Da pg. 26 a pg. 31 (poco, su un tomo di 600 pagine) Santiago accenna al tema del femminismo come lobby. Se non aggiunge altro dopo, è un'occasione mancata. Segnala la presenza di organismi femministi all'interno di istituzioni sovranazionali, specialmente l'ONU, ma
si guarda bene dal descrivere l'intera ragnatela tessuta contro l'uomo: non una parola sulle ONG e le potentissime fondazioni come Planned Parenthood legata alla famiglia Rockefeller, che hanno promosso il femminismo con ingenti mezzi.
Per questo, subito dopo Santiago aggiunge una palese falsità (se per ingenuità o malafede non importa): che il femminismo sia un potere "immateriale". E' palesemente ingenuo (o peggio) credere che il femminismo sia stato promosso per decenni (e recepito dai governi!) in tutto l'universo mondo, senza ingentissimi mezzi ed un'organizzazione capillare.
Credete davvero che quattro suffragette inglesi possano fare tutto questo? O che Greta Thurnberg da sola cambierà il mondo? Se siete in questa schiera di semplicioni (ma non credo lo sia Santiago), provate a chiedere di parlare all'ONU sui diritti maschili e di trovare la stessa copertura mediatica. E' chiaro per tutti adesso?
A questo punto è inevitabile chiedersi:
perché Santiago omette questo "dettaglio"? Come abbiamo detto, non è un ingenuo né uno sciocco. Forse la risposta è da cercare in un'altra domanda: perché Santiago omette di dire che quelle stesse istituzioni sovranazionali muovono guerra agli uomini promuovendo l'ideologia LGBT, alleata del femminismo? Almeno un cenno lo potrebbe fare.
Secondo logica la ragione di queste omissioni è, temo, solo una: nei programmi dell'ONU e delle ONG c'è qualcosa che Santiago gradisce e non vuole disturbare.
E molto probabilmente, questo qualcosa è la distruzione delle istituzioni civili, cardini della società, come la
paternità e la famiglia senza la quale l'Occidente implode.
Il prof. Matteo D'Amico (i cui numerosi libri non sono stati MAI neppure nominati dagli ubiquitari sponsor di Santiago) è ad oggi tra i pochissimi che è andato al cuore del problema:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,2045.0.htmlAbbiamo visto altrove che per Santiago la paternità (almeno da quel che dice in rete) è un concetto molto attenuato, come la famiglia (che vuole giuridicamente abolire), i valori etici, le istituzioni civili.
Per Santiago la civiltà e la paternità hanno intrappolato l'uomo da un selvaggio e beato stato di natura, in cui copulava a piacimento traendo dalla natura ciò di cui aveva bisogno. E' il ritratto dell'uomo-massa (che Santiago chiama appropriatamente australopiteco) della civiltà dei consumi, che crede che benessere e sicurezza crescano spontaneamente, non richiedano "manutenzione" e sacrificio per sussistere, e che il solo scopo dell'uomo sia sfogare le sue pulsioni senza curarsi delle conseguenze.
Santiago non si rende forse conto che una siffatta società è un
matriarcato (perché le donne hanno il controllo completo della prole). Ma se ne rendono ben conto le
femministe che hanno gli stessi programmi:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1893.msg7090.html#msg7090https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1893.msg7091.html#msg7091Ed ora un estratto della conferenza del prof. D'Amico, dove troverete cose che Santiago non vorrà dirvi mai. Fate voi il paragone, liberamente, tra quanto afferma il prof. D'Amico e gli australopitechi senza paternità di Santiago:
COME POTENZE STRANIERE HANNO DISTRUTTO L'ITALIA E LA CIVILTÀ ITALIANA
Vi sembra un caso che da quando l'Italia perde la guerra e viene occupata militarmente (ricordate: siamo in stato di occupazione militare, una potenza straniera ci occupa) la sua natalità e cultura implodano?
In questo contesto, inizia che cosa negli anni '50? Gli psichiatri che lavorano per i Servizi modellizzano un Paese, dopodiché lo profanano, profanano il suo "codice sorgente" simbolico. L'Italia, specialmente del Meridione viene sottoposta a un'operazione di sovversione profonda, di incrinatura del codice simbolico italiano tradizionale già dagli anni '40.
Iniziano a uscire film sull'adulterio, sul divorzio... Si prepara il terreno, si sgretola l'edificio della moralità tradizionale [che Santiago considera negativamente]. Ma come fanno a sgretolarlo? Presentando il padre [che per Santiago è un'invenzione femminile] come un idiota o come un oppressore:
QUELLO CHE NON SI PUÒ DIRE SUL PADRE
Padre, autorità e verità sono strettamente interconnessi. Le varie rivoluzioni a partire da quella protestante e francese sono tutte parte di un
unico processo di dissoluzione nichilistica del padre che culminano col '68 [altro che paternità inventata dalle femmine], il fenomeno più pianificato e artificiale della storia, che
demolisce scientificamente il concetto stesso di paternità, anche con l'aiuto dei media che trasmettono h24 programmi che sviliscono la figura paterna. E'
un'epoca nemica della paternità.
Abbiamo sempre più famiglie senza padre (sconosciuto, separato ecc.)A ciò fa seguito l'eclissi del maschio, con lo scandalo ad esempio delle donne soldato [che Santiago considera favorevolmente per le donne che soddisfano gli standard maschili].
Se tutte le civiltà sono state patriarcali, vuol dire che c'è un senso in questa cosa..
Dalla Rivoluzione Francese, per la prima volta nella storia nasce il mito del progresso, per cui il mondo sarà tanto migliore quanto più distruggerà la civiltà e ciò che è sempre stato prima [commenti superflui].
Lo dice la psichiatria come la statistica: se si va a distruggere il padre crolla tutto, si sfarina, si sbriciola l'intero edificio sociale. (Mio commento: ecco perché i modelli femministi basati su paternità incerta e "multipla" (molti padri=nessun padre) sono inevitabilmente e profondamente nichilisti.)
La legge, il confine, i valori civili sono necessari per la sussistenza di ogni civiltà e sono prerogative MASCHILI.
Demistifica l'illusione di una famiglia governata in modo "paritario": la famiglia è una società, e come tale deve esserci un'autorità, senza la quale non c'è pace né ordine (come vediamo oggi).
Senza il padre il baricentro diventa il piacere (la femminea società dei consumi, il coito libero di Santiago): l'infanzia e l'adolescenza da prolungare all'infinito. L'uomo diventa un automa desiderante in un'infanzia che non finisce più.
Impagabile la parte sulla femminilizzazione della didattica e sul crollo del rendimento scolastico nelle classi miste (come da abbondanti studi statistici).
Si notino gli effetti sinergici di tutte queste innovazioni:
- La vita viene erotizzata [come insegna anche Santiago], ossia si insegna che è tanto più riuscita quanto più è satura di esperienze sessuali (vale anche per le donne sollecitate in ogni modo a cercare sempre nuove esperienze)- A questo punto la donna può farsi l'amante e comunque divorziare senza conseguenze, anzi viene premiata economicamente e socialmente
- La patria potestà e l'istituto del capofamiglia vengono aboliti aprendo ad abusi di ogni genere in fase di separazione
L'erotizzazione della donna è il vero segreto del '68. A questo punto
l'uomo, emarginato e deresponsabilizzato, sprofonda in un'immaturità assediata dalla ricerca incessante del piacere e la donna comincia a pensare al figlio come a una sua illimitata disponibilità, tanto che l'aborto calpesta il diritto del padre di generare.
L'erotizzazione di massa è stata messa a punto dai servizi segreti occidentali [chi pensa male fa peccato ma ci azzecca diceva in tale].Tutte le rivoluzioni vengono condotte da minoranze potenti e organizzate [altro che potere immateriale del femminismo.].
Un caso di scuola (che Santiago non cita): ai giapponesi la distruzione di Tokio (150000 morti con bombe al fosforo) non fece paura più di tanto. Erano un popolo formato per superare catastrofi di ogni genere. MA avevano un culto della famiglia, c'erano famiglie numerose ed è lì che bisognava colpire: dopo l'occupazione la prima cosa che il generale McArthur impone è l'aborto. Il Giappone oggi è il Paese più vecchio del mondo, è un Paese morto. Sembra prospero grazie a iniezioni di liquidità enormi, e all'inerzia della sua gigantesca struttura industriale ma come dice il relatore è un Paese finito.
[Santiago che auspica sesso liberato e fantasie erotiche per gli uomini non vi dice che] col '68 arriva contemporaneamente una massiccia diffusione di droga e pornografia, organizzata dai governi. L'effetto era quello studiato dagli psichiatri: la regressione e femminilizzazione dell'uomo.
La pornografia opera un vero e proprio lavaggio del cervello di massa, dissociando la sessualità dall'affettività. La sessualità viene "sganciata da qualunque più profondo e umano ancoraggio emotivo e spirituale, da una vera amicizia, da una vera comunione".
Questa operazione psicologica tramite pornografia e altri mezzi produce uomini particolarmente passivi, particolarmente conformisti e fragili, pieni di paure e di ansie e bisognosi di un potere autoritario.Così si è ottenuta la società che si voleva ottenere. Il fulcro della società dei consumi è la distruzione del padre e della famiglia, perché i poteri totalitari sentono che la famiglia impedisce il consumismo. L'uomo solo, pieno di ansie, schiavo del piacere, abbrutito da una vita degradata, non spirituale, senza orizzonti è il perfetto consumatore! L'ideale è una famiglia divisa, spezzata, persone sole, ansiose, smarrite, senza certezze né confini.
L'uomo adulto di oggi è imprigionato nell'adolescenza. L'uomo che vive all'insegna dei "diritti", dei piaceri, del confort, dell'avere "esperienze" anziché della disciplina e del sacrificio di sé è imprigionato nell'adolescenza, in un'infanzia che si prolunga fino alla terza età. Nulla è più amaro, più atroce di un impedimento ontologico [causato dalla società e dal potere] di riuscire a divenire adulti.
Ma se si distrugge il padre neanche passa per la testa di diventare adulti [come nel Mondo Nuovo di Huxley, dove l'umanità viene fabbricata artificialmente, senza padri, e vive nell'immaturità e futilità per tutta la vita].
Un noto economista francese fece un grosso studio che dimostrò che quanto più la figura del padre era tenuta in onore quanto più fioriva tutto: vita economica, basso tasso di criminalità, tutto andava bene.
[Studio serio di valore accademico che smentisce le fantasiose teorie di Santiago, secondo cui l'umanità avrebbe prosperato per decine di migliaia di anni con "figli di padre ignoto".]Chi abolisce la figura del padre avrà figli senza capacità di studio e concentrazione, ansiosi, feriti, fragili, evanescenti, bambini eterni mai cresciuti.
La modernità (almeno da Lutero in poi) è una lenta, graduale crescente negazione della figura del padre [non troverete questo nelle note di Santiago], mediante artefatti culturali e ideologici che ne impediscono la presenza.