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Ciao sono Marina
Massimo:
Ciao, Marina
Come mai frequenti un Forum Maschile? Ti interessa il punto di vista dell'altro sesso?
Frank:
--- Citazione da: Marina - Settembre 28, 2020, 15:15:26 pm ---Ciao Fritz,
ho usato le virgolette apposta perchè la questione maschilismo è molto articolata. Da definizione è la presunta superiorità dell'uomo rispetto alla donna, e con "atteggiamenti maschilisti" non penso che esista un elenco univocamente condiviso di azioni da ritenersi tali, anche perchè ciò che li rende maschilisti spesso è il contesto (non l'azione in sè).
Per esempio se un datore di lavoro a parità di titoli tra vari candidati assume sempre gli uomini e scarta sempre le donne si può assumere che esso abbia un atteggiamento maschilista. Poi ci sono quelli che secondo me non sono atteggiamenti maschilisti ma vengono ritenuti tali. Molte mie amiche ritengono che se uno sconosciuto per strada ti dice "Ciao Bella" allora c'è del maschilismo di fondo, io dico sempre che è solo un pessimo approccio (che difficilmente ti farà ottenere qualcosa) ma che non è offensivo nè lascia intendere che tu sia inferiore.
Uomini e donne sono biologicamente diversi. L'uguaglianza dei sessi è solo una questione morale.
Attitudini diverse? E' difficile capire quali attitudini sono diverse perchè ci viene insegnato/proposto così e quali invece sono diverse perchè la nostra biologia ci spinge in direzioni diverse. Senza dubbio l'interazione con gli altri è diversa (le donne tendono a parlare molto di più, con i suoi pro e i suoi contro) così come l'approccio alla sessualità.
Comunque spero di imparare di più all'interno di questo forum!
Marina
--- Termina citazione ---
In questa vecchia discussione - a mio parere di alto livello - scrissero alcuni degli uomini che hai citato poc' anzi.
--- Citazione ---sono finita praticamente per caso su una vecchia versione del forum sulla QM e l'ho trovato davvero interessante (specialmente i post di silverblack).
--- Termina citazione ---
https://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12022-cose-veramente-il-maschilismo.html
--- Citazione ---iulbrinner
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
Cos'e' veramente Il maschilismo?
Del tutto in linea con un certo tipo di cultura dominante, anche in questo forum si osserva, con allarmante frequenza, il ricorso al termine "maschilismo" per connotare alcune convinzioni individuali espresse (da pochissimi, per la verità) nel contesto delle varie discussioni.
Che cosa si intenda con questo termine è, tuttavia, in larga misura, indeterminato - così come nella realtà ordinaria - anche all'interno di queste conversazioni.
Una definizione dizionaristica identifica il maschilismo come " atteggiamento psicologico e culturale fondato sulla presunta superiorità dell'uomo sulla donna ed il comportamento conseguente a tale atteggiamento".
E' altrettanto noto e pacifico che il c.d. maschilismo, inteso in questa accezione, non è oggetto di alcuna teorizzazione strutturata, ossia, non deriva da alcun sistema di pensiero definito ed oggi accreditato (tranne i fascismi storici del novecento), da alcuna ideologia conosciuta ed oggi praticata (tranne i nostalgici dei fascismi storici del novecento) e non si lega ad alcun personaggio della vita politica, culturale e morale dei nostri tempi che ne abbia dato una giustificazione teorica e lo abbia posto a base del proprio impegno intellettuale o di movimenti d’opinione esistenti.
In altri termini, il maschilismo è, secondo la definizione corrente, un connotato comportamentale individuale che prescinde, ai nostri giorni, da qualunque sistema di convinzioni collettivamente condiviso.
Ciò premesso, tanto nella realtà comune quanto all'interno di queste pagine, questo termine viene usato (o, meglio, abusato) per qualificare ogni posizione che non sia di perfetta aderenza al “pensiero unico”, con segnato riferimento alla dinamica del rapporto tra i sessi.
Se si sostiene di non voler sostituire la donna nel suo ruolo materno si è maschilisti.
Se si denuncia la falsa informazione e la gonfiatura propagandistica praticata intorno al fenomeno della violenza sulle donne, si è maschilisti.
Se si sostiene che il mondo femminile è più irrazionale di quello maschile, si è maschilisti.
Immagino che se anche si contestassero le quote rosa si sarebbe maschilisti….e via discorrendo.
Benché in nessuna di queste posizioni sia teorizzata, implicitamente o esplicitamente, una superiorità maschile, la bollatura è, immancabilmente, quella del “maschilismo”.
L'interrogativo di fondo di questo 3d vuole essere, allora, questo:
quale accezione si deve, quindi, dare al termine “maschilismo” e di quali nuovi significati impliciti è portatore?
è maschilismo tutto ciò che non compiace ed asseconda il mondo femminile?
--- Termina citazione ---
Frank:
Marina
--- Citazione ---Attitudini diverse? E' difficile capire quali attitudini sono diverse perchè ci viene insegnato/proposto così e quali invece sono diverse perchè la nostra biologia ci spinge in direzioni diverse.
--- Termina citazione ---
https://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12022-cose-veramente-il-maschilismo-10.html
--- Citazione ---16-01-2008, 03.21.54 #93
misterxy
Ospite abituale
Data registrazione: 15-01-2008
Messaggi: 200
Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
Nel 2001 una riunione dei rettori di nove università americane d'élite chiese "cambiamenti significativi", come destinare sovvenzioni e borse al personale docente femminile, riservare ad esso i parcheggi migliori nel campus e garantire che la percentuale di donne nel corpo docente corrisponda a quella delle studentesse.
Ma in queste storie di messaggi negativi, barriere invisibili e pregiudizi sessuali c'è qualcosa di strano. Il metodo scientifico consiste nell'avanzare ogni ipotesi che possa rendere conto di un fenomeno ed escluderle una dopo l'altra conservando soltanto quella giusta. Gli scienziati apprezzano chi è capace di elaborare spiegazioni alternative e da chi sostiene un' ipotesi ci si aspetta che confuti le altre, anche le più improbabili. Eppure, nei dibattiti in ambito scientifico è raro persino che si menzioni un'alternativa alla teoria delle barriere e dei pregiudizi. Una delle eccezioni è una scheda che accompagnava nel 2000 un servizio di "Science", in cui veniva citata una relazione presentata alla National Academy of Engineering da Patti Hausman, studiosa di scienze sociali:
La domanda sul perché le carriere nel campo dell'ingegneria non vengano scelte da un maggior numero di donne ha una risposta piuttosto ovvia: perché a loro non piacciono. Ovunque si guardi, si troveranno molte meno donne che uomini affascinate da ohm, carburatori e quark. Rifare i programmi di studi non mi renderà più interessata a imparare come funziona la mia lavapiatti.
Una eminente ingegnere, seduta fra il pubblico, denunciò immediatamente quest'analisi come "pseudoscientifica". Ma Linda Gottfredson, esperta di letteratura sulle preferenze vocazionali, fece notare che Hausman aveva i dati dalla sua parte:"In media, le donne sono più interessate a trattare con le persone e gli uomini con le cose".
I test vocazionali indicano anche che i ragazzi sono più interessati a occupazioni "realistiche", "teoriche" e "investigative"; le ragazze a occupazioni "artistiche" e "sociali".
Quelle di Hausman e Gottfredson, però, sono voci isolate. Il gap fra i sessi è quasi sempre analizzato nel modo seguente: ogni squilibrio fra uomini e donne in materia di occupazioni e retribuzioni è prova diretta di pregiudizi sessuali, se non nella forma di aperte discriminazioni, in quella di messaggi scoraggianti e barriere invisibili. La possibilità che fra uomini e donne vi possano essere differenze che influiscono sui lavori che svolgono e su quanto guadagnano non può essere menzionata in pubblico, perché danneggerebbe la causa della parità sul lavoro e gli interessi delle donne.
E' questa convinzione che ha fatto sostenere a Friedan e Clinton, per esempio, che non avremo raggiunto la parità fra i sessi finché donne e uomini non saranno ugualmente rappresentati e pagati in "tutte le attività professionali" (quindi anche in miniera...).
Nel 1998 Gloria Steinem e Bella Abzug, membro del Congresso, in un' intervista televisiva definirono l'idea stessa di differenze fra i sessi una "scemenza", una "sciocchezza antiamericana" e quando ad Abzug fu chiesto se parità fra i sessi significasse numeri uguali in ogni campo (quindi anche in fonderia e nei cantieri...), la sua risposta fu:"Cinquanta e cinquanta, assolutamente".
Quest'analisi del gap fra i sessi è diventata anche la posizione ufficiale delle università. Che i rettori degli atenei d'élite degli Stati Uniti siano pronti ad accusare i colleghi di odiosi pregiudizi senza nemmeno prendere in considerazione spiegazioni alternative (per accettarle o rifiutarle, non importa), dimostra quanto il tabù sia profondamente radicato.
Il problema di quest'analisi è che l'ineguaglianza negli esiti non può essere portata come prova di un'ineguaglianza di opportunità, a meno che i gruppi comparati non siano identici in ogni tratto psicologico, cosa che potrebbe avvenire solo se fossimo tabulae rasae (non lo siamo...).
Ma accennare alla possibilità che il gap fra i sessi sia dovuto, almeno in parte, a differenze fra i sessi rischia di far scoppiare la guerra, specie se a dirlo è un uomo bianco occidentale (il discorso cambia un po' se lo fa un musulmano; sapete, la paura dell'islam...).
Chi osa farlo deve aspettarsi di venir accusato di "volere tenere le donne al loro posto" o di "giustificare lo status quo". Il che non è meno insensato che accusare uno scienziato che studi i motivi per cui le donne vivono mediamente più a lungo (salvo in Paesi come l'Afghanistan, il Nepal e pochissimi altri) di "volere che i vecchi di sesso maschile muoiano". Lungi dall'essere una manovra architettata dagli uomini per difendere i loro interessi, le analisi che mettono in luce le pecche della teoria della barriera invisibile vengono in larga misura da donne, come Hausman, Gottfredson, Judith Kleinfeld, Karen Lehrman, Cathy Young e Camille Benbow, le economiste Jennifer Roback, Felice Schwartz, Diana Furchtgott-Roth e Christine Stolba, la studiosa di diritto Jennifer Braceras e, con maggiori riserve, l'economista Claudia Goldin e la studiosa di diritto Susan Estrich.
--- Termina citazione ---
Frank:
Marina
--- Citazione ---Per esempio se un datore di lavoro a parità di titoli tra vari candidati assume sempre gli uomini e scarta sempre le donne si può assumere che esso abbia un atteggiamento maschilista.
--- Termina citazione ---
Vedi, i motivi per cui un datore di lavoro può assumere più uomini che donne (in quale ambito?) non hanno nulla a che fare con il c.d. maschilismo, bensì col portafoglio.
A un imprenditore interessa guadagnare non discriminare le donne...
Tra l' altro, in alcuni settori, ci sono imprenditori che assumono esclusivamente o prevalentemente femmine.
--- Citazione --- Molte mie amiche ritengono che se uno sconosciuto per strada ti dice "Ciao Bella" allora c'è del maschilismo di fondo,
--- Termina citazione ---
Dire "ciao bella" a una ragazza sconosciuta per strada sarebbe sinonimo di maschilismo ?
Ascolta, non lamentatevi poi se oggigiorno gli uomini non vi corteggiano più come un tempo...
Dunque, se un uomo ci prova è maschilista e oppressore, ma se non ci prova è frocio e "non esistono più gli uomini di una volta".
Eccezionale, veramente eccezionale.
Mah...
--- Citazione ---io dico sempre che è solo un pessimo approccio (che difficilmente ti farà ottenere qualcosa) ma che non è offensivo nè lascia intendere che tu sia inferiore.
--- Termina citazione ---
Perché sarebbe un pessimo approccio ?
Quand' ero ragazzo io approcci del genere erano la norma, anche perché se un ragazzo aspettava l' iniziativa femminile restava (e resta) vergine per tutta la vita.
fritz:
--- Citazione da: Frank - Ottobre 02, 2020, 21:05:14 pm ---Marina
Vedi, i motivi per cui un datore di lavoro potrebbe assumere più uomini che donne (in quale ambito?) non hanno nulla a che fare con il c.d. maschilismo, bensì col portafoglio.
A un imprenditore interessa guadagnare non discriminare le donne...
--- Termina citazione ---
Senza contare che se fosse vero che esiste il gap salariale, all'imprenditore converrebbe assumere solo donne, visto che le pagherebbe di meno.
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