglie ma col bambino appresso.
Questo era il contesto maschile-italiano in cui ero immerso, di uomini che, a parole, teorizzavano tutti, separati e non, la giustezza dell'affido condiviso.

Offline Vicus

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Waldgänger proviene dal forum Coscienza Maschile. Benvenuto! :fiocco:

C'è poco da fare: le donne francesi oltre a essere molto belle hanno un carattere amabile, ti fanno sentire in paradiso. Chi le ha provate non torna indietro, almeno io non riesco ad abituarmi a filippine e a tutte le altre "specie" :lol:

So che questo scatenerà l'ira di Frank, ma in questo momento storico le francesi dimostrano di saper meglio educare i figli delle italiane, che per una varietà di motivi li fanno spesso crescere come selvaggi. Uno dei motivi per cui una famiglia numerosa, ad un italiano sembra impossibile.

Detto questo, sicuramente il padre è indispensabile ma il suo ruolo lo esercita più in termini qualitativi che quantitativi: un padre sempre in casa a a spignattare col grembiule a mio avviso è umiliante. Un padre non deve essere percepito dai figli come un mammo.

La Francia è molto femministizzata, ma nelle famiglie che ho testè descritto, malviste da tutti i francesi di sinistra, c'è una netta divisione dei ruoli e l'uomo è capofamiglia. Questo non vuol dire che non possa cucinare ogni tanto, ma non è la regola.
Quanto all'affido condiviso è un problema che non si pone perché per queste coppie è inconcepibile divorziare.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Vicus, ma quale "ira di Frank"...?  :cool2:
Non ho mai avuto a che fare con femmine francesi, ma per me queste generalizzazioni lasciano sempre il tempo che trovano, perché, te lo ripeto, se fossero veramente tutte così meravigliose tu non perderesti tempo a scrivere in questo forum, bensì te ne saresti sposata una e ci avresti messo al mondo una caterva di figli.
Solo che per mantenere 6-7-8 figli occorre tanto (ma tanto) denaro, per non parlare di tutto il resto, a cominciare dalla capacità di... "immolarsi", che evidentemente nemmeno tu possiedi.
Quella dei (tuoi) 42 anni è solo una scusa, caro Vicus.
Nessuno ti impedisce di metter su famiglia con una 30-35enne francese.
Solo che tra il dire e il fare ci passa di mezzo l'oceano atlantico.

@@

http://www.metallirari.com/matrimoni-10-paesi-alto-tasso-divorzi/

Citazione
I 10 paesi con il tasso di divorzi più alto del mondo
BELGIO (tasso di divorzio: 71%)
PORTOGALLO (tasso di divorzio: 68%)
UNGHERIA (tasso di divorzio: 67%)
REPUBBLICA CECA (tasso di divorzio: 66%)
SPAGNA (tasso di divorzio: 63%)
LUSSEMBURGO (tasso di divorzio: 60%)
ESTONIA (tasso di divorzio: 58%)
CUBA (tasso di divorzio: 56%)
FRANCIA (tasso di divorzio: 55%)
STATI UNITI (tasso di divorzio: 53%)


Citazione
Uno dei motivi per cui una famiglia numerosa, ad un italiano sembra impossibile.

Perché, ad uno svizzero sembra possibile ?
E ad un austriaco, uno spagnolo, un portoghese, un inglese, un tedesco, un olandese, un danese, un norvegese, un ungherese, ecc, sembra possibile ?

Online Frank

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Riguardo all' importanza della figura paterna, chi ci ha preceduto scrisse una montagna di roba al riguardo.

http://www.uomini3000.it/39.htm

Citazione
IL PADRE NECESSARIO   
PADRI: CHI NE HA BISOGNO?
Di Karl Zinsmeister
Trad. di L. Raveggi

 
Prima di iniziare a parlare dell'influenza dei padri mi sembra di dover porre la domanda se i padri facciano per i bambini qualche cosa che sia realmente distinto da ciò che fanno le madri. Guarda caso, possiamo trattare rapidamente la questione -- perché il dibattito sul fatto che ci siano differenze intrinseche nel modo in cui uomini e donne svolgano il ruolo di genitore oramai è concluso.
 

Nell’ultima decade o giù di lì, psicologi, sociobiologi e neuroscienziati hanno prodotto nuove convincenti prove certe sulla differenziazione in base al sesso.
Ho raccolto molto di ciò per il capitolo sulla paternità nel libro che sto scrivendo.
E ciò che abbiamo imparato, fondamentalmente, è che mentre sia le madri che i padri sono entrambi ugualmente ben attrezzati per crescere i bambini, le loro inclinazioni ed i metodi operativi, le loro abilità naturali e perfino i loro modi di percezione tendono ad essere abbastanza differenti.
Sappiamo, per esempio, che l'infanzia è un periodo speciale per le madri.
 

Esse hanno “strumenti” ormonali e vantaggi fisiologici distinti che permettono loro di interpretare e soddisfare più facilmente un bambino neonato, ed i ricercatori trovano che in tutti i tipi di famiglie, le madri se ne prendono carico dalla nascita fino ai 18 mesi.
Il periodo critico per il padre comincia generalmente quando il bambino comincia a interagire con il mondo impersonale.
Vi è una grande misura di complementarità nel ruolo genitoriale maschile e femminile.
Le esigenze richieste ai padri ed alle madri si spostano avanti e indietro mentre un bambino attraversa fasi di sviluppo differenti.
Non vi è dubbio che gli uomini e le donne tendono a fornire ai bambini cose differenti, in modi diversi.
Non esiste neppure un accenno nella letteratura scientifica che un ruolo della famiglia “androgino” sia mai probabile verificarsi fra gli esseri umani.
Al contrario, sembrano esserci barriere fisiologiche e biochimiche forti contro di esso.

 

QUANDO I PADRI SONO PRESENTI
 

Quali sono alcune delle cose utili che un papà può assicurare ai suoi bambini quando è presente in casa?
Bronislaw Malinowski sostiene che la cosa principale che un padre fa è di inserire i suoi bambini nel più vasto contesto sociale, per aiutarli a capire i requisiti del vivere nel mondo esterno alla famiglia.
Sappiamo, proprio per conclusione clinica, che l'educazione esclusiva da parte di una donna limita l'esplorazione ambientale del bambino e fa ritardare lo sviluppo di alcuni tipi di abilità esterne.
Gli psicologi ed i pediatri hanno mostrato che già, addirittura, non più tardi della terza settimana di vita, i bambini sperimentano e reagiscono molto diversamente nei confronti del loro padre che della loro madre.
Persino le posture fisiche del bambino vengono adattate a seconda di quale genitore è vicino.
Questo è un riflesso del fatto che le madri ed i padri si avvicinano generalmente alla loro prole con differenti intenzioni in mente -- con i padri che vengono per giocare e stimolare, mentre le madri tendono a calmare e prendersi cura. (Questi risultati, incidentalmente, non sono specifici culturali - si verificano in innumerevoli paesi differenti.)
Gli studi indicano che i padri inoltre hanno un ruolo speciale nello sviluppo dell’autostima del bambino.
Sono anche importanti, in modi che realmente non comprendiamo, nello sviluppare i limiti ed il controllo interni nei bambini.
Non vi è dubbio che i padri tendono ad essere di gran lunga più efficaci nella disciplina.
Sia nelle famiglie integre che in quelle divorziate, per esempio, è più probabile che i bambini obbediscano ai padri che alle madri.
I ricercatori hanno trovato che mentre "le madri sono più attive dei padri nell’aiutare i ragazzi con problemi personali... riguardo all’uso giovanile della droga, il coinvolgimento dei padri è più importante."
I padri svolgono ruoli critici per i loro bambini come insegnanti.
Il lavoro clinico indica che è più probabile che siano i padri anziché le madri a incoraggiare i bambini ad esplorare i livelli esterni della loro competenza ed a sostenere la frustrazione.
Esercitano un addestramento più diretto ed uno stimolo conoscitivo, il loro gioco ha un'enfasi istruttiva e tendono verso i rompicapi, i giochi di parola ed i giocattoli "educativi".
Man mano che i bambini crescono, un’area in cui i padri frequentemente si concentrano è nell'assistere della loro prole nell’attraversamento delle crisi specifiche della vita, per esempio in quelle concernenti la pubertà.
La ricerca inoltre indica che i padri sono fondamentali nell’affermazione del genere sessuale nei bambini.
Interessantemente, la partecipazione paterna produce l'identità ed il carattere sessuale più forti sia nei ragazzi che nelle ragazze.
È ben affermato che la mascolinità dei figli e la femminilità delle figlie sono ciascuna più grande quando i padri sono attivi nella vita familiare.
Sarebbe idiota suggerire che fra le caratteristiche e la capacità differenti che i padri e le madri portano alla famiglia un qualunque insieme di qualità sia superiore ad un altro.
Il punto è queste varie abilità e prospettive si uniscono in modi meravigliosi per dare ai bambini tutto ciò di cui abbiano bisogno.
Un bambino che è altamente coinvolto con entrambi i genitori ha lo spettro completo di risposte da cui da imparare.
 


QUANDO I PADRI SONO ASSENTI
 

Avendo stabilito che le cose vanno diversamente nelle famiglie quando i padri sono presenti, discutiamo più specificamente di cosa può accadere quando il padre non lo è.
Le famiglie senza padre ed i bambini che vi vivono tendono, come è ben noto, ad avere molti problemi.
Un motivo di ciò è semplicemente che la famiglia di una madre single ha meno da offrire.
Un cervello, una bocca, una coppia di mani e di occhi non possono fare tanto quanto due potrebbero.
Ma ci sono inoltre problemi associati specificamente con la mancanza della presenza maschile.
Questi svantaggi emergono diversamente a seconda del motivo dell'assenza del padre, con l’allontanamento del padre che produce solitamente effetti più dannosi sui bambini che la sua morte.
I problemi inoltre interferiscono in modo differente sui ragazzi e sulle ragazze.
I ragazzi sono generalmente colpiti più duramente.
Tendono ad avere difficoltà a concentrarsi a scuola, a fare male i test di intelligenza ed ad avere difficoltà con la matematica. L'assenza del padre è stata indicata essere associata con inabilità d’apprendimento ed alcuni psichiatri la ritengono dietro molti dei casi di disturbi con deficit di attenzione e con iperattività che affliggono specialmente i ragazzi giovani.
La mancanza del padre aumenta significativamente la probabilità che un ragazzo diventi violento ed è molto comune per le madri - per non menzionare gli insegnanti, gli assistenti sociali ed altri -- avere difficoltà a gestire in particolare i ragazzi adolescenti senza padre.
I ragazzi che mancano di padre in casa sono spesso confusi circa la loro identità maschile. Gli studi mostrano che confrontati alle controparti provenienti da famiglie intatte essi si applicano di più in attività considerate tradizionalmente come femminili e che giocano più come ragazze.
Questa tendenza verso una confusione circa il loro ruolo sessuale può svilupparsi in modi imprevedibili a seconda dell’età del giovane, con molti ragazzi senza padre che successivamente volgono verso un machismo difensivo.
Ciò può spiegare parzialmente perché i ragazzi in famiglie a conduzione femminile sviluppano spesso un rapporto coercitivo con la loro madre, come la ricerca ha dimostrato.
Io penso sia importante che noi riconosciamo che la massa del nostro problema con la violenza da strada e domestica oggi si sviluppi dal fatto di avere troppo poca autorità maschile alla base della società, non troppa.
Teniamo presente che i maschi più ferocemente misogini in America oggi sono quelli cresciuti nei nostri matriarcati urbani. Tutti quegli inni rap che parlano di rapimenti e di donne torturate escono interamente da un mondo privo della presenza maschile.
La mancanza del padre produce nei ragazzi e nelle ragazze sia un esagerata tendenza ad un pari-orientamento, che tendenze verso la delinquenza giovanile e mancanza di controllo sociale.
Fra le ragazze, gli effetti dell’assenza del padre sono spesso traslati nel tempo e soltanto a scoppio ritardato, in un modo "latente," durante la pubertà.
Agiscono spesso in quel periodo con comportamento sessuale esageratamente seduttivo e promiscuo.
Le difficoltà nel formare rapporti sani e durevoli con gli uomini sono molto comuni fra le donne che crescono senza una presenza paterna costante.

L'IMPORTANZA DI AVERE DUE GENITORI
 

Tutto ciò di cui questo parla a favore è l'importanza per i bambini di avere due genitori residenti.
È spesso affermato oggi che l'associazione di due-genitori sia una specie di fenomeno che appartiene alla storia -- un'invenzione arbitraria di nevrotici Vittoriani, o forse di republicani alla Eisenhower.
Ciò è assurdità storica.
In verità, la famiglia madre-padre-bambino è un’istituzione dell’umanità per la crescita dei bambini universale.
Come si legge nella letteratura storica ed antropologica su questo tema, come ho fatto l'ultima estate, la cosa che realmente colpisce è come la norma del due-genitori sia rimasta costante, attraverso enormi estensioni temporali e geografiche nonché culturali, con variazioni relativamente piccole.
Effettivamente, abbiamo resti fossili che suggeriscono che la famiglia nucleare dati proprio dagli inizi dell'esistenza umana.
Molto probabilmente, i processi culturali che hanno reso i maschi umani coinvolti nella crescita della prole furono centrali per la riuscita ascesa dell’homo sapiens, in primo luogo.
E ci sono molte indicazioni che i padri siano almeno tanto importanti per il successo nella vita familiare di quanto mai lo furono nel passato. Anche se si ignorasse la ricerca che ho appena riassunto sui ruoli speciali dei padri, ci sono un’infinità di motivi per fare una pausa proprio sui risultati relativi a bambini provenienti da famiglie con singolo genitore.
Quando parliamo oggi di una famiglia del singolo-genitore, in nove casi su dieci stiamo parlando di una famiglia con padre assente.
E in aree che variano dalla salute fisica, al reddito, ai disordini di comportamento, ai risultati scolastici, i bambini che vivono in tali famiglie scontano un prezzo piuttosto alto, nel complesso.
Dagli studi sulle famiglie disgregate, lasciatemi brevemente ricapitolare alcuni risultati che hanno attinenza con notizie di eventi dell’ultimo mese o giù di lì:


I giovani provenienti da famiglie con singolo genitore o adottive hanno una probabilità 2 - 3 volte maggiore di avere problemi emotivi o di comportamento, confrontati con coloro che hanno sia il loro padre che la madre presente. Finiscono in psicoterapia più di tre volte più spesso, secondo il National Survey of Children.
Uno studio che ha seguito ogni bambino nato nell'isola hawaiana di Kauai ha trovato che cinque su sei dei delinquenti registrati presso il casellario giudiziario adulto provenivano da famiglie in cui un genitore -- quasi sempre il padre -- era assente.
 

Lo U.S. Bureau of Justice Statistics indica che il 70 per cento dei giovani ora presso i riformatori sono cresciuti in case con nessuno o un singolo genitore. La correlazione fra la mancanza del padre l’appartenenza a bande di strada è molto stretta. Tali bande esistono fondamentalmente per due scopi: per riempire un vuoto di autorità e soddisfare un desiderio di appartenenza -- entrambe le funzioni che sono collegate strettamente a mancanza della presenza paterna.
 

Il tasso di abuso di droga è parecchie volte più alto fra gli adolescenti che vivono separati dal loro padre.
I giovani provenienti da famiglie decadute ottengono risultati piuttosto più basso nelle prove di intelligenza, anche dopo una ponderazione delle variabili socio-economiche, ed hanno annotazioni molto più cattive relativamente alla misura di presenza, di cooperazione e di impegno scolastici. I bambini con padre assente richiedono più disciplina, hanno tassi considerevolmente più alti della sospensione, hanno GPA più basso e ripetono gli anni più spesso.
 

Anche dopo aver scomposto i dati a seconda delle differenze di provenienza sociale ed economica, gli allievi provenienti da famiglie senza padre hanno aspettative universitarie più basse, completano meno anni di istruzione ed hanno una probabilità ben maggiore di abbandono scolastico, complessivamente.
Vivere in una famiglia con la sola madre fa diminuire le probabilità per il bambino di completare la High School quasi del 40 per cento per i bianchi e del 70 per cento per i neri.
 

Il tasso di povertà nelle famiglie con la sola madre, nonostante tutte le sovvenzioni governative, è del 31 per cento, mentre il dato comparabile per le famiglie sposate con madre e padre è del 5 per cento. Le ponderazioni demografiche indicano che una parte molto significativa dell'aumento nella povertà dei bambini durante le ultime due decadi è semplicemente e direttamente attribuibile alla crescente mancanza dei padri. La povertà dei bambini nelle famiglie condotte dal solo elemento femminile è inoltre molto più profonda e più persistente.
 

La dipendenza di assistenza sociale è molto alta fra i bambini senza padre. In generale, circa la metà di tutte le famiglie condotte dal solo elemento femminile riceverà un certo sussidio pubblico ogni anno. Anche dopo che siano state fatte registrazioni per i fattori socio-economici, vivere in una famiglia composta dalla sola-madre mentre un bambino triplica la vostra probabilità di diventare un destinatario di assistenza sociale più successivamente nella vita, per i bianchi ed i neri entrambi.
 

Le differenze economiche fra i tipi di famiglie si traducono per i bambini in “vuoti” molto concreti nello stile di vita. Per esempio, il 73 per cento dei bambini che vivono con entrambi il padre e la madre risiedono in una casa di proprietà della famiglia, mentre due terzi dei bambini con singolo genitore vive in affitto. Le probabilità per un bambino di risiedere in uno stabile di edilizia popolare sono dieci volte più alte quando è presente soltanto la madre. Le sue probabilità di vivere in un sobborgo sono di gran lunga più basse.
I bambini che crescono in case con singolo genitore tendono ad essere sessualmente precoci. Entrambi i ragazzi e le ragazze è molto più probabile che abbiano rapporti nei loro primissimi anni dell'adolescenza.
La mancanza del padre tende a replicare se stessa. Le ragazze bianche, per esempio, che crescono in famiglie con singolo genitore hanno una probabilità di quasi due volte maggiore di divorziare e di più di 2 volte e 1/2 di partorire fuori dal matrimonio confrontato alle controparti che crescono con la presenza della madre e del padre.

(incidentalmente, uno dei risultati più notevoli della ricerca degli ultimi due anni è che i bambini presso famiglie adottive ed altre famiglie “ricombinate” soffrono di molti degli stessi problemi che affliggono i bambini con singolo genitore. In effetti, addirittura hanno esperienza di alcuni ulteriori problemi in aggiunta ad essi. Malgrado alcune promesse ottimistiche all'inizio dell’esplosione della “liberalizzazione” della famiglia, nessuno dei sostituti delle famiglie biologiche è risultato produrre attendibilmente buoni risultati per i bambini.)

STRUTTURA DELLA FAMIGLIA E BENESSERE INDIVIDUALE
 

E’ chiaro che l'assenza dei padri naturali dalla vita familiare non è per nulla buona per i bambini.
Ed inoltre ci sono infiniti modi in cui il fenomeno danneggia gli adulti. Come implicano termini quali "la femminilizzazione della povertà", le famiglie di un singolo genitore sono risultate essere luoghi abbastanza orribili in cui vivere per le madri.
 

Ugualmente impressionante, e meno spesso considerato, è il fatto che la fuga dalla paternità ha danneggiato anche il benessere degli uomini. Gli uomini non in relazione con bambini e mogli hanno tassi enormemente più alti di violenza, di incidenti e di criminalità rispetto ai padri ed i mariti.
Hanno più alti tassi di malattie croniche, vengono affidati a trattamento psichiatrico molto più spesso ed hanno molto meno successo nella forza lavoro.
 

Il punto verso il quale sto conducendo con tutto ciò può essere illustrato con una piccola storia che ho ascoltato recentemente: Sembra che due individui stessero guidando su una strada principale a bordo di un grande camion quando sono giunti ad un sottopasso di un ponte con un grande e minaccioso segnale davanti ad esso con scritto "Non sono assolutamente consentiti al transito veicoli sopra i 11'3”.”
Si sono issati l’uno sulla spalla dell’altro e preso il loro nastro di misurazione, ed è risultato che il loro camion era alto '12'4”. A questo punto, il secondo tipo si volse al guidatore e chiese "così che cavolo dovremmo fare?” Il guidatore ha gettato uno sguardo in entrambi i sensi di marcia, quindi rispose: "nemmeno un poliziotto in vista.... proviamoci."

Ci sono alcune regole, ovviamente, che è inutile mostrare.
Tutto ciò che facciamo ignorandole mette in pericolo noi stessi e quelli che viaggiano con noi.
Ciò è particolarmente vero quando sono regole culturali, anziché giuridiche, quelle che stiamo infrangendo.
Assai più spesso, quelle guide di riferimento esistono per il nostro bene.
Le leggi informali che hanno governato tradizionalmente la struttura della famiglia sono un esempio eccellente di ciò.
 

I grandi segnali di divieto di colore giallo che sono esistiti in questa area non erano lì per punire o angustiare, ma per cercare di salvare più persone possibili indicando cosa può accadere quando guidate impreparato alle “dure rocce” o alle “travi d'acciaio” della realtà.
In questo senso, il "pregiudizio" (se vogliamo chiamarlo così) a favore di un’unione stabile, di due genitori impegnati nella crescita dei bambini, a favore di padri che vengono a contatto con i loro obblighi nei confronti della famiglia essendo presenti in casa, sono tutti profondamente umani, precetti a servizio degli individui.
Sono stato “sacralizzati” nella vita quotidiana semplicemente perché, col tempo, hanno fornito i risultati più felici per il più grande numero di persone.
Sono preferenze collettive evolute da secoli di dure esperienze e di prove del tempo.
 


AFFRONTARE SERIAMENTE LA MANCANZA DEL PADRE
 

Lasciatemi concludere precisando che la dinamica della mancanza del padre e della decadenza della famiglia che è cominciata circa 25 anni fa è da correlare molto strettamente con il forte impulso del crimine, dell'uso di droga, della povertà infantile e della decadenza educativa che attualmente tormentano la società americana.
Una delle tesi del libro a cui sto lavorando è che il collegamento fra il nostro crollo della famiglia e questi guasti sociali non è una coincidenza.
Se intendiamo risolvere i problemi sociali che ci affliggono in maggiore profondità oggi, credo, dobbiamo incoraggiare un ritorno verso che ciò che potrebbe essere chiamata "la famiglia naturale," composta dal padre, dalla madre e dal bambino.
 

Verso questo fine, dobbiamo sperimentare misure che rinvigoriscano il matrimonio, e scoraggino attivamente l’illegittimità, il divorzio e l'abbandono della famiglia.
Mentre la creazione di una famiglia composta della sola madre è oggi la strada principale verso la povertà della famiglia e le patologie dell’infanzia, gli itinerari che conducono fuori da ciò continuano ad essere l’unione matrimoniale e l’impegno reciproco:
Semplicemente evitando una nascita fuori dal matrimonio e completando la High School, per esempio, si danno, egualmente ai neri ed ai bianchi, 9 probabilità su 10 di evitare la povertà.
Inoltre, madri che sono state abbandonate ma in seguito risposate vedono il loro reddito familiare quasi raddoppiare.
 

Questa, in altre parole, non è solo una questione simbolica.
Il matrimonio e la solidarietà della famiglia funzionano e la politica dovrebbe riconoscere questo.
Nei posti dove il crollo della presenza paterna è maggiore, credo dovremmo provare a reintrodurre le virtù maschili della famiglia anche nei modi più artificiali.
In un certo numero delle nostre città dovremmo installare alcune scuole per residenti per ragazzi e ragazze, più alcune accademie esclusivamente maschili -- magari con personale formato da ufficiali militari fuori servizio, che conoscono qualcosa circa la costruzione della disciplina, l’auto-rispetto ed il morale collettivo.
Naturalmente, ogni sforzo che segua queste linee nel passato recente è stato rapidamente schiacciato dall'istituzione liberale.
 

Alcuni mesi fa ho intervistato i presidi di due delle scuole speciali che i sistemi educativi pubblici di Milwaukee e di Detroit hanno provato ad installare l'anno scorso specificamente per i maschi neri, ed essi erano assolutamente furiosi del fatto che delle cause intentate dall'Organizzazione Nazionale per le Donne e dall’ACLU avevano bloccato entrambi i progetti. Le femministe rifiutano di considerare le scuole divise per sesso, ha arguito lo scrittore Leon Podles, perché questo minerebbe la loro rivendicazione di "un monopolio della vittimizzazione di genere."
 

"Meglio che molti ragazzi neri muoiano sanguinanti per le ferite di armi da fuoco," scrive con amaro stupore, "che permettere alcuna politica governativa che presupponga che vi siano differenze significative fra il maschio e la femmina delle specie e che le differenze a volte funzionano a svantaggio del maschio."
Un suggerimento finale: nelle famiglie che sono attualmente intatte, dobbiamo aiutare i padri a collegarsi molto più strettamente con i loro bambini.
C’è un aspetto emotivo come pure fisico per la presenza del padre, ed un papà interessato “will always beat a lump at the end of the couch” [Qualcuno riesce a tradurre questo modo di dire? - N.d.T.]. Ma nulla di ciò succederà fino a che settori influenti della società americana non smetteranno di trattare i padri come un genere di equipaggiamento facoltativo.
Fino a che continuiamo a razionalizzare l'assenza del padre ed a scusare la sua “fuga”, temo che avremo un mucchio di lavoro che terrà molto occupati i nostri psichiatri, assistenti sociali ed ufficiali di polizia.
 

***
Karl Zinsmeister è un ricercatore dell’American Enterprise Institute.

Distribuito da Family Resources & Research
10202 Vanderbilt Drive
Naples, FL 34108
_________________________________________________ ___________
 

Le statistiche
 

“Il novanta per cento dei padri divorziati non ha pieno accesso ai propri bambini."
Jonathan M. Honeycutt, Ph.D.(c), M.P.A., M.A., I.P.C. Director of Research, Clinical & Consulting Psychotherapist, National Institute for Divorce Research, Panama City, Florida.
I bambini provenienti da famiglie senza padre rappresentano il:
63% dei suicidi giovanili. (fonte: US Dept. of Health & Human Services, Bureau of the Census).
71% delle adolescenti incinte. (fonte: US Dept. of Health & Human Services)
90% di tutti i bambini senza dimora e in fuga.
70% dei giovani negli istituti statali vengono da famiglie senza padre (DOJ, rapporto speciale)
85% di tutti i bambini che esibiscono i disordini del comportamento. (fonte: Center for Disease Control).
80% dei violentatori motivati da “dislocamento della rabbia”. (fonte: Criminal Justice & Behavior, Vol. 14, p. 403-26).
71% di tutti gli abbandoni della High School. (fonte: National Principals Association Report on the State of High Schools).
75% di tutti i pazienti adolescenti presso i centri per abuso di droghe. (fonte: Rainbows for all God`s Children).
85% di tutta la gioventù che risiede in prigione. (fonte: Fulton Co. Georgia jail populations) Texas Dept. of Corrections)
Lo stato attuale della Paternità
Il 37,9% dei padri non ha diritti di accesso/visita ai figli. (fonte: p.6, col.II, para. 6, lines 4 & 5, Census Bureau P-60, #173, Sept 1991.)
“Il 40% delle madri ha affermato di aver interferito con il diritto di visita del padre non affidatario in almeno un'occasione, per punire l’ex marito." (fonte: p. 449, col. II, lines 3-6, Fulton)
Frequenza delle visite da parte di padri divorziati; Differenze nei rapporti dei padri e delle madri. Sanford Braver ed altri, Am. J. of Orthopsychiatry, 1991.: “In generale, circa il 50% delle madri non vede valore nei contatti continuati dei padri con con i loro bambini...." (fonte: Surviving the Breakup, Joan Kelly & Judith Wallerstein, p. 125)
Soltanto l’11% delle madri apprezza l'apporto del loro marito quando affronta i problemi dei loro piccoli. Gli insegnanti ed i medici lo apprezzano per il 45% e chiudono gli amici e parenti con un 16%.(fonte: EDK Associates survey of 500 women for Redbook Magazine. Redbook, November 1994, p. 36)
"L'ex-coniuge (madre) era l'ostacolo più grande ad avere contatti più frequenti con i bambini.": (fonte: Increasing our understanding of fathers who have infrequent contact with their children, James Dudley, Family Relations, Vol. 4, p. 281, July 1991.)
"Una chiara maggioranza (70%) dei padri sentiva di aver avuto troppo poco tempo per i propri bambini" (fonte: Visitation and the Noncustodial Father, Mary Ann Kock & Carol Lowery, Journal of Divorce, Vol. 8, No. 2, p. 54)
"Molto pochi bambini erano soddisfatti della quantità di contatto con i loro padri, dopo il divorzio." (fonte: Visitation and the Noncustodial Father, Koch & Lowery, Journal of Divorce and Remarriage, Vol. 8, No. 2, p. 50)
"I sentimenti di rabbia verso i loro ex coniugi hanno ostacolato la partecipazione efficace da parte dei padri; madri arrabbiate a volte saboterebbero gli sforzi del padre di visitare i loro bambini." (fonte: Ahrons and Miller, Am. Journal of Orthopsychiatry, Vol. 63. p. 442, July `93.)
"le madri possono impedire le visite per vendicarsi contro i padri per i problemi nel loro rapporto coniugale o post-coniugale." (fonte: Seltzer, Shaeffer & Charing, Journal of Marriage & the Family, Vol. 51, p. 1015, November 1989.)
In uno studio: "Visitational Interference - A National Study" by Ms. J Annette Vanini, M.S.W. and Edward Nichols, M.S.W., è stato trovato che il 77% dei padri non-affidatari NON possono "visitare" i loro bambini, come ordinato dal tribunale, come conseguenza "di interferenza nelle visite" perpetuate dal genitore affidatario. Cioè la mancata attuazione delle visite ordinate dal tribunale è tre volte maggiore il problema della non attuazione dell’assistenza ordinata dal tribunale a supporto del bambino ed ha un effetto sui bambini di genitori divorziati ancor maggiore. Originalmente pubblicato nel Settembre del 1992

Sostegno del bambino
Informazioni provenienti da molteplici fonti indicano che soltanto il 10% di tutti i padri non affidatari rientra nella categoria dei cosiddetti “deadbeat dad": il 90% dei padri con affido congiunto ha pagato il supporto dovuto. Padri con diritti di visita pagano nel 79,1% dei casi; ed il 44,5% di quelli senza diritti di visita ancora sostengono finanziariamente i loro bambini. (fonte: Rapporto dell'Ufficio Censimento. serie P-23, No. 173).

Ulteriormente, di quelli che non pagano il sostegno, il 66% non lo fanno perché difettano dei mezzi finanziari per pagare (fonte: GAO report: GCAcO/HCRcD-92-39 FS).
Ciò che segue è tratto da: Technical Analysis Paper No. 42, U.S. Department of Health and Human Services, Office of Income Security Policy, Oct. 1991, Authors: Meyer and Garansky.

Madri affidatarie che ricevono un assegno di sostegno: 79,6%

Padri affidatari che ricevono un assegno di sostegno: 29,9%

Madri non-affidatarie che completamente difettano nel sostegno: 46,9%
Padri non-affidatari che completamente difettano nel sostegno: 26,9%

Offline Vicus

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Non ho mai avuto a che fare con femmine francesi, ma per me queste generalizzazioni lasciano sempre il tempo che trovano
Fatti un giro in Francia e vedi come tirano su 7-8 figli. Poi, fai il paragone con le italiane di 1-2 figli e ne riparliamo.
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, perché, te lo ripeto, se fossero veramente tutte così meravigliose tu non perderesti tempo a scrivere in questo forum, bensì te ne saresti sposata una e ci avresti messo al mondo una caterva di figli.
Solo che per mantenere 6-7-8 figli occorre tanto (ma tanto) denaro, per non parlare di tutto il resto, a cominciare dalla capacità di... "immolarsi", che evidentemente nemmeno tu possiedi.
Come ho detto quelle "meravigliose" a 35 anni hanno già 6 figli, non stanno ad aspettare me. Le altre, sono quelle delle statistiche che hai opportunamente citato.
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Quella dei (tuoi) 42 anni è solo una scusa, caro Vicus.
Nessuno ti impedisce di metter su famiglia con una 30-35enne francese.
Solo che tra il dire e il fare ci passa di mezzo l'oceano atlantico.
Ma cosa ne sai? Ho girato il mondo per metter su famiglia e ho trovato solo gli scarti (non per bellezza, ma come valutazione generale). Nessuna potenziale brava moglie arriva nubile a 35 anni, mettetevelo in testa. Quelle che arrivano zitelle a quell'età nel 99% dei casi si sono divertite con mezza città, si sono dedicate all'amata "carriera" oppure rientrano nella categoria delle tarate e/o inguardabili.
Tra l'altro l'età naturale per sposarsi per una donna è 20-25 anni, dopo cala la fertilità e dato che bellezza e fertilità sono l'unica cosa che una donna oggi ha da offrire (ché a sopportare le loro cazzate ci si immola davvero), non vedo perché me le dovrei prendere proprio io.
Il punto Frank non è se mi sono sposato io, o che ti debba sposare tu, ma che quelli che si sono sposati quando era tempo di farlo hanno famiglie eccellenti. Il nostro compito ormai è solo diffondere un modello sociale funzionante per le future generazioni. Se non lo faremo noi lo faranno i musulmani, non c'è altro da aggiungere. Il resto (uteri artificiali, paternità di gruppo, singletudine di massa, gay e australopitechi assortiti) rientra nel campo della fantasia.
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Perché, ad uno svizzero sembra possibile ?
Stiamo parlando di italiani. Poi, se è per questo, ad un africano che non ha neanche l'acqua da bere sembra molto più possibile che a un italiano.
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Riguardo all' importanza della figura paterna, chi ci ha preceduto scrisse una montagna di roba al riguardo.
Certo, ma come sempre si rischia di arrivare all'eccesso opposto, per cui un uomo deve spignattare come un mammo mentre la "signora" si occupa della sua imprescindibile carriera.
« Ultima modifica: Giugno 07, 2020, 17:06:05 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Vicus, io ho parenti francesi. So benissimo qual è la situazione in Francia, mi scusi waldganger se dunque non reputo il suo racconto rappresentativo di una intera comunità.

Che le donne francesi siano migliori di quelle italiane sull'accudimento mi sembra, senza offesa, un'ennesima esterofilia ostentata, dura a morire, tipica degli italiani che hanno girato poco.

Come smentita riporto questa notizia, che all'epoca fece il giro del mondo. C'è pure una intervista si YouTube, se vuoi poi te la riporto, dove si potevano ascoltare i deliri di questa "mamma francese".

https://www.bighunter.it/Home/Editoriale/Editoriale/tabid/220/newsid734/14858/Default.aspx


Finiamola di pensare che l'erba del vicino sia sempre più verde. Non è così.

Offline fritz

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42 anni non sono mica 60. Puoi trovare anche donne nel range 25-30 tranquillamente.

Offline Vicus

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Vicus, io ho parenti francesi. So benissimo qual è la situazione in Francia, mi scusi waldganger se dunque non reputo il suo racconto rappresentativo di una intera comunità.

Che le donne francesi siano migliori di quelle italiane sull'accudimento mi sembra, senza offesa, un'ennesima esterofilia ostentata, dura a morire, tipica degli italiani che hanno girato poco.

Come smentita riporto questa notizia, che all'epoca fece il giro del mondo. C'è pure una intervista si YouTube, se vuoi poi te la riporto, dove si potevano ascoltare i deliri di questa "mamma francese".

https://www.bighunter.it/Home/Editoriale/Editoriale/tabid/220/newsid734/14858/Default.aspx


Finiamola di pensare che l'erba del vicino sia sempre più verde. Non è così.
in MEDIA dopo aver osservato MOLTE famiglie ho l'impressione che le donne francesi siano meglio organizzate e meno scansafatiche. Poi se andiamo a pescare nella cronaca non ne usciamo più.
42 anni non sono mica 60. Puoi trovare anche donne nel range 25-30 tranquillamente.
Come no, in Vietnam. :D Come risponderebbe Frank: perché non la trovi tu una di 25?  ;)
« Ultima modifica: Giugno 07, 2020, 17:06:34 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Waldgänger

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in MEDIA dopo aver osservato MOLTE famiglie ho l'impressione che le donne francesi siano meglio organizzate e meno scansafatiche. Poi se andiamo a pescare nella cronaca non ne usciamo più.Come no, in Vietnam. :D Come risponderebbe Frank: perché non la trovi tu una di 25?  ;)
...Uhm... so che il mio racconto era quasi tutto off-thread...
Ho l'impressione che tendiamo alla generalizzazione; sia sulle francesi che sulle italiane.
Andando in pensione, sono ritornato al Sud; noto ancora - malgrado la globalizzazione culturale - una certa differenza fra le donne di qui e quelle del Nord: lassù, tengono meno alla casa, alle pulizie, ecc.
Poi: l'unica francese che ho conosciuto per davvero, non saprei definirla migliore/peggiore di un'italiana (prima di lei, ero stato sposato con un'italiana, senza figli); è DIVERSA.
Della casa se ne infischia alquanto. La maternità, non la considera una via di auto-promozione sociale.
Cosa la entusiasmava? L'apero con le amiche. La lettura.
Gli abiti alla moda la lasciavano indifferente; risparmiava per una buona cena in un posto caratteristico.
Spiccata tendenza a delegare mansioni domestiche e genitoriali (il che m'è tornato utile per l'affido condiviso).

So che vado di nuovo fuori-thread, ma mi meraviglia un po' che non vi abbia coinvolto il focus della mia esperienza.
IL MATRIARCATO CULTURALE.
Che, in Italia, sovrasta donne e uomini.
Mi stupisce un po' che non vi stimoli la mia testimonianza sulle teorizzazioni dei padri separati italiani (affido condiviso), le quali fanno a pugni con la loro indole (ricerca di una musa femminile per gestire un figlio piccolo).
Io, come padre separato, ho dovuto per forza fare anche il "mammo" (aveva 1 anno!); ma ciò non mi rende "matriarcale"!..
Il focus sarebbe: la maternità e l'accudimento come fonte di POTERE per le italiane.
E' diverso dall'essere buone/mediocri/lavative madri.
E' un'acquisizione di status, soprattutto verso le altre; è un empowerment, sia verso l'uomo che verso i figli.
Non avete mai sentito una donna italiana sospirare - con una finta sopportazione che cela un certo orgoglio: "Io ho due figli: il piccolo più mio marito"?
[Al che il marito, spesso, abbozza un sorrisino idiota, tentando di dissimulare che in quell'accudimento ci si crogiola].

Offline Vicus

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...Uhm... so che il mio racconto era quasi tutto off-thread...
Ho l'impressione che tendiamo alla generalizzazione; sia sulle francesi che sulle italiane.
Andando in pensione, sono ritornato al Sud; noto ancora - malgrado la globalizzazione culturale - una certa differenza fra le donne di qui e quelle del Nord: lassù, tengono meno alla casa, alle pulizie, ecc.
Poi: l'unica francese che ho conosciuto per davvero, non saprei definirla migliore/peggiore di un'italiana (prima di lei, ero stato sposato con un'italiana, senza figli); è DIVERSA.
Della casa se ne infischia alquanto. La maternità, non la considera una via di auto-promozione sociale.
Cosa la entusiasmava? L'apero con le amiche. La lettura.
Gli abiti alla moda la lasciavano indifferente; risparmiava per una buona cena in un posto caratteristico.
Spiccata tendenza a delegare mansioni domestiche e genitoriali (il che m'è tornato utile per l'affido condiviso).
Chiaro che c'è di tutto, siamo comunque in Occidente dove il femminismo abbonda. Però in Francia è MOLTO più frequente vedere famiglie numerose, e i figli vengono educati bene mentre in Italia spesso ruzzano come scimmie.
Quella con cui stavo aveva 3 sorelle e due fratelli, una aspettava placidamente il quarto figlio, l'altra pur vivendo in ITALIA (e lavorando) ne aveva già tre (come sempre molto inquadrati) e non era affatto esaurita.
Poi ci sono varie altre tipologie, quella che a 35 anni ancora non sa cosa fare della sua vita, quella che ama spassarsela e così via.
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So che vado di nuovo fuori-thread, ma mi meraviglia un po' che non vi abbia coinvolto il focus della mia esperienza.
IL MATRIARCATO CULTURALE.
Che, in Italia, sovrasta donne e uomini.
Mi stupisce un po' che non vi stimoli la mia testimonianza sulle teorizzazioni dei padri separati italiani (affido condiviso), le quali fanno a pugni con la loro indole (ricerca di una musa femminile per gestire un figlio piccolo).
Io, come padre separato, ho dovuto per forza fare anche il "mammo" (aveva 1 anno!); ma ciò non mi rende "matriarcale"!..
Il focus sarebbe: la maternità e l'accudimento come fonte di POTERE per le italiane.
E' diverso dall'essere buone/mediocri/lavative madri.
E' un'acquisizione di status, soprattutto verso le altre; è un empowerment, sia verso l'uomo che verso i figli.
Non avete mai sentito una donna italiana sospirare - con una finta sopportazione che cela un certo orgoglio: "Io ho due figli: il piccolo più mio marito"?
[Al che il marito, spesso, abbozza un sorrisino idiota, tentando di dissimulare che in quell'accudimento ci si crogiola].
Diciamo che è una testimonianza isolata, tutti i padri separati che conosciamo frequentano avvocati da anni per vedere i figli un'ora in più al mese.
Poi quello del matriarcato culturale è un cliché di marca tedesco-protestante e anglosassone (e scandinavo), in quei Paesi gli uomini fanno i mammi e non è una prospettiva allettante.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.