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"La Grande Menzogna" di Santiago: davvero antifemminista?

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COSMOS1:
la posizione di Santiago su paternità e maternità riguardo al giudizio sul valore del suo libro è irrilevante

ripeto: che senso ha discutere delle opinioni teologiche di Newton per quel che riguarda la legge di gravità?

il libro di Santiago è fenomenale per quel che riguarda la critica al femminismo

il suo valore si misura su questo, non sulle opinioni di Santiago su qualunque altro argomento. Tu sai indicare un altro titolo in italiano che sviluppi una critica paragonabile alla menzogna femminista?

Vicus:
Evidentemente abbiamo idee differenti su cosa sia l'antifemminismo.
Per me essere antifemminista significa quantomeno non perseguire gli obiettivi del femminismo: distruzione di matrimonio e  famiglia, paternità multipla con surrogazione di mantenitori plurimi (se uno non paga ci pensa l'altro), come le femministe forse più lucidamente di Santiago intravedono.
Antifemminismo significa anche additarne le cause in strutture di potere esistenti qui ed ora (come fanno credo la maggioranza degli antifemministi) e non in ipotesi al limite del surreale collocate in un lontano passato, ovvero nei valori civili ed etici che il femminismo da sempre distrugge.

Il miglior libro italiano contro il femminismo è Divorzio Manuale Segreto, perché si basa su fatti attuali e verificati che valgono mille fantasiose ipotesi storiche; propone soluzioni concrete, non divagazioni più o meno catartiche che in fase di separazione servono a poco. Perché i grandi vecchi della QM non ne parlano mai? Santiago è forse raccomandato al punto da avere pure avvocati d'ufficio?
 
Quanto al Padre Nostro, è precisamente Santiago che fa risalire il femminismo alle Nozze di Cana e alle Tavole di Mosè, quindi gli rinvio volentieri questo genere di osservazioni.

santiago:

--- Citazione da: Vicus - Luglio 21, 2020, 12:52:57 pm ---Paternità e matrimonio sono irrilevanti per la questione maschile? E con le femministe che dicono le stesse cose che dice Santiago (abolizione della paternità e del matrimonio, de-moralizzazione del sesso ecc.) come la mettiamo? Non ho altro da aggiungere...

--- Termina citazione ---

Vicus, ho l'impressione che ti sei montato un film in testa e non c'è modo di cambiarlo. Sembra che ti ho fatto un torto personale, e non ci conosciamo neanche! Quello che scrivi non ha alcun senso:

In quale parte del mondo io avrei chiesto l'abolizione della paternità? Non voglio entrare sul personale e chiederti se hai dei figli, ma io ho tre figli, per anni e anni ho lottato nei tribunali e purtroppo ho subito la sottrazione e discriminazione alla quale sono sottoposti molti padri, so perfettamente cosa si sente, una tragedia. Analizzare se la paternità affettiva (non biologica) è o meno naturale e automatica o è socialmente educata e coltivata non vuol dire assolutamente chiedere l'abolizione della paternità. L'ho già spiegato per attiva e per passiva. Quali salti concettuali fai per arrivare dall'una all'altra?!
Tra l'altro le femministe non cercano l'abolizione della paternità, cercano l'abolizione del padre. Le femministe gli assegni di paternità li vogliono e li cercano e come...!!

L'istituzione del matrimonio. Io non chiedo l'abolizione di nulla, ognuno viva nel modo più conforme alla propria morale. Io ho detto (e ribadisco) che lo Stato (ordinamento civile) deve uscire dal mondo nel quale gli adulti vogliono organizzare la propria vita, cioè non è compito dello Stato fissare per legge l'istituzione del matrimonio, ricade nella sfera religiosa. Come non è compito dello Stato fissare la religione di ogni persona, come succedeva secoli fa e succede in qualche teocrazia attuale (Iran o Arabia Saudita), non è compito dello Stato stabilire per legge di recarsi in chiesa la domenica o di pregare cinque volte al giorno rivolto alla Mecca. Questo lo capisci? Sei d'accordo? Non è compito dello Stato stabilire in quale struttura di coppia o gruppo gli adulti decidono di vivere. Il matrimonio o la preghiera devono esistere nella religione e nella morale, non nell'ordinamento civile e penale. E poi, non ho capito, vuoi per legge obbligatoria un'istituzione del matrimonio, quale? Tra le decine che esistono e sono esistete nel mondo, quale? La musulmana fino a quattro mogli ti va bene? Oppure una moglie per quattro mariti? O preferisci quella che stabilisce che la moglie scalda a letto l'ospite come tra gli eschimesi? Per quale motivo deve prevalere la tua idea di matrimonio? Sei egocentrico o etnocentrico? Tra l'altro, questa mia opinione, è un'opinione, non è espressa nemmeno nel libro, è un'opinione che ho espresso qui, nel forum. Come ho già detto non è compito della mia opera costruire nuovi paradisi futuri, lascio questo compito agli illuminati. Il compito è quello di smentire il femminismo, dunque la tesi: “l'istituzione del matrimonio è uno strumento patriarcale per sottomettere e schiavizzare le donne”.
Per l'ennesima volta, devi riuscire a dissociare concettualmente i concetti di paternità (o maternità) e matrimonio, come oggi si riesce a dissociare i concetti di sesso e matrimonio, al contrario di quello che succedeva nell'immaginario della gente tempo fa. Il sesso, come la paternità o la maternità, possono esistere ed esistono al di fuori di un'istituzione denominata matrimonio. Il fatto che il matrimonio garantisca la paternità (oggi, e non sempre) è una convenzione normativa, artificiale, dalla quale si può fare a meno, come si è fatto a meno dalla regolazione del sesso attraverso il matrimonio. A esempio, i test di DNA per provare la paternità possono essere stabiliti per legge (cosa che oggi incomprensibilmente non succede in nessun paese al mondo) senza che nulla c'entri l'istituzione del matrimonio.
Ripeto, in nessun momento ho chiesto l'abolizione del matrimonio (e men che meno nella mia opera). L'istituzione del matrimonio deve ricadere nella sfera religiosa e morale, non essere fissata per legge nell'ordinamento civile e penale.

Demoralizzazione del sesso. Ma da quando le femministe chiedo la demoralizzazione del sesso? Stai scherzando? È una barzelletta? Pornografia, calendari, prostituzione, molestie, barzellette sconce, persino uno sguardo sgradito è denunciato... è da ieri la richiesta di Amnesty per l'Italia di dichiarare stupro nel codice penale qualsiasi rapporto che non abbia un consenso esplicito.
Le femministe chiedono la demoralizzazione del sesso solo per loro, per le donne, cioè chiedono il potere, l'onnipotenza di decidere!
Ora, io ho capito che su questo punto dissentiamo profondamente. Io sarai molto aperto, anche in questo caso, ognuno viva la sessualità secondo la propria morale, senza danneggiare l'altro. Capisco che su questo punto possano esistere posizioni discordanti (anche perché sulla mia opera, in questo punto sì ho preso una posizione molto forte). Ma sostenere che la demoralizzazione del sesso sarebbe femminista quando continuamente fanno prova del contrario e oggi le femministe sono più suore delle suore (quando giudicano i comportamenti e i gusti sessuali maschili!), e a mio parere mancare alla verità (o come dicevo prima, montarsi un film in testa e crederci).

Vicus, per favore, se vuoi legge la mia opera con tranquillità, e quando troverai i punti dove chiedo l'abolizione della paternità o del matrimonio, o concetti che trovi polemici e in disaccordo (immagino sul sesso), scrivi testuale il testo e io  cercherò di ragionarlo e di darti una spiegazione. Grazie.

Vicus:
Santiago sei tu che stai cercando di montare un film qui per dissimulare le tue opinioni, più volte provate dal sottoscritto.
Capisco che la separazione sia un duro colpo, ma non significa che si debba sviluppare un'avversione per il matrimonio in quanto tale, che è la cosa più bella ed umana che esista quando tutelato dalla legge e non inquinato dal femminismo, andando a elucubrare storicismi campati in aria, evitando però accuratamente di disturbare le strutture ideologiche e di potere che tirano i fili del femminismo.
Dire che matrimonio, valori civili, etici e spirituali sono frutto di una manipolazione femminile, attribuendo alle donne una sofisticata intelligenza che si dispiega nei secoli è argomento talmente semplicistico e anticivile da sottrarre moltissima credibilità al tuo pensiero compresi i suoi aspetti positivi. Il vero problema non sono le mie critiche, leali e costruttive ma il fatto che non te ne rendi conto.
Ho anche dimostrato che il femminismo più avanzato dice precisamente le stesse cose, con tanto di menzione delle tue amate tribù primitive.
Respingo al mittente qualsiasi accusa di motivazione personale. Discuto lealmente sulle idee non sulla persona, a differenza di altri che come te orbitano attorno a Stalker Sarai Tu e praticano la strategia dell'insulto e della shitstorm su spazi che non c'entrano nulla.
Ritengo semplicemente doveroso informare che certe tue idee vanno nella direzione contraria al miglioramento della condizione maschile, paternità in particolare ma non solo. Diversamente da altri siti amici tuoi dove vengo censurato (ma non le femministe: qualcuno sa spiegare perché?) qui puoi replicare liberamente e sarà il lettore a farsi un'idea ragionata su quali argomenti siano validi e quali no.

Sul matrimonio, per l'ennesima volta: non è una privata storia d'amore né un fatto folcloristico (usanze etniche, religiose ecc.) ma ha importantissimi risvolti sociali; ragion per cui esiste in ogni società umana sotto forma di negozio giuridico e il non riconoscerlo legalmente equivale ad abolirlo. Poiché è un concetto semplice da capire e l'ho ripetuto cento volte, comincio a pensare che sia in malafede.
Che poi certe ingiustizie di oggi siano da sanare e si debba lasciare una certa autonomia negoziale alle parti è pacifico, ma non puoi negare di aver detto persino qui che il matrimonio monogamico (da sempre) è una pura idiozia di solo svantaggio all'uomo, svalutando così una miriade di aspetti legati alla paternità.

Il resto del tuo post non fa che confermare quanto dico. Se vuoi ignorare i testi femministi che parlano di paternità di gruppo (e mantenitori multipli) e di filiazione casuale, fuori dal matrimonio e relazioni stabili, menzionando a sostegno proprio le "tue" tribù non è un mio problema.

Frank:

--- Citazione da: Jason - Luglio 20, 2020, 01:04:30 am ---Lasciamo perdere il passato perchè una persona si può anche ravvedere , adesso Claudio Risè fra propaganda antimaschile o dice cose prettamente QMmiste ? Mentre santiago negando di fatto il bisessismo è realmente QMmista ? Le etichette servono a poco, altrimenti dovrei pensare che Lauder , che disprezza apertamente gli incel, sia un antifemminista . Chi disprezza gli incel per partito preso è tutto tranne che antifemminista , perciò ormai le etichette le lascio stare .

--- Termina citazione ---

Lasciar perdere il passato ?
E perché mai ?
Il passato fa parte della vita di chiunque di noi, perciò per quale arcano motivo non bisognerebbe evidenziare che 25-30 anni fa Risé fosse un femminista ?
Per quanto riguarda Santiago, resto del parere che sia un bene che "esista".
Meglio lui che qualcun altro.



--- Citazione ---Le etichette servono a poco, altrimenti dovrei pensare che Lauder , che disprezza apertamente gli incel, sia un antifemminista . Chi disprezza gli incel per partito preso è tutto tranne che antifemminista , perciò ormai le etichette le lascio stare .
--- Termina citazione ---

Lauder è un altro discorso.
Al riguardo ci son suoi discorsi che condivido, altri no.
E la questione incel ne è un esempio.
Nondimeno, pur essendo dalla parte dei suddetti, va detto che esistono pure incel che, di certo, io non difenderò mai.

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