Autore Topic: Cosa sono diventati gli uomini?  (Letto 5383 volte)

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Offline Vicus

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Cosa sono diventati gli uomini?
« il: Agosto 22, 2020, 00:15:43 am »
Leggiamo spesso qui che la causa dei problemi maschili sono gli uomini stessi. E' in questo senso, credo, che questo testo senza sconti, vada letto. Chi non si mette in discussione non progredisce. Dove andiamo, cosa vogliamo noi uomini? Siamo davvero capaci e intenzionati a migliorare la nostra condizione? Buona lettura e commentate :fiocco:

Se i ggiovani non lottano per la loro libertà, amen

Su una minoranza attiva, spicca una maggioranza conformista ed ostile a chi protesta. Specie i giovani, e i loro giovani genitori: quelli che tornano dalle vacanze in Croazia, messi sotto accusa dai media, si  dispongono docili in fila per farsi fare il tampone, invasiva penetrazione dei seni nasali di origine zootecnica: senza nemmeno chiedersi cosa c’è in quei tamponi.

Una gioventù che ha la discoteca come unico orizzonte di vita, quando il potere gli chiude le discoteche si agglomera smarrita, ma pecorile.  Credono a tutte le false statistiche sulla “pandemia”, ora attacca i ventenni e balle simili?

Quello che so, è che questi giovani, mentre gli viene distrutto il futuro, e per lo più non studiano nè lavorano né mai ritroveranno i lavoretti del piffero di cui in qualche modo campavano, disk-jockey (le tv dicono anche  “ex disck-jockey”, come un tempo si diceva “ex combattenti”), personal trainer,  “animatori”, influencer, tutti mestierucci   semi-pagati a margine del “settore divertimento” da discomusic, non sono in grado di  una resistenza politica qualunque. Nemmeno di  enunciarla: non hanno l’istruzione necessaria.

Mi è capitato recentemente di vedere decine di questi giovani in attesa di un aereo che ritardava: in fila al check in. Muti. Orecchie coperte da cuffie digitali che sparavano qualche rap  che non spartivano con nessuno. La pelle coperta di tatuaggi che avrebbero fatto vergognare un capo Maori, che ormai da tempo  non si tatua più. Stili di vestiario con riferimenti a me sconosciuti, ma comunque a metà fra l’abbigliamento di palestra e di discoteca, suggeriti evidentemente da qualche influencer ignoto a noi, ma da loro preso come modello di stile, arbiter elegantiarum ed esempio da imitare.

In breve: ho capito che questi ragazzi non sono nemmeno più italiani. Palesemente, non partecipano a nulla della cultura e della storia italiana da cui non sanno di provenire. Roma e Atene, il diritto romano,Dante, san Francescco, il Rinascimento, il cattolicesimo, fascismo, comunismo, non dicono niente a loro; sono invece il prodotto dei “valori europei”, generici, svuotati, una massa intercambiabile di millennials identica a quella che trovate a Madrid come a Parigi o dovunque, attorno alle stesse discoteche e agli stessi non-luoghi del “divertimento” e della “cultura del corpo” – e inveisce conro chi manifesta.

Anche il loro linguaggio non è più l’italiano. Ne deriva, ma come il volgare medievale, derivava dal latino classico: una lingua semplificata, impoverita, imprecisa. Che rivela l’ignoranza più assoluta delle complessità della modernità che dovrebbero padroneggiare.

Sono i figli linguistici di quel Tridico, che abbiamo sentito parlare delle “partite IVE”: al plurale. Evidentemente, questo sedicente “economista” messo dai grillo-piddini a presiedere l’INPS, l’ente pagatore più titanico del paese, non sa che IVA non ha plurale, significando “Imposta sul Valore Aggiunto”, oppure ha ceduto al pressapochismo linguistico di far concordare “partite” con “Iva”,  che rivela il pressapochismo istituzionale di tutti, da Giuseppe Conte (che usa “vadino” come congiuntivo) o da quello del Colle, incapace di esprimere un pensierino che non sia un luogo comune inutile.

I giovani tatuati sono appunto figli e nipoti di questi quarantenni al potere del tutto incompetenti e soddisfatti di sè. Sono uomini-massa di terza generazione, ossia sono stati educati da genitori-massa e insegnanti-massa.

Siccome l’uomo-massa è colui per il quale “vivere” è “essere quello che già è”, senza esigere nulla da se stesso, perché ben accomodato nelle comodità della civiltà moderna – questo complesso artefatto frutto di secoli di sforzi, conquiste ed errori degli antenati,  che lui ritiene “naturale” come la foresta – siccome la vita dell’uomo-massa “manca di programma”, le sue opinioni sono “idola fori”, succede che ad ogni generazione fa scadere la civiltà, la lascia degradare per mancanza di manutenzione. E’ così che la terza quarta generazione, di civiltà ne è rimasta ben poca; intere parti  costitutive di essa (basti pensare al diritto e alla giustizia, occupato dai Palamara) sono già scomparse; la garanzia di  pluralismo politico non esiste più; ma i giovani – che vivono nel Grande Adesso – non se ne preoccupano, credendo di vivere ancora nella modernità perché aderiscono ai nuovi  “valori” (nozze gay, entertainment, nessun tabù) mentre sono ormai neo-primitivi compiuti.

Io sono sicuro che quando premono i pulsante e arriva la luce, girano la manopola e arriva il gas, i giovani e i loro padri al potere, i Tridico,gli Speranza, e i Fontana – ritengono che gas ed elettricità siano come linfa delle palme tropicali. Invece sono prodotti importati che bisogna comprare all’estero con valuta estera, e che tale valuta estera a miliardi viene guadagnata da italiani che – contrariamente a loro – faticano, s’ingegnano ed esportano.

Per questo i terza-generazione possono favoleggiare di decrescita felice e chiudere l’ILVA o impedire la Gronda Nord a Genova, convinti che tanto la linfa chiamata gas, e petrolio, continuerà ad arrivare. Per questo un ministro della Salute (ormai “salute” perché “sanità” è un termine troppo astratto e complesso per il neo-italiano semplificato) ormai un burattino conformista, gestito da idola fori globali della natura più sospetta, OMS, Bill Gates, Ricciardi,  – che nella sua mente superstiziosa sono “la Scenza”  – del tutto inetto ad elaborare un pensiero proprio, anzi nemmeno di informarsi.

In questo, lo Speranza, del tutto identico ai giovani ex disck jockey o personal trainer nei centri benessere: quattro mesi che si parla del coronavirus, su cosa sia un virus, e non mai appreso nulla su di esso, sulla sua curabilità, che so, sulla clorochina e sulle falsificazioni relative: hanno una visione approssimativa e sfocata di tutto ciò che non riguarda – e non li riguarda quasi nulla,  perché se l’uomo-massa ha un repertorio molto ridotto di curiosità, il terza-generazione ha le curiosità di un bovide, mangiare, scopare, vacanza, disco, poco altro.

Per cui non stupisce che siano ferramente conformisti e docilissimi al potere costituito  – che in fondo è quello dei papà loro, i Tridico, i Fontana. Non sanno nulla e nulla vogliono sapere di “politica”. Fanno la fila per farsi infilare il tampone zootecnico nel naso, limitandosi a sperare di non risultare”positivi” e poter di nuovo andare in vacanza, o in discoteca a farsi una scopata o una fumata. Si lasciano togliere tutti i diritti, financo la libertà personale. Presto per evitare di farsi internare in un centro anti-untori, si metteranno il coda per farsi vaccinare dal tatuaggio di tracciamento Bill Gates-Moderna. Ma perché dolersi per loro? Dopotutto, “la libertà ha sempre significato, prima, in Europa, la libertà di essere quello che autenticamente si è”; non è strano che non ne senta la mancanza questa massa di “giovani” che non ha niente da fare e vuole solo essere “come gli altri”.

Ma ciò significa che la loro distanza è addirittura etnica: non sono partecipi alla nazione, non ne fanno parte. Saranno spazzati via con tutti i loro tatuaggi, codici di vestiario e partite IVE, e in fondo lo sanno anche loro: vogliono l’estinzione, come ogni umanità terminale. Palesemente, hanno perso anche l’istinto di conservazione, se si fanno intrufolare un tampone senza chiedersi se, per caso, non serva a infettarli proprio col virus da cui vogliono sfuggire.

Non è tutta colpa loro. Sono la terza generazione di “liberati” da Dio e da ogni “senso di colpa” e ovviamente “senso del dovere” e “nobiltà” o “dignità personale”: il risultato è questo, lo scadimento della vita umana autentica a forza di disimpegno e vuotaggine. Ancora qualche anno di “reddito di cittadinanza” (di dipendenza dal potere) senza studiare né lavorare, e a questi giovani comincerà a crescere la coda. Prensile, spero per loro. Perché il gas e la luce non  arriveranno più. Se nessuno le paga.

https://www.maurizioblondet.it/se-i-ggiovani-non-lottano-per-la-loro-liberta-amen/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #1 il: Agosto 22, 2020, 01:10:01 am »
Come al solito Blondet non si è "dimenticato" di scrivere la solita filastrocca complottista alla Fusaro.
Citazione
Credono a tutte le false statistiche sulla “pandemia”,

E vabbe', tanto è come lottare contro i mulini a vento.
La pandemia non esiste, il virus non esiste; anzi no, è stato creato in laboratorio, ecc ecc...
Se il governo non chiude tutta la baracca in tempo subito partono denunce a destra e sinistra per incompetenza, omicidio e quant'altro; ma se chiude è solo ed esclusivamente perché ci vogliono ridurre ad un branco di pecore senza dignità.
Non solo: è notorio che il virus è diffuso "solo in Italia" e che "solo in Italia" il governo ha messo in atto quel cazzo di "lockdown" (e vai con la colonizzazione linguistica)... :doh:
L'ipotesi che quel merdoso virus esista non sfiora neppure le "eccelse" menti dei complottisti, ai quali io auguro sempre di "incontrare" il coronavirus...
Insomma, la c.d. emergenza se l'è inventata Conte per continuare a stare al potere.
Ma allora l'obbligo di mascherina in altri Paesi a cosa servirebbe ?
Forse c'è un complotto mondiale per far diventare Conte imperatore dell' universo, senza che a noi comuni mortali sia stato comunicato ciò ?  :hmm:
Maahhh...

Offline Frank

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #2 il: Agosto 22, 2020, 01:27:42 am »
Non solo: è notorio che il virus è diffuso "solo in Italia" e che "solo in Italia" il governo ha messo in atto quel cazzo di "lockdown" (e vai con la colonizzazione linguistica)... :doh:

https://tg24.sky.it/mondo/2020/08/20/coronavirus-mondo-mappa-paesi-colpiti
Citazione
Coronavirus, Paesi con più casi in 24 ore: India ancora al primo posto, poi Usa e Brasile
20 ago 2020 - 08:15

Secondo quanto riporta l'Oms nei dati aggiornati al 19 agosto, lo Stato che ha fatto registrare il maggior incremento giornaliero di contagi è di nuovo l’India, con oltre 64mila casi. Al secondo posto gli Stati Uniti (oltre 39mila). Tra le 10 nazioni più colpite ci sono anche il Brasile, la Colombia, il Perù e la Russia

Nel mondo, secondo i dati elaborati dalla Johns Hopkins University, i casi di coronavirus al 20 agosto sono oltre 22 milioni e 412mila, con più di 787mila decessi. Secondo l’Oms, nell'ultimo giorno il maggior incremento giornaliero di contagiati si è registrato in India, Usa, Brasile e Colombia. Ecco i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità, aggiornati al 19 agosto, sui primi 10 Paesi per numero di casi in 24 ore e a livello assoluto



Citazione
e che "solo in Italia" il governo ha messo in atto quel cazzo di "lockdown"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/18/il-libano-torna-in-lockdown-dopo-lesplosione-torna-lallarme-covid-emergenza-con-ospedali-affollati-fuori-uso-e-carenza-di-farmaci/5902717/
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Libano di nuovo in lockdown: dopo esplosione torna l’allarme Covid. Emergenza con ospedali affollati, fuori uso e carenza di farmaci

MONDO
Libano di nuovo in lockdown: dopo esplosione torna l’allarme Covid. Emergenza con ospedali affollati, fuori uso e carenza di farmaci
Libano di nuovo in lockdown: dopo esplosione torna l’allarme Covid. Emergenza con ospedali affollati, fuori uso e carenza di farmaci
Il titolare della Salute Hamad Hassan, nelle scorse ore, aveva dichiarato "lo stato di allerta generale" e chiesto una "decisione coraggiosa per chiudere il Paese". I contagi sono ormai 9mila in un territorio grande quanto l'Abruzzo, ma con 5 milioni di abitanti. Il distanziamento sociale, in uno scenario di devastazione come questo, appare a molti come un fastidioso ostacolo

di Lorenzo Forlani | 18 AGOSTO 2020
A quasi due settimane dall’esplosione che ha devastato una parte della capitale, il Libano torna in lockdown da venerdì. Non solo le quasi duecento vittime ancora fresche nella memoria e le quasi 300mila persone sfollate, espulse dalle loro case dalla furia distruttiva della detonazione che secondo il governatore Marwan Abboud ha provocato dei danni materiali per almeno 15 miliardi di dollari. A Beirut ora si torna ad aver paura della pandemia. Il nuovo record di contagi giornalieri – 439 nella sola giornata di domenica – ha spinto il governo a optare per una serrata totale di quattordici giorni, con coprifuoco dalle 18 alle 6, escludendo solo l’aeroporto e i quartieri più colpiti dalla deflagrazione. “Oggi dichiariamo lo stato di allerta generale e abbiamo bisogno di una decisione coraggiosa per chiudere il paese per due settimane”, aveva detto nelle scorse ore il ministro della Salute, Hamad Hasan, alla radio Voice of Lebanon.

L’ultimo incremento di casi da coronavirus nel Libano, che succede ad altri record nei giorni scorsi, porta il totale a quasi 9mila in un Paese esteso come l’Abruzzo, in cui però vivono circa 5 milioni di persone. Sono oltre 100 i decessi a causa del Covid-19, e l’unica notizia positiva è che ad oggi i pazienti occupano solo il 20% dei posti letto disponibili nel paese. La curva dei contagi si stava già innalzando, quando il 4 agosto al porto di Beirut sono esplose 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio, costringendo i suoi abitanti a violare il distanziamento sociale e le misure di prevenzione. È successo soprattutto nelle zone più colpite dalla detonazione, in cui diversi volontari e membri di organizzazioni non governative si sono attivati per la rimozione delle macerie dalla strada e per tamponare le ferite meno profonde sui palazzi danneggiati.

@@

Queste foto risalgono a 102 anni fa, ai tempi della spagnola, e guarda caso pure all' epoca indossavano le mascherine.
https://www.keblog.it/foto-depoca-persone-durante-influenza-spagnola-1918/
Sicuramente era già in atto qualche complotto mondiale contro l'umanità.  :sick:

Offline Frank

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #3 il: Agosto 22, 2020, 01:52:14 am »
Tanto per evidenziare ulteriormente il livello di idiozia a cui è giunta la massa odierna, riporto questo commento preso da qua:
https://www.keblog.it/foto-depoca-persone-durante-influenza-spagnola-1918/
Citazione
Rosy5 mesi fa
Penso che il periodo della spagnola era una pandemia basata sulla paura una malattia che non esisteva
il virus anche allora erano i governi

https://saluteuropa.org/scoprire-la-scienza/le-istituzioni-minimizzavano-mentre-la-seconda-ondata-era-peggiore-della-prima-lezioni-dallinfluenza-spagnola-del-1918/
Citazione
SCOPRIRE LA SCIENZA
1918, influenza spagnola: la seconda ondata epidemica si stava dimostrando peggiore della prima ma le istituzioni minimizzavano
Di Redazione - Marzo 1, 2020


Il problema di fondo è che il quoziente intellettivo della massa sta colando sempre più a picco, per cui la popolazione mondiale è portata a credere a qualsiasi complotto.
In tal senso questo film del 2006 fu profetico.





Offline Vicus

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #4 il: Agosto 22, 2020, 06:19:10 am »
Frank quanti tuoi parenti/conoscenti hanno avuto il coronavirus? Dei miei nessuno. Detto questo, come al solito vai :OT:
L'argomento non è la pandemia, ma una generazione di uomini che:

hanno una visione approssimativa e sfocata di tutto ciò che non riguarda – e non li riguarda quasi nulla,  perché se l’uomo-massa ha un repertorio molto ridotto di curiosità, il terza-generazione ha le curiosità di un bovide, mangiare, scopare, vacanza, disco, poco altro.
Fanno la fila per farsi infilare il tampone zootecnico nel naso, limitandosi a sperare di non risultare”positivi” e poter di nuovo andare in vacanza, o in discoteca a farsi una scopata o una fumata.
la loro distanza è addirittura etnica: non sono partecipi alla nazione, non ne fanno parte. Saranno spazzati via con tutti i loro tatuaggi, codici di vestiario e partite IVE, e in fondo lo sanno anche loro: vogliono l’estinzione, come ogni umanità terminale.
Il risultato è questo, lo scadimento della vita umana autentica a forza di disimpegno e vuotaggine.

E' il ritratto di moltissimi uomini contemporanei, ecco di cosa sparirà l'Italia, altro che virus. E ora, chiudiamo un altro mese perché "ce lo dice Conte" (qualcuno ha letto i rapporti dei suoi esperti recentemente desecretati che gli sconsigliavano la quarantena? No vero?) così raccoglieremo cicoria ai bordi dei marciapiedi (l'ho già visto fare).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #5 il: Agosto 22, 2020, 23:39:39 pm »
Frank quanti tuoi parenti/conoscenti hanno avuto il coronavirus? Dei miei nessuno. Detto questo, come al solito vai :OT:
L'argomento non è la pandemia, ma una generazione di uomini che:

hanno una visione approssimativa e sfocata di tutto ciò che non riguarda – e non li riguarda quasi nulla,  perché se l’uomo-massa ha un repertorio molto ridotto di curiosità, il terza-generazione ha le curiosità di un bovide, mangiare, scopare, vacanza, disco, poco altro.
Fanno la fila per farsi infilare il tampone zootecnico nel naso, limitandosi a sperare di non risultare”positivi” e poter di nuovo andare in vacanza, o in discoteca a farsi una scopata o una fumata.
la loro distanza è addirittura etnica: non sono partecipi alla nazione, non ne fanno parte. Saranno spazzati via con tutti i loro tatuaggi, codici di vestiario e partite IVE, e in fondo lo sanno anche loro: vogliono l’estinzione, come ogni umanità terminale.
Il risultato è questo, lo scadimento della vita umana autentica a forza di disimpegno e vuotaggine.

E' il ritratto di moltissimi uomini contemporanei, ecco di cosa sparirà l'Italia, altro che virus. E ora, chiudiamo un altro mese perché "ce lo dice Conte" (qualcuno ha letto i rapporti dei suoi esperti recentemente desecretati che gli sconsigliavano la quarantena? No vero?) così raccoglieremo cicoria ai bordi dei marciapiedi (l'ho già visto fare).

Ti rispondo io, visto che di parlare pure qui di tamponi, asintomatici, curva dei contagi, francamente non mi va.

Ho letto tutto il pezzo di Blondet, nulla di nuovo sotto il Sole.
Maurizio Blondet, giornalista e scrittore classe 1944 (pressappoco l'età di mio padre). La critica dei vecchietti verso le nuove generazioni colpevoli di essere portatrici di valori di dissolutezza e superficialità, prive di qualunque memoria storica, interessati solo all'apparire e al denaro, l'idea che la società stia per crollare perchè si sono persi i "sani valori di una volta", è vecchia come il mondo. Mica nasce con questo semisconosciuto blogger. Se ne trova traccia già negli scritto di Catone il Censore, tanto per citare il primo nome che mi viene in mente.
D'altronde, un vecchietto di 76 nato e cresciuto nel dopoguerra, come può sintonizzarsi sulle istanze dei millennials che non hanno mai conosciuto la fame, l'orrore della guerra, la miseria?

Quello che i giovani sono oggi è funzionale alla società in cui vivono. Conoscere fascismo e comunismo è inutile. Cosa vuoi fare, una nuova rivoluzione d'ottobre? Una nuova marcia su Roma? Rifondare le SS? Dante e il Rinascimento servono a poco. A che servono conoscere gli endecasillabi e le figure retoriche, in un'epoca in cui si comunica su Whatsapp e tramite post su Instagram? Conoscere il cattolicesimo è inutile, visto che Dio è stato bandito ovunque ed è stato confinato nelle chiese. Una pratica da svolgersi frettolosamente la domenica, per quei pochi che ancora ci vanno, perchè in molti casi ci si va a Natale e basta.
Non è la perdita dei valori, ma è l'adattamento all'ambiente circostante. Ambiente circostante che oggi lancia un messaggio forte e chiaro: se vuoi fare parte della società, devi essere cool, piacente, alla moda, sempre sintonizzato sulle ultime novità. Chi non riesce a stare al passo, è out.
Per sopravvivere nel 2020, conoscere tutte quelle cose elencate da Blondet cose è inutile. Può servire a chi vuole intraprendere la carriera accademica, o fare lo scrittore, ma al resto della popolazione avere una tale cultura non serve a nulla. Oggi, se vuoi sopravvivere, è molto più importante saper venire bene in una fotografia e avere gli agganci giusti nei locali giusti, che non sapere cosa è Il Capitale.
In tutto questo - e lo dico da osservatore privilegiato del fenomeno - la scuola ha la sua responsabilità. Se è venuta su una generazione di ignoranti non è colpa solo dei tatuaggi, delle lampade abbronzanti e delle cuffiette, ma di insegnanti e dirigenti scolastici che si sono ammorbiditi fino a rammollirsi. Fino a non farsi più rispettare, a regalare promozioni anche a chi non merita, a dare dei 6 a chi meriterebbe una insufficienza piena. La scuola di oggi non ha nulla a che vedere con la scuola che abbiamo fatto noi a cavallo tra gli anni '80 e '90. E' la parodia di quel sistema di istruzione, gli standard per la sufficienza sono crollati. I sufficienti di oggi sono gli insufficienti di 20 anni fa. Per questo sforna simili abissi di ignoranza e i test di accesso alle facoltà universitarie, da strumento di valutazione delle aspiranti matricole, si sono trasformati in spunti per barzellette.

Lasciamo perdere il sistema nazionale di istruzione e andiamo oltre. Immaginiamo due ipotetici uomini, entrambi italiani, di età variabile tra i 25 e i 35 anni.
Nicola, niente tatuaggi, niente cuffiette, niente instagram, niente tinder, diplomato col massimo dei voti, cultura sopra la media, laurea magna cum laude, master, padroneggia 3 lingue, conosce alla perfezione Roma e Atene, il diritto romano,Dante, san Francescco, il Rinascimento, il cattolicesimo, fascismo, comunismo. Ha un lavoro dove viene sotto pagato, ha un paio di amici contati, l'ultima ragazza che ha avuto risale a quando c'era la lira. Da allora solo seghe e prostitute, oltre a una voragine emotiva che lo ha inghiottito. Nicola è solo nella vita, si è dedicato anima e corpo ai libri, e quando torna a casa la sera trova ad attenderlo un piatto di 4 salti in padella.
Dall'altro lato Marco, tatuato, fisichetto curato, depilato, con un piccolo stuolo di follower sui social. Non è un influencer, ma non è nemmeno invisibile. Marco ha finito le scuole superiori per il rotto della cuffia, conosce a mala pena l'italiano, l'università non sa nemmeno cosa sia, così come non ha la più pallida idea di cosa siano Roma e Atene, il diritto romano,Dante, san Francescco, il Rinascimento, il cattolicesimo, fascismo, comunismo. Tuttavia Marco ha un discreto giro di donne, ha diversi amici che lo apprezzano, un lavoro che lo soddisfa con cui arriva agevolmente a fine mese, se vuole amore o sesso li può ottenere abbastanza facilmente, e si alza ogni mattina col sorriso sulle labbra per una nuova spumeggiante giornata che sta per iniziare.

La cultura è bellissima signor Blondet, ma tra essere un moderno Giacomo Leopardi che sarà ricordato dai posteri e che vive una vita di infelicità, ed essere un medioman qualsiasi che non sarà ricordato da nessuno, ma che vive le sue giornate felice e speranzoso, credo non ci sia neanche da discutere su quale delle due vite sia preferibile....

Offline Vicus

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #6 il: Agosto 23, 2020, 04:44:42 am »
Ti rispondo io, visto che di parlare pure qui di tamponi, asintomatici, curva dei contagi, francamente non mi va.
:ok:
Citazione
Ho letto tutto il pezzo di Blondet, nulla di nuovo sotto il Sole.
Maurizio Blondet, giornalista e scrittore classe 1944 (pressappoco l'età di mio padre). La critica dei vecchietti verso le nuove generazioni colpevoli di essere portatrici di valori di dissolutezza e superficialità, prive di qualunque memoria storica, interessati solo all'apparire e al denaro, l'idea che la società stia per crollare perchè si sono persi i "sani valori di una volta", è vecchia come il mondo. Mica nasce con questo semisconosciuto blogger. Se ne trova traccia già negli scritto di Catone il Censore, tanto per citare il primo nome che mi viene in mente.
D'altronde, un vecchietto di 76 nato e cresciuto nel dopoguerra, come può sintonizzarsi sulle istanze dei millennials che non hanno mai conosciuto la fame, l'orrore della guerra, la miseria?

Quello che i giovani sono oggi è funzionale alla società in cui vivono. Conoscere fascismo e comunismo è inutile. Cosa vuoi fare, una nuova rivoluzione d'ottobre? Una nuova marcia su Roma? Rifondare le SS? Dante e il Rinascimento servono a poco. A che servono conoscere gli endecasillabi e le figure retoriche, in un'epoca in cui si comunica su Whatsapp e tramite post su Instagram? Conoscere il cattolicesimo è inutile, visto che Dio è stato bandito ovunque ed è stato confinato nelle chiese. Una pratica da svolgersi frettolosamente la domenica, per quei pochi che ancora ci vanno, perchè in molti casi ci si va a Natale e basta.
Non è la perdita dei valori, ma è l'adattamento all'ambiente circostante. Ambiente circostante che oggi lancia un messaggio forte e chiaro: se vuoi fare parte della società, devi essere cool, piacente, alla moda, sempre sintonizzato sulle ultime novità. Chi non riesce a stare al passo, è out.
Per sopravvivere nel 2020, conoscere tutte quelle cose elencate da Blondet cose è inutile. Può servire a chi vuole intraprendere la carriera accademica, o fare lo scrittore, ma al resto della popolazione avere una tale cultura non serve a nulla. Oggi, se vuoi sopravvivere, è molto più importante saper venire bene in una fotografia e avere gli agganci giusti nei locali giusti, che non sapere cosa è Il Capitale.
In tutto questo - e lo dico da osservatore privilegiato del fenomeno - la scuola ha la sua responsabilità. Se è venuta su una generazione di ignoranti non è colpa solo dei tatuaggi, delle lampade abbronzanti e delle cuffiette, ma di insegnanti e dirigenti scolastici che si sono ammorbiditi fino a rammollirsi. Fino a non farsi più rispettare, a regalare promozioni anche a chi non merita, a dare dei 6 a chi meriterebbe una insufficienza piena. La scuola di oggi non ha nulla a che vedere con la scuola che abbiamo fatto noi a cavallo tra gli anni '80 e '90. E' la parodia di quel sistema di istruzione, gli standard per la sufficienza sono crollati. I sufficienti di oggi sono gli insufficienti di 20 anni fa. Per questo sforna simili abissi di ignoranza e i test di accesso alle facoltà universitarie, da strumento di valutazione delle aspiranti matricole, si sono trasformati in spunti per barzellette.

Lasciamo perdere il sistema nazionale di istruzione e andiamo oltre. Immaginiamo due ipotetici uomini, entrambi italiani, di età variabile tra i 25 e i 35 anni.
Nicola, niente tatuaggi, niente cuffiette, niente instagram, niente tinder, diplomato col massimo dei voti, cultura sopra la media, laurea magna cum laude, master, padroneggia 3 lingue, conosce alla perfezione Roma e Atene, il diritto romano,Dante, san Francescco, il Rinascimento, il cattolicesimo, fascismo, comunismo. Ha un lavoro dove viene sotto pagato, ha un paio di amici contati, l'ultima ragazza che ha avuto risale a quando c'era la lira. Da allora solo seghe e prostitute, oltre a una voragine emotiva che lo ha inghiottito. Nicola è solo nella vita, si è dedicato anima e corpo ai libri, e quando torna a casa la sera trova ad attenderlo un piatto di 4 salti in padella.
Dall'altro lato Marco, tatuato, fisichetto curato, depilato, con un piccolo stuolo di follower sui social. Non è un influencer, ma non è nemmeno invisibile. Marco ha finito le scuole superiori per il rotto della cuffia, conosce a mala pena l'italiano, l'università non sa nemmeno cosa sia, così come non ha la più pallida idea di cosa siano Roma e Atene, il diritto romano,Dante, san Francescco, il Rinascimento, il cattolicesimo, fascismo, comunismo. Tuttavia Marco ha un discreto giro di donne, ha diversi amici che lo apprezzano, un lavoro che lo soddisfa con cui arriva agevolmente a fine mese, se vuole amore o sesso li può ottenere abbastanza facilmente, e si alza ogni mattina col sorriso sulle labbra per una nuova spumeggiante giornata che sta per iniziare.

La cultura è bellissima signor Blondet, ma tra essere un moderno Giacomo Leopardi che sarà ricordato dai posteri e che vive una vita di infelicità, ed essere un medioman qualsiasi che non sarà ricordato da nessuno, ma che vive le sue giornate felice e speranzoso, credo non ci sia neanche da discutere su quale delle due vite sia preferibile....
Io però tutte queste ricompense alla stupidità non le vedo. Non che non ce ne siano, specialmente tra i figli di papà, ma per altri motivi.
Il resto della massa (la stragrande maggioranza) oltre a essere infelice, precario, disoccupato ecc. è anche abbrutito dall'ignoranza.

Credere che "Gesù e Dante non servano a nulla"  è un incalcolabile errore. Ogni popolo si regge su due pilastri, spiritualità e cultura (specialmente la lingua), che nel nostro caso sono stati scientemente demoliti dai media, che sono vere e proprie armi da guerra, peggio dell'atomica. Anche l'aborto è un vero genocidio, altro che Hiroshima: sei milioni di italiani sterminati, roba da nazisti.
La nostra nazione è già in macerie, i rave party elevati a modello di vita (sempre che siano questa fonte di felicità) sono come le feste dell'antica Roma nel 476. E i tatuati che cerchiamo di imitare sono solo il segno del regresso a un livello sub-umano, meno che scimmiesco (le scimmie, se non altro sono capaci di continuare la specie) che precede la catastrofe.

Ma più agghiacciante di tutto (è proprio l'oggetto di questa discussione) è che in un forum maschile, dove dovrebbe esserci almeno un germe di presa di coscienza, le priorità siano spesso:
1. Scopare
2. Fare soldi
3. Avere "amici", anzi followers
A non pochi, temo, sfuggirà che questo non è moralismo, ma la dimostrazione che abbiamo accettato come bestie la nostra schiavitù.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Dottor Zero

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #7 il: Agosto 23, 2020, 06:58:11 am »
Nicola, niente tatuaggi, niente cuffiette, niente instagram, niente tinder, diplomato col massimo dei voti, cultura sopra la media, laurea magna cum laude, master, padroneggia 3 lingue, conosce alla perfezione Roma e Atene, il diritto romano,Dante, san Francescco, il Rinascimento, il cattolicesimo, fascismo, comunismo. Ha un lavoro dove viene sotto pagato, ha un paio di amici contati, l'ultima ragazza che ha avuto risale a quando c'era la lira. Da allora solo seghe e prostitute, oltre a una voragine emotiva che lo ha inghiottito. Nicola è solo nella vita, si è dedicato anima e corpo ai libri, e quando torna a casa la sera trova ad attenderlo un piatto di 4 salti in padella.
Dall'altro lato Marco, tatuato, fisichetto curato, depilato, con un piccolo stuolo di follower sui social. Non è un influencer, ma non è nemmeno invisibile. Marco ha finito le scuole superiori per il rotto della cuffia, conosce a mala pena l'italiano, l'università non sa nemmeno cosa sia, così come non ha la più pallida idea di cosa siano Roma e Atene, il diritto romano,Dante, san Francescco, il Rinascimento, il cattolicesimo, fascismo, comunismo. Tuttavia Marco ha un discreto giro di donne, ha diversi amici che lo apprezzano, un lavoro che lo soddisfa con cui arriva agevolmente a fine mese, se vuole amore o sesso li può ottenere abbastanza facilmente, e si alza ogni mattina col sorriso sulle labbra per una nuova spumeggiante giornata che sta per iniziare.

La cultura è bellissima signor Blondet, ma tra essere un moderno Giacomo Leopardi che sarà ricordato dai posteri e che vive una vita di infelicità, ed essere un medioman qualsiasi che non sarà ricordato da nessuno, ma che vive le sue giornate felice e speranzoso, credo non ci sia neanche da discutere su quale delle due vite sia preferibile....
Ci sono tanti Nicola e pochissimi Marco, a differenza di ciò che i media vogliono farci credere. Media = finzione. Non c'è in giro tutta questa felicità, stanne certo. Oggi la società e basata sull'apparire, c'è molto fumo e poco arrosto.
Al di là di ciò, qui bisognerebbe fare delle considerazioni di carattere spirituale, ma evito di addentrarmici per rispetto di chi non crede, di chi è convinto che esiste solo ciò che è percepito dai nostri ben limitati sensi.
Perdonami ma dire che Gesù e Dante non servano a nulla mi sembra una sciocchezza. Gesù, massimo esempio di amore e perfezione morale, ha portato un po' di luce in questo triste pianeta, dominato da orgoglio ed egoismo. È stato - e continua ad essere - un faro dell'umanità, un modello da seguire. Per quanto riguarda Dante, credo che ben pochi abbiano capito il suo messaggio, nonostante i numerosi studi scolastici. Ti dicono qualcosa i "viaggi astrali"? Quello di Dante non è semplicemente un racconto fantastico, ma un vero e proprio viaggio fuori dal corpo, mediante il suo corpo astrale (o perispirito o doppio eterico), attraverso diversi reami del mondo spirituale. Ora anche la scienza sta confermando che esistono altre dimensioni, oltre quella in cui noi viviamo. Ci sono ancora tante cose da scoprire, e molti personaggi del passato ce ne hanno dato un assaggio narrando le loro personali esperienze. Credere che queste esperienze siano sempre e solo fantasticherie è un grossolano errore.

Tieni poi presente che se adesso i Marco brulicano su questo pianeta, non sarà sempre così. Tutto si evolve, compresi noi umani, e ci sarà un tempo, vicino o lontano, in cui i Marco saranno solo un brutto ricordo. Meglio quindi iniziare fin da oggi, nel nostro piccolo, a cambiare le cose in meglio, eliminando piano piano tutti quei difetti che rendono l'uomo barbaro. Ripeto, il nostro modello morale è Gesù di Nazareth. Non è religione ma EDUCAZIONE.

Offline ViaColMento

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #8 il: Agosto 23, 2020, 12:25:56 pm »
:ok:Io però tutte queste ricompense alla stupidità non le vedo. Non che non ce ne siano, specialmente tra i figli di papà, ma per altri motivi.
Il resto della massa (la stragrande maggioranza) oltre a essere infelice, precario, disoccupato ecc. è anche abbrutito dall'ignoranza.

La massa non è affatto infelice perchè si fa ben poche domande e vive di piccoli piaceri. La Juve che vince la domenica, la birra al pub con gli amici, le 2 tipe con cui stai flirtando su Instagram, quella che ieri sera ti ha fatto una pompa mozzafiato, l'iphone nuovo ultimo modello preso la settimana scorsa, la giornata a mare con gli amici.
E' infelice chi si fa certe domande, a cui spesso non esiste soluzione. Chiedersi continuamente cosa è oggi l'uomo, a cosa porterà il femminismo, guardare al passato, ecc..., porta a una enorme frustrazione perchè basi la tua esistenza su cose fuori dal tuo controllo che, se cambieranno, non cambieranno certo durante la tua permanenza terrena su questo mondo. Mi ci metto pure io in questa categoria, intendiamoci, infatti ultimamente sto cercando di pensare di meno e agire di più. Di pensare meno agli altri e alla società, e più a me stesso.

Credere che "Gesù e Dante non servano a nulla"  è un incalcolabile errore. Ogni popolo si regge su due pilastri, spiritualità e cultura (specialmente la lingua), che nel nostro caso sono stati scientemente demoliti dai media, che sono vere e proprie armi da guerra, peggio dell'atomica. Anche l'aborto è un vero genocidio, altro che Hiroshima: sei milioni di italiani sterminati, roba da nazisti.
La nostra nazione è già in macerie, i rave party elevati a modello di vita (sempre che siano questa fonte di felicità) sono come le feste dell'antica Roma nel 476. E i tatuati che cerchiamo di imitare sono solo il segno del regresso a un livello sub-umano, meno che scimmiesco (le scimmie, se non altro sono capaci di continuare la specie) che precede la catastrofe.

Non lo credo io, ma è quello che crede la media della popolazione là fuori.
E fidati che non ci sarà nessuna catastrofe.
Io sono un convinto sostenitore dell'evoluzionismo e del darwinismo, ovvero dei meccanismi di selezione sessuale e ambientale. Quelli "sbagliati" nel mondo di oggi siamo noi, non i ragazzi che si criticano in quell'articolo, perchè noi siamo inadatti all'ambiente in cui ci muoviamo.
Loro si riprodurranno e i loro geni sopravviveranno, noi no. Chi è quello sbagliato? Chi è quello inadatto? Chi è una "maceria" vivente? Noi o loro?

Quello che ti voglio dire è che in tutti i gruppi, blog, forum legati all'androsfera e alla redpill, c'è questa sensazione che a breve ci sarà una imminente catastrofe, che la società occidentale sta decadendo. Qualcuno si spinge oltre e dipinge una nuova società che nascerà in futuro, di stampo tradizionalista, nazionalista, patriarcale. Nulla di più sbagliato. Non decadrà proprio nulla, nessuna nazione si autodistruggerà e si troverà nel caos. Quello a cui assisteremo, e stiamo già assistendo, è semplicemente l'evoluzione di un sistema di valori che ormai è anacronistico perchè legato a una economia agricola, dove il pater familias sceglieva lo sposo alla propria figlia che doveva giustamente arrivare vergine al matrimonio.

Ma più agghiacciante di tutto (è proprio l'oggetto di questa discussione) è che in un forum maschile, dove dovrebbe esserci almeno un germe di presa di coscienza, le priorità siano spesso:
1. Scopare
2. Fare soldi
3. Avere "amici", anzi followers
A non pochi, temo, sfuggirà che questo non è moralismo, ma la dimostrazione che abbiamo accettato come bestie la nostra schiavitù.

Quello che ho capito in questi 40 e passa anni di vita, è che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Chi di solito è così acculturato e profondo da conoscere tutte quelle cose elencate nell'articolo, è anche uno sfigato di prima categoria. E' uno che ha una grande intelligenza accademica e nozionistica, ma quasi sempre manca di intelligenza sociale. Ha pochi amici, poche esperienze di vita vissuta, poca o nessuna esperienza con le donne. Ed è vero anche il contrario.
Non voglio cadere negli stereotipi stile La Pupa e Il Secchione, ma difficilmente uno che ha passato 20 anni della sua vita chino sui libri a farcirsi la testa di teorie, è un tizio popolare, felice, pieno di amici, con una sfera relazionale e sentimentale appagante.
Per questo dico che tra essere un genio ricordato dai posteri, ma infelice in questa vita terrena, ed essere un tizio normale ma con una vita serena e felice, è di gran lunga meglio la seconda. Fregacazzi di essere ricordati dalle generazioni future o, più semplicemente, di farti 80 pubblicazioni su riviste internazionali se quando la sera torni a casa sei solo come un cane e a giorni alterni pensi che sarebbe meglio non essere mai nato.
« Ultima modifica: Agosto 23, 2020, 12:38:38 pm da ViaColMento »

Offline ViaColMento

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #9 il: Agosto 23, 2020, 13:03:25 pm »
Continuo qui perchè il limite di tempo per la modifica è scaduto.

Quello che ti voglio dire è che in tutti i gruppi, blog, forum legati all'androsfera e alla redpill, c'è questa sensazione che la società occidentale sta decadendo moralmente per cui ci sarà una imminente catastrofe stile caduta dell'Impero Romano nel 476 d.C. conquistato dalle popolazioni barbariche portatrici dei sani valori di una volta e non soggette alla corruzione spirituale e materiale. Qualcuno si spinge oltre e dipinge una nuova società che nascerà in futuro, di stampo tradizionalista, nazionalista, patriarcale. Qualcun altro auspica una colonizzazione dell'Occidente da parte dell'Islam, perchè in fondo in fondo l'idea di una donna schiava da prendere a cinghiate sulla schiena tutto sommato non gli dispiace. Magari potrebbe essere l'occasione per sfogare decenni di rabbia repressa nei confronti delle donne, che finora ha sfogato solo sui forum.
Nulla di più sbagliato. Non decadrà proprio nulla, nessun salto, nessuna discontinuità, nessuna nazione si autodistruggerà sotto il peso della propria vacuità e si troverà nel caos.
Quello a cui assisteremo, e stiamo già assistendo oggi, è l'evoluzione di un sistema di valori che ormai è anacronistico perchè legato a una economia agricola, dove il pater familias sceglieva lo sposo alla propria figlia che doveva giustamente arrivare vergine al matrimonio. Oggi, e ancora di più in futuro, la società sarà basata su relazioni fugaci e di convenienza, le tradizionali relazioni monogame saranno l'equivalente dei dagherrotipi, una roba vecchia, complessa, inutile e polverosa, che sarà scalzata dalle relazioni multiple. La verginità sarà vista come un retaggio del passato, i figli vivranno dentro famiglie allargate e in certi casi nasceranno in provetta, anche perchè probabilmente in futuro sempre più uomini si faranno furbi e si sottrarranno a quella truffa legalizzata che è il matrimonio, per cui in mancanza di materiale genetico a disposizione, sempre più donne si confezioneranno il loro figlioletto in provetta. Magari scegliendo su catalogo altezza, carnagione e colore dei capelli.
In una economia digitale e post-industriale dove le relazioni correranno all velocità del 6G e di uno swipe a destra, i valori di una volta perderanno di significato perchè superflui e incompatibili coi nuovi modi di vivere. Perchè l'economia del 2020 non è uguale all'economia del 1800, e imporre la verginità e la monogamia a una donna sarà come cercare di volare da Londra a Parigi sbattendo le braccia con due ali attaccate.



Un cambiamento di paradigma sociale che va a braccetto con il cambiamento economico, come mille altri a cui abbiamo assistito nella storia.
Nessuna autodistruzione.
Mi spaventano molto di più un asteroide che potrebbe colpire la Terra e il riscaldamento globale, che non il fatto che le oche preferiscono gli scimmioni tatuati.

Offline fritz

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #10 il: Agosto 23, 2020, 14:51:22 pm »
@VialColMento

Alcune cose a mio modesto parere ti sono chiarissime. Non conosco la tua eta', ma comunque oggigiorno e' raro trovare gente che abbia capito certe dinamiche a qualunque eta', quindi complimenti. Altre cose, invece, a mio parere, ti sfuggono.

L'Impero Romano e' crollato davvero per una decadenza di costumi. E i regni romano-barbarici non furono una salvezza dalla decadenza dell'Impero, ma furono la continuita' della decadenza, se si pensa alle condizioni di poverta' generali di tutta l'Europa fino all'anno mille e di come, una lenta risalita dal buio, si ottenne proprio riscoprendo i testi classici.
Le analogie con la nostra epoca esistono? Si', assolutamente. Ma come hai ben individuato tu, le cause sono un po' differenti e sono strettamente legate ad un sistema economico che potremmo chiamare benissimo NEOLIBERISMO.

Il neoliberismo trae profitto dalla sessualita' fluida e dai rapporti fluidi e multipli perche' questo incrementa il consumismo e giustifica la precarieta' del lavoro. La donna senza freno ha come scopo ultimo proprio questo: abbassare i salari mettendo in competizione uomini e donne e la liberta' sessuale (con leggi assurde tutte a favore) delle donne ha come scopo ultimo la frantumazione della famiglia.
Ma stai attento! Chi e' ai piani alti si guarda bene dal fare altrettanto! Perche' la trasmissione del potere, e il potere, si fonda proprio sul concetto di famiglia. Tutte le piu' nobili casate europee, ad oggi potenti, hanno sempre dato ruolo centrale alla famiglia.

Ora il discorso della decadenza si fa piu' chiaro: la decadenza dell'Occidente non e' una favola, e' realta' e sono i numeri a dirlo. Non si fanno piu' figli, ci sono intere generazioni di persone depresse, donne che pigliano in pieno il muro a 30 anni e finiscono con cani e gatti in monolocali da 20mq, uomini che seguono l'mgtow. La societa' ormai e' in declino soprattutto perche' il modello economico neoliberista e' ormai in una crisi irreversibile. E guarda cosa sono stati costretti ad inventarsi per mascherarla ...

Ritieni che sia sostenibile un modello economico dove c'e' gente che si arricchisce senza produrre nulla, speculando sul lavoro altrui, e guadagnando cifre su lavori che non sono stati ancora fatti? E' questo il neoliberismo, bellezza. Un modello economico dove il mondo della Finanza ha superato per ricchezza quello della produzione industriale. Ci rendiamo conto di questo fatto? Esistono delle persone che hanno insieme un capitale superiore a quello di tutta la produzione mondiale. Questo non solo dovrebbe farci rabbrividire, ma dovrebbe farci capire di come il tutto sia insostenibile e di come il "botto", il crollo ossia del neoliberismo, sia solo questione di tempo ... E credimi, sara' un botto memorabile, indimenticabile, sara' una delle crisi piu' devastanti che il mondo ha mai visto.

E' assurdo guadagnare denaro dal nulla senza produrre niente. E questo non puo' che portare allo sfascio.

Io non so dirti, tuttavia, cosa verra' dopo l'Occidente. So che pero' l'Occidente e' ormai alla sua fine. E sono i parametri sociali, economici a dirlo senza possibilita' di appello.

Offline fritz

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #11 il: Agosto 23, 2020, 15:21:10 pm »


Quello che ho capito in questi 40 e passa anni di vita, è che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Chi di solito è così acculturato e profondo da conoscere tutte quelle cose elencate nell'articolo, è anche uno sfigato di prima categoria. E' uno che ha una grande intelligenza accademica e nozionistica, ma quasi sempre manca di intelligenza sociale. Ha pochi amici, poche esperienze di vita vissuta, poca o nessuna esperienza con le donne. Ed è vero anche il contrario.
Non voglio cadere negli stereotipi stile La Pupa e Il Secchione, ma difficilmente uno che ha passato 20 anni della sua vita chino sui libri a farcirsi la testa di teorie, è un tizio popolare, felice, pieno di amici, con una sfera relazionale e sentimentale appagante.
Per questo dico che tra essere un genio ricordato dai posteri, ma infelice in questa vita terrena, ed essere un tizio normale ma con una vita serena e felice, è di gran lunga meglio la seconda. Fregacazzi di essere ricordati dalle generazioni future o, più semplicemente, di farti 80 pubblicazioni su riviste internazionali se quando la sera torni a casa sei solo come un cane e a giorni alterni pensi che sarebbe meglio non essere mai nato.

Tutto il tuo post e' interessante ma volevo soffermarmi su queste tue parole.

ViaColMento, ripeto che molte cose ti sono chiarissime. In altre ancora tentenni, perche' son sicuro che hai gia' capito cosa c'e' in fondo a questi tunnel che per qualche ragione non vuoi finire di percorrere. E rimani li', fermo, a vedere la luce in fondo e non la insegui per qualche strana ragione che vuole vederti ancora nell'oscurita' e manifestare paura.

Io non credo di essere una persona acculturata, anzi: penso di essere un grandissimo ignorante. Avrei potuto fare di piu' nella mia vita (e in gran parte non l'ho fatto anche per via delle mie pessime capacita' relazionali e di introspezione) e ogni giorno mi alzo con l'intento di colmare la mia profonda ignoranza. Tuttavia mi piace farlo, mi piace imparare qualcosa di piu'. E' difficile, certo; combatto quotidianamente con sensazioni alterne, ma credo che sia normali averle dopo avere passato la gioventu'. Io addirittura le avevo anche nell'adolescenza, figurati.

Voglio dirti questo: la societa' in qualche modo ci ha spinti a credere che persone con studi, lauree, phd e quant'altro siano rispettabili e di valore. Questo puo' essere vero come no, e lo abbiamo scoperto da grandi. Tantissimi dottorandi sono delle capre ignoranti, spesso stupidi che sgobbano sui libri e imparano mnemonicamente, o semplicemente persone che "bovinamente" si applicano negli studi al solo scopo di acquisire status ma hanno pessime capacita' mentali e scarsa elasticita' di pensiero e ragionamento. Queste persone le trovi persino nei corsi di laurea STEM, te lo posso garantire.

Sfatiamo un mito assieme allora, ViaColMento: avere dei titoli di studio non fa di te una persona intelligente. E non fa di nessuna persona una persona intelligente. Intelligente ci nasci. O al massimo la vita puo' allenare il tuo talento, ma questo, il talento, o lo hai o non lo hai. Se non lo hai puoi colmarlo con impegno e tenacia (e spesso queste vincono sul puro talento senza determinazione).
Non dovresti meravigliarti dunque dello scarso successo di molte persone, anche di illustri accademici con tanti paper all'attivo. Non dovresti nemmeno fare il paragone con il tizio tatuato discotecaro: ma e' ovvio che il secondo avra' piu' donne del primo, VialColMento. E' come se tu avessi paragonato Cristiano Ronaldo con zio Ciccio che gioca una partita al calcetto alla settimana. Il primo ha altri interessi e un altro lavoro, e l'interesse per le donne viene DOPO quello che lui ha scelto come interesse principale. Non importa se pensa il contrario, le sue azioni (privilegiare lo studio alle interazioni sociali) lo hanno detto. Il secondo invece fara' un lavoro poco skillato e retribuito e quindi avra' piu' tempo (e probabilmente voglia) di interessarsi alle relazioni sociali.

Perche' dunque fai un paragone impari e assurdo come questo?

Non pensare male, anche io ero cosi' un tempo. E pensavo alle stesse cose. La risposta che io ho trovato per me (e forse vale anche per te) e' la seguente: ero inconsapevolmente convinto che un uomo che ha studiato e ha seguito "i consigli buoni dei genitori" dovesse automaticamente avere successo con le donne. Ebbene, questo e' falso. E lo e' per molti motivi che abbiamo discusso altrove (vedi mio thread sul tradimento femminile). E' questa convinzione che secondo me ti spinge a pensare in questo modo. Sei convinto che agire in quel determinato modo avrebbe dovuto garantirti successo con le donne. Ma in realta' siamo noi a scegliere cosa fare nella vita e non e' la facolta' che scegliamo o il lavoro che scegliamo di fare a darci automaticamente il diritto di avere donne. Quello dipende solo dalle nostre capacita' sociali (in minima parte), dallo status, dal look e dal denaro che possediamo.

E non c'entra nulla con la felicita'. E qui che, mi permetto di dirti, commetti un enorme e odioso errore: non sono le donne a renderti felice, ViaColMento! Mi cadi proprio qui, nel piu' classico degli errori che fanno (e facevo anche io) quelli che han seguito l'universita' perche' qualcuno piu' grande di te te l'ha consigliato!

Quell'uomo tatuato non e' piu' felice di te perche' ha le donne (e probabilmente nemmeno le ha come pensi). E' piu' felice perche' ha seguito la sua strada, la sua inclinazione, ha fatto quello che voleva. Il ragazzo 25enne dottorando infelice perche' non scopa ha seguito i consigli della mamma, che gli diceva che doveva studiare "altrimenti non sarai nessuno", "perche' devi crearti una posizione". E, probabilmente, questi consigli non rispecchiavano cio' che lui voleva realmente fare.

Non c'entra nulla l'essere felici perche' si scopa, ViaColMento. Altrimeti rocco siffredi dovrebbe essere l'uomo piu' felice della terra, e invece e' un povero (va bene, ricco?) coglione, che fa un reality su un'isola e si mette a piangere per ogni cosa. Uno che sfrutta la disperazione di giovani ragazze disposte a tutto per uscire dalla miseria dove vivono. O di molti altri uomini che scopano e si ammazzano, o si drogano.

Le donne non ti rendono MAI felice. Le donne sono sempre e solo fonte di problemi. E per poterci vivere bene, ed affrontare i problemi che portano le donne, devi essere un uomo forte, realizzato, determinato e capace di perndersi cura di se'.

Io spero che tu possa capire l'erroraccio di fondo nei tuoi ragionamenti, che purtroppo ancora conservano quel residuo di bluepill che, non me ne volere, ma si legge in ogni tuo post. Devi convincerti una volta per tutte che tu, in quanto uomo, sei attratto dalle donne. Ma non hai bisogno di loro. E devi smetterla di vedere tutto in quest'ottica "tatuato scopa=felice" "io laureato non scopo=infelice". Ma cio' che ti rende felice lo sai solo tu cos'e', e ognuno ha una concezione di felicita' assolutamente personale!

Quello che mi rifiuto di credere e', invece, che cio' che ti renda felice e' scopare. Non ci credo, e sarebbe una tragedia se fosse vero. Il sesso non ha mai reso felice nessuno. Sono 10-15 minuti di piacere, che paghi piu' tardi con gli interessi. E finche' si affronta il mondo con quest'ottica vittimista, mi spiace dirlo, questa visione ci divorera' dentro.

Liberatene, ti assicuro che cambiare prospettiva fa rivaltuare ogni cosa.

Offline fritz

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #12 il: Agosto 23, 2020, 16:10:32 pm »
Tanto per evidenziare ulteriormente il livello di idiozia a cui è giunta la massa odierna, riporto questo commento preso da qua:
https://www.keblog.it/foto-depoca-persone-durante-influenza-spagnola-1918/
https://saluteuropa.org/scoprire-la-scienza/le-istituzioni-minimizzavano-mentre-la-seconda-ondata-era-peggiore-della-prima-lezioni-dallinfluenza-spagnola-del-1918/

Il problema di fondo è che il quoziente intellettivo della massa sta colando sempre più a picco, per cui la popolazione mondiale è portata a credere a qualsiasi complotto.
In tal senso questo film del 2006 fu profetico.





Frank, che tu mi citi il buon vecchio Ludwig Boltzmann va benissimo. Ma la gente che crede a qualsiasi cosa non significa che solo le fonti ufficiali dicono la verita' e tutto il resto son sciocchezze. Perche' allora sarebbe la stessa cosa, solo che scegli TU cosa credere e cosa no.

I media ufficiali hanno diffuso fake news a ruota riguardo il covid-19. E le responsabilita' dell'OMS sono grandi e sono gravi. Devono ancora dire al mondo perche' hanno negato le autopsie sui corpi dei malati di covid. Cio' avrebbe permesso di salvare molte piu' vite umane. Mi devono anche dire perche' hanno istituito una task force sulle fake news, salvo poi scoprire che le fake news le diffondono i giornali e non vengono minimamente sanzionati (l'ultima e quella dei 5 in terapia intensiva a Bari: nessuno li ha mai visti).

Che riaprendo i confini il numero di contagi dovesse aumentare era OVVIO. Che me lo riportino sui giornali come notizia allarmante e diffondendo terrore e' UNA VERGOGNA.

Su 1000 contagiati, quelli con sintomi saranno 4-7. E in terapia intensiva sono molto pochi.

Nessuno nega l'esistenza del covid-19. Ma che ci siano delle forzature nella narrazione mainstream e che ci siano state gravissime violazioni dei diritti e' un dato di fatto.
Un dato di fatto che grida vendetta se ci ricordiamo le persone inseguite coi droni in spiaggia, o che facevano grigliate sulle terrazze.
Ma poi, dall'Africa, facciamo venire migliaia di profughi tutti infetti di covid-19 come se nulla fosse.

Questo si', e' uno scandalo che chiunque armato di buonsenso capirebbe essere una contraddizione in termini.

Offline fritz

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #13 il: Agosto 23, 2020, 16:35:22 pm »
:ok:Io però tutte queste ricompense alla stupidità non le vedo. Non che non ce ne siano, specialmente tra i figli di papà, ma per altri motivi.
Il resto della massa (la stragrande maggioranza) oltre a essere infelice, precario, disoccupato ecc. è anche abbrutito dall'ignoranza.

Credere che "Gesù e Dante non servano a nulla"  è un incalcolabile errore. Ogni popolo si regge su due pilastri, spiritualità e cultura (specialmente la lingua), che nel nostro caso sono stati scientemente demoliti dai media, che sono vere e proprie armi da guerra, peggio dell'atomica. Anche l'aborto è un vero genocidio, altro che Hiroshima: sei milioni di italiani sterminati, roba da nazisti.
La nostra nazione è già in macerie, i rave party elevati a modello di vita (sempre che siano questa fonte di felicità) sono come le feste dell'antica Roma nel 476. E i tatuati che cerchiamo di imitare sono solo il segno del regresso a un livello sub-umano, meno che scimmiesco (le scimmie, se non altro sono capaci di continuare la specie) che precede la catastrofe.

Ma più agghiacciante di tutto (è proprio l'oggetto di questa discussione) è che in un forum maschile, dove dovrebbe esserci almeno un germe di presa di coscienza, le priorità siano spesso:
1. Scopare
2. Fare soldi
3. Avere "amici", anzi followers
A non pochi, temo, sfuggirà che questo non è moralismo, ma la dimostrazione che abbiamo accettato come bestie la nostra schiavitù.

Senza alcune esagerazioni, l'intervento e' da incorniciare.

Vicus sta dicendo la verita' in questo caso. La cultura paga sempre, solo che per pagarti devi volerla davvero. Se invece pensi che possa pagarti in figa/donne, allora hai sbagliato completamente strada.

La cultura non ti regala accesso privilegiato alle donne. Ti regala il come vivere in questo mondo, l'aprire gli occhi. E il tema della spiritualita' non e' affatto un tema fuori da questo forum: l'uomo ha bisogno di spingersi verso il trascendente, che conferisce lui una ben determinata direzione. Altrimenti e' il nichilismo puro al quale l'uomo, mio parere personale, non e' capace di sopravvivere se non allo stato brado di animale e dunque schiavo totale delle sue pulsioni carnali: cibo, sesso, piacere, riposo.

Continuo a ripetere che finche' si crede che la cultura, lo studio, diano accesso automatico al sesso non si fa altro che distorcere (senza colpe) un insegnamento malato che spesso la cultura occidentale ha tramandato negli ultimi anni. Non e' lo studio e la cultura a darti accesso alle donne perche' alle donne non frega nulla della cultura di un uomo.

E, personalmente, non ho mai visto nessuna donna interessarsi alla cultura di un uomo se non per "facciata", per fingere di essere ella stessa una persona piu' profonda di quanto in realta' non e'.

Questa demonizzazione della vita "alla Leopardi" nasce proprio da qui, a mio parere. L'equivoco di fondo e' che lo studio, il lavoro, sono una cosa. Avere successo con le donne e' invece totalmente un'altra cosa, che dipende al massimo dal lavoro che fai, e non da come sei arrivato ad averlo (il merito per le donne non ha nessuna importanza: importa solo la posizione sociale che hai qui e ora) e da quanti soldi hai, non da quanta cultura possiedi. E di quanto sei bello e prestante, si' (anche le donne, seppur meno di noi, sono interessate all'estetica).


Offline Vicus

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Re:Cosa sono diventati gli uomini?
« Risposta #14 il: Agosto 23, 2020, 16:56:38 pm »
La massa non è affatto infelice
Sono di altra opinione. Io vedo solo scimmie che il sabato sera si dondolano sui rami cercando invano di attirare l'attenzione per femmine di cui sbavano.
Citazione
E fidati che non ci sarà nessuna catastrofe.
Io sono un convinto sostenitore dell'evoluzionismo e del darwinismo, ovvero dei meccanismi di selezione sessuale e ambientale.
Sei in buona compagnia: lo pensava anche il grande Bertrand Russell negli anni '20, che parlava di darwinismo, gradualità ecc.. E come sappiamo si sbagliò ancora più alla grande.
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Quelli "sbagliati" nel mondo di oggi siamo noi, non i ragazzi che si criticano in quell'articolo, perchè noi siamo inadatti all'ambiente in cui ci muoviamo.
Loro si riprodurranno e i loro geni sopravviveranno, noi no. Chi è quello sbagliato? Chi è quello inadatto? Chi è una "maceria" vivente? Noi o loro?
Perché loro si "riproducono"? Se mai lo fanno le loro compagne abortiscono o le fanno abortire loro. Gli argomenti non smentiscono le cifre.
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Quello che ti voglio dire è che in tutti i gruppi, blog, forum legati all'androsfera e alla redpill, c'è questa sensazione che a breve ci sarà una imminente catastrofe, che la società occidentale sta decadendo. Qualcuno si spinge oltre e dipinge una nuova società che nascerà in futuro, di stampo tradizionalista, nazionalista, patriarcale. Nulla di più sbagliato. Non decadrà proprio nulla, nessuna nazione si autodistruggerà e si troverà nel caos. Quello a cui assisteremo, e stiamo già assistendo, è semplicemente l'evoluzione di un sistema di valori che ormai è anacronistico perchè legato a una economia agricola, dove il pater familias sceglieva lo sposo alla propria figlia che doveva giustamente arrivare vergine al matrimonio.
Vedremo, vedremo... negli anni '30, tecnocrati non diversi da quelli di oggi pensarono di aver posto fine a tutte le guerre con accordi burocratici. Pensavano di poter riprogrammare intere nazioni con una società pianificata. Sappiamo come andò a finire. Solo dopo la catastrofe si tornò a valori a misura d'uomo e per un breve periodo (una ventina d'anni) fu il boom economico e demografico di cui raccogliamo gli estremi frutti. Ma l'umanità purtroppo dimentica certe lezioni. Fu Vico a cercare di spiegare come evitare i ricorsi storici, ma in un clima di viva l'ignoranza serve a poco dirlo e dovremo impararlo di nuovo alla maniera difficile.
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Chi di solito è così acculturato e profondo da conoscere tutte quelle cose elencate nell'articolo, è anche uno sfigato di prima categoria. E' uno che ha una grande intelligenza accademica e nozionistica, ma quasi sempre manca di intelligenza sociale. Ha pochi amici, poche esperienze di vita vissuta, poca o nessuna esperienza con le donne. Ed è vero anche il contrario.
Non voglio cadere negli stereotipi stile La Pupa e Il Secchione, ma difficilmente uno che ha passato 20 anni della sua vita chino sui libri a farcirsi la testa di teorie, è un tizio popolare, felice, pieno di amici, con una sfera relazionale e sentimentale appagante.
Pratico regolare attività sportiva, ciclismo, nuoto, in passato arti marziali, per scelta deliberata ho avuto poche donne ma bellissime e dal carattere migliore sulla piazza, italiane e straniere e senza andare in Asia. Qualcuna persino intelligente e colta. Non sono certo un alfa, ho avuto parecchi rifiuti (che non rimpiango di certo) ma anche le mie soddisfazioni. Ma forse, gli stereotipi aiutano a vivere.
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Per questo dico che tra essere un genio ricordato dai posteri, ma infelice in questa vita terrena, ed essere un tizio normale ma con una vita serena e felice, è di gran lunga meglio la seconda. Fregacazzi di essere ricordati dalle generazioni future o, più semplicemente, di farti 80 pubblicazioni su riviste internazionali se quando la sera torni a casa sei solo come un cane e a giorni alterni pensi che sarebbe meglio non essere mai nato.
Qui c'è del vero perché il sistema (e non la natura darwinista che è solo l'ideologia del suddetto sistema) seleziona proprio gli idioti, allo scopo di affossare intere nazioni con una classe dirigente inetta. Ma nessuna orchestra ha mai fermato l'affondamento del Titanic, già l'acqua è arrivata in 2° classe.

Sulle magnifiche sorti e progressive di questo sistema economico ti ha risposto benissimo Fritz:
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,17117.msg196038.html#msg196038
Sulle questioni ambiental-maltusiane non mi soffermo, Malthus è morto nel 1834 e l'umanità esiste ancora.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.