Queste sono solo mie considerazioni personali nate guardando la tv e da poche esperienze personali, non sono certo un esperto.
Secondo me oltre alla violenza individuale, descritta prima, la violenza contro altri uomini fatta trovando una qualche scusa, tipo il lupo e l'agnello, c'è la violenza dei gruppi.
Varie persone si riuniscono insieme in un gruppo ed iniziano a pensare tutti allo stesso modo, si usano le stesse espressioni di riconoscimento per far vedere che si è membri del gruppo. Io ho fatto parte di vari gruppi di persone, giocatori di ruolo, videogiocatori, forum etc. Tutti questi gruppi avevano riviste specializzate, un gergo proprio, dei modi di parlare, battute sempre uguali da fare in certe occasioni. Questi erano gruppi veri, avevano tutte le caratteristiche di un gruppo.
La tv ho notato che fa questo, CREA espressioni e battute da fare per sentirsi appartenenti ad un gruppo, i tormentoni di striscia la notizia ad esempio o di mille altri programmi. Ho notato che anche la cronaca fa questo ormai, sotto chock, sempre di più, esponenziale, la vittima, i suoi aguzzini etc.
A volte i giornali attaccavano uno di questi gruppi di cui facevo parte in modo ridicolo, con i soliti strumenti del satanismo, complotto, sesso perverso, violenza e altre ridicolaggini simili, mi ricordo quando se la presero con i giochi di ruolo che incitavano la violenza, erano qualcosa di satanico. Oppure quando c'è un omicidio se il tizio era un videogiocatore (TUTTI i teenager giocano, ormai anche gli adulti) qualche tempo fa o se era uno che faceva giochi di ruolo l'omicidio veniva in qualche modo attribuito all'appartenenza a questi gruppetti, anni fa piccoli, che venivano demonizzati, proprio perché molto piccoli e perché allora non giravano tanti soldi, oggi i videogiochi fanno più di hollywood e chi attribuisce colpe ai videogiochi è tacciato come cretino.
Quando dicevo di fare giochi di ruolo, molti anni fa, prima che la tv ed i giornali iniziassero la demonizzazione, durata poi solo un breve periodo ma che ricordo abbastanza bene, mi ricordo che la gente si interessava e qualcuno ha anche iniziato a giocare dopo alcune mie descrizioni. Dopo la campagna di demonizzazione ho notato sempre le stesse reazioni, risatine delle donne, ridicolizzazione etc.
La tv ed i giornali se la sono sempre presa o con gruppi piccolissimi ed insignificanti, senza alcun potere o con raggruppamenti di persone che non sono gruppi, che non hanno dinamiche di gruppo al loro interno, tipo il sesso maschile. Mai con i veri gruppi di potere, solo quando questi non hanno più potere arriva la tv a finire di linciarli. Un boss mafioso che non ha più potere ad esempio.
Ho avuto questa impressione che ci fosse un unico gruppo di teledipendenti i cui membri pensano tutti allo stesso modo, fanno gli stessi discorsi e parlano delle stesse cose. Io ho una famiglia praticamente composta solo da insegnanti di sinistra e stavo ad una cena di famiglia con tutti questi insegnanti. Si parlava dei preti pedofili, ho detto "ma ci sono in percentuale più pedofili tra i preti che tra le altre categorie a contatto con i bambini? Per esempio tra gli insegnanti non c'è nessun pedofilo? La percentuale dei pedofili tra la chiesa è molto più alta rispetto a quella degli insegnanti?"
Tutti pensavano allo stesso modo, "se non lo sento in tv non esiste, quindi non ci sono insegnanti pedofili" oppure "il problema è l'insabbiamento", ma che risposta è? Visto che si è parlato tantissimo di preti pedofili, 1000 volte tanto come tempo rispetto agli insegnanti pedofili, il problema semmai è l'insabbiamento degli insegnanti pedofili.
Ma poi davvero l'interesse è difendere i bambini e non criminalizzare la chiesa? Dei 100,000 bambini al giorno morti di fame non ne parliamo perché non stanno al tg ma della chiesa si perché si sente al tg? Quella sera a cena ho avuto l'impressione di parlare con tutte persone che ragionavano in modo totalmente acritico, quello che il loro gruppo (la tv) diceva loro di pensare loro pensavano.
Ma più che altro non riuscivano a capire le motivazioni dell'altro, ad esempio, chi parla dei preti pedofili ha la motivazione di difendere i bambini? Ma certo che no, solo di criminalizzare la chiesa, non ne parla in percentuale rispetto agli uomini o ad altre classi di persone che stanno a contatto con i bambini, non parla della pedofilia in generale come funziona, quali sono i meccanismi etc, ma parla di un gruppo e lo accusa di essere pedofilo con una serie di vicende singole raccontante nel dettaglio, in modo pornografico.
E così per mille altre cose, non si capiscono mai le motivazioni delle persone, si vieta il velo, perché? C'è stata una persona che ha fatto una attenta analisi dei pericoli della nostra società e del rapporto costi benefici ed ha dedotto che il velo è tra i pericoli maggiori? Ma certo che no, si voleva fare una persecuzione religiosa e si è trovata una scusa poi razionalizzandola come sicurezza pubblica.
Anche le campagne di "sensibilizzazione" mi fanno ridere. Sensibilizzare la gente rispetto ad un problema, prima di fare la campagna hai preso un problema che coinvolgeva molti ma sconosciuto ai più e poi lo hai raccontato per la prima volta in tv, vero? Oppure hai preso un tema di cui si sente parlare a ripetizione, non si parla d'altro, un tema minore, tipo la violenza sulle donne, molto più piccola rispetto alla violenza sugli uomini ma che ha un risalto mediatico centinaia di volte maggiore e poi hai "sensibilizzato" sul tema? Non sono campagne di sensibilizzazione, le motivazioni di queste campagne è gettare discredito sugli uomini.
Anche le nostre di motivazioni vengono subito fraintese, un gruppo di uomini che parla di problemi degli uomini??????????? Vogliono fare violenza sulle donne, ecco che vogliono fare!!