CONCLUSIONE
I maschi non si opponevano alle femmine perchè ne avevano bisogno. Ora non più.
Generiamo in una macchina (l'utero artificiale è già qui in termini evolutivi e non solo).
Generiamo fuori. Come sempre. Per noi l'adattamento è facile, per le femmine no. Di qui la loro isteria; di qui il loro infiltrarsi nelle stem ed il loro uso di maschi con conoscenza inferiore contro di noi.
In questa breve transizione la GPA va difesa più come principio che per l'uso effettivo. Essa è un mezzo, come lo stesso utero artificiale è un mezzo, il più vicino al fine, che è la liberazione da (il bisogno de) le femmine.
L'unione rende forti. In passato eravamo divisi perchè l'utero era dentro la femmina e dovevamo passare necessariamente per le femmina per avere futuro.
La tecnica già ha diviso le femmine (vagina / ovaie / utero).
Quindi già oggi (gpa) abbiamo una libertà senza precenti: quella di essere uniti (mentre le femmine sono divise).
Domani (utero artificiale) avremo una libertà assoluta: quella di autodeterminarci. E di determinare.
E' sufficiente prenderne coscienza e diffondere la lieta notizia: così il problema femminile avrà la sua soluzione.
Continuerete a fare confusione con le parole, quindi col pensiero?
Continuerete a seguire femmine (arcilesbiche e cattoliche) e mammoni castrati?
Continuerete ad essere questuanti maschi (qm), cioè maschi disadattati, quindi problematici, quindi soggetti a soluzione?
Io vedo femmine problematiche, quindi la soluzione va applicata ad esse.
PS: Questo messaggio (fatta eccezione per il primo rigo) è stato pubblicato in un'altra discussione. Chiedo di lasciarlo anche qui perchè rappresenta la mia conclusione.