Autore Topic: Dossier darwinismo, cuscino ideologico di un sistema rapace  (Letto 1056 volte)

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Offline Vicus

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Dossier darwinismo, cuscino ideologico di un sistema rapace
« il: Luglio 17, 2020, 07:57:34 am »
Come dice il titolo, questo topic non si occuperà tanto della validità scientifica di una teoria ottocentesca da tempo decotta ma ancora insegnata come un dogma, bensì del suo uso come supporto ideologico di una sistema rapace che legittima sfruttamento e povertà dietro parole come competizione e selezione naturale. Se sei disoccupato è colpa tua, perché non sei competitivo; viceversa una multinazionale monopolistica dimostra soltanto di aver superato la selezione nell'ecosistema economico. L'ideologia più rapace spacciata per natura.
Questo video di uno scienziato che ha pieno titolo per parlare di Darwin è di un interesse eccezionale che va ben oltre l'argomento della discussione:

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Dossier darwinismo, cuscino ideologico di un sistema rapace
« Risposta #1 il: Luglio 29, 2020, 15:26:36 pm »
Il professore di scienze naturali Enzo Pennetta spiega la bufala della selezione naturale, che esiste ma IMPEDISCE la mutazione (evoluzione) delle specie:

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Dossier darwinismo, cuscino ideologico di un sistema rapace
« Risposta #2 il: Luglio 29, 2020, 18:11:33 pm »
Alé, ora anche la selezione naturale è una bufala, mentre il creazionismo sicuramente non lo è...

Offline Vicus

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Re:Dossier darwinismo, cuscino ideologico di un sistema rapace
« Risposta #3 il: Luglio 29, 2020, 20:07:38 pm »
Pennetta non è un prete è uno scienziato e di creazionismo non parla. Dice che la selezione naturale serve esattamente allo scopo opposto a quello comunemente creduto, cioè per conservare la specie.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Re:Dossier darwinismo, cuscino ideologico di un sistema rapace
« Risposta #4 il: Luglio 30, 2020, 00:49:50 am »
Come dice il titolo, questo topic non si occuperà tanto della validità scientifica di una teoria ottocentesca da tempo decotta ma ancora insegnata come un dogma, bensì del suo uso come supporto ideologico di una sistema rapace che legittima sfruttamento e povertà dietro parole come competizione e selezione naturale. Se sei disoccupato è colpa tua, perché non sei competitivo; viceversa una multinazionale monopolistica dimostra soltanto di aver superato la selezione nell'ecosistema economico. L'ideologia più rapace spacciata per natura.
Questo video di uno scienziato che ha pieno titolo per parlare di Darwin è di un interesse eccezionale che va ben oltre l'argomento della discussione:


Non confonderei la teoria di Darwin con le falle di un sistema. Lo Stato esiste per garantire pari opportunita' a tutti. Se aboliamo lo stato, se sdoganiamo il neoliberismo, creiamo un non-stato che legittima il potere del piu' forte sui piu' deboli. Una sorta di semi-stato di natura, un medioevo (aggravato dal fatto che, nel medievo, il potere del piu' forte era al servizio delle virtu' e della religione).

Offline Vicus

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Re:Dossier darwinismo, cuscino ideologico di un sistema rapace
« Risposta #5 il: Luglio 30, 2020, 02:11:14 am »
E' quel che dice Pennetta. Ma la teoria di Darwin era già considerata falsa all'inizio del '900, è stata poi rivivificata da Huxley. Ci sono infinite porve, da quelle fossili a quelle semplicemente logiche (complessità irriducibile, disegno intellligente) ma il darwinismo è uno dei tanti dogmi della pseudoscienza ufficiale che fa ormai parte della cultura popolare per legittimare il neoliberismo e scoraggiare qualsiasi protesta.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Re:Dossier darwinismo, cuscino ideologico di un sistema rapace
« Risposta #6 il: Luglio 30, 2020, 10:52:14 am »
E' quel che dice Pennetta. Ma la teoria di Darwin era già considerata falsa all'inizio del '900, è stata poi rivivificata da Huxley. Ci sono infinite porve, da quelle fossili a quelle semplicemente logiche (complessità irriducibile, disegno intellligente) ma il darwinismo è uno dei tanti dogmi della pseudoscienza ufficiale che fa ormai parte della cultura popolare per legittimare il neoliberismo e scoraggiare qualsiasi protesta.

Non e' propriamente il mio campo di studi, ma confesso di possedere nella mia biblioteca personale una copia de "L'origine della Specie" di Darwin. Mai letto tutto, purtroppo, per mancanza di tempo.

Quello che dice Darwin e' condivisibile ed e' una teoria che ha supporti quantitativi (v. legge di Hardy-Weinberg). E' difficile in questo campo avere prove schiaccianti (d'altra parte nemmeno la Teoria della Relativita' fu accettata subito), cosi' come e' difficile per ogni teoria avvalersi subito.

Dico che pero', spesso, la teoria di Darwin viene fraintesa: spesso si pensa ad una evoluzione lineare della specie, da cui il concetto di "anello mancante". Questo e' falso e fuorviante. Non esiste la catena evoluzionistica perche' gli ibridi nascono parallelamente ad altre specie.

Noi, ad oggi, sappiamo che H. Sapiens, con molta probabilita', si vide per la prima volta in Africa circa 200 mila anni fa. Molto probabilmente, i diretti discendenti di Homo Sapiens sono gli africani di "etnia" (leggi razza) congolese. Non erano i soli, c'erano altri ominidi sparsi sulla Terra. In Europa avevamo H. Neanderthalensis (uomo di neanderthal), di stazza piu' grosso, chiaro di carnagione, abituato a climi freddi. In Asia c'era H. Denisova, minuto e tozzo.

Sappiamo che ad un certo punto H. Sapiens emigro' fuori dai confini africani e si mischio' ai neanderthal e poi ai denisova: non si sa ancora come, ma questo provoco' l'estinzione dei neandethal e del denisova.

Ad oggi, sappiamo per certo che gli europei e gli asiatici hanno un DNA diverso da quello degli africani (gli europei possiedono fino al 4% di dna del neanderthal, gli asiatici posseggono anche percentuali del denisova. Tali percentuali sono completamente assenti negli africani subsahariani).

Poi i media potranno pure dire che siamo tutti uguali, amici e fratelli. Ma non e' cosi'. Le differenze ci sono (e si vedono ad occhio nudo, direi) e sono frutto di una qualche selezione naturale che ha favorito H. Sapiens sul neanderthal e sul denisova.