È commovente considerare con quale impegno, da rasentare l’accanimento, i nostri governanti si preoccupano per la salute dei loro cittadini. Non appena hanno avuto sentore dei pericoli rappresentati dalla nuova “epidemia”, hanno preso rapidamente decisioni difficili, proclamando lo stato di emergenza e rifornendo di ogni presidio sanitario possibile e immaginabile tutti i magazzini di… palazzo Chigi. Non per bieco egoismo ma perché tutelando i capi avrebbero reso un servigio ai sudditi inferiori.
Notando tale spirito di abnegazione, tutti i corpi sottostanti e intermedi hanno reagito con analogo spirito di sacrificio: i medici hanno ottemperato pedissequamente alle direttive e ai protocolli ufficiali, salvo qualche spirito ribelle che tardivamente ha gridato che il re era nudo; le forze di polizia hanno inseguito fino alle radure più isolate o alle spiagge più libere quei pazzi che si aggiravano da soli all’aria aperta – udite, udite senza mascherina – irrogando multe come cioccolatini. Ma quelli che hanno dato più soddisfazioni al nostro governo sono stati, non tenendo in conto il Concordato tra Stato e Chiesa, i vescovi cattolici, i quali per non correre rischi avevano quasi chiuso le chiese e continuano tuttora a distanziare i fedeli e a dare la Comunione sulle mani, ma solo dopo aver sanificato tutto e di più. La grande stampa e la televisione hanno poi dato il meglio di sé, snocciolando ogni cinque minuti liste di proscrizione da Covid-19, in modo da terrorizzare anche gli animi più impavidi. Magistratura non pervenuta.
Hanno bloccato tutto (tranne l’arrivo degli invasori-migranti) per mesi e hanno riaperto solo dopo essersi assicurato di aver dato un tale duro colpo al Paese, che umanamente è impossibile che si riprenda. Ma per essere sicuri di portare a termine il lavoro loro assegnato dai soliti noti, si riservano il diritto di imporre lo stato di emergenza per tutto il tempo necessario per completare la distruzione dell’Italia.
Sì, perché l’Italia secondo le élite globaliste deve morire. L’Italia, invece, come disse Nostro Signore alla venerabile Elena Aiello, invece va salvata, perché “sede del mio Vicario e madre di civiltà” (1).
Il messaggio di salvezza dell’Italia – protetta agli inizi e a metà del secolo scorso –non sappiamo se vale ancora oggi, ora che l’Italia è sì madre di civiltà, ma emerita, e con un popolo, una volta già fedele, che dà scarsa prova di cattolicità; il Vescovo di Roma poi dichiara che il titolo di Vicario di Cristo è solo storico. Solo qualche anima mistica, che si offrisse vittima per la salvezza della patria, potrebbe scamparla da quello che stanno preparando i suoi nemici. (Nel secolo scorso abbiamo avuto Luisa Piccarreta, Maria Valtorta, san Padre Pio ed altre anime che hanno espiato al posto nostro… Chissà se in questo secolo ce n’è qualcuna che ripara per l’Italia).
L’ipocrisia di questa specie di governanti, che fanno il lavoro per il Nuovo Ordine Mondiale, era già evidente per tanti motivi. Ma è diventata lampante dopo che tanti medici illustri hanno dichiarato e dimostrato che il coronavirus ha diminuito la sua carica virale, che non ha più quel livello di tossicità che poteva avere a marzo o ad aprile; che adesso abbiamo anche le cure; che i raggi solari distruggono il virus in pochi secondi: niente, da questo orecchio non ci sentono. Emergenza sia e vaccino per sovrappiù. Da questo orecchio, chissà perché, sono completamente sordi.
Ha voglia il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, a dichiarare che nel marzo 2019 le morti per polmoniti sono state 15.189 e nel 2018 erano state 16.220. Più di quelle del numero di decessi (12.352) per Covid-19, dichiarati nel marzo 2020 (2).
Se poi qualcuno fa notare che in Italia muoiono ogni anno circa 60.000 persone a causa dell’inquinamento, non rispondono o al massimo dichiarano che non è scientificamente dimostrato il nesso tra inquinamento atmosferico e malattie tumorali, cardiovascolari, respiratorie ed altre. Quelli più preparati al massimo diranno che ce lo chiede l’Europa: “noi ci atteniamo alle direttive europee”.
Se il loro scopo, bloccando un Paese e distruggendo la sua economia, era quello di salvare la vita delle persone, perché non fanno niente per salvare le sessantamila persone che muoiono, all’anno e tutti gli anni, solo in Italia a causa dell’inquinamento atmosferico (3)? Non ditemi che le autorità ogni tanto bloccano la circolazione delle auto, perché quella è una mossa solo scenografica, che serve pochissimo.
L’inquinamento atmosferico è dovuto soprattutto agli inceneritori, che trasformano i rifiuti in nanoparticelle e polveri sottili e agli impianti di combustione, “utilizzati per un’ampia gamma di scopi, come la produzione di energia elettrica, il riscaldamento e il raffreddamento domestico/residenziale, e la produzione di calore/vapore per i processi industriali. Questi costituiscono la principale fonte di emissioni di anidride solforosa, ossidi di azoto e particolato (polveri sottili). Nell’UE sono presenti circa 142 986 di questi impianti” (4) (Non sono riuscito a trovare quanti ce ne sono in Italia).
Le emissioni degli impianti di combustione medi non sono attualmente coperte da norme specifiche a livello dell'UE. Da notare che le nanoparticelle e le polveri sottili, emanate dai camini degli inceneritori e degli impianti di combustione arrivano direttamente nel nostro sangue portando a numerose malattie (prima fra tutte il cancro).
C’è solo qualche timida proposta di introdurre limiti più rigorosi per tali emissioni, tanto più che addirittura, almeno per il momento, non ne sono previsti per due pericolosi inquinanti, quali il metano e il particolato.
Per salvare sessantamila persone, che in Italia puntualmente muoiono all’anno, tutti gli anni, a causa dell’inquinamento atmosferico, questo governo di ambientalisti gretini doc non fa praticamente niente: solo qualche proposta di legge dei patetici 5 stelle; invece, per salvare qualche migliaio di persone per una malattia che probabilmente ha colpito quest’anno e solo quest’anno – dato che ormai, grazie a medici coraggiosi che non hanno rispettato i protocolli imposti dall’OMS e dal governo, si conoscono le cure – questo governo, mobilitando stampa, televisione, forze dell’ordine, sanità, gerarchia ecclesiastica e quant’altro, ha distrutto un Paese.
E allora ditelo: l’Italia deve morire!
Alfonso Marzocco
2) Coronavirus. Blangiardo (Istat): nel 2019 a marzo 15mila morti per polmoniti varie.
3) Agenzia Europea dell’ambiente. “Morti premature attribuibili all'esposizione a particolato sottile”.
4) Consiglio dell’Unione europea. Ridurre l’inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di combustione medi