Biden "eletto". Prevedo rogne in vista!

[Frank]

Personalmente tifavo per Trump, ma è andata male, perciò alla Casa Bianca andrà il femminista Joe Biden, nonché l' ultra femminista Kamala Harris, perché così han voluto le minoranze e soprattutto le donne, che si sa, pure negli USA son "fortemente discriminate", però, guarda un po', decidono i destini di un Paese e conseguentemente del mondo, visto e considerato che gli USA sono ancora la prima potenza mondiale.
Ma forse è meglio così... altrimenti "i belli addormentati nel bosco" (cioè gli uomini; quelli bianchi ed etero in primis) non si sveglieranno mai.
Per farli svegliare (se si sveglieranno...) è assolutamente necessaria una dose massiccia di misandria istituzionalizzata.

[Vicus]

Cosa dicevamo del voto alle donne?

[Frank]

Ma tanto possiamo dire quello che vogliamo... non cambierà assolutamente nulla.
Il mondo va ormai in una ben precisa direzione, ma per fortuna ho (quasi) 50 anni e non ho moglie e figli da mantenere.
Osservando il tutto mi reputo sempre più fortunato ad essere nato nel 1971 anziché nel 2001, e quindi ad essere stato giovane negli anni Ottanta-Novanta, cioè i migliori anni della mia vita (ed anche di tanti altri).

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https://www.ilprimatonazionale.it/spettacolo-2/gallo-trump-voto-donne-173412/

Vincent Gallo: “Errore dare il voto alle donne. Nessuno ama gli Usa più di Trump”
Di Ilaria Paoletti -9 Novembre 2020

New York, 9 nov – Vincent Gallo ama provocare e non solo al cinema – non sono lontani i tempi in cui ha scioccato il pubblico del Festival di Cannes con The Brown Bunny. E alla vigilia dello spoglio delle elezioni Usa, il regista e attore italoamericano ha deciso di esprimere il suo amore per Donald Trump e le sue peculiari idee circa il suffragio universale.

Gallo: “Nessuno ama l’America come Trump”
In un post su Instagram, Gallo ha dichiarato il suo amore incondizionato a Trump scrivendo: “La sola ragione per la quale ho deciso di essere qui, ora, su Instagram, è per sostenere il presidente Donald Trump e di respingere i mutanti che si oppongono a lui. Prego che vinca. Non credo che nessuna persona nel nostro governo abbia mai amato l’America più di Donald Trump. È stato incredibile averlo come nostro presidente, e spero Dio che venga rieletto”. E, relativamente al “boom” di preferenze accordate dalle donne  al candidato democratico Joe Biden, Gallo ha sentenziato così: “accordare il diritto di voto alle donne è stato un errore, e quell’errore è oggi più chiaro che mai”.

Quando Gallo attaccò la Argento: “Me la presi con Weinstein, ma…”
Sempre fuori dal coro, Vincent Gallo si oppose anche alla narrazione “Me too” parlando fuori dai denti del suo rapporto con la prima accusatrice, Asia Argento: “Ero vicino ad Asia, ma non ci siamo mai fidanzati. Ricordo di aver minacciato Harvey per quello che lei aveva raccontato, e lui ha fatto tutto quel che era nei suoi poteri per frenare la mia carriera: è stato uno scontro molto costoso per me. Ma ci sono rimasto molto male quando Asia ha cambiato atteggiamento iniziando a lavorare e ad avere una relazione con lui, riferendogli anche cose che io avevo detto che l’hanno fatto irritare ancora di più. Quale donna inizierebbe una relazione consenziente con l’uomo che accusa di molestie e violenza?”.

“Hillary Clinton femminista? Non credo”
E ancora: “Come si può scegliere Hillary Clinton come simbolo della lotta? Dovrebbe essere una battaglia verso la parità, invece è una gara per ottenere un risultato, e quando il risultato non le soddisfa, le femministe lo considerano un trattamento ingiusto. Mi dispiace se la cosa vi offende, ma a me Trump piace e sono orgoglioso che sia lui il presidente”. Insomma, Gallo sostenne il tycoon americano come presidente ben prima della fine del mandato, e inimicandosi già allora le femministe.

Ilaria Paoletti

[Vicus]

Finalmente qualcuno comincia ad aprire gli occhi. Sto guardando vari video di esperti (che si basano su atti ufficiali del WEF di Davos) e le prospettive sono aggiaccianti:
- Abolizione della proprietà privata
- Attali: abolizione delle relazioni a lungo termine (già fatto) e della filiazione naturale, riservata solo a "pochi eletti" (altro che utero artificiale per tutti...)
- Pandemie e/o lockdown a ripetizione
- Impoverimento e disoccupazione di massa, distruzione della classe media (cui non appartengo più da tempo)
- Dipendenza da sussidi statali (a patto di non scrivere su spazi alternativi, come QM)
- Sempre Attali: abolizione della maschilità e imposizione dell'ermafroditismo globale (cosa dicevamo dell'apertura agli LGBT?)
Tutte queste non sono congetture, sono programmi del WEF, di grandi multinazionali e di grandi vecchi come Attali che hanno previsto il presente da decenni ("ci vuole una pandemia per instaurare un governo mondiale").
Gran parte di tutto questo è già sotto i nostri occhi e sta succedendo col contributo non trascurabile del voto bulgaro delle donne (specialmente laureate ma non solo) per questa gente.

[Massimo]

Personalmente tifavo per Trump, ma è andata male, perciò alla Casa Bianca andrà il femminista Joe Biden, nonché l' ultra femminista Kamala Harris, perché così han voluto le minoranze e soprattutto le donne, che si sa, pure negli USA son "fortemente discriminate", però, guarda un po', decidono i destini di un Paese e conseguentemente del mondo, visto e considerato che gli USA sono ancora la prima potenza mondiale.
Ma forse è meglio così... altrimenti "i belli addormentati nel bosco" (cioè gli uomini; quelli bianchi ed etero in primis) non si sveglieranno mai.
Per farli svegliare (se si sveglieranno...) è assolutamente necessaria una dose massiccia di misandria istituzionalizzata.

Il problema è che Biden farà guai ben peggiori delle (prevedibilissime) leggi misandriche: porterà ad uno scontro con la Russia a ciò ben telecomandato e aizzato dal Deep State e dall'èlite guerrafondaia che non intende perdere benessere e potere e che Trump invece ha frenato. Aspettiamoci gli stessi disastri che avrebbe causato la Clinton e che la sua sconfitta ha invece scongiurato. L'unica (esilissima) speranza è che il ricorso alla Corte Suprema di Trump possa avere successo. Ma tenuto conto che come Presidente della Corte Suprema c'è una donna cattolica (sia pure messa lì proprio da Trump) e che il Papa si è già complimentato con Biden non c'è da sperarci troppo.

[Vicus]

Se Trump perderà le elezioni non sarà certo a causa di un giudice cattolico, appoggiato da lui. C'è una forte riserva in USA verso Bergoglio, a partire da cattolici influenti come i Cavalieri di Colombo che da tempo non finanziano più il Vaticano.
Oltre alle guerre, eventualmente mondiali, Biden potrebbe contribuire ad instaurare un regime globale di semi-prigionia, con lockdown permanenti e dipendenza da sussidi governativi, erogati solo a chi ha le idee "giuste".
Senza contare la vaccinazione obbligatoria con preparati ricombinanti del DNA: cercate DARPA e fondazione Gates e troverete.

[Massimo]

Se Trump perderà le elezioni non sarà certo a causa di un giudice cattolico, appoggiato da lui. C'è una forte riserva in USA verso Bergoglio, a partire da cattolici influenti come i Cavalieri di Colombo che da tempo non finanziano più il Vaticano.
Oltre alle guerre, eventualmente mondiali, Biden potrebbe contribuire ad instaurare un regime globale di semi-prigionia, con lockdown permanenti e dipendenza da sussidi governativi, erogati solo a chi ha le idee "giuste".
Senza contare la vaccinazione obbligatoria con preparati ricombinanti del DNA: cercate DARPA e fondazione Gates e troverete.

Quindi Trump sarebbe l'unica speranza (persa) contro la oramai inevitabile affermazione del regime globalista che impoverirà le masse riducendole a servi della gleba dipendenti da sussidi e che vivranno di telequiz e telenovele (panem et circenses) in cambio della perdita delle loro proprietà, dei loro beni e della loro stessa libertà di spostamento. Il futuro prossimo venturo già previsto da Aldous Huxley.

[Vicus]

Almeno per noi occidentali sì. Tutti i movimenti sovranisti sono stati esautorati, salvo UK e alcuni Paesi dell'Est che però a malapena riescono a gestire i loro affari interni.

[Massimo]

Almeno per noi occidentali sì. Tutti i movimenti sovranisti sono stati esautorati, salvo UK e alcuni Paesi dell'Est che però a malapena riescono a gestire i loro affari interni.

Io invece continuo a credere che ci sia sempre un fattore K capace di sconvolgere e disarticolare anche piani più accuratamente prestabiliti.
Compresi quelli approntati dalle èlite globaliste.

[Vicus]

Anch'io, il punto è quando questo fattore K interverrà. Difficile che il processo si inverta prima di aver fatto collassare economicamente intere nazioni, o scatenato una guerra, civile o altro.

[Massimo]

Anch'io, il punto è quando questo fattore K interverrà. Difficile che il processo si inverta prima di aver fatto collassare economicamente intere nazioni, o scatenato una guerra, civile o altro.

In entrambi i casi, per le èlite sarà il capestro, la ghigliottina o il plotone di esecuzione. Quando il denaro non varrà più niente, non saranno più in grado di corrompere e di pagare nessuno nemmeno le loro guardie del corpo. Che le abbandoneranno al loro destino. Sarà una festa godersi lo spettacolo. O per lo meno lo ritengo tale.

[Vicus]

Nemmeno nel '29 il denaro non valeva più niente

[Massimo]

Nemmeno nel '29 il denaro non valeva più niente

Le azioni quotate a Wall Street, caro Vicus, le azioni. Non il dollaro o il denaro. Certamente ti confondi con il PapierMark nel 1923 che venne sostituito dal RentenMark della repubblica di Weimar. Il quale non perse valore perchè il popolo tedesco SCELSE di crederci.

[Vicus]

Le azioni non toccarono il dollaro anche perché il popola americano continuava a crederci. La macchina statale rimase in piedi e accrebbe il suo potere più che mai. Se non ci fosse stata la guerra, gli USA avrebbero instaurato un'economia socialista (come sta per avvenire oggi), con cibo e vestiti uguali per tutti, dispensati dallo Stato.
C'è chi prevede inflazione, ma basterà cambiare moneta come avvenne col RentenMark. Solo che stavolta potrebbe essere una moneta globale, il Bancor.

[Massimo]

Le azioni non toccarono il dollaro anche perché il popola americano continuava a crederci. La macchina statale rimase in piedi e accrebbe il suo potere più che mai. Se non ci fosse stata la guerra, gli USA avrebbero instaurato un'economia socialista (come sta per avvenire oggi), con cibo e vestiti uguali per tutti, dispensati dallo Stato.
C'è chi prevede inflazione, ma basterà cambiare moneta come avvenne col RentenMark. Solo che stavolta potrebbe essere una moneta globale, il Bancor.

Che Roosevelt volesse o potesse instaurare il socialismo ne dubito, anzi lo nego. Già i capitalisti fecero il diavolo a quattro perchè aveva dato inizio al New Deal (che non metteva in discussione il capitalismo ma che incrementava solo la spesa pubblica a favore dei ceti meno abbienti) e aveva intrapreso politiche keynesiane (poi imitate in Europa nel dopoguerra). Figuriamoci cosa sarebbe successo se avesse davvero voluto introdurre il socialismo. Oggi le elites intendono fare un New Deal al contrario: a favore solo loro a scapito di tutti gli altri.