Dialoghi > Dialoghi sulla Questione Maschile

2010-2020, un consuntivo

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Sardus_Pater:
È tempo per un tirare le somme del decennio appena trascorso. Inutile ribadire come la situazione maschile sia peggiorata come mai in precedenza. È inutile ricordare che solo dieci anni fa termini come "femminicidio" e "mascolinità tossica" ancora vivacchiavano nel sottobosco femminista e non erano diventati mainstream. Le politiche antimaschili all'epoca erano camuffatte, ora sono esplicite. Non solo la sinistra ma anche la destra ha dato molto di suo. A ciò si aggiunge la concorrenza oggi più forte rispetto a dieci anni fa dell'elemento allogeno, ambito da un esercito di donne a caccia di esotismo sessuale. L'agenda LGTB era meno aggressiva dieci anni fa. E Francesco ancora non era diventato quella caricatura di Papa che conosciamo. L'influenza dell'interregno obamiano e clintoniano in materie riguardanti la politica e la società ha fatto precipitare le cose. E sono state aperte le gabbie degli zoo/campus americani con tutto il carico di idiozia woke.
In attesa del 2021, ottantesimo anniversario della nascita della questione maschile (il primo finanziamento dei Rockfeller a Kinsey), si può stilare un consuntivo di quanto accaduto. Non dimenticando l'unica cosa positiva: l'attivismo maschile è cresciuto moltissimo.

Vicus:
Condivido tutto. Per me il futuro della causa maschile è l'unione con una più ampia causa umana, per sopravvivere ad un'élite (letteralmente) genocida.
E' fondamentale che in futuro la gente superi categorie tematiche e sociali, senza però compromessi con il potere e l'ideologia che cerca di combattere.

Massimo:
La presa di coscienza maschile dell'ostilità montante verso il proprio genere sempre più netta e numerosa è l'unico dato positivo di questo disastroso decennio. Per il resto tutto, ma proprio tutto è peggiorato: il clima culturale, i cambiamenti sociali, il quadro politico recente con la mancata rielezione di Trump (l'unico che avrebbe potuto opporsi al mainstream dominante che adesso sarà incontrastato e senza alcuna opposizione). Non resta che sperare in un prossimo collasso del capitalismo finanziario che si avvia a diventare dittatura sanitaria che mira a reingegnerizzare la società occidentale. Questo sarà il fattore K in grado di destabilizzare i piani criminali delle elites al potere le quali si servono del femminismo come ideologia per scardinare la famiglia e per creare la società "aperta". Ovviamente aperta agli abusi e soprusi del capitalismo e di coloro che avendo denaro, possono usarlo come e dove vogliono senza alcun freno o controllo. Questo intendono i lor signori del capitalismo finanziario quando parlano di società "aperta". Aperta ai loro (porci) comodi e pure di tutti coloro che se li possono permettere: una società neoschiavile e neofeudale compatibile ovviamente con la tecnologia e con la modernità. A livello individuale certo è possibile reagire non azzerbinandosi di fronte all'altro sesso e alle sue pretese  imparando a fare i propri interessi maschili e solo quelli. A livello collettivo, occorre aspettare il momento propizio per riprenderci i nostri spazi.

Vicus:
Di Trump come avevo purtroppo previsto quasi non sentiamo più parlare: è come se il malefico potere globale non trovasse più alcuna opposizione nell'instaurare la società più oscurantista della storia. Ma spesso la rovina di un regime è preceduta dalla piena apparenza di un rigoglio, come dice S. Paolo: "Quando diranno: “Pace e sicurezza!” allora un’improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro." Un'anomalia non prevista dai loro algoritmi può far esplodere la bolla speculativa mondiale, come successe nel '29 col fallimento di una piccola banca austriaca.
Il controllo totale che ostenta il potere è già un segno di debolezza, perché è una chimera fondare una società sulla repressione. L'augurio migliore che si può fare agli uomini è che smettano di "lasciarsi vivere" in un fatalismo inerte, e riprendano in mano il loro futuro.

ViaColMento:

--- Citazione da: Sardus_Pater - Dicembre 28, 2020, 15:00:01 pm ---È tempo per un tirare le somme del decennio appena trascorso. Inutile ribadire come la situazione maschile sia peggiorata come mai in precedenza. È inutile ricordare che solo dieci anni fa termini come "femminicidio" e "mascolinità tossica" ancora vivacchiavano nel sottobosco femminista e non erano diventati mainstream. Le politiche antimaschili all'epoca erano camuffatte, ora sono esplicite. Non solo la sinistra ma anche la destra ha dato molto di suo. A ciò si aggiunge la concorrenza oggi più forte rispetto a dieci anni fa dell'elemento allogeno, ambito da un esercito di donne a caccia di esotismo sessuale. L'agenda LGTB era meno aggressiva dieci anni fa. E Francesco ancora non era diventato quella caricatura di Papa che conosciamo. L'influenza dell'interregno obamiano e clintoniano in materie riguardanti la politica e la società ha fatto precipitare le cose. E sono state aperte le gabbie degli zoo/campus americani con tutto il carico di idiozia woke.
In attesa del 2021, ottantesimo anniversario della nascita della questione maschile (il primo finanziamento dei Rockfeller a Kinsey), si può stilare un consuntivo di quanto accaduto. Non dimenticando l'unica cosa positiva: l'attivismo maschile è cresciuto moltissimo.

--- Termina citazione ---

Non so il prossimo decennio come sarà, ma credo che tra qualche decennio le cose cambieranno profondamente.
Troppo tardi comunque perchè qualcuno di noi possa usufruirne. Chi ne beneficerà saranno i nostri nipoti (che non avremo)

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