Il risultato di una certa educazione avuta nel momento formativo (a cavallo tra fine anni '70 e inizio anni '80), il bombardamento dei mass media (dagli anni '80 fino ai nostri giorni) che purtroppo continua incessante, vedi l'ennesima trasmisisone di oggi sulla violenza patita dalle donne, in onda su canae 5 condotta dalla solita D'Urso, il senso di colpevolismo congenito nei confronti delle femmine che hanno loro inculcato da bambini, la mancanza di personalità e soprattutto di criticità verso la realtà oggettiva che si para giornalmente di fronte a loro, tutto questo cocktail, ha prodotto migliaia di uomini italiani pronti a schierarsi per partito preso dalla parte delle femministe, a farsi paladini dei loro slogan senza battere ciglio, a rinnegare con forza e veemenza l'obiezione degli altri uomini che provano a "risvegliarli".
Sembra assurdo; uomini dichiaratamente contro altri uomini, così come Giudici-uomini sadicamente pronti a rovinare altri appartenenti allo stesso Genere; non sono giornalisti alla Costanzo, alla Gervaso, alla Sposini, cioè uomini (maschi-pentiti ???) che interpretano questo ruolo per deciso e palese tornaconto, sono semplici uomini che passano per la strada come noi, che non avrebbero interesse alcuno a prendere una posizione del genere, ma che sono stati prima plasmati e poi hanno perfezionato la loro Natura finalizzata a sbraitare sempre e comunque a difesa delle povere pecorelle minacciate dal maschio cattivo.
Il femminismo purtroppo ha vinto grazie a loro non certo a quelle sfigate che manifestavano con le due mani sulla testa protese ad indicare la libertà sessuale, mimando la parte esterna dell'apparato genitale femminile e finchè questi uomini che sono tanti, troppi direi, non diminuiscono, il femminismo l'avrà ancora vinta.