Fortunatamente, avevo già finito di mangiare. Altrimenti la notizia e più ancora il modo in cui è stata data mi avrebbe fatto andare tutto di traverso. Una donna di Ardeno, in provincia di Sondrio, ha cercato di uccidersi con il gas insieme ai suoi figli. Fortuna che lei è svenuta prima e i due bambini sono usciti di corsa avvisando i Carabinieri dando l'allarme. Fosse stato un uomo a farlo, i due bambini sarebbero stati proclamati eroi nazionali e per l'uomo si sarebbe invocato l'ergastolo senza attenuanti nè sconti di pena. Stai male? Arrangiati. Sei depresso? Se non ce la fai, sparati solo tu e basta senza rompere i coglioni agli altri, alle istituzioni e al mondo intero. Ma trattandosi di una donna, di autorevole in quanto tale appartenente all'altro sesso il commento doveva essere forzatamente diverso. E così è stato. Dopo aver asetticamente senza esprimere alcun giudizio di condanna riportato la notizia la giornalista del TG5 ha lasciato il compito di commentare alla sindaca di Ardeno la quale a scanso di equivoci ha subito concluso e precisato che la povera donna aveva di fronte una "montagna" da scalare della quale i concittadini non hanno saputo accorgersi. E' quindi ovvio- sottintendeva- che se una donna si suicida non è mai colpa sua, cioè della sua debolezza o inettitudine ma di tutti (gli altri). Poi - ha detto- dovevamo aiutarla a scalare la "montagna". A un uomo tale aiuto non si sarebbe offerto di certo. L'avrebbero portato sì sulla montagna. Ma per buttarlo giù.