Azioni legali contro la pacifica libertà di espressione, con fondi pubblici. Come i centri antiviolenza che tutti ben conosciamo, il comunicato evidenzia come le associazioni LGBT in Francia (ben 71) siano un gigantesco apparato incistato nel potere e custode del sistema. Ad oggi non sono pervenute notizie di dissidi con l'apparato femminista, altrettanto colluso col potere politico. Come questi potenti gruppi di pressione possano considerarsi utili a spaccare il fronte femminista e addirittura alleati della causa maschile (per cui non hanno mai fatto nulla) è impossibile da capire:
La caccia alle streghe contro i dissidenti politici e dei media continua. Mercoledì 24 febbraio, Jean-Pierre Maugendre è stato incriminato per "incitamento alla discriminazione contro un gruppo di persone a causa del loro orientamento sessuale".
Ciò segue una denuncia, con costituzione di parte civile, presentata dall'associazione Stop Omofobia il 30 luglio 2020.
Il testo incriminato contiene la seguente affermazione, che non incita a discriminazioni di sorta: "Le autorità civili non dovrebbero stabilire unioni civili o legali tra due persone dello stesso sesso, che imitano chiaramente l'unione matrimoniale, anche se tali unioni non ricevono il nome di matrimonio".
E' stato firmato dai cardinali Burke, patrono dell'Ordine di Malta, Pujats, arcivescovo emerito di Riga, e dai vescovi Peta, arcivescovo di Santa Maria ad Astana, Lenga, arcivescovo emerito di Karaganda e Schneider vescovo ausiliare di Santa Maria in Astana. Personaggi cui non si possono certo attribuire intenti discriminatori o l'uso di un linguaggio ostile.
L'associazione Stop Omofobia fa parte di questa costellazione di associazioni la cui vocazione è garantire "il monitoraggio in tempo reale sui social network e su Internet" e combattere "la discriminazione legata al sesso, al genere o all'orientamento sessuale". Interviene in ambito scolastico e professionale su questi temi e conduce azioni legali. Questa associazione è ampiamente sovvenzionata dalle autorità pubbliche [cosa dicevamo dei centri antiviolenza?], in particolare dalla regione Ile-de-France guidata da Valérie Pécresse. Il sito della regione Ile de France, sotto il titolo "La lotta all'omofobia, una priorità per la Regione Solidale", menziona Stop Omofobia tra associazioni che beneficiano regolarmente di fondi pubblici - 1,1 milioni di euro tra il 2016 e il 2020 per 71 associazioni.
Ecco il commento della direzione di Riposte Catholique:
L'ondata di repressione politica, guidata sia dal potere in atto ma anche dalle "leghe di virtù", custodi del sistema, dovrebbe essere tale da preoccupare TUTTI i difensori della libertà di espressione in questo Paese.
