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*DOTT.* Oliviero: "Il vaccino anti-Covid potrebbe scompaginare il genoma umano"

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Frank:
https://www.facebook.com/robertoburioniMD/posts/3429591377266021?__xts__%5B0%5D=68.ARChmm7tqgpcd3XN4BKXa4eYi1u8bAe3c0XFxFxP7mDB0MqYDQ4v4iBzcmCTX4fyOdtt9TOXKkRZ-EOiU21nM4t87-n1xMAGljKa5hDuW3yhGVaArXv9rqr35eIU0tguvXZsuj1oBnG_OswHTIYauI93ocYrK7LEjh5yNgrVQeXCCVGadqj77hEy95m9hugrx8ftpHiKMyyGsiZmj6G0V2vqv1Be2XnpPlNevPsWMeifKGSfnLubTKN2Jzcyp4UhZ7KZOn6VYLSJ_ro8CN_ffZ9ksvpQ460oSI6Pf3gUEj4C2UsX5bHevK7ibwBZQDnc24zaV2_hMnkTvLeqe2LFtJ0pr_jt&__tn__=K-R


--- Citazione ---Medical Facts di Roberto Burioni
1 g ·
IL VACCINO RUSSO - IL PRECEDENTE DEGLI ANNI '50

Mentre le prime pagine dei giornali sono riempite dalla notizia del vaccino russo contro il coronavirus, pochi di voi probabilmente sanno che c’è un importante precedente: un altro vaccino fondamentale – quello Sabin contro la poliomielite – ebbe la prova di efficacia in una vastissima sperimentazione in Russia (allora Unione Sovietica).

Siamo nella seconda metà degli anni 50 e negli Stati Uniti era stato già messo a punto il vaccino antipolio Salk: era stato un notevole successo ma un incidente dovuto a una scorretta inattivazione del vaccino aveva ucciso dieci bambini e ne aveva paralizzati oltre 200 portando le autorità a una grande cautela nei confronti dello sviluppo di nuovi vaccino antipolio.
Il vero nome di Albert Sabin era Abraham Saperstein. Era nato in Russia ed era emigrato con la sua famiglia negli USA nel 1921. Sabin aveva messo a punto un vaccino attenuato, che prometteva di essere molto più efficace e somministrabile per via orale (per il Salk ci voleva una iniezione) e l’aveva sperimentato su trenta “volontari” detenuti in una prigione dell’Ohio con buoni risultati. Ma il clima di diffidenza negli USA non era favorevole a nuove ulteriori studi clinici. Così Sabin prese contatti con l’Unione Sovietica.

Il Ministero della Difesa statunitense, dopo molti tentennamenti, autorizzò la spedizione del vaccino in URSS dove Sabin si recò personalmente per promuoverne l’efficacia e la sicurezza presso le autorità.

Poi quello che accadde lì fu una cosa impensabile altrove. La sperimentazione era diretta da un virologo molto bravo, Chumakov,. Ad un certo punto stava avendo delle difficoltà nell’autorizzazione dello studio da parte del ministero della sanità. Però Chumakov – a differenza dei suoi colleghi statunitensi - aveva un telefono rosso collegato direttamente con il Politburo e bastò una singola chiamata per risolvere la questione. La sperimentazione clinica poteva partire.

Nel 1959 il vaccino era stato somministrato a 10 milioni di bambini e senza alcuna volontarietà: anche se sperimentale era obbligatorio e basta, a quei tempi c’era poco da discutere. Per la fine del 1960 nell’Unione Sovietica 77 milioni (settantasette milioni) di persone sotto i venti anni avevano ricevuto la vaccinazione, e altri 23 milioni nell’Europa dell’est. Niente braccio di controllo, niente doppio cieco, niente placebo.

All’inizio ci fu molta perplessità sui risultati degli scienziati sovietici, ma la fine della storia la sapete: il vaccino Sabin fu approvato in tutto il mondo e ha praticamente fatto sparire la poliomielite.

Una grande vittoria della scienza, ottenuta percorrendo una strada discutibile.

Roberto Burioni

PS: i precisini dell'internet mi faranno notare che nel 1959 Stalin era morto da un pezzo, ma l'immagine mi piaceva troppo e l'ho messa egualmente.

Vedo anche che qualcuno non capisce il significato di questa storia. Il significato non c’è. Io vi spiego una cosa che non sapevate, poi decidete voi cosa pensare. È il lavoro del professore.

Fonti
David M. Oshinsky, Polio: An American Story, Oxford University Press, 2005
--- Termina citazione ---

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2589490/?fbclid=IwAR2cxmtPHUtNNJu5Uw94XfbrdIpVruAfO89Gymjf0k8lfCOF7HUVK3uu9xU


--- Citazione ---Le prove di vaccinazione contro il virus vivo Sabin in URSS, 1959.
DM Horstmann
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Astratto
L'uso diffuso del vaccino contro il virus vivo attenuato Sabin ha avuto un enorme impatto sulla malattia in tutto il mondo, eliminandolo virtualmente da un certo numero di paesi, compresi gli Stati Uniti. Le prime prove della sua sicurezza ed efficacia furono presentate nel 1959 dagli investigatori russi, che avevano organizzato imponenti processi in URSS, coinvolgendo milioni di bambini. I loro risultati positivi sono stati inizialmente visti negli Stati Uniti e altrove con un certo scetticismo, ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha favorito il procedere con studi su larga scala e ha risposto alle affermazioni fatte dagli scienziati russi inviando un rappresentante in URSS per rivedere in dettaglio la progettazione e l'esecuzione dei programmi vaccinali e l'affidabilità dei loro risultati.
--- Termina citazione ---

Frank:
Roberto Burioni


--- Citazione ---Medical Facts di Roberto Burioni
4 h ·
Per quelli che hanno gradito la storia della sperimentazione del vaccino Sabin in URSS, ecco un'altra storia poco conosciuta.

Come avrete capito, negli anni in cui era in corso una feroce contrapposizione tra i paesi comunisti e le democrazie della NATO questa divisione si rifletteva su tanti altri aspetti: uno di questi l'utilizzo del vaccino Sabin, che era visto ovviamente in maniera diversa dalle due parti della "cortina di ferro".

Come abbiamo detto, a est il vaccino Sabin si usava ampiamente ed era obbligatorio (e obbligatorio nei paesi comunisti era un aggettivo con un significato piuttosto concreto in quegli anni); a ovest si usava il Salk e in maniera non sempre molto estesa. Però ad un certo punto saltarono fuori i dati della Germania: nel 1960-61 nella Germania Est (vaccino Sabin obbligatorio alla sovietica) c'erano stati 130 casi di poliomielite, nella democratica Germania Ovest i casi di polio erano stati quasi 9000.

I paesi occidentali cominciarono allora a utilizzare il vaccino Sabin, e uno dei primi fu l'Italia, che per coincidenza (?) vide questo passaggio avvenire quando si formò un governo di Centro-Sinistra e la sanità fu assegnata ad un socialista piuttosto duro e intransigente, Giacomo Mancini.

A pensarci adesso sembra un altro mondo, invece era meno di 60 anni fa...

Chiudo con due considerazioni: le differenze tra vaccino Salk e Sabin sono complesse e chi vuole conoscerle può leggerle nel mio libro "il vaccino non è un'opinione" o brevemente su Medical Facts

https://www.medicalfacts.it/2019/04/17/poliomielite-piu-ci-si-vaccina-meno-si-rischiano-danni-da-vaccini/?fbclid=IwAR11xiXc8uD5J9l1WDhmZsEAhPh_P4E65PnJ7gE3NjBen-7YYZQ34S1-kHQ

https://www.medicalfacts.it/2019/04/15/poliomielite-la-storia-dei-vaccini-e-il-perche-di-una-legge-per-gli-indennizzi/?fbclid=IwAR3j2uqHqr6V6vpiv-JGsya3uVC27aYsF-nwkGiavzdzJUur0eNr1BLs7gM

L'ultima riguarda il vaccino russo contro COVID-19. Su questo non c'è davvero nulla da dire, in quanto non è disponibile nessun dato per cui parlarne non ha alcun senso. Aspettiamo i numeri (magari confermati da qualche laboratorio indipendente) e poi si potrà parlare.

Roberto Burioni

PS: questa è una pagina di informazione scientifica, non di discussioni politiche che potete fare in tantissime altre pagine Facebook a questo dedicate.

--- Termina citazione ---

Vicus:
 :OT: Il topic riguarda questo vaccino, inventato da Gates contro il Covid-19

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