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"La Grande Menzogna" di Santiago: davvero antifemminista?
Frank:
--- Citazione da: Vicus - Luglio 17, 2020, 22:03:17 pm ---Le impressioni soggettive senza argomenti valgono poco.
--- Termina citazione ---
Impressioni soggettive ?
No, non sono impressioni soggettive, ma oggettive, poiché Risé NON è mai stato un antifemminista.
Di rimando potrei farti notare che un antifemminista non cattolico potrebbe considerare altrettanto soggettive le tue impressioni su Santiago.
--- Citazione --- Santiago difende la famiglia a differenza delle femministe? Assolutamente no (c'è un altro topic che lo prova):
--- Termina citazione ---
Eh, e allora ?
Questo farebbe di lui un "simil femminista" ?
--- Citazione ---Poi se è vero come dice che la storia è tutta un'oppressione matriarcale anziché patriarcale non è femminismo questo, anche se di banda opposta?
--- Termina citazione ---
E fai queste domande a me, che in più occasioni ho definito puttanate entrambe le versioni ?
Di antifemministi convinti che le femmine abbiano sempre "comandato" ce ne son diversi in circolazione.
Basta fare un giro sul web e di scemenze ne troverai a iosa.
--- Citazione ---L'antifemminismo dovrebbe tendere alla pacificazione tra i sessi, dove il femminismo tende al conflitto. O sbaglio?
--- Termina citazione ---
Sì, ma la c.d. pacificazione può arrivare solo dopo un conflitto, che non è stato certamente voluto dagli antifemministi.
Vicus:
--- Citazione da: Frank - Luglio 18, 2020, 08:46:19 am ---Impressioni soggettive ?
No, non sono impressioni soggettive, ma oggettive, poiché Risé NON è mai stato un antifemminista.
--- Termina citazione ---
Già la rivalutazione della figura del padre (a differenza di Santiago) lo rende antifemminista.
Ripeto: l'antifemminismo non si giudica dalle parole, ma dagli esiti dei propri argomenti!
--- Citazione ---Eh, e allora ?
Questo farebbe di lui un "simil femminista" ?
--- Termina citazione ---
C'è poco da girarci intorno:
Santiago considera la famiglia come un luogo di oppressione come le femministe? SI'
Santiago svaluta (molto pesantemente) la paternità come le femministe? SI'
Il resto sono chiacchiere di contorno (di Santiago)
Questa è la filosofia femminista più avanzata:
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,16966.msg195033.html#msg195033
Ad oggi nessuno ha dimostrato che sia un pelo differente da quella di Santiago.
--- Citazione ---E fai queste domande a me, che in più occasioni ho definito puttanate entrambe le versioni ?
Di antifemministi convinti che le femmine abbiano sempre "comandato" ce ne son diversi in circolazione.
Basta fare un giro sul web e di scemenze ne troverai a iosa.
--- Termina citazione ---
Appunto. Ma da uno che ha scritto due tomi sull'argomento è legittimo aspettarsi di più.
--- Citazione ---Sì, ma la c.d. pacificazione può arrivare solo dopo un conflitto, che non è stato certamente voluto dagli antifemministi.
--- Termina citazione ---
Le donne seguono la corrente, se si riaffermano valori maschili vi aderiscono altrimenti non bastano tutti i conflitti del mondo.
E' bene chiarire una cosa: l'uomo è un creatore di mondi. La famiglia, la civiltà, l'identità culturale non sono valori "cattolici" sono valori umani e particolarmente MASCHILI.
Il globalismo attacca il maschio perché per sua stessa natura è un ostacolo all'impero del Mercato. Le relazioni familiari, la paternità sono cose senza prezzo. I valori etici e spirituali sono tra le poche cose che non si possono comprare. Ecco perché il mercato le attacca nella persona degli uomini. Nelle mille e una pagine dei tomi di Santiago, c'è una riga su questo tema cruciale? Temo proprio di no. E' questo il vero problema del suo libro.
Malpais:
--- Citazione da: Vicus - Luglio 17, 2020, 22:03:17 pm ---L'antifemminismo dovrebbe tendere alla pacificazione tra i sessi, dove il femminismo tende al conflitto.
--- Termina citazione ---
L'antifemminismo è la negazione del femminismo, ma definire il femminismo non è cosa facile, perchè con il tempo cambiano gli elementi che danno origine all'ideologia femminista. Non c'è un femminismo, ma ci sono diversi femminismi; non c'è quindi un antifemminismo, ma ci sono diversi antifemminismi. Trovo interessanti affinità tra la contrapposizione femminismo/antifemminismo e sinistra/destra (o, se si preferisce, progressismo/conservatorismo).
Il progressismo preme sull'acceleratore della storia, per cambiare la realtà contemporanea, verso nuove realtà; il conservatore si oppone, ma se l'opposizione fallisce, passato un po' di tempo, fa proprie le istanze del progressista e si opporrà alle nuove idee che il progressista ancora non è riuscito ad imporre alla società.
Un progressista degli anni '80 non si sarebbe sognato di legittimare le unioni omosessuali, un conservatore di oggi spesso ne è favorevole; quando pochi anni fa le femministe imposero il linguaggio di genere, i progressisti lo accettarono, i conservatori no: oggi riscontro che molti tra i conservatori parlano di sindaca e ministra, ancora qualche anno e lo faranno anche gli antifemministi.
Sul finire degli anni '60 le femministe vandalizzarono la civiltà occidentale, attraverso l'emancipazione femminile:
1) Le donne sposate avrebbero dovuto lavorare fuori casa, senza dipendere economicamente dal marito, le donne non sposate non avrebbero dovuto contrarre matrimonio
2) uguaglianza tra i due sessi: niente più distinzioni tra sesso forte e sesso debole, tra ruoli maschili e femminili
3) relazioni sessuali fuori del matrimonio, senza stabilità
4) divorzio
5) aborto
Ebbene, oggi molti antifemministi sono favorevoli alla maggior parte di questi punti, se non a tutti: sono come i conservatori che hanno accettato le vittorie dei progressisti e considerano il proprio essere "di destra" (fuori di metafora: antifemministi) solo in relazione al nuovo progressismo (femminismo).
Una particolare menzione merita l'antifemminismo omologo del femminismo, che comprende quegli uomini che rifiutano il femminismo, ma che vorrebbero attribuire a sè i privilegi e le rivendicazioni delle femministe; più che antifemministi sono femministi al contrario. Negano il principio "donne über alles" (e in questo sono effettivamente antifemministi), ma, ragionando proprio come le femministe arrivano ad affermare "uomini über alles"; e così, come le femministe sognano di procreare ed educare figli senza uomini, loro sognano di farlo senza donne (vedasi utero artificiale), come le femministe considerano il sesso femminile come superiore, essi lo pensano del maschile. Essere antifemminista, per me, non significa solo rifiutare le istanze del femminismo, ma anche la sua logica.
Vicus:
Wyndham Lewis diceva che il conservatorismo di oggi è il progressismo di ieri; similmente i diritti maschili di oggi sono spesso il femminismo di ieri.
Ma oggi certi antifemministi giungono alle stesse conclusioni del femminismo più avanzato: visione conflittuale dei rapporti tra i sessi, distruzione della famiglia e adulterio istituzionalizzato, figli avuti da più partner (paternità di gruppo), cancellazione della storia e della civiltà come oppressione di un sesso sull'altro (maschile o femminile secondo i casi), utero artificiale il cui inquadramento giuridico è già in preparazione nelle burocrazie UE. Anche l'essere umano deve essere ridotto a merce e venduto al miglior offerente: uomo, donna, lesbica, coppia queer poco importa perché una merce non ha diritti.
Nonostante qualche battuta brillante sui misfatti delle femministe è davvero impossibile qualificare tutto ciò come "diritti maschili".
Secondo me esiste un solo femminismo perché gli scopi che si prefigge sono gli stessi nel tempo.
Le apparenti differenze sono dovute solo a una gradualità di approccio per meglio condizionare l'opinione pubblica secondo il noto schema della finestra di Overton.
Come dimostrato dal grande Antifeminist, qui citato, anche il femminismo delle origini era suprematista e apertamente antimaschile. In seguito non è cambiato ma ha rivelato i suoi veri scopi, o se preferite è giunto alle sue inevitabili conclusioni.
Malpais:
--- Citazione da: Vicus - Luglio 18, 2020, 12:42:55 pm ---Wyndham Lewis diceva che il conservatorismo di oggi è il progressismo di ieri
--- Termina citazione ---
Io ne ho avuto il sospetto qualche anno fa, osservando la prassi della destra nordeuropea, per molti aspetti affine alla sinistra italiana, piuttosto che alla destra italiana. L'unico bastone che potrebbe bloccare le ruote del sistema progressista/femminista è la tradizione, cioè l'adesione a valori fuori del tempo, naturali, la cui violazione non potrebbe mai essere accettata. Appartiene a questo sistema di valori la famiglia.
--- Citazione da: Vicus - Luglio 18, 2020, 12:42:55 pm ---Secondo me esiste un solo femminismo perché gli scopi che si prefigge sono gli stessi nel tempo.
Le apparenti differenze sono dovute solo a una gradualità di approccio per meglio condizionare l'opinione pubblica secondo il noto schema della finestra di Overton. Come dimostrato dal grande Antifeminist, qui citato, anche il femminismo delle origini era suprematista e apertamente antimaschile. In seguito non è cambiato ma ha rivelato i suoi veri scopi, o se preferite è giunto alle sue inevitabili conclusioni.
--- Termina citazione ---
Sicuramente nell'intellighènzia femminista sessantottina o di inizio Novecento vi erano esponenti che si sarebbero compiaciute dell'attuale femminismo. Nel contempo però vi erano femministe che desideravano sinceramente l'uguaglianza e la parità con l'uomo piuttosto che la sua prevaricazione. Mi è capitato di sentire donne che condannavano il femminismo contemporaneo (ad esempio, il movimento metoo), ma approvavano quello sessantottino; oppure che sostenevano che il femminismo avesse esagerato, andando oltre i suoi scopi dichiarati. A me pare quindi che le differenze tra le femministe siano reali, anche se effettivamente esiste, in capo ad alcune di esse, la gradualità di approccio, cui facevi riferimento.
L'unico femminismo che perdura è quello "suprematista e apertamente antimaschile" perché non ha un programma puntuale che potrebbe un giorno considerarsi esaurito una volta raggiunti gli obiettivi, ma, più semplicemente, postula un conflitto permanente contro l'uomo, di ogni tempo e luogo.
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