In TEORIA i radicali (per i quali ho poca o nulla simpatia eccetto alcuni referendum come quello per la responsabilita' dei magistrati) dovrebbero garantire i diritti di tutti i tipi:
https://www.radicali.it/20101112/dalla-parte-dei-padri-una-volta/
anche la raccolta firme che ho postato è sponsorizzata da un esponente radicale ma i radicali sono legati molto alle storiche battaglie sul mondo gay e sull'aborto. Inoltre dopo la morte di Pannella, il guizzo eretico si è perso, e la Bonino è molto piu istituzionalizzata e quindi esclusivamente sensibile alle tematiche già mainstream, come appunto quelle portate avanti dal femminismo.
In linea di massima oggi la situaizione è questa:
1) i movimenti conservatori e cattolici, contrari alla cultura liberal che vorrebbero un ritorno piu o meno velato al patriarcato. Questo ritorno ovviamente frena il suprematismo femminista ma ha come controindicazione che anche categorie maschili vengono oppresse: il patriarcato ha pochi modelli anche per gli uomini e chi sgarra da quei modelli viene discriminato. Sono inoltre spesso forze con una visione economica molto classista e anche qui gli uomini sono molto penalizzati perchè quelli piu giudicati dal loro livello economico
2) le forze liberiste. tu citi i radicali ma ancora di piu i movimenti ultra liberisti e anarcocapitalisti. in tal caso sono per l'abolizione di tutti i favoritismi istituzionali (quote rosa, fondi,...). Contraltare di questi movimenti è che considerano un individuo astratto (senza genere sessuale) e quindi in qualche modo possono essere letti come negatori delle differenze uomo-donna; inoltre parlando in termini piu ampi non tengono conto della società nel suo complesso e nell'armonia tra gli individui (i quali sono quindi chiamati ad uno "stato di guerra" continua, specie economica) e molto classisti, ancor piu dei conservatori.
3) forze minoritarie, molto minoritarie della sinistra rossa. Praticamente solo il PCI di Rizzo e i previani che interpretano il femminismo come distrazione di massa dei capitalisti per non parlare delle tematiche econmoiche e di classe. In questi casi comunque rimane una forte influenza femminista, infatti anche loro parlano delle donne come doppiamente oppresse quindi il femminismo c'è in essi seppur non guida.
Elettoralmente solo i conservatori fanno grandi numeri.
La situazione delle rivendicazioni maschile è davvero ridicola in italia.
come già per la questione gay e per le questioni laiche, penso che prima o poi, interverrà l'unione europea a sanzionare l'italia e a mettere a posto qualche singolo tema (non il complesso visto che la cultura mainstream europe è pro-femminista).
esempio: un tema, a mio parere, importante della QM è la dispersione scolastica maschile. C'è un indirizzo dell'unione europea che impone all'italia di mettere un freno alla dispersione scolastica.
Ecco penso che prima o poi avverrà questo anche per altre tematiche ma che difficilmente avremo forze, se non forze minoritarie, che riescono a imporre il tema partendo dalla situazione italiana e facendo una proposta legislativa.
Purtroppo inseguire le dinamiche e le nuove istanze sociali non è il forte della nostra politica.
Da noi ci si sottomette al potentato di turno: che sia la chiesa o la confindustria (le proposte conservatrici sono queste, non nascono per liberare ma per opprire gli "altri", i diversi, le minoranze) oppure la tecnocrazia europea(le riforme di renzi in tema di divorzio breve, unioni civili, piccole apertura alla vendita della droga leggera non sono figlie di analisi della società italiana ma solo di renzi che voleva allinearsi con i suoi alleati politici europei su temi che non toccano i rapporti di classe)