Paternità e matrimonio sono irrilevanti per la questione maschile? E con le femministe che dicono le stesse cose che dice Santiago (abolizione della paternità e del matrimonio, de-moralizzazione del sesso ecc.) come la mettiamo? Non ho altro da aggiungere...
Vicus, ho l'impressione che ti sei montato un film in testa e non c'è modo di cambiarlo. Sembra che ti ho fatto un torto personale, e non ci conosciamo neanche! Quello che scrivi non ha alcun senso:
In quale parte del mondo io avrei chiesto l'abolizione della paternità? Non voglio entrare sul personale e chiederti se hai dei figli, ma io ho tre figli, per anni e anni ho lottato nei tribunali e purtroppo ho subito la sottrazione e discriminazione alla quale sono sottoposti molti padri, so perfettamente cosa si sente, una tragedia. Analizzare se la paternità affettiva (non biologica) è o meno naturale e automatica o è socialmente educata e coltivata non vuol dire assolutamente chiedere l'abolizione della paternità. L'ho già spiegato per attiva e per passiva. Quali salti concettuali fai per arrivare dall'una all'altra?!
Tra l'altro le femministe non cercano l'abolizione della paternità, cercano l'abolizione del padre. Le femministe gli assegni di paternità li vogliono e li cercano e come...!!
L'istituzione del matrimonio. Io non chiedo l'abolizione di nulla, ognuno viva nel modo più conforme alla propria morale. Io ho detto (e ribadisco) che lo Stato (ordinamento civile) deve uscire dal mondo nel quale gli adulti vogliono organizzare la propria vita, cioè non è compito dello Stato fissare per legge l'istituzione del matrimonio, ricade nella sfera religiosa. Come non è compito dello Stato fissare la religione di ogni persona, come succedeva secoli fa e succede in qualche teocrazia attuale (Iran o Arabia Saudita), non è compito dello Stato stabilire per legge di recarsi in chiesa la domenica o di pregare cinque volte al giorno rivolto alla Mecca. Questo lo capisci? Sei d'accordo? Non è compito dello Stato stabilire in quale struttura di coppia o gruppo gli adulti decidono di vivere. Il matrimonio o la preghiera devono esistere nella religione e nella morale, non nell'ordinamento civile e penale. E poi, non ho capito, vuoi per legge obbligatoria un'istituzione del matrimonio, quale? Tra le decine che esistono e sono esistete nel mondo, quale? La musulmana fino a quattro mogli ti va bene? Oppure una moglie per quattro mariti? O preferisci quella che stabilisce che la moglie scalda a letto l'ospite come tra gli eschimesi? Per quale motivo deve prevalere la tua idea di matrimonio? Sei egocentrico o etnocentrico? Tra l'altro, questa mia opinione, è un'opinione, non è espressa nemmeno nel libro, è un'opinione che ho espresso qui, nel forum. Come ho già detto non è compito della mia opera costruire nuovi paradisi futuri, lascio questo compito agli illuminati. Il compito è quello di smentire il femminismo, dunque la tesi: “l'istituzione del matrimonio è uno strumento patriarcale per sottomettere e schiavizzare le donne”.
Per l'ennesima volta, devi riuscire a dissociare concettualmente i concetti di paternità (o maternità) e matrimonio, come oggi si riesce a dissociare i concetti di sesso e matrimonio, al contrario di quello che succedeva nell'immaginario della gente tempo fa. Il sesso, come la paternità o la maternità, possono esistere ed esistono al di fuori di un'istituzione denominata matrimonio. Il fatto che il matrimonio garantisca la paternità (oggi, e non sempre) è una convenzione normativa, artificiale, dalla quale si può fare a meno, come si è fatto a meno dalla regolazione del sesso attraverso il matrimonio. A esempio, i test di DNA per provare la paternità possono essere stabiliti per legge (cosa che oggi incomprensibilmente non succede in nessun paese al mondo) senza che nulla c'entri l'istituzione del matrimonio.
Ripeto, in nessun momento ho chiesto l'abolizione del matrimonio (e men che meno nella mia opera). L'istituzione del matrimonio deve ricadere nella sfera religiosa e morale, non essere fissata per legge nell'ordinamento civile e penale.
Demoralizzazione del sesso. Ma da quando le femministe chiedo la demoralizzazione del sesso? Stai scherzando? È una barzelletta? Pornografia, calendari, prostituzione, molestie, barzellette sconce, persino uno sguardo sgradito è denunciato... è da ieri la richiesta di Amnesty per l'Italia di dichiarare stupro nel codice penale qualsiasi rapporto che non abbia un consenso esplicito.
Le femministe chiedono la demoralizzazione del sesso solo per loro, per le donne, cioè chiedono il potere, l'onnipotenza di decidere!
Ora, io ho capito che su questo punto dissentiamo profondamente. Io sarai molto aperto, anche in questo caso, ognuno viva la sessualità secondo la propria morale, senza danneggiare l'altro. Capisco che su questo punto possano esistere posizioni discordanti (anche perché sulla mia opera, in questo punto sì ho preso una posizione molto forte). Ma sostenere che la demoralizzazione del sesso sarebbe femminista quando continuamente fanno prova del contrario e oggi le femministe sono più suore delle suore (quando giudicano i comportamenti e i gusti sessuali maschili!), e a mio parere mancare alla verità (o come dicevo prima, montarsi un film in testa e crederci).
Vicus, per favore, se vuoi legge la mia opera con tranquillità, e quando troverai i punti dove chiedo l'abolizione della paternità o del matrimonio, o concetti che trovi polemici e in disaccordo (immagino sul sesso), scrivi testuale il testo e io cercherò di ragionarlo e di darti una spiegazione. Grazie.