Dialoghi > Dialoghi sulla Questione Maschile
Cos'è il maschilismo.
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Milo Riano:
In un forum lontano lontano iniziò - ad opera di un utente a me non esattamente noto - una discussione che si chiedeva cosa fosse davvero il maschilismo.
Io penso sia quasi un obbligo per il newbie conoscerla, tanto per i contenuti quanto per la forma.
Pur essendo ancora raggiungibile all'indirizzo indicato in fondo al post, in allegato ho messo l'intera discussione in versione stampabile.
Buona lettura.
La discussione inizia così:
iulbrinner
29-11-2007 14.41.14
Del tutto in linea con un certo tipo di cultura dominante, anche in questo forum si osserva, con allarmante frequenza, il ricorso al termine "maschilismo" per connotare alcune convinzioni individuali espresse (da pochissimi, per la verità) nel contesto delle varie discussioni.
Che cosa si intenda con questo termine è, tuttavia, in larga misura, indeterminato - così come nella realtà ordinaria - anche all'interno di queste conversazioni.
Una definizione dizionaristica identifica il maschilismo come " atteggiamento psicologico e culturale fondato sulla presunta superiorità dell'uomo sulla donna ed il comportamento conseguente a tale atteggiamento".
E' altrettanto noto e pacifico che il c.d. maschilismo, inteso in questa accezione, non è oggetto di alcuna teorizzazione strutturata, ossia, non deriva da alcun sistema di pensiero definito ed oggi accreditato (tranne i fascismi storici del novecento), da alcuna ideologia conosciuta ed oggi praticata (tranne i nostalgici dei fascismi storici del novecento) e non si lega ad alcun personaggio della vita politica, culturale e morale dei nostri tempi che ne abbia dato una giustificazione teorica e lo abbia posto a base del proprio impegno intellettuale o di movimenti d’opinione esistenti.
In altri termini, il maschilismo è, secondo la definizione corrente, un connotato comportamentale individuale che prescinde, ai nostri giorni, da qualunque sistema di convinzioni collettivamente condiviso.
Ciò premesso, tanto nella realtà comune quanto all'interno di queste pagine, questo termine viene usato (o, meglio, abusato) per qualificare ogni posizione che non sia di perfetta aderenza al “pensiero unico”, con segnato riferimento alla dinamica del rapporto tra i sessi.
Se si sostiene di non voler sostituire la donna nel suo ruolo materno si è maschilisti.
Se si denuncia la falsa informazione e la gonfiatura propagandistica praticata intorno al fenomeno della violenza sulle donne, si è maschilisti.
Se si sostiene che il mondo femminile è più irrazionale di quello maschile, si è maschilisti.
Immagino che se anche si contestassero le quote rosa si sarebbe maschilisti….e via discorrendo.
Benché in nessuna di queste posizioni sia teorizzata, implicitamente o esplicitamente, una superiorità maschile, la bollatura è, immancabilmente, quella del “maschilismo”.
L'interrogativo di fondo di questo 3d vuole essere, allora, questo:
quale accezione si deve, quindi, dare al termine “maschilismo” e di quali nuovi significati impliciti è portatore?
è maschilismo tutto ciò che non compiace ed asseconda il mondo femminile?
http://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12022-cose-veramente-il-maschilismo.html
Animus:
Grande discussione, epica, forse la più grande su un forum che non fa parte del circuito della qm, e di livello estremamente alto come è il forum di riflessioni.it.
Ci sono lì almeno 4 tra i migliori tremilisti di sempre.
;)
KasparHauser:
Ebbi modo di seguire la discussione in diretta, poco dopo il forum fu chiuso nella maggior parte delle sue sezioni,mah...
TMan075:
--- Citazione da: Milo Riano - Ottobre 10, 2009, 20:39:42 pm ---In un forum lontano lontano iniziò - ad opera di un utente a me non esattamente noto - una discussione che si chiedeva cosa fosse davvero il maschilismo.
Io penso sia quasi un obbligo per il newbie conoscerla, tanto per i contenuti quanto per la forma.
Pur essendo ancora raggiungibile all'indirizzo indicato in fondo al post, in allegato ho messo l'intera discussione in versione stampabile.
Buona lettura.
La discussione inizia così:
iulbrinner
29-11-2007 14.41.14
Del tutto in linea con un certo tipo di cultura dominante, anche in questo forum si osserva, con allarmante frequenza, il ricorso al termine "maschilismo" per connotare alcune convinzioni individuali espresse (da pochissimi, per la verità) nel contesto delle varie discussioni.
Che cosa si intenda con questo termine è, tuttavia, in larga misura, indeterminato - così come nella realtà ordinaria - anche all'interno di queste conversazioni.
Una definizione dizionaristica identifica il maschilismo come " atteggiamento psicologico e culturale fondato sulla presunta superiorità dell'uomo sulla donna ed il comportamento conseguente a tale atteggiamento".
E' altrettanto noto e pacifico che il c.d. maschilismo, inteso in questa accezione, non è oggetto di alcuna teorizzazione strutturata, ossia, non deriva da alcun sistema di pensiero definito ed oggi accreditato (tranne i fascismi storici del novecento), da alcuna ideologia conosciuta ed oggi praticata (tranne i nostalgici dei fascismi storici del novecento) e non si lega ad alcun personaggio della vita politica, culturale e morale dei nostri tempi che ne abbia dato una giustificazione teorica e lo abbia posto a base del proprio impegno intellettuale o di movimenti d’opinione esistenti.
In altri termini, il maschilismo è, secondo la definizione corrente, un connotato comportamentale individuale che prescinde, ai nostri giorni, da qualunque sistema di convinzioni collettivamente condiviso.
Ciò premesso, tanto nella realtà comune quanto all'interno di queste pagine, questo termine viene usato (o, meglio, abusato) per qualificare ogni posizione che non sia di perfetta aderenza al “pensiero unico”, con segnato riferimento alla dinamica del rapporto tra i sessi.
Se si sostiene di non voler sostituire la donna nel suo ruolo materno si è maschilisti.
Se si denuncia la falsa informazione e la gonfiatura propagandistica praticata intorno al fenomeno della violenza sulle donne, si è maschilisti.
Se si sostiene che il mondo femminile è più irrazionale di quello maschile, si è maschilisti.
Immagino che se anche si contestassero le quote rosa si sarebbe maschilisti….e via discorrendo.
Benché in nessuna di queste posizioni sia teorizzata, implicitamente o esplicitamente, una superiorità maschile, la bollatura è, immancabilmente, quella del “maschilismo”.
L'interrogativo di fondo di questo 3d vuole essere, allora, questo:
quale accezione si deve, quindi, dare al termine “maschilismo” e di quali nuovi significati impliciti è portatore?
è maschilismo tutto ciò che non compiace ed asseconda il mondo femminile?
http://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12022-cose-veramente-il-maschilismo.html
--- Termina citazione ---
Bello.. veramente interessante.
Certo è che i vari "-ismi" non sono dimostrazione di giustizia ed equità. Vedi quelli politici ad esempio.
Il fatto è che la sobrietà maschile risulta essere molto più equilibrata di quella femminile.
Questo non perchè si è maschilisti ma per un semplice fattore biologico: la donna ha fasi ormonali alterne che giornalmente minano la capacità di giudizio. Il giorno dopo dirà l'esatto contrario di quello che aveva sostenuto il giorno prima.
Il discorso di sfasamento ormonale non un è "maschilismo", è una relatà biologica.
Per contro l'uomo magari non ha quella sensibilità tipica delle donne.
Ma in questo caso non si parla di femminismo.
Il brutto è che ogni cosa detta per aiutare viene vista dal mondo femminile come un "attacco alle donne"
e diviene discorso di gruppo tra amiche e parenti donne.
Ovviamente in queste assemblee femminili si costruiscono favole di sospetti ed odi nei confronti dei maschietti che hanno dell'incredibile.
Il maschilismo è una risposta al femminismo. Tutto qua. Quando cesserà l'uno anche l'altro finirà.
Ma le donne su questo non sembrano d'accordo...l'umiltà non è femminile...
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