Devo farvi una confessione.
In un periodo della mia vita, avendo constatato di avere un blocco psicologico nello studio, sono andato dallo psicologo. Ci andai di mia volonta' ... Perche' mi dicevo che avevo bisogno di chiarire le mie idee con un esperto su cosa in me non andasse. Un po' alla Woody Allen, se volete. Un po' il prodotto di una famiglia fortemente disfunzionale.
Allo psicologo dissi dei miei problemi nel rapportami con le donne. Dissi anche di fare un consumo non controllato di pornografia, dopo avere smesso di farne uso totalmente per almeno 20 mesi consecutivi durante i quali produssi interessanti risultati lavorativi e universitari.
Lo psicologo mi disse che la pornografia in se' non e' un male e non c'e' nulla di anomalo nel guardarla. E non provoca dipendenza ne' danneggia irreversibilmente gli uomini. Pero' farne un abuso e' un sintomo, sintomo che qualcosa non funziona come dovrebbe in noi.
Io credo che abbia ragione. La pornografia diventa una dipendenza nel momento in cui la valvola di sfogo verso il sesso viene repressa totalmente. La pornografia puo' diventare una dipendenza, inoltre. E puo' compromettere il lavoro, lo studio. Pero' dobbiamo sempre tenere presente che la pornodipendenza e' un sintomo, non la causa, del malessere. E', ripeto, una valvola di sfogo. Cerchiamo nella pornografia le belle donne che non abbiamo avuto.
Ci immedesimiamo nelle scene semplicemente perche' vorremmo viverle, quelle scene.
Tuttavia penso che sia meglio farne meno uso possibile, proprio perche' e' una valvola di sfogo deleteria.
Ci sono stati periodi nella mia vita dove ne ho fatto abuso. E ne vedevo tutti gli effetti.
Non penso, tuttavia, di esserne un grande consumatore. Ma e' vero che negli anni il mio consumo della stessa si e' fatto sempre meno controllato.
Oltre agli ovvi rischi (di vedere i rapporti sessuali per quello che non sono), a mio parere la pornografia puo' abbassare, paradossalmente, la libido: se ci masturbiamo e poi usciamo a conoscere donne, e' come se andassimo a caccia col fucile scarico.