Non mi riferisco alla verginità come inesperienza o remissività, ma come parte di una scelta globale di vita.
C'è differenza tra la verginità dovuta a convenzioni sociali che cadono al primo soffio di vento (come ormai succede in molti ambienti "cattolici") e quella vissuta consapevolmente.
Quel che attrae l'uomo non è la goffaggine ma la femminilità, divenuta rarissima in quanto oggi viene confusa con pose e vestiario presunti trasgressivi.
Queste donne non sono delle ingenue, hanno una capacità di attrarre l'uomo nettamente superiore a molte altre, che malgrado lunghe sessioni dall'estetista suscitano spesso nell'uomo diffidenza e noia.
I risultati lo dimostrano: separazioni praticamente zero (mai conosciuto coppie separate nell'ambiente), famiglie anche di otto figli (impossibile avere così tanti figli se la coppia non ha buona intesa) che funzionano come orologi (i genitori sono pieni di energia, non hanno l'esaurimento al primo figlio come gli altri). Soprattutto famiglie FELICI.
In Italia sono ancora poche anche per motivi economici, ma le immagini valgono mille parole:
Questo genere di vita può non piacere: soprattutto perché la gente non lo conosce ed è stata educata dalla società a una vita da consumatori individualisti, che rende incapaci di costruire relazioni di coppia stabili. Però, fino a prova contraria è l'unico modello che FUNZIONA in modo
verificabile e ripetibile.
Altrove sappiamo come vanno le cose: chi si sposa va incontro ad abusi, miseria, alienazione parentale. Gli altri, propongono con caparbietà teorie bislacche e fuori dal mondo come cura dei maschi con l'estrogeno, uteri artificiali, nostalgie di un'umanità senza freni mai esistita, viaggi "d'amore" e tutto l'armamentario che purtroppo leggiamo anche qui.