Prosegue inarrestabile la metamorfosi politicamente corretta e arcobaleno di Davide Stasi, che oggi fa la plastica al suo blog, che assume il nome La Fionda, certamente meno scomodo per il potere e i media femministi.
La Questione Maschile di Stasi e collaborazionisti scolora sempre più nell'insignificante, in una corsa al compromesso che sfocia nel nulla.
Grandi passi avanti nell'assimilazione della questione maschile all'agenda arcobaleno, di cruciale importanza per i diritti maschili, che nel nuovo blog viene esplicitamente menzionata in ben due punti del regolamento. Citiamo in particolare questo:
La famiglia naturale è la cellula costitutiva del corpo comunitario e principale motore di sviluppo e tutela degli individui.
La sua esistenza non è in contrapposizione con il riconoscimento della dignità o dei diritti e doveri naturali fondamentali per altri tipi di unioni basate sul reciproco sentimento e sul rispetto.
Abbiamo da un lato membri dello staff come Santiago Altaba che vogliono
abolire giuridicamente il matrimonio invece di correggerne le attuali sperequazioni; dall'altro
un regolamento che vuole riconoscere giuridicamente unioni contro natura, ai quali attribuisce
dignità e diritti naturali. L'abolizione della normalità, della maschilità, in favore di aberrazioni ideologiche che tutti sanno spianare la strada alle adozioni.
In quel "non è in contrapposizione" c'è tutto il bipensiero di Stasi, che usa le parole come semplici mezzi per uno scopo. Lo conferma l'ultimo articolo del vecchio blog Stalker Sarai Tu, che più che diffondere la verità sembra vendere un prodotto:
"Secondo alcuni analisti che ho interpellato, “Stalker sarai tu” è all’apice della sua espansione. Più di così non si può fare"
Magari il blog non cresce perché Stasi non ha idee, i suoi articoli sono un minestrone informe in cui infila gli avanzi di tutto e del contrario di tutto: contro il gender ma pro unioni omosessuali, un po' pro vita quando serve, qualunque cosa va bene per servire un'immangiabile brodaglia a un pubblico che Stasi pensa bersi tutto.
Dal cambio del nome, al regolamento, alle piroette ideologiche, sembra che la preoccupazione di Stasi sia quella di piacere ai piani alti piuttosto che di servire il pubblico maschile. Grave illusione, perché così si aliena entrambi come il potere sa bene, ma abbiamo già detto che Stasi non ha intelligenza politica o forse ha le mani legate da direttive superiori: perché chiudere un blog che ha già traffico e aprirne un altro con un nome insipido? Mistero.
Il meglio dei suoi articoli consiste in una contabilità spicciola di associazioni femministe, sicuramente utile per denunciare strutture parassitiche, ma che ha anche l'indiscutibile pregio di evitare questioni cruciali e non negoziabili per il genere maschile.
Ma dove Stasi mostra di non avere alcuna vergogna è nel fare la vittima: di censure, che lui stesso applica tranne che con l'opposizione di comodo di femministe che non portano argomenti, di gogne, che lui stesso pratica verso il sottoscritto, direttamente su Facebook o per interposta persona (cito lui stesso) "colpendo in modo sotterraneo, trasversale, mafioso". De te ipsum fabula narratur. E' il segno più evidente di chi non ha argomenti, come le femministe con cui pubblicamente aspira all'alleanza (uscite davvero assurde, degne di un certo Pensatoio che gli utenti di vecchia data ricordano).
Mentre il lupo si traveste da pecora (era la copertina del suo blog), prosegue discreto il tentativo di isolamento del sottoscritto, invitando l'admin di un forum dove scrivo ad interviste (sorvegliato dalla psicologa), inclusione nello staff del nuovo blog, nella non troppo segreta speranzia che i loro "salotti buoni" lo ammorbidiscano, come i nostri politici a Bruxelles. Il che non fa astenere il nostro da insulti alla categoria che quel forum rappresenta, ma Stasi è fatto così bisogna capirlo.
In un altro forum dove intervengo, ignorato per anni, prosegue la shitstorm dei collaboratori di Stasi che si danno reciproco supporto (
compreso Rino Dalla Vecchia-Barnart, quello che dice "ci vuole la pace" ma prepara la guerra, quello che secondo un altro fido di Stasi doveva "rappresentarci tutti"), come in questo commento di Rino ad un post di Lauder:
Rino Dalla Vecchia, quanto si cade in basso a sostenere soggetti che scrivono cose simili?Certo, quell'LGBT sostiene come te la riproduzione artificiale, che metterà fuori gioco la paternità che Altaba, altro membro del clan Stasi considera "non esistente in natura" e inventata dalle femmine per fregare l'uomo. Vedasi quest'ode di Rino all'utero artificiale "volentieri pubblicata" sul blog-spazzatura del suddetto LGBT:
Siamo al livello più idiota ed immaturo, da ripetenti della scuola dell'obbligo, a riprova che quando la Questione Maschile dimentica certi principi fondamentali si autodistrugge. Come è avvenuto per AVFM, infestato da Lauder e chiuso; per Stalker Sarai Tu, infestato da Lauder ed "ibernato"; e probabilmente domani anche per altri spazi che scendono al di sotto della più elementare decenza.