Autore Topic: Nel mezzo del cammin di nostra vita  (Letto 9211 volte)

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Offline fritz

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Nel mezzo del cammin di nostra vita
« il: Maggio 26, 2020, 01:26:58 am »
Sono nel bel mezzo dei trenta. Le mie esperienze con le donne sono scarse e di qualità mediamente bassa. Sia perché ho parametri selettivi (non mi scopo la prima che capita), sia perché per anni ho avuto problemi di depressione. A causa di ciò, mi ritrovo in una situazione stranissima, con un lavoro autonomo che considero temporaneo, tante tappe da concludere e incertezza nel futuro lavorativo.

Solo la sorte sa come mi finirà, so solo che al momento non ho una indipendenza economica netta (in un momento così chi la ha ancora?). Stringo la cinghia, ho dei progetti futuri, grandi ambizioni.

Tuttavia non posso non accennare al mio problema con le donne: non ritengo di essere brutto (non certo Raoul Bova, ma non sono affatto brutto, ho ricevuto diversi apprezzamenti da parte delle donne). È probabilmente inettitudine, incapacità a relazionarmi. Sicuramente in alcuni casi il mio approccio era troppo morbido, troppo permissivo: nonostante avessi intuito come fossero le donne, continuavo ad aspettarmi da loro qualcosa di sincero. Ricevetti solo grandi batoste, e spesso una delle motivazioni del loro rifiuto/latitare era la mia condizione economica precaria.

Se penso che desideravo una famiglia, una casa, un lavoro e ora è tutto così in bilico (e così distruttivo al solo pensarlo), capisco quale sforzo ho dovuto fare per riprogrammare me stesso. Ma quante sberle ho preso, per rincorrere un ideale inesistente?

Le donne mi piacciono, ma sono un pessimo donnaiolo. Sono un maschio beta, dunque?

Oppure è proprio il fatto di conoscerle bene, così nel profondo, che fa sì che io venga visto con sospetto? Perché alle donne non piace avere a che fare con un uomo che ha il potere di smascherarle, sentono di non avere capacità manipolatorie su di esso.

Sulla soglia della metà del mio trentennio, posso fare un resoconto della mia vita con le donne: relazioni quasi nulle, di pochi mesi, scarsissimi risultati ottenuti.

Conosco tantissime persone che sono anche in situazioni ben peggiori della mia. Ma cosa è andato storto... ?

Sapete? Da quando lo schifo che provavo verso il politicamente corretto e il nazifemminismo è esploso, la mia depressione è andata regredendo. Ritrovavo me stesso, sentivo di non essere io il pazzo.

Ma vale la pena illudersi ancora? Dentro di me la convinzione di non fidarsi mai di una donna è troppo forte. Non riesco a stimarle, anche accettando tutti i loro difetti.

Offline Vicus

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #1 il: Maggio 26, 2020, 08:36:37 am »
Da quanto scrivi ti hanno collocato, come la stragrande maggioranza degli uomini, nella categoria mantenitore/ripiego. Dopo aver cavalcato la giostra degli uomini fino ai 35 e averne fatte di tutti i colori (anche quella brava ragazza che credi di conoscere) molte, per sistemarsi o farsi mantenere, sposano un uomo che non rispettano. Col tempo i nodi vengono al pettine e va come deve andare.
Significativo che, come dici, la tua condizione economica sia un requisito per frequentarle. Ti sei sicuramente accorto che sono rapporti vuoti e stressanti quindi: a che pro incaprettarsi con donne così?
Ti conviene cercarle in altre regioni, come le Marche, o il Sud Italia dove i divorzi sono più rari o addirittura all'estero. Ma anche lì non aspettarti chissà cosa. Il matrimonio non è la conclusione di tanti sforzi ma solo l'inizio del "fine pena mai".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #2 il: Maggio 26, 2020, 12:11:12 pm »
Nella mia esperienza la stragrande maggioranza delle ragazze/donne che mi interessavano erano tutte già impegnate. E quelle poche che non lo erano o dicevano di avere in mente un altro oppure non erano interessate.

Ora io non sono una persona così maliziosa da provarci con una ragazza fidanzata, ma la vita ti mette a dura prova: in qualche modo, un uomo eterosessuale deve trovare una valvola di sfogo. Abbiamo bisogno di far sesso, in una certa misura. Finora, ripeto, non ci ho mai provato con donne impegnate. Ma più si diventa grandi più "le ragazze buone" diminuiscono ... È una dura lotta: bisogna diventare sempre più menefreghisti? E poi la domanda che mi viene in mente è: ma se lei lascia il tipo per me, chi mi assicura che non farà lo stesso mentre è con me per un altro? Che poi è il buonsenso che ci fa percepire le donne libertine come non affidabili.

Mi vedevano come ripiego? Che cosa brutta ...  :( E potrebbe essere benissimo così. Anche se, devo dirti, mi è capitato che fossero loro ad approcciare me. Appena però sapevano della mia "posizione sociale" avvertivo un certo distacco. E ti dirò, non erano neanche racchie, queste: si va da quelle da 6 a quelle anche da 8 (cioè vere e rispettabilissime fighe).

C'è però una cosa che continua ad assillarmi: perché tutte le volte che ho puntato io "la preda" non sono mai riuscito a prenderla? Non sono più un ragazzo, sono un uomo adulto ormai. E riconosco che in passato, quando avevo 20 anni, ero totalmente inesperto, non sapevo nemmeno l'ABC del rapportarsi alle donne. E sebbene fossi cosciente della loro natura, continuavo ad illudermi ... Forse questa è una cosa assai comune fra gli utenti del forum?

Ho letto molti vostri interventi, molti di voi sono espertissimi con le donne, ne hanno avute tante. Ma erano sempre quelle che volevate voi? Puntavate la preda e ve la prendevate, anche infischiandovene delle sue relazioni con altri uomini?

Io ritengo di essere un imbranato totale con le donne. Non ve ne faccio mistero: non capisco mai quando osare il contatto fisico, quando posso baciarla, quando posso prendermi confidenza. Solo negli ultimi anni ho capito quanto fosse utile adottare delle strategie "standard" come invitarle a prendere un caffè per conoscersi etc (prima vivevo sulle nuvole: ritenevo che una donna potesse davvero ragionare come un uomo!)

Vi confesso che parte di questa idiosincrasia è anche dovuta al mio schifo generale per la vita mondana, fatta di locali, uscite serali per ubriacarsi etc Ossia cose NON MIE.

Offline Vicus

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #3 il: Maggio 26, 2020, 13:36:16 pm »
Ora io non sono una persona così maliziosa da provarci con una ragazza fidanzata, ma la vita ti mette a dura prova: in qualche modo, un uomo eterosessuale deve trovare una valvola di sfogo. Abbiamo bisogno di far sesso, in una certa misura.
Vista la situazione, mi sono liberato di questo bisogno.
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ma se lei lascia il tipo per me, chi mi assicura che non farà lo stesso mentre è con me per un altro? Che poi è il buonsenso che ci fa percepire le donne libertine come non affidabili.
Appunto. Secondo me poi cerchi le donne sbagliate nei posti sbagliati (sempre ammesso che esistano donne giuste oggi). Prova con donne di diversa condizione sociale e di altre città o straniere. Tra l'altro mi pare che sei di una di quelle città/regioni che purtroppo hanno il record italiano di divorzi.
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Mi vedevano come ripiego? Che cosa brutta ...  :( E potrebbe essere benissimo così. Anche se, devo dirti, mi è capitato che fossero loro ad approcciare me.
E' capitato anche a me, ma mi riferivo a quelle interessate al tuo reddito più che a te. Comunque se vuoi avere una discendenza (con tutti i noti caveat del caso) devi migliorare la tua condizione economica. Ho dato anche alcuni consigli di carattere economico-legale (non miracolosi ma aiutano) per limitare i danni di un'eventuale separazione. C'è poi il libro Divorzio di Castrogiovanni che vale cento avvocati, con inestimabili suggerimenti da mettere in atto PRIMA di sposarsi per mettere la dolce metà in grado di nuocere il meno possibile.
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C'è però una cosa che continua ad assillarmi: perché tutte le volte che ho puntato io "la preda" non sono mai riuscito a prenderla? Non sono più un ragazzo, sono un uomo adulto ormai. E riconosco che in passato, quando avevo 20 anni, ero totalmente inesperto, non sapevo nemmeno l'ABC del rapportarsi alle donne.
Si chiama ipergamia, la nota iper-selettività delle donne. SE (ripeto se) ci sono problemi di familiarità con le donne (scioltezza, sicurezza) che si hanno di solito da giovani e inesperti possono risolversi approcciandone molte altrimenti il risultato che ci si può aspettare è più o meno lo stesso.
Citazione
E sebbene fossi cosciente della loro natura, continuavo ad illudermi ... Forse questa è una cosa assai comune fra gli utenti del forum?
Non direi, qui illusioni non ce ne facciamo. Io ne avevo sul piano legale (non sposarsi civilmente) ma l'avv. me le ha fatte cadere.
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Ho letto molti vostri interventi, molti di voi sono espertissimi con le donne, ne hanno avute tante. Ma erano sempre quelle che volevate voi? Puntavate la preda e ve la prendevate, anche infischiandovene delle sue relazioni con altri uomini?
Di solito erano quelle che volevo, o meglio alcune di quelle che volevo perché come la stragrande maggioranza degli uomini altre mi rifiutavano.
Da come scrivi sembra che tutte quelle che ti interessano siano impegnate. Se sono sposate ti consiglio di lasciarle perdere perché rovini la vita al poveraccio che gli ha dato la sua fiducia. In caso contrario se hai successo hai anche la prova che non valgono nulla come donne.
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Io ritengo di essere un imbranato totale con le donne. Non ve ne faccio mistero: non capisco mai quando osare il contatto fisico, quando posso baciarla, quando posso prendermi confidenza. Solo negli ultimi anni ho capito quanto fosse utile adottare delle strategie "standard" come invitarle a prendere un caffè per conoscersi etc (prima vivevo sulle nuvole: ritenevo che una donna potesse davvero ragionare come un uomo!)
Se una donna vuol farsi baciare, in qualche modo te lo fa capire molto bene, altrimenti inutile provarci.
Citazione
Vi confesso che parte di questa idiosincrasia è anche dovuta al mio schifo generale per la vita mondana, fatta di locali, uscite serali per ubriacarsi etc Ossia cose NON MIE.
A chi lo dici. Ripeto, forse cerchi nei posti sbagliati.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #4 il: Maggio 26, 2020, 14:42:21 pm »
Vista la situazione, mi sono liberato di questo bisogno

Come hai fatto?

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Appunto. Secondo me poi cerchi le donne sbagliate nei posti sbagliati (sempre ammesso che esistano donne giuste oggi). Prova con donne di diversa condizione sociale e di altre città o straniere. Tra l'altro mi pare che sei di una di quelle città/regioni che purtroppo hanno il record italiano di divorzi.

Il punto è che spesso le uniche donne più "disponibili" o sono delle grezze ignorantone, oppure sono bruttarelle. Sulle straniere non so, bisogna sapere dove trovarle. Io sono del sud ... Ma la situazione qui non è tanto più rosea che al nord.

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E' capitato anche a me, ma mi riferivo a quelle interessate al tuo reddito più che a te. Comunque se vuoi avere una discendenza (con tutti i noti caveat del caso) devi migliorare la tua condizione economica.

Sì, ci sto lavorando ...

Citazione
Si chiama ipergamia, la nota iper-selettività delle donne. SE (ripeto se) ci sono problemi di familiarità con le donne (scioltezza, sicurezza) che si hanno di solito da giovani e inesperti possono risolversi approcciandone molte altrimenti il risultato che ci si può aspettare è più o meno lo stesso.

L'attuale lavoro che svolgo mi ha aiutato molto. Perché mi mette a diretto contatto con molte donne, anche giovani. Ma è altrettanto difficile smarcarsi dal ruolo e invitarle ad uscire quando interessano ..

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Non direi, qui illusioni non ce ne facciamo. Io ne avevo sul piano legale (non sposarsi civilmente) ma l'avv. me le ha fatte cadere.Di solito erano quelle che volevo, o meglio alcune di quelle che volevo perché come la stragrande maggioranza degli uomini altre mi rifiutavano.

Mi sono voluto illudere io. Pensavo che la percentuale di quelle buone fosse irragionevolmente più alta, sebbene minoritaria. E volevo illudermi ogni volta di averne trovata una, sebbene i segnali li percepissi.


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Da come scrivi sembra che tutte quelle che ti interessano siano impegnate.


Esatto, ogni volta sono sempre già fidanzate. Dobbiamo anche prendere atto che è la banale conseguenza delle legge della domanda e dell'offerta: le migliori se le sono già prese, e restano in giro solo gli scarti. Ossia le zoccole, le cesse e quelle problematiche. Signori, è la banale legge della domanda e dell'offerta. A suo tempo mi rifiutavo di fare un'analisi così razionale perché lo trovavo troppo crudo, ma la verità è che dopo i 30 trovarne una libera è quasi una chimera. Ma lo è sia se ci riferiamo alla fascia 24-30 (dove sono solitamente più propense a storie durature) sia nella fascia 17-23. È proprio quasi impossibile trovarne libere e " buone" ... E se non lo sono, c'è sempre una competizione spietata che ti fa passare la voglia.

Citazione
Se una donna vuol farsi baciare, in qualche modo te lo fa capire molto bene, altrimenti inutile provarci.A chi lo dici. Ripeto, forse cerchi nei posti sbagliati.

Sono scarso nel relazionarmi con le donne, non ne faccio mistero. Non riesco a distinguere la gentilezza con la voglia di farsi avvicinare ...

Offline Vicus

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #5 il: Maggio 26, 2020, 15:06:13 pm »
Come hai fatto?
Ci vuole disciplina: per esempio devi fare attività fisica, non devi eccedere nel cibo. Devi evitare persone e situazioni (es. porno, non era il mio caso) che ti fanno tornare indietro. Devi stare a contatto con la gente (ma mi pare già lo fai). Infine devi sostituire l'appagamento sessuale con altri interessi: culturali, sportivi, spirituali, hobby o qualsiasi altra cosa. Ci vuole un po' di tempo e costanza.
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Il punto è che spesso le uniche donne più "disponibili" o sono delle grezze ignorantone, oppure sono bruttarelle.
Si vede che, come la maggioranza degli uomini, vai bene a quel tipo di donne. Le altre cercano tipi bulloidi, immigrati ecc. sono fuori portata. Non ci sono soluzioni magiche, l'unica è cambiare contesto e scegliere donne di status molto inferiore al tuo ad esempio straniere ma attento a quelle dell'Est.
Citazione
L'attuale lavoro che svolgo mi ha aiutato molto. Perché mi mette a diretto contatto con molte donne, anche giovani. Ma è altrettanto difficile smarcarsi dal ruolo e invitarle ad uscire quando interessano ..
Non devi cercarle sul lavoro o nei locali notturni.
Citazione
Esatto, ogni volta sono sempre già fidanzate. Dobbiamo anche prendere atto che è la banale conseguenza delle legge della domanda e dell'offerta: le migliori se le sono già prese, e restano in giro solo gli scarti.
Appunto. Nella tua situazione secondo me restano le straniere.
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Sono scarso nel relazionarmi con le donne, non ne faccio mistero. Non riesco a distinguere la gentilezza con la voglia di farsi avvicinare ...
Se non noti una forte e inequivocabile attrazione da parte loro, vuol dire che ti frequentano solo per cercare validazione per il loro ego.

Tieni presente che se vuoi metter su casa restare in Italia è un grosso rischio, tranne forse al Sud in regioni come la Basilicata e comunque in piccoli centri.
In Europa c'è l'Irlanda (terzo Paese con meno divorzi al mondo) ma almeno per me le irlandesi sono ossi duri. Piaccio alle francesi ma sposarsi lì è come comparire davanti a un plotone d'esecuzione.
Altrimenti ci sono Filippine (non c'è divorzio) e il Cile... Posti lontani ma questa è la realtà.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #6 il: Maggio 26, 2020, 17:20:12 pm »
Vicus

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Infine devi sostituire l'appagamento sessuale con altri interessi: culturali, sportivi, spirituali, hobby o qualsiasi altra cosa. Ci vuole un po' di tempo e costanza.

No, l'appagamento sessuale non va sostituito, casomai controllato, limitato, ma non sostituito, soprattutto in gioventù.
Io sono un ex atleta, perciò so di cosa parlo: il sesso è fondamentale per un sano equilibrio mentale.
Per dire, da giovane avevo tre fisse: arti marziali, motori e fica.

Offline Vicus

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #7 il: Maggio 26, 2020, 17:40:20 pm »
Non è vero che l'astinenza dal sesso crea squilibrio mentale. E' evidente che chi non è abituato avrà "sintomi" esattamente come il tossico cui togli la siringa, ma per esempio all'atleta non viene neppure in mente di drogarsi.
Immagino l'obiezione: ma il sesso è una cosa naturale la droga no. In realtà anche il sesso può creare dipendenza e fiaccare il carattere. Comunque su spazi maschili, molti che ricorrono a porno e prostitute dicono di non essere appagati.
Inoltre il dominio di sé rende molto più facile attrarre donne, che hanno antenne sensibilissime per gli uomini con la bava alla bocca.
Per chi vuole essere LIBERO dalla dipendenza dal sesso questa è la via. Altrimenti ci sono le due P ma da quel che vedo sono ben meno risolutive.

Fritz nella regione dove vivi non sei messo così male, prova in centri vicini o in qualche viaggio organizzato, centro vacanze ecc.
« Ultima modifica: Maggio 26, 2020, 17:51:23 pm da Vicus »
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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #8 il: Maggio 26, 2020, 17:52:25 pm »
Citazione
Non è vero che l'astinenza dal sesso crea squilibrio mentale.

Dissento radicalmente.
L'astinenza provoca squilibri soprattutto negli uomini. *


Citazione
ma per esempio all'atleta non viene neppure in mente di drogarsi.

All'atleta può venire in mente di drogarsi con sostanze che ne aumentano le prestazioni.
La realtà ha molti più colori e sfumature, non è bianca e nera.

@@

*
Ne parlarono anche i vecchi della q.m.
https://questionemaschile.forumfree.it/?t=14568826

Citazione
*STRIDER*
view post Inviato il 20/2/2007, 14:13 


Anche se di solito gli uomini non ne parlano nè lo ammettono, ritengo che la subordinazione sessuale incida moltissimo - e negativamente - nella loro vita.
Basti pensare a tutti coloro che si uccidono a causa di una donna (fratelli compresi), oppure a quelli che nel tempo si trasformano in soggetti molto più aggressivi e violenti di quanto fossero in precedenza, arrivando anche a commettere dei reati.
Del resto anche la causa principale che scatena i serial killer è di natura sessuale.
(Non altrettanto si può dire per le serial killer e le donne in genere).

Offline fritz

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #9 il: Maggio 26, 2020, 18:04:57 pm »
Purtroppo penso anch'io che vivere senza sesso porti alla lunga a problemi. E magari è proprio quella la radice di tutti i miei mali, la scarsità di rapporti con le donne e quindi del sesso.

Ma non vedo in che modo io possa risolvere la situazione rapidamente, a meno di ricorrere alle prostitute, cosa che non vorrei fare.

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #10 il: Maggio 26, 2020, 18:19:50 pm »
Dissento radicalmente.
L'astinenza provoca squilibri soprattutto negli uomini. *
In tal caso S. Paolo e i geni Ettore Majorana e Nikola Tesla erano tutti squilibrati e serial killer?
Il topic che hai citato comincia col parlare di proprio di subordinazione sessuale: se non sei schiavo di un bisogno sei LIBERO.
Citazione
All'atleta può venire in mente di drogarsi con sostanze che ne aumentano le prestazioni.
La realtà ha molti più colori e sfumature, non è bianca e nera.
Intendo con sostanze che lo fiaccano, lo intossicano.
Purtroppo penso anch'io che vivere senza sesso porti alla lunga a problemi. E magari è proprio quella la radice di tutti i miei mali, la scarsità di rapporti con le donne e quindi del sesso.

Ma non vedo in che modo io possa risolvere la situazione rapidamente, a meno di ricorrere alle prostitute, cosa che non vorrei fare.
In genere chi vi ricorre non risolve il problema e anzi ne esce disgustato anche perché c'è l'umiliazione del rapporto mercenario. Ci sono vari interventi a dimostrarlo. La maggior parte di loro ti dice anche di sbrigarti e ti fa capire in ogni modo che non le frega nulla di te. Se questo rende felice qualcuno, auguri.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #11 il: Maggio 26, 2020, 18:31:08 pm »
Citazione
In tal caso S. Paolo e i geni Ettore Majorana e Nikola Tesla erano tutti squilibrati e serial killer?

Si parla degli uomini in generale, non di S. Paolo o di Maiorana.


Citazione
Il topic che hai citato comincia col parlare di proprio di subordinazione sessuale: se non sei schiavo di un bisogno sei LIBERO.

Guarda che il maschio medio è sessualmente subordinato alla femmina (media e non).
Perciò non ha molto senso parlare di "libertà".
Ma libertà di cosa ?
Vicus, tu ragioni così perché sei credente ed oggi hai più di 40 anni; ma quando eri ateo come me e avevi 20 anni di meno, sicuramente ragionavi in maniera molto diversa.
Non si può raccontare a ragazzi e giovani uomini che la soluzione sta nell' astinenza sessuale e nel continuo controllo delle pulsioni.
Essù...

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #12 il: Maggio 26, 2020, 18:32:52 pm »
Purtroppo penso anch'io che vivere senza sesso porti alla lunga a problemi. E magari è proprio quella la radice di tutti i miei mali, la scarsità di rapporti con le donne e quindi del sesso.

E' così.

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #13 il: Maggio 26, 2020, 18:50:38 pm »
Vicus, tu ragioni così perché sei credente ed oggi hai più di 40 anni; ma quando eri ateo come me e avevi 20 anni di meno, sicuramente ragionavi in maniera molto diversa.
Non si può raccontare a ragazzi e giovani uomini che la soluzione sta nell' astinenza sessuale e nel continuo controllo delle pulsioni.
Essù...
Perché le prostitute risolvono qualcosa? Fritz non ha 20 anni poi l'istinto sesuale rimane più o meno lo stesso almeno fino ai 50 come ben sanno le medesime prostitute.
Citazione
Si parla degli uomini in generale, non di S. Paolo o di Maiorana.
Guarda che non sono gli unici esempi.
Citazione
Guarda che il maschio medio è sessualmente subordinato alla femmina (media e non).
Perciò non ha molto senso parlare di "libertà".
Ma libertà di cosa ?
Appunto, se il maschio si decondiziona da questa dipendenza non è più subordinato alla femmina. Nulla si ottiene sul velluto, ma a conti fatti la mia scelta è decisamente più appagante (e salutare) delle prostitute o di sbattersi h24 per donne squallide, stando a sentire le loro cazzate e i loro capricci.
Baudelaire diceva che sanno meglio stare con le donne quelli che sanno anche farne a meno. Se sei in pace con te stesso, se hai interessi non hai questo bisogno assoluto delle donne; altrimenti, nessuna potrà darti la felicità che cerchi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Nel mezzo del cammin di nostra vita
« Risposta #14 il: Maggio 26, 2020, 18:57:05 pm »
Purtroppo penso anch'io che vivere senza sesso porti alla lunga a problemi. E magari è proprio quella la radice di tutti i miei mali, la scarsità di rapporti con le donne e quindi del sesso.

Ma non vedo in che modo io possa risolvere la situazione rapidamente, a meno di ricorrere alle prostitute, cosa che non vorrei fare.
Non conosco il tuo stile di vita, ma comincia col fare intensa attività fisica (non necessariamente uno sport) e fare qualcosa che ti faccia sentire migliore: andare in barca, leggere, elaborare la moto qualsiasi cosa che ti dia uno scopo (mi pare inoltre che già ne hai) e vedrai che il "bisogno" si attenuerà.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.