Convegno online di cattolici tradizionali dedicato interamente all'antifemminismo. Gli autori ne forniscono un'analisi - e relativi rimedi - al livello di pochi altri spazi maschili (si vedano le parti in blu), citando tra gli altri Maschi Selvatici di Claudio Risé e Warren Farrell. Di seguito una sintesi, il video integrale è riportato sotto:
Il video comincia con l'evidenziare una situazione dei rapporti tra i sessi drammatica.
L’uomo è colpevolizzato per il solo fatto di essere uomo, tutto quel che fa è considerato molestia o violenza.
Fin qui cose che dicono tutti i siti maschili, che però continuano a "interrogarsi" sulle soluzioni e considerano la disastrata situazione attuale un fatto naturale e sempre esistito.
Aurelio Porfiri evidenzia invece come
il '68 e la legge sul divorzio abbiano cambiato caratteristiche di base nell’attrazione tra i sessi: sono cambiati i criteri estetici e caratteriali che non sono più quelli delle nostre nonne.Beatrice Harrach evidenzia che
se un uomo manifesta affetto verso una donna viene tacciato di essere uno sfigato, deficiente, viene messo all’angolo. C'è una colpevolizzazione del carattere dell’uomo ma anche dei suoi sentimenti, gli uomini non sanno più cosa fare con questa spada di Damocle del giudizio femminile e sociale.
Non è lotta alle discriminazioni ma
lotta alle differenze: maschi e femmine devono fare tutti le stesse cose. La pari dignità non è essere identici, prevede delle differenze
Guzzo che cita Risé evidenzia l'assenza del padre: i giovani crescono senza riferimenti e
vedono la virilità come un dato di cui scusarsi in un vero e proprio pentitismo maschile, il programma è distruggere prima la paternità col ’68, poi la mascolinità [con buona pace di chi cerca alleanze col mondo LGBT, o lo considera inoffensivo].Silvana De Mari evidenzia come non fosse sbagliato che votassero solo gli uomini perché facevano il servizio militare. "Il patriarcato cristiano è stata una civiltà assolutamente vincente che è riuscita a sopravvivere a catastrofi incredibili" come crolli di civiltà, pestilenze e guerre mondiali. Ora viviamo in un mondo che non è vitale [cosa di cui si rendono conto pochi spazi maschili a loro agio con le "conquiste" del femminismo e del '68], infatti ci stiamo estinguendo.Il movimento di liberazione femminile è stato un movimento di
isteriche galline (la De Mari sostiene di essere l’unica ad usare per iscritto questo termine).
Il femminismo è l’odio per le donne con i figli ed è stato CREATO A TAVOLINO (quanti attivisti maschili lo dicono?) Ma pensate davvero che se le donne dicono “voglio il potere” il potere glielo dà? Il marxismo non aveva più un proletariato e
sono stati creati nuovi proletari a tavolino: donne, omosessuali ed immigrati [ancora, quasi nessuno spazio maschile arriva a collegare questi tre fenomeni].
Per la De Mari i giornali femminili sono una sciagura cosmica,
98% di pubblicità, il più ottuso conformismo e il più immondo servilismo al potere.
Il femminismo nasce da congressi dove va lo 0,0001% della popolazione e costano una valangata di quattrini per arrivare a soluzioni assolutamente deliranti che diventano il diktat di ONU e UE che lo impongono agli Stati.
Prosegue la Harrach: gli uomini oggi sono autocensurati, inibiti, spaventati. Non possono dire di essere innamorati.
Per Porfiri e Del Guzzo
le leggi e la moda cambiano la mentalità, le relazioni e i sentimenti. Per esempio già nel vestiario l’uomo di qualche decennio fa doveva fornire un modello di affidabilità e di civiltà, oggi l’opposto per cui le donne cercano uomini poco affidabili perché sono proposti dalla moda e dai media.
Riguardo alla nota accusa di nostalgia del passato: il mondo è diventato estremamente aggressivo e censorio verso tutto ciò che fino ad oggi è stato considerato buon senso comune.
Altro argomento che si legge raramente è che
le donne cercano l’emancipazione togliendo spazio all’uomo.
Per la De Mari
il femminismo non c’entra con la liberazione della donna, è un fatto politico: basti vedere che femministe come la Boldrini o Bonino vanno in moschea sottomesse col velo e non denunciano le mutilazioni femminili che avvengono sul nostro stesso territorio.
In realtà
il femminismo è parte di un progetto di etnocidio: poiché non si può ammazzare la gente, si abortiscono i bambini e si riduce la natalità. Il corpo femminile è fatto per procreare dai 18 ai 24 anni, così si riduce anche il rischio di malattie come l’endometriosi,
non a 35-40 anni. E poiché
madre natura non gioca a biliardo, anche la mente femminile è fatta per diventare madre. Se la mente femminile è distratta da
programmi dell’ONU che prevedono lauree, master, lavoro e il primo figlio (se proprio non può farne a meno) verso i 35-38 anni il risultato è che la donna ha dentro di sé un’insoddisfazione cui non riesce a dare nome.
Le donne di oggi sono sicuramente più infelici e depresse delle nostre nonne.
La pillola è una bomba di ormoni che cura che cosa? Le medicine servono per curare, non per dare malattie. Le donne non sono mai state così disperate, non sono mai state così sole.
Veniamo alla Svezia, “luce di civiltà”: più della metà degli uomini e delle donne vivono soli e più di un quarto delle donne diventa madre con l’inseminazione artificiale (come le bestie) comprata su Internet.
La Svezia è la nazione più femminista che ci sia, ma anche quella dove si commettono più stupri in tutto il mondo, perché gli uomini non difendono le donne né il territorio.
Il cervello umano è basato sui
neuroni-specchio: se le pubblicità fanno vedere donne felici che accudiscono bambini, le donne fannno quello. Ecco perché le pubblicità moderne ritraggono le donne in compiti e con caratteri maschili.
La pornografia diminuisce il testosterone, diminuisce la virilità. Inoltre chi guarda pornografia perde l’istinto di protezione e (per incredibile che possa sembrare) non protegge le frontiere. Pensate sia un caso?Continua De Mari: "Io esigo le
quote azzurre, con le quote rosa abbiamo selezionato le
sciacquine.
La metà degli insegnanti devono essere maschi.
Conclude Guzzo consigliando un libro delle edizioni Lindau: "Quello che tutti sanno sulle
differenze tra i sessi ma nessuno osa dire".
Qui il video integrale: