Il linguaggio dell'arte ancora una volta rompe un tabù. A Nantes, in Francia, è stata collocata una grande fontana in ceramica – nella piazza più importante della città – per celebrare il potere femminile. Raffigura una donna in piedi mentre fa la pipì, zampillando dall'alto, proprio come farebbe la statua raffigurante il corpo di un uomo, per esempio il celebre Manneken Pis uno dei simboli più rappresentativi e amati di Bruxelles, una statuina di circa 50 centimetri, famosa nel mondo che mostra un bambino nudo mentre urina dall’alto.
Allo stesso modo l'artista Elsa Sahal ha immaginato il corpo femminile. Il titolo dell'opera che è già al centro di mille polemiche è “Fontana”, e verrà inaugurata l'8 agosto a Nantes.
L'artista ha spiegato che in questo modo vuole far parlare il corpo di una donna che fa la pipì, in piedi. Una provocazione, naturalmente, per fare capire all'opinione pubblica che in quel getto d'acqua è racchiusa la condizione di inferiorità della sfera femminile, visto he persino nello spazio pubblico è consentito solo a statue maschili di mostrare i bisogni fisiologici degli uomini senza sollevare un putiferio, senza alimentare pruriginosità o vergogna.
«Negli spazi pubblici sono ammesse solo statue di maschi che fanno la pipì». L'opera di Elsa Sahal, realizzata in ceramica è stata messa a confronto con il celebre bambino che fa la pipì di Bruxelles scolpito in pietra nel 1388 e poi riprodotto in bronzo nel 1619 da Jérôme Duquesnoy, un famoso artista belga. Si narra che quel bambino fosse il figlio di un nobile che urinò per sfregio sulla parete della casa di una strega, la quale gli lanciò una maledizione, trasformandolo in una statua.