Mentre i padri separati possono vedere i loro figli poche ore due volte al mese, con conseguenti inevitabili carenze nella loro formazione, i ragazzi sono sottoposti a un’educazione gender sette giorni su sette. Senza contare la scuola, dove associazioni LGBT finanziate con fondi pubblici come quelle femministe (che i padri pagano col loro lavoro, spesso dormendo in macchina) gli fanno il lavaggio del cervello arcobaleno spesso all’insaputa dei genitori.
E'in gioco il diritto ad essere uomini:
https://www.coscienzamaschile.com/blog/gender-nei-cartoni-dei-nostri-figli/