Ci sono, ma se le pigliano subito. Quindi le trovi nella fascia 17-24 anni. Non oltre. Quindi mi permetto di correggerti: le donne over 25 sono tutte da scartare, perche' se una donna arriva a 25 anni single/con relazioni problematiche, non e' certo per sfortuna (a parte i casi rarissimi).
Rimembra: mai dare appuntamenti a donne over 25.
Mai dare appuntamenti alle over 25 (ovviamente se non c'è marcata differenza d'età)
E a quelle che non appartengono agli ambienti di cui ho parlato (che come ho detto sono un'esigua minoranza).
Al di fuori di questi ambiti, over 25 o no, il rischio aumenta esponenzialmente. Magari non subito, i primi anni sono quasi sempre un idillio ma nel tempo la coppia non tiene. Come diceva il mio avv., bambini piccoli, problemi piccoli, bambini grandi, problemi grandi.
Mi ritrovo molto in quanto ha scritto Marco, da parte mia cerco di essere un uomo che percorre serenamente la propria strada senza odiare nessuno ma stando bene attento a non impegolarmi più in storie malate per il puro bisogno di avere una donna dettato da mie carenze interiori.
E comunque di uomini figli di puttana ce n'è eccome, come definire uno che ha una relazione extra matrimoniale da anni e che scoperto dalla moglie si fa rilasciare dal datore di lavoro una dichiarazione di riduzione dell'orario a part-time per non pagare il mantenimento della figlia minorenne ma continuando a lavorare a tempo pieno con retribuzione parzialmente in nero? Perché questa cosa è capitata a una donna che conosco...
È l'atteggiamento delle donne che è diventato a mio avviso respingente e emarginante per gran parte degli uomini, e qui concordo con quanto espresso da voi. Però se vogliamo arrivare alla conclusione che gli uomini sono sempre vittime e le donne sempre carnefici ce la stiamo raccontando.
Un aspetto che viene poco preso in considerazione è l'abuso che le donne fanno di psicofarmaci in misura maggiore degli uomini che le rende ancora più instabili.
Un uomo tende più spesso a cercare dentro di sé la forza per uscire da una situazione difficile (ma io vedo anche tanti miei coetanei che stanno scivolando nell'alcolismo), mentre la donna per sua natura cerca al di fuori di sé un aiuto che spesso è costituito da "pillole magiche".
In questo particolare caso lei sarà anche una santa e lui un mascalzone, ma con le leggi attuali: in amore e guerra (che sono spesso la stessa cosa) tutto è permesso.
Non giustifico il tradimento, ma molto spesso questo avviene DOPO che la moglie si nega al marito per anni o addirittura lo tormenta e viene usato per spillare cospicui appannaggi.
E' anche discutibile che un tradimento debba automaticamente autorizzare la donna a sfasciare una famiglia e ottenere un cospicuo vitalizio. Ci sono molte variabili in gioco e la separazione dovrebbe essere l'estrema risorsa, il divorzio abolito per non permettere alla "tradita" di lucrare sulla disintegrazione di una famiglia e spesso mantenere un nuovo compagno, per esempio immigrato e di 10 anni più giovane con i soldi dell'ex.
La donna non vuole gestire la sua vita perche' non ne e' capace - non puo' gestire le sue emozioni - e per questo vuole un uomo capace di guidarla.
Il femminismo ha reso questo pensiero inconscio ma è proprio così. Solo che oggi alle donne viene detto di detestare il marito, sostituito dal capoufficio cui sono leali e affidabili come un cagnolino.
In questi forum sono venute cassiere, segretarie
anche non sposate e senza figli che difendevano con le unghie il loro ruolo di zitelle lavoratrici e parlavano del capo come un tempo avrebbero parlato del marito.