Tutti i politici si dichiarano cattolici ma abbiamo distruzione del genere maschile, aborto, unioni omo e Bibbiano.
Il 25 dicembre non è un dogma, si può essere buoni cristiani anche credendo che sia una data convenzionale. Eppure, un figlio d'Israele fornisce una prova importante.
Il Prof. Shemarjahu Talmon, dell'Università Ebraica di Gerusalemme, in base al raffronto fra quanto dice Luca nel suo Vangelo ed il “Libro dei Giubilei”, trovato nel fra i Rotoli del Mar Morto, ritiene che Cristo sia effettivamente nato il 25 dicembre: Luca, evangelista che si attesta come storico attento, riporta un fatto apparentemente marginale, ma storicamente verificabile. Si tratta del turno dei sacerdoti del tempio, ossia le 24 classi che si avvicendavano al servizio da sabato a sabato due volte l'anno. Ebbene, secondo Luca, l'arcangelo Gabriele appare al sacerdote Zaccaria, per annunciargli che la moglie Elisabetta avrebbe dato alla luce un figlio, mentre «esercitava le sue funzioni davanti a Dio, nel turno (in greco taxis) della sua classe (ephemeria)» (Lc 1,8), quella di Abia (Lc 1,5)".
Il turno di Abia, prescritto per due volte l'anno, cadeva dall'8 al 14 del terzo mese del calendario (lunare) ebraico e dal 24 al 30 dell'ottavo mese. Questa seconda volta, secondo il calendario solare, corrisponde all'ultima decade di settembre. In tal modo si dimostra storica la data della nascita del Battista (cfr. Lc 1,57-66) corrispondente al 24 giugno, nove mesi dopo il turno sacerdotale di Zaccaria, il padre. Così è anche per l'annunciazione a Maria «nel sesto mese» (Lc 1,28) dalla concezione di Elisabetta, corrispondente al 25 marzo. Dunque, quale ultima conseguenza, si deve ritenere storica la data del 25 dicembre per la nascita di Gesù, nove mesi dopo.
Un'altra studiosa, anche lei israeliana come il Figlio di Davide, potrebbe smentire un’altra nota teoria che nega la nascita di Gesù in pieno inverno, alla fine di dicembre: quella che prende spunto dalla presenza come si tramanda nei vangeli di pecore e pastori. Lo dice il vangelo stesso che erano presenti. Essi si trovavano nei campi di notte perché erano occupati con le nascite degli agnellini. Ma gli agnelli, in biologia, non nascono di inverno, ma in primavera. Ed ecco che una ricercatrice, Rebecca Salazar, ha visto che in Israele e nei deserti circostanti il tipo di pecora si chiama Awassi, è una pecora del deserto dalla coda grassa che esiste in Medio Oriente da circa 5mila anni, l’unica razza indigena in Israele di pecora. Viene allevata per produrre lana, carne e latte. E l’Awassi si riproduce in estate e partorisce inverno quando c’è abbastanza pascolo per produrre latte. Quindi la stagione delle nascite degli agnelli va da dicembre a gennaio. E’ inoltre provato che, in quanto festività della Pasqua ebraica, Gesù sia morto il 25 marzo. Secondo il vangelo, giorno o periodo in cui venne anche concepito. E il 25 dicembre è esattamente nove mesi dopo il suo concepimento…
Se poi qualcuno avesse dubbi sull'attendibilità della testimonianza degli apostoli e dei discepoli circa la figura storica di Gesù, può riferirsi alle molteplici testimonianze di storici non cristiani: Giuseppe Flavio, Plinio il Giovane, Mara Ben Serapion, Luciano di Samosata, Celso e, infine, Tacito. E poi una questione fondamentale: per quale motivo apostoli e discepoli si diedero alla predicazione per annunciare la buona novella, sapendo che facilmente potevano andare incontro al martirio? E' ragionevole supporre che lo fecero perché testimoniavano di un personaggio reale, veramente esistito, che non solo diceva di essere Dio, ma lo attestava con le "opere" (Cfr. Gv 10, 37).