Sono un po' sopreso che si cerchi di mettere in dubbio non teorie astratte ma un'infinità di situazioni reali viste con i miei occhi.
Perdonami, ma la tua esperienza evidentemente non è l'esperienza del mondo. Ti ripeto la domanda di Frank: ma tu hai la minima idea di cosa significhi crescere otto figli?
Per gli uomini di queste famiglie la questione maschile è senza ombra di dubbio risolta.Il ceto sociale è variabile ma in genere abbastanza modesto: le donne talora non hanno titoli di studio (solo scuola dell'obbligo), gli uomini sono camionisti o operai.
Chissà perché ero strasicuro che fosse esattamente quello? Appunto, parli di persone con cultura bassa/quasi inesistente che sforna figli senza cognizione di causa. Ma ti rendi conto di cosa significa mettere al mondo otto figli oggigiorno? Sei in grado di garantire a otto figli istruzione, sanità, vestiario decente? Che futuro potranno mai avere queste persone senza risorse adeguate? Badare a otto figli lo puoi fare solo se non sai come si fa.
E questa è la conferma, se fossero persone con una cultura minima e sufficiente esperienza di vita, non si sognerebbero neppure di sfornarne 3 a momenti.
Hanno le qualità che descrivi perché i genitori li hanno cresciuti bene e soprattutto perché collaborano,
Dinuovo, ma tu sai di cosa stai parlando? O parli per sentito dire? Un mio parente proviene da una famiglia numerosa, esattamente come la vorresti tu, erano 9 figli. Si sono scannati tra loro, sempre in rissa l'uno con l'altro: adesso sono tutti adulti sui 70 anni e manco si guardano in faccia. Quindi di quale collaborazione parli?
Questo mio parente descriveva esattamente le dinamiche che ti ho illustrato: col padre al lavoro, è la madre a doversi prendere cura di tutti i figli assieme ai parenti anziani: se questi vengono a mancare la situazione diventa insostenibile (e lo è già avendoli). I bambini non sono giocattoli, devi capire i loro bisogni e per farlo serve tantissima esperienza e qualità fuori dalla norma: hai la minima idea di cosa significa andare dietro anche a
soli due bambini?
mentre nelle altre coppie il matrimonio è visto come un'avvenura d'amore "migliorata" e i figli come un oggetto decorativo, uno "status" per cui i genitori sono completamente impreparati. La chiave di una famiglia numerosa è la donna, e quelle di oggi sono scansafatiche, focalizzate su carriera, viaggi e shopping.
Che la società di oggi abbia messo su donne schifose non ci sono dubbi, Vicus. Ma la cosa non si risolve affatto come pensi tu.
Per certi versi, la tua teoria è persino contraddittoria: se si mettessero al mondo figli per amore, ti premureresti di garantire loro una esistenza dignitosa, e giocoforza sei obbligato a fare i conti con la realtà che ti dice che più è alto il numero di bocche da sfamare (e oggigiorno, in Occidente, formare, cosa affatto banale e che non puoi ridurre a semplici parole come fai tu) più sarà modeste le possibilità che potrai fornire loro. Crescono benissimo, come ho detto sono famiglie molto inquadrate e non ci sono figli sbandati, abbandoni scolastici e simili. Per cui iniziano a lavorare molto presto, intorno ai 20-23 anni, la maggior parte non va all'università oppure consegue lauree brevi.
Dinuovo, confermi la mia teoria: le loro possibilità sono inferiori rispetto a quelle di altri ragazzi provenienti da famiglie più modeste. Senza contare che crescendo con meno attenzioni saranno meno seguiti dai genitori, più inclini ad una mentalità di gruppo e con autostima generalmente più bassa.
Anch'io ho visto famiglie con 2 figli in difficoltà (specialmente in Italia per ragioni economiche) ma ne ho viste tantissime (non uno o due casi eccezionali) con 6-8 figli (in due casi 12) vivere felicemente e nessun argomento può confutare l'evidenza della realtà.
Spesso anzi gestire una famiglia numerosa è molto più facile perché i figli si "autogestiscono" ed è più facile farsi ubbidire:
Perdonami, ma non sai di cosa parli. Non puoi discutere sulla base di un link che hai letto. Io, per motivi personali, mi sono dovuto imbattere in situazioni analoghe a quelle di un padre che accudisce dei ragazzi, so benissimo di cosa parlo, tu no. E quello che dici è, generalmente, falso. I figli non si autogestiscono affatto: nel gruppo comanda il più forte (e spesso tra bambini il più forte è quello più forte in senso bruto: quello che mena di più, il più grosso) e si creano squilibri che possono sfociare in grossi problemi di autostima più avanti.
Ora la propaganda femminista è passata al livello successivo, persuadendo i beta a prendersi ultraquarantenni inacidite, piene di cani e gatti.
La verginità (insieme ad altre cose) è come una "garanzia" di affidabilità, senza contare che l'uomo si sente padrone (l'ho scritto e non lo cancello) della propria donna, cosa impossibile quando è l'ultimo beta della serie.
Siamo d'accordo che il nazifemminismo è una piaga sociale e va estirpata il prima possibile. Ma questo è un altro discorso, non pertinente al fatto che mettere al mondo 8 figli sia o meno fattibile. Se sei ricco, hai una villa di 300mq con parco attorno e hai abbastanza denaro da pagare 2-3 babysitter professioniste (non le rumene, parlo di gente formata, con la laurea e anni di esperienza) allora potrai tirare su 8 figli che se la giocheranno alla pari con il ragazzo proveniente dalla classica famiglia con 2 figli. Altrimenti sarà un confronto impari, dove il primo non avrà neanche la possibilità di giocarsela la partita, perché sconfitto in partenza.