Autore Topic: (immigrazione) Considerazioni scabrose ma vere  (Letto 1559 volte)

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(immigrazione) Considerazioni scabrose ma vere
« il: Aprile 18, 2021, 09:16:31 am »
http://www.linterferenza.info/attpol/considerazioni-scabrose-vere/


L’ostilità nei confronti degli immigrati è dovuta a due fattori:
1) La condizione sociale
2) L’appartenenza sessuale.
Il primo.
Quelli che ci danno fastidio sono i poveri (la stragrande maggioranza), quelli che si ammassano o vengono fatti ammassare nei quartieri periferici, acutizzando contraddizioni già preesistenti al loro arrivo. Non sono certo i funzionari diplomatici, i turisti o gli uomini d’affari, anche se “colorati”, a darci fastidio o a crearci problemi. Come ben sappiamo, la povertà, da che mondo è mondo, genera sempre tanti altri fenomeni, tra cui degrado e violenza. Come vediamo la questione è quindi sempre di natura sociale, cioè di classe. Se, ipotesi per assurdo, tutte le persone straniere presenti in Italia, fossero benestanti e perfettamente integrate, la loro presenza non costituirebbe un problema.
Il secondo.
Se, sempre per assurdo, la grande maggioranza se non la totalità degli immigrati fosse composta da donne, l’ostilità nei loro confronti sarebbe infinitamente minore se non quasi inesistente. E’ la presenza di immigrati maschi che genera inquietudine e preoccupazione, non quella delle immigrate femmine. E questo per tante ragioni che non voglio ora spiegare ma che sono, a mio parere, facilmente intuibili da menti aperte e non ottusamente ideologizzate in un senso o nell’altro (destra o “sinistra”). E quindi, ahinoi, da poche persone.
La questione è quindi di genere (maschile) e di classe.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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Re:(immigrazione) Considerazioni scabrose ma vere
« Risposta #1 il: Aprile 18, 2021, 12:14:08 pm »
Vorrei proporre un'altra lettura.
Dalle semplici cifre è innegabile che sia in atto una sostituzione etnica e che la cultura italiana sembri destinata a sparire.
La nostra classe dirigente non attua alcuna politica familiare ma destina ingenti risorse agli immigrati. Denatalità e disoccupazione sono alle stelle, ma continuiamo a sentirci dire che dobbiamo far venire milioni di immigrati per pagarci le pensioni. La maggior parte di loro sono inintegrabili e inoccupabili, solo un peso per la collettività (sostentamento, sanità, problemi sociali).
Indovinate a chi vengono assegnate le case popolari? Le famiglie italiane hanno la preferenza o "qualcuna" resta per strada?
Almeno per certi reati, gli immigrati delinquono molto più spesso e ci sono anche sacche di impunità. Tralascio qui la questione se questa tendenza a delinquere si spieghi solo con la povertà (quando c'è). I loro reati vengono deliberatamente coperti dai media in Paesi come Svezia e Germania (fonte: polizia) per non turbare la narrativa dell'immigrato "buono".
E' assodato che molti immigrati sono detenuti di prigioni del Nordafrica. Certi paesi comprano le nostre aziende e ci scaricano i loro criminali, onde farli mantenere a noi e creare instabilità e divisione sociale.
In Paesi dove sono più numerosi, malgrado cospicui aiuti di Stato e politiche di integrazione forti, gli immigrati rifiutano i "valori" occidentali (come dargli torto, a volte) e creano enclave dove si accumulano armi, lo Stato (polizia, persino i pompieri) non può letteralmente entrare e dove vigono le leggi della loro cultura. In UK ci sono centinaia di tribunali islamici.
Nella sola regione parigina, a Capodanno (ma tutto l'anno in realtà) le periferie sono messe a ferro e fuoco, vengono bruciate centinaia di macchine, distrutti negozi, treni, bloccate strade ma la polizia sta letteralmente a guardare fumando ua sigaretta (non è una battuta), per paura o altri motivi. Si parla di ensauvagement (imbarbarimento, vandalizzazione) di una nazione.
Un filosofo proveniente dalla sinistra ha spiegato come la paura sociale creata da questo clima di violenza sia un modo per controllare la popolazione.
In Svezia (il Paese più femminista e "civile" del mondo) c'è un clima da guerriglia urbana, incidentalmente gli stupri sono alle stelle come in Germania, dove Erdogan in un discorso pubblico nello stesso Paese ha esortato milioni di turchi a non integrarsi.
Sul fatto che gli immigrati siano quasi tutti maschi in età militare e l'Italia un Paese di vecchi (vaccinati, però) lascio a voi farvi un'idea.

A fronte di tutto ciò non c'è un odio per gli immigrati (avete mai assistito a scene di intolleranza? io mai) perché con buona pace di chi vede fascisti anche su Marte l'Italia non è un Paese razzista.
C'è, al massimo, una preoccupazione per le tensioni sociali che simili politiche irresponsabili possono provocare. Non c'è alcuna ragione etica per cancellare un popolo, o creare enormi e costose strutture logistiche per far venire milioni di persone (facendone così morire non poche) appartenenti a una cultura allogena, che nel tempo (la storia insegna) porterebbe a uno scontro di civiltà.
Cosa ci vorrebbe per favorire un'economia prospera nei loro Paesi d'origine invece di predarne le risorse. Mattei ci aveva provato ma l'hanno fatto secco.

Un Imam ci ha detto in TV: l'Italia sarà islamizzata e sarà un bene per l'Italia. Sul primo punto difficile smentirlo, sul secondo posso dire che per gli italiani sarà un castigo, forse meritato visto il comportamento incosciente delle donne e il generale disimpegno (a sinistra direbbero qualunquismo) degli uomini.
Metto questa frase del card. Biffi solo alla fine, altrimenti i pochi che sono arrivati fin qui avrebbero subito cambiato canale. Vedremo quanto si sbaglia:

Io penso - dicevo - che l'Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la "cultura del niente", della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l'atteggiamento largamente dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità. Questa "cultura del niente" (sorretta dall'edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere all'assalto ideologico dell'Islam, che non mancherà.

Come si pongono gli spazi maschili rispetto alla "cultura del niente"? Sipario.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:(immigrazione) Considerazioni scabrose ma vere
« Risposta #2 il: Aprile 18, 2021, 12:14:44 pm »
http://www.linterferenza.info/attpol/considerazioni-scabrose-vere/


L’ostilità nei confronti degli immigrati è dovuta a due fattori:
1) La condizione sociale
2) L’appartenenza sessuale.
Il primo.
Quelli che ci danno fastidio sono i poveri (la stragrande maggioranza), quelli che si ammassano o vengono fatti ammassare nei quartieri periferici, acutizzando contraddizioni già preesistenti al loro arrivo. Non sono certo i funzionari diplomatici, i turisti o gli uomini d’affari, anche se “colorati”, a darci fastidio o a crearci problemi. Come ben sappiamo, la povertà, da che mondo è mondo, genera sempre tanti altri fenomeni, tra cui degrado e violenza. Come vediamo la questione è quindi sempre di natura sociale, cioè di classe. Se, ipotesi per assurdo, tutte le persone straniere presenti in Italia, fossero benestanti e perfettamente integrate, la loro presenza non costituirebbe un problema.
Il secondo.
Se, sempre per assurdo, la grande maggioranza se non la totalità degli immigrati fosse composta da donne, l’ostilità nei loro confronti sarebbe infinitamente minore se non quasi inesistente. E’ la presenza di immigrati maschi che genera inquietudine e preoccupazione, non quella delle immigrate femmine. E questo per tante ragioni che non voglio ora spiegare ma che sono, a mio parere, facilmente intuibili da menti aperte e non ottusamente ideologizzate in un senso o nell’altro (destra o “sinistra”). E quindi, ahinoi, da poche persone.
La questione è quindi di genere (maschile) e di classe.


Più di classe che di genere, credimi. Anche le donne povere danno fastidio. Se non altro perchè se si è maschi ci si sente in dovere di aiutarle ed è più fastidioso e difficile dire loro di no. Un uomo che non aiuta e non soccorre (soprattutto le femmine) è un miserabile. Una donna che non aiuta e non soccorre (nemmeno altre donne) è solo una "che sa il fatto suo".

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Re:(immigrazione) Considerazioni scabrose ma vere
« Risposta #3 il: Aprile 18, 2021, 14:05:45 pm »
i musulmani sono una parte minoritaria degli immigrati.  Se non erro si aggirano intorno al 30%.

E credo che sia più la cultura occidentale ad avanzare nei Paesi musulmani che la cultura musulmana ad avanzare in Italia.

Detto questo, io farei corsi di lingua ed educazione civica per chi viene in italia, in particolare servirebbero alle donne che arrivano da Paesi arretrati nei diritti civili.
E farei un modello stile australia:  abbiamo bisogno di un tot di persone in tot mestieri. Entrano solo quelli, fatto salvo quote minoritarie di solidarietà per rifugiati.





Vorrei proporre un'altra lettura.
Dalle semplici cifre è innegabile che sia in atto una sostituzione etnica e che la cultura italiana sembri destinata a sparire.
La nostra classe dirigente non attua alcuna politica familiare ma destina ingenti risorse agli immigrati. Denatalità e disoccupazione sono alle stelle, ma continuiamo a sentirci dire che dobbiamo far venire milioni di immigrati per pagarci le pensioni. La maggior parte di loro sono inintegrabili e inoccupabili, solo un peso per la collettività (sostentamento, sanità, problemi sociali).
Indovinate a chi vengono assegnate le case popolari? Le famiglie italiane hanno la preferenza o "qualcuna" resta per strada?
Almeno per certi reati, gli immigrati delinquono molto più spesso e ci sono anche sacche di impunità. Tralascio qui la questione se questa tendenza a delinquere si spieghi solo con la povertà (quando c'è). I loro reati vengono deliberatamente coperti dai media in Paesi come Svezia e Germania (fonte: polizia) per non turbare la narrativa dell'immigrato "buono".
E' assodato che molti immigrati sono detenuti di prigioni del Nordafrica. Certi paesi comprano le nostre aziende e ci scaricano i loro criminali, onde farli mantenere a noi e creare instabilità e divisione sociale.
In Paesi dove sono più numerosi, malgrado cospicui aiuti di Stato e politiche di integrazione forti, gli immigrati rifiutano i "valori" occidentali (come dargli torto, a volte) e creano enclave dove si accumulano armi, lo Stato (polizia, persino i pompieri) non può letteralmente entrare e dove vigono le leggi della loro cultura. In UK ci sono centinaia di tribunali islamici.
Nella sola regione parigina, a Capodanno (ma tutto l'anno in realtà) le periferie sono messe a ferro e fuoco, vengono bruciate centinaia di macchine, distrutti negozi, treni, bloccate strade ma la polizia sta letteralmente a guardare fumando ua sigaretta (non è una battuta), per paura o altri motivi. Si parla di ensauvagement (imbarbarimento, vandalizzazione) di una nazione.
Un filosofo proveniente dalla sinistra ha spiegato come la paura sociale creata da questo clima di violenza sia un modo per controllare la popolazione.
In Svezia (il Paese più femminista e "civile" del mondo) c'è un clima da guerriglia urbana, incidentalmente gli stupri sono alle stelle come in Germania, dove Erdogan in un discorso pubblico nello stesso Paese ha esortato milioni di turchi a non integrarsi.
Sul fatto che gli immigrati siano quasi tutti maschi in età militare e l'Italia un Paese di vecchi (vaccinati, però) lascio a voi farvi un'idea.

A fronte di tutto ciò non c'è un odio per gli immigrati (avete mai assistito a scene di intolleranza? io mai) perché con buona pace di chi vede fascisti anche su Marte l'Italia non è un Paese razzista.
C'è, al massimo, una preoccupazione per le tensioni sociali che simili politiche irresponsabili possono provocare. Non c'è alcuna ragione etica per cancellare un popolo, o creare enormi e costose strutture logistiche per far venire milioni di persone (facendone così morire non poche) appartenenti a una cultura allogena, che nel tempo (la storia insegna) porterebbe a uno scontro di civiltà.
Cosa ci vorrebbe per favorire un'economia prospera nei loro Paesi d'origine invece di predarne le risorse. Mattei ci aveva provato ma l'hanno fatto secco.

Un Imam ci ha detto in TV: l'Italia sarà islamizzata e sarà un bene per l'Italia. Sul primo punto difficile smentirlo, sul secondo posso dire che per gli italiani sarà un castigo, forse meritato visto il comportamento incosciente delle donne e il generale disimpegno (a sinistra direbbero qualunquismo) degli uomini.
Metto questa frase del card. Biffi solo alla fine, altrimenti i pochi che sono arrivati fin qui avrebbero subito cambiato canale. Vedremo quanto si sbaglia:

Io penso - dicevo - che l'Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la "cultura del niente", della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l'atteggiamento largamente dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità. Questa "cultura del niente" (sorretta dall'edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere all'assalto ideologico dell'Islam, che non mancherà.

Come si pongono gli spazi maschili rispetto alla "cultura del niente"? Sipario.
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Re:(immigrazione) Considerazioni scabrose ma vere
« Risposta #4 il: Aprile 18, 2021, 14:06:48 pm »
Più di classe che di genere, credimi. Anche le donne povere danno fastidio. Se non altro perchè se si è maschi ci si sente in dovere di aiutarle ed è più fastidioso e difficile dire loro di no. Un uomo che non aiuta e non soccorre (soprattutto le femmine) è un miserabile. Una donna che non aiuta e non soccorre (nemmeno altre donne) è solo una "che sa il fatto suo".

È duro essere negro. Ti è mai capitato di esserlo? A me sì, una volta, quando ero povero. (cit)
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Re:(immigrazione) Considerazioni scabrose ma vere
« Risposta #5 il: Aprile 18, 2021, 16:41:14 pm »
È duro essere negro. Ti è mai capitato di esserlo? A me sì, una volta, quando ero povero. (cit)

E' duro esser donna. Ti è mai capitato? A molti sì, quando è finchè sono poveri: non possono fare quello che vogliono, nemmeno vivere in modo dignitoso. Come alle donne nel "patriarcato". Pensa che invece alle donne ricche è capitato essere maschi: possono fare tutto quello che vogliono, persino affittare dei gigolò.

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Re:(immigrazione) Considerazioni scabrose ma vere
« Risposta #6 il: Aprile 18, 2021, 21:26:57 pm »
i musulmani sono una parte minoritaria degli immigrati.  Se non erro si aggirano intorno al 30%.

E credo che sia più la cultura occidentale ad avanzare nei Paesi musulmani che la cultura musulmana ad avanzare in Italia.

Detto questo, io farei corsi di lingua ed educazione civica per chi viene in italia, in particolare servirebbero alle donne che arrivano da Paesi arretrati nei diritti civili.
E farei un modello stile australia:  abbiamo bisogno di un tot di persone in tot mestieri. Entrano solo quelli, fatto salvo quote minoritarie di solidarietà per rifugiati.
In Italia i musulmani sono 1500000 (un milione e cinquecentomila). In Svezia fanno corsi di lingua ed educazione civica e i risultati sono disastrosi: guerriglia urbana, violenze per strada, zone di non-diritto. Un vero castigo per quella nazione femminista e "civile". E anche per noi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.