Incredibilmente, una donna di oggi parla dei suoi difetti. Pare incredibile, ma non importa, quel che dice è tutto vero:
La Maledizione dell’Ultimo Utero: l’
Instabilità FemminileSiamo oneste, quante volte abbiamo cioccato come lame e i nostri compagni, mariti, fidanzati, amici
ci hanno sopportato, nonostante i loro occhi fossero sgranati dall’incredulità per un comportamento inspiegabile? Un miliardo. Almeno, io sono sicura che un miliardo sia un’approssimazione più o meno fedele, colpa dell’utero.
Noi donne passiamo tantissimo tempo a discutere delle nefandezze compiute dai maschi; con noi, senza di noi, per noi, per altre zoccole,
sempre imbecilli e stron*i sono alla fine del discorso. In realtà, li sottoponiamo spesso e volentieri a stress che nemmeno la NASA si permetterebbe di infliggere all’essere umano.
Noi cambiamo umore e comportamento ogni battito di ciglia, ed è inutile andare dicendo che questa è una banalità maschilista, è proprio così.Oggi ho le mestruazioni, ebbene si, che sfacciata! Le abbiamo tutte signore, e come tutte noi in quei momenti, ho un giramento di palle immotivato da quando mi sono svegliata, anzi da prima! Sono due o tre giorni che piango e rido, due notti che non dormo e ho tremila cose da fare col mal di pancia, il mal di testa, il mal di schiena, i brufoli e l’umore da boia. A volte mi sembra che ci sia un segnale comune per cui quando ho il ciclo, si accenda una freccia luminosa davanti a casa che cita: “Attenzione, Pericolo di Morte, Mestruazioni in Corso”. Nessuno mi parla, chi lo fa, sta ben attento ad usare un tono gentile e comprensivo, come se fossi una malata terminale o se avessi un lanciafiamme carico in mano. Effettivamente è proprio così che mi sento.
Ma la cosa più bella è che
noi femmine abbiamo sempre da insegnare ai maschi il modo in cui comportarsi in qualsiasi situazione: “vestiti bene stasera che andiamo in un posto figo”, “non mettere quella maglia con quei pantaloni”, “ma che consigli dai al tuo amico? Non capisci, se lei si comporta così è perché pensa cosà e lui deve dire cosù”. Facciamo le psicologhe di sta cippa ogni volta che possiamo e ci crediamo davvero a quello che diciamo, troviamo spiegazioni scientifiche a tutto inventando nuovi rami della scienza.
Il problema è che
in realtà siamo il peggior esempio di comportamento al mondo, perché quando ci girano le palle, mestruazioni o meno, niente ci può fermare, nessuna scienza può spiegare quel fenomeno, nessuno può dirti che ti stai comportando da persona un pelo instabile, nessuno può dirti NIENTE. “Amore, ciao, come va tutto bene?””Tutto bene?Tutto beneeee????Tutto bene cosa? Intendi quelle settecento cose che volevo fare e non ho fatto perché mi si è rotta l’unghia e per limarla, smaltarla, ho perso mezz’ora? Poi mi chiamato la Chià e siamo state al telefono due ore, che palle guarda, mi ha racontato che il tipo le ha messo le corna, e lo credo, lei non si trucca all’ 75 e si veste come mia nonna, comunque, poi quando ha smesso di piangere ho messo giù e mi ha chiamato Fede che dice se sabato usciamo, ma come facciamo, abbiamo da fare l’ikea, la spesa, decathlon e poi vorrei farmi un bagno, non so vediamo, ah, cavolo, vengono tutti a cena qui! Mi ero dimenticata, cosa faccio da mangiare? caxxo e stasera a cena cosa vi do? Oddio, non sono riuscita a far niente oggi, che schifo che faccio, vado a farmi la doccia, nel frattempo,
ti sei accorto che stamattina hai lasciato la tazza della colazione sul tavolo? Non solo quella, anche tutte le briciole delle fette biscottate e il barattolo della marmellata. Ora, non è che io ogni mattina come la mamma devo mettere a lavare le tue cose e buttare soldi in marmellata ammuffita, ho già due figli da crescere, mi ci manchi tu, datti una regolata, mi avete rotto, non sono mica la vostra serva! Ma andate a cagare va”. Che Joyce e il flusso di coscienza ci fanno una pippa ragazze! Non ci sono freni, partiamo dall’unghia e arriviamo ad uscire di casa abbandonando marito e figli in 3 secondi netti.Ora, noi ci facciamo carico dei problemi di tutta la casa, è vero, lavoriamo fuori e lavoriamo dentro, si,
ma sti poveretti che vivono con noi, cosa ne possono? Cos’hanno fatto di male per averci trovato sulla propria strada? Io me lo chiedo spesso. Mi sono resa conto da poco di essere una psicolabile dall’umore cangiante come le calamite cinesi al sole, e solo
perché il mio fidanzato, dopo anni di abusi, si è permesso di dirmelo; non vi dico la reazione del momento: urla, pianti, vaffanculi, ma poi a mente fredda ho capito di essermi davvero approfittata di lui e della sua paura di contraddirmi, dovuta solo alla mia faccia decorata da vene gonfie e pulsanti e lo sguardo da sadica serial killer. Non gli ho mai detto di essermi accorta di aver un po’ esagerato, giammai dargli ragione, e tra l’altro, continuo imperterrita a comportarmi così nei momenti in cui lo stress tocca vette inesplorate.
E’ una cosa incontrollabile per me, non so frenarmi. So di sbagliare, ma purtroppo me ne accorgo sempre dopo, quando lui smette di parlarmi per evitare di insultare anche la mia quarta generazione arretrata e io ho sensi di colpa giganti misti a orgoglio ancora più maestoso, che mi impediscono di discuterne e magari, forse, chissà, non è detto…chiedere scusa.
Finiscono sempre allo stesso modo queste discussioni: non si ci parla per una settimana, ci si disintossica dalla rabbia, dalle cagate, dallo stress e ci si ama come prima, il tutto fino a che non ci capita un’altra di quelle giornate in cui sembra che il karma ci stia facendo scontare tutte le brutte cose fatte nelle centomila vite precedenti. Tutte vite dissolute e caratterizzate dal male.
Quanto vorrei a volte avere un pisello. Niente umore plurimo, un solo neurone da gestire, due emozioni e rientrare a casa da una donna che mi mangia la faccia, ma
che smetto di ascoltare dopo tre secondi e che, dopotutto, le lasagne me le ha messe lo stesso in tavola. Ecco, questo è un tipico pensiero sciocco e sessista dettato dallo stress e da una giornata di m*rda.
Per una volta vorrei dire grazie a quei
maschietti che subiscono e capiscono. Che sono più forti della Maledizione dell’Ultimo Utero.
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