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E' scientifico: più una donna ha avuto esperienze, più causerà guai all'uomo

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fritz:
@Vicus

Leggi quello che dice waeldganger: quella è la francese media che vive a Parigi. Stessa cosa se ti fai un giretto in Costa Azzurra (ci sono stato fino a qualche mese fa). Poi è chiaro che se vai in regioni della Francia isolate, come al ridosso dei pirenei o comunque nella lande della normandia (posti affatto esaltanti) trovi ragazze più "all'antica".
Io voglio solo invitarti a non farti illusioni, a non credere che le francesi siano migliori delle italiane perché ti aspetta una cocente delusione: non è affatto vero, anzi. Le italiane sono "un pelino" migliori delle francesi. Poi è chiaro, se tu vivi a Milano (non so di dove sei, faccio un esempio) incontrerai tantissime italiane radical chic che votano pd e tutte ultraprogressiste +Europa e bla bla. In compenso, sempre nelle zone di Milano, è piano di belle fighe sudamericane in media più belle di qualsiasi europea.
Bisogna sempre ponderare le cose, Vicus. Bisogna sapere anche dove hai conosciuto queste francesi: le francesi in visita in Italia, si sa, come tutti gli stranieri, tendono a mostrare il meglio di sé.

Perché pensi di non poterti prendere una di 25? L'età, da quel che ho capito, è un parametro che le donne non considerano poi tanto. C'è chi lo considera, c'è chi se ne frega. Io fui approcciato, per esempio, da una che faceva la modella appena laureata in Lettere Moderne, lei aveva appena 24 anni e io ne avevo 34.
È vero che più passa l'età e più si pensa che sia difficile farsi una famiglia, ma tu sei uno che ha avuto successo con le donne, per te questo pensiero non dovrebbe esistere.

Non farti problemi dunque di questo tipo, i coetanei della 25enne sono in gran parte dei coglionacci ritardati effemminati e cuckolds per definizione (vedere filmati negli US di questi tempi per farsi un quadro generale). Li devasti, senza storie, sul piano caratteriale.

Frank:

--- Citazione da: Waldgänger - Giugno 07, 2020, 11:26:53 am ---Aggiungo la fine del racconto, secondo me più interessante:
avendo frequentato per qualche anno un'associazione di padri separati - e quindi avendone conosciuti parecchi -, posso testimoniare che praticamente tutti (loro erano autoctoni del Nord: passati dall'accudimento materno a quello mogliesco: mammizzati-moglizzati), si sentivano psicologicamente "sbandati" per quel poco che riuscivano a tenere il figlio piccolo (altro che il 50% che teorizzavano...); cercavano continuamente una "musa femminile" che li ispirasse: qualcuno la trovava in una nuova partner, qualcun altro nella propria madre (da cui si rifugiava per sentirsi "famiglia", per non deprimersi).
Io avevo la madre al Sud, ho dovuto arrangiarmi; è stata abbastanza dura (questa è una lunga storia a parte); ho accuratamente evitato nuove partner in casa (il bambino, se costretto a quella nuova presenza con cui dover mediare, avrebbe preferito il contesto materno), ed ho patito soprattutto un isolamento sociale. In tutti i contesti in cui mi trovassi col bimbo - scuola, sport, ludoteche, ecc. -, in quanto padre-single ero "invisibile"; circondato da madri che socializzavano fra loro; non ho mai trovato frequentazioni maschili in cui gli uomini-padri uscissero senza la moglie ma col bambino appresso.
Questo era il contesto maschile-italiano in cui ero immerso, di uomini che, a parole, teorizzavano tutti, separati e non, la giustezza dell'affido condiviso.

--- Termina citazione ---

Bel racconto, che conferma ulteriormente la dipendenza dell'uomo alla donna, nonché l'inconsapevolezza di tantissimi uomini, i quali si sposano e mettono al mondo dei figli senza avere una reale consapevolezza in merito a ciò a cui vanno incontro.
E in questo influisce sicuramente molto la società ginocentrica in cui viviamo, che li rende ancor più schiavi delle femmine.

Frank:

--- Citazione da: Waldgänger - Giugno 07, 2020, 17:31:09 pm ---Il focus sarebbe: la maternità e l'accudimento come fonte di POTERE per le italiane.
E' diverso dall'essere buone/mediocri/lavative madri.
E' un'acquisizione di status, soprattutto verso le altre; è un empowerment, sia verso l'uomo che verso i figli.

--- Termina citazione ---

Sì, è vero, ma è un discorso che non riguarda solo le italiane.



--- Citazione ---Non avete mai sentito una donna italiana sospirare - con una finta sopportazione che cela un certo orgoglio: "Io ho due figli: il piccolo più mio marito"?
[Al che il marito, spesso, abbozza un sorrisino idiota, tentando di dissimulare che in quell'accudimento ci si crogiola].
--- Termina citazione ---

Questo è un classico.
Come è un classico il fatto che gli uomini non abbiano mai nulla da dire al riguardo.
Ed è anche per questo che le femmine considerano gli uomini dei poveri coglioni, sempre "bisognosi della mamma".
Per me, che vivo per conto mio da eoni, sarebbe un qualcosa di inaccettabile.
Ti dico solo che una donna che, per ipotesi, si permettesse anche solo di rinfacciarmi di avermi cucinato un piatto di pasta, verrebbe sfanculata in un battibaleno.
Per dire: io non ho mai pagato nemmeno una donna delle pulizie, e non per una questione di soldi.
Semplicemente me ne occupo io quando ne ho tempo e voglia.
Negli appartamenti in affitto nei quali ho vissuto in tutti questi anni, le donne sono entrate solo per brevi periodi e per un motivo ben preciso.
Poi, ciao.

Vicus:
Fritz perdonami ma da quel che scrivi sembri avere una conoscenza prevalentemente teorica delle donne e della Francia:

--- Citazione ---Leggi quello che dice waeldganger: quella è la francese media che vive a Parigi. Stessa cosa se ti fai un giretto in Costa Azzurra (ci sono stato fino a qualche mese fa). Poi è chiaro che se vai in regioni della Francia isolate, come al ridosso dei pirenei o comunque nella lande della normandia (posti affatto esaltanti) trovi ragazze più "all'antica".
--- Termina citazione ---
Se c'è un posto che non ha segreti per me è Parigi, ci vado da trent'anni. E ti assicuro che persino in centro, ci sono famiglie numerose e donne all'"antica". Basta saperle cercare.
Poi cosa vuol dire "media"? Se la media non vale nulla si deve cambiare!

--- Citazione ---Perché pensi di non poterti prendere una di 25? L'età, da quel che ho capito, è un parametro che le donne non considerano poi tanto. C'è chi lo considera, c'è chi se ne frega. Io fui approcciato, per esempio, da una che faceva la modella appena laureata in Lettere Moderne, lei aveva appena 24 anni e io ne avevo 34.
È vero che più passa l'età e più si pensa che sia difficile farsi una famiglia, ma tu sei uno che ha avuto successo con le donne, per te questo pensiero non dovrebbe esistere.
--- Termina citazione ---
Come no, se fossi Picasso, carismatico ricco e famoso sarebbe così. Altrimenti (ammesso e non concesso che voglia trovarmi una 25enne...) preferiscono il belloccio coetaneo. Mi pare logico.

--- Citazione da: Frank - Giugno 07, 2020, 20:21:40 pm ---Bel racconto, che conferma ulteriormente la dipendenza dell'uomo alla donna, nonché l'inconsapevolezza di tantissimi uomini, i quali si sposano e mettono al mondo dei figli senza avere una reale consapevolezza in merito a ciò a cui vanno incontro.
E in questo influisce sicuramente molto la società ginocentrica in cui viviamo, che li rende ancor più schiavi delle femmine.

--- Termina citazione ---
Spero solo che non sia vero nella maggioranza dei casi, altrimenti è un punto per le femministe che non vogliono il condiviso.

Frank:
Vicus


--- Citazione ---Il punto Frank non è se mi sono sposato io, o che ti debba sposare tu, ma che quelli che si sono sposati quando era tempo di farlo hanno famiglie eccellenti. Il nostro compito ormai è solo diffondere un modello sociale funzionante per le future generazioni. Se non lo faremo noi lo faranno i musulmani, non c'è altro da aggiungere. Il resto (uteri artificiali, paternità di gruppo, singletudine di massa, gay e australopitechi assortiti) rientra nel campo della fantasia.
--- Termina citazione ---

Non conosco il futuro, ma una cosa la so: "noi" contiamo meno di zero in questa società.
Perciò, al di là delle varie posizioni in merito, la nostra influenza è sostanzialmente nulla.
Lo dimostra il fatto che "chi di dovere" ci permette di esistere virtualmente.
Fossimo "pericolosi" e "importanti" ci avrebbero già stoppati.

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