Autore Topic: presentazione  (Letto 5465 volte)

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Offline Federico72

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presentazione
« il: Giugno 22, 2010, 08:36:12 am »
Ciao a tutti,
Sono Federico, ho 37 anni e vivo a Roma. Credo che il lavoro di Uomini3000 sia molto importante, e che il mostro avversario principale sia ormai la massa di "maschi pentiti" che infestano la cosiddetta industria culturale. Per servilismo e carrierismo accettano e rilanciano il male bashing imperante. Fanno da trampolino alle virago aggressive e umiliano la maschilità. Altro enorme problema secondo me è l'assoluto dominio femminile nelle scuole. Io trenta anni fa avevo ancora un maestro uomo e poi professori uomini. Ma oggi? Tutto l'immaginario è forgiato da donne, i valori sono quelli femminili... comunque, sarà un piacere discuterne con voi. A presto.

Offline COSMOS1

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Re: presentazione
« Risposta #1 il: Giugno 22, 2010, 10:47:33 am »
ben arrivato :fiocco:

si, il femminismo è un prodotto culturale e sociale maschile, non una elaborazione femminile

le femmine ne aprofittano (credono) e pagano due volte:
1 perchè si autoconvincono a rinuncare spontaneamente ai privilegi di cui hanno goduto per secoli
2 perchè si fanno odiare per l'atteggiamento misandrico che assumono

il monopolio femminile dell'educazione sta portando l'occidente all'azzeramento educativo

chi vivrà vedrà

ben arrivato  :fiocco:
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Ethans

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Re: presentazione
« Risposta #2 il: Giugno 22, 2010, 11:04:02 am »
Ciao Federico, benvenuto.

Offline Gamma

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Re: presentazione
« Risposta #3 il: Giugno 22, 2010, 12:08:26 pm »
Ma non è che magari il monopolio femminile nella scuoa deriva dal fatto che le donne normalmente si fanno carico di un doppio lavoro e la scuola è l'unico posto che garantisce in pratica di poter lavorare ed  accudire marito/figli?

Offline Utente Cacellato

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Re: presentazione
« Risposta #4 il: Giugno 22, 2010, 12:45:03 pm »
Ma non è che magari il monopolio femminile nella scuoa deriva dal fatto che le donne normalmente si fanno carico di un doppio lavoro e la scuola è l'unico posto che garantisce in pratica di poter lavorare ed  accudire marito/figli?


Insomma... la colpa, gratta gratta, è sempre degli uomini che non vogliono farsi carico dei problemi famigliari, ceh hanno bisogno di una seconda mamma etc. etc. etc.

Pensare che magari le donne scelgano quella professione poiché ci si sentano protate pare tanto difficile??? Ma sanno ogni tanto assumersi le responsabilità delle proprie scelte senza scaricare su altri i lati negativi di dette scelte???
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
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Offline Gamma

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Re: presentazione
« Risposta #5 il: Giugno 22, 2010, 13:40:23 pm »
Guarda che non voglio scaricare nessuna colpa su nessuno.
Ne faccio solo una questione di opportunità.
Se tu hai sulla tua schiena il carico di un doppio lavoro, chiaro che sei portato a scegliere di primo lavoro quello che ti consente di avere il tempo di svolgere anche il secondo.
Tu mi dirai che è colpa nostra se abbiamo un secondo lavoro, no?


Offline Utente Cacellato

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Re: presentazione
« Risposta #6 il: Giugno 22, 2010, 14:30:13 pm »
Guarda che non voglio scaricare nessuna colpa su nessuno.
Ne faccio solo una questione di opportunità.
Se tu hai sulla tua schiena il carico di un doppio lavoro, chiaro che sei portato a scegliere di primo lavoro quello che ti consente di avere il tempo di svolgere anche il secondo.
Tu mi dirai che è colpa nostra se abbiamo un secondo lavoro, no?




Gamma io mica dò una colpa!
Però, da quel che dici tu, sembra che la responsabilità del fatto che le donne siano costrette a quel che tu chiami doppio carico di lavoro sia da riversarsi sull'altra parte che, evidentemente (deduco), sembra non volersi interessare dei lavori domestici e delle cure parentali ("se tu no fai queste cose, obbligatoriamente le devo fare io poiché qualcuno le deve pur fare"... in soldoni).

E' realmente così come dici tu?

Nessun uomo ha sulla schiena un doppio lavoro?? Siamo sicuri di questo?
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Offline Guit

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Re: presentazione
« Risposta #7 il: Giugno 22, 2010, 14:35:53 pm »
Ma non è che magari il monopolio femminile nella scuoa deriva dal fatto che le donne normalmente si fanno carico di un doppio lavoro e la scuola è l'unico posto che garantisce in pratica di poter lavorare ed  accudire marito/figli?


Il monopolio della donna nella scuola ha la stessa origine culturale del monopolio negli affidi.



Take the red pill

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Re: presentazione
« Risposta #8 il: Giugno 22, 2010, 15:04:42 pm »
Il monopolio della donna nella scuola ha la stessa origine culturale del monopolio negli affidi.

No, è diverso; nella scuola tanti uomini non vogliono entrarci proprio, non la ritengono il massimo della gratificazione (me compreso);
per gli affidi esiste una tirannia perpetrata da Giudici che dovrebbero essere imparziali ma che non lo sono. E' molto più grave e doloso lo scandalo dell'affidamento esclusivo della prole.

Offline ilmarmocchio

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Re: presentazione
« Risposta #9 il: Giugno 22, 2010, 19:52:11 pm »
No, è diverso; nella scuola tanti uomini non vogliono entrarci proprio, non la ritengono il massimo della gratificazione (me compreso);
per gli affidi esiste una tirannia perpetrata da Giudici che dovrebbero essere imparziali ma che non lo sono. E' molto più grave e doloso lo scandalo dell'affidamento esclusivo della prole.

Quoto Uomo Innocente. Nella scuola c'e' scarsa convenienza economica ad entrare.
Lìaffido tutto al femminile invece, e' una aberrazione legale.
Tutte e 2 comunque, vanno contro l'uomo

Offline Rita

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Re: presentazione
« Risposta #10 il: Giugno 22, 2010, 20:34:32 pm »


Nessun uomo ha sulla schiena un doppio lavoro?? Siamo sicuri di questo?
vado un attimo O.T. perchè ho sempre trovato curioso come solo negli ultimi anni sia saltato alla ribalta la litania delle donne col doppio lavoro: cioè praticamente da quando anche gli uomini hanno iniziato la collaborazione domestica (è inutile negarlo, è raro trovare uomini com'era mio padre che a casa non facciano proprio niente, che non cucinino non preparino almeno il tavolo, non   vadano  ad accompagnare e prendere i bambini - quello lo faceva pure mio papà  :wub:)
  e da quando il lavoro casalingo è diventato tecnologizzato, veloce e consiste perlopiù nel fare la lavatrice, passare l'aspirapolvere e cucinare carne e verdure già pulite, tagliate e preparate.

Le donne pare che oggi abbiano tutte abbiano un doppio lavoro  :cry: e gli uomini no.

Peccato che fino a quaranta/cinquant'anni fa, almeno in provincia, gli uomini con famiglia   avevano quasi tutti un doppio lavoro - da dipendente e libero: mio padre faceva il tranviere e l'allevatore a tempo perso. Mio cugino era  operaio turnista in Fiat , contadino e giardiniere a tempo perso mentre sua moglie faceva la casalinga in casa e le pulizie fuori ed è con questo sistema che hanno fatto studiare entrambe le figlie perchè potessero prendersi la laurea e lavorare finalmente da precarie insieme ai loro mariti  :lol:

Ma quasi tutti gli "emigranti" dalla campagna alla città hanno continuato a fare doppi lavori per far studiare i figli, per farsi la casa etc.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Utente Cacellato

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Re: presentazione
« Risposta #11 il: Giugno 22, 2010, 21:12:31 pm »
vado un attimo O.T. perchè ho sempre trovato curioso come solo negli ultimi anni sia saltato alla ribalta la litania delle donne col doppio lavoro: cioè praticamente da quando anche gli uomini hanno iniziato la collaborazione domestica (è inutile negarlo, è raro trovare uomini com'era mio padre che a casa non facciano proprio niente, che non cucinino non preparino almeno il tavolo, non   vadano  ad accompagnare e prendere i bambini - quello lo faceva pure mio papà  :wub:)
  e da quando il lavoro casalingo è diventato tecnologizzato, veloce e consiste perlopiù nel fare la lavatrice, passare l'aspirapolvere e cucinare carne e verdure già pulite, tagliate e preparate.

Le donne pare che oggi abbiano tutte abbiano un doppio lavoro  :cry: e gli uomini no.

Peccato che fino a quaranta/cinquant'anni fa, almeno in provincia, gli uomini con famiglia  avevano quasi tutti un doppio lavoro - da dipendente e libero: mio padre faceva il tranviere e l'allevatore a tempo perso. Mio cugino era  operaio turnista in Fiat , contadino e giardiniere a tempo perso mentre sua moglie faceva la casalinga in casa e le pulizie fuori ed è con questo sistema che hanno fatto studiare entrambe le figlie perchè potessero prendersi la laurea e lavorare finalmente da precarie insieme ai loro mariti  :lol:

Ma quasi tutti gli "emigranti" dalla campagna alla città hanno continuato a fare doppi lavori per far studiare i figli, per farsi la casa etc.

Rita...  grazie!!!!!  :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :)

Anche mio padre lavorava in fabbrica (dove peraltro lavorava anche mia madre).

Ed egli faceva doppi lavori (e anche duri... muratore salutari per poter guadagnare qualcosina in più per permettere a me e mio fratello di poter studiare. E così facevano tutti i padri di famiglia che vivevano vicino a casa mia. Ora mi sto chiedendo se sia una cosa che si verificava solo nella mia via (non penso!!!) o sia molto più generalizzata nella società. E di questa cosa le donne sembra che non se ne ricordino (fanno finta???).
Non continuiamo a dire che il "doppio carico di lavoro" sia esclusivamente a carico femminile, poiché, semplicemente, non è vero!
« Ultima modifica: Giugno 22, 2010, 21:27:24 pm da LesPaul »
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
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Offline Animus

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Re: presentazione
« Risposta #12 il: Giugno 22, 2010, 21:17:16 pm »
vado un attimo O.T. ....


Questo tuo post lo trovo molto preoccupante, funesto....
Per carita' giusto, ma quello che mi fa pensare e', contro che diavoleria si sta combattendo? :cry:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Guit

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Re: presentazione
« Risposta #13 il: Giugno 23, 2010, 18:23:48 pm »
Citazione
Il monopolio della donna nella scuola ha la stessa origine culturale del monopolio negli affidi.
No, è diverso; nella scuola tanti uomini non vogliono entrarci proprio, non la ritengono il massimo della gratificazione (me compreso);

Quindi è come dicevo io. Non lo vedono come il massimo della gratificazione perché c'è un problema culturale di fondo. Una estromissione esistenziale dalla dimensione educativa, che è la stessa sulla quale si basa il monopolio materno nei tribunali.

Citazione
per gli affidi esiste una tirannia perpetrata da Giudici che dovrebbero essere imparziali ma che non lo sono. E' molto più grave e doloso lo scandalo dell'affidamento esclusivo della prole.

Non sono d'accordo. Il comportamento dei giudici non fa che seguire il sistema di valori antipaterno.

Il problema nasce fuori dai tribunali. E' questo che i padri separati non hanno ancora capito (o non vogliono capire).

Ed è per questo che il problema non si risolverà finché non cambierà il modo di concepire la presenza maschile nella società.


Take the red pill

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Re: presentazione
« Risposta #14 il: Giugno 23, 2010, 18:52:16 pm »
Quindi è come dicevo io. Non lo vedono come il massimo della gratificazione perché c'è un problema culturale di fondo. Una estromissione esistenziale dalla dimensione educativa, che è la stessa sulla quale si basa il monopolio materno nei tribunali.

Non intendevo questo; non credo che gli uomini cerchino le loro gratificazioni dopo essere stati "influenzati" dal problema culturale di fondo. L'uomo nella sua Natura (cacciatore, esploratore, costruttore, amante del rischio..etc.) non ha, proprio nel DNA intendo, una grande attrazione per un lavoro che lo "comprime" ad educare 20 - 30 persone.


Non sono d'accordo. Il comportamento dei giudici non fa che seguire il sistema di valori antipaterno.

Il problema nasce fuori dai tribunali. E' questo che i padri separati non hanno ancora capito (o non vogliono capire).

Ed è per questo che il problema non si risolverà finché non cambierà il modo di concepire la presenza maschile nella società.

Affermando questo tu, non tanto implicitamente, sostieni che i Giudici, invece di applicare nel modo più equilibrato possibile ed imparziale verso i due coniugi il Diritto di Famiglia, "seguono" il sentimento popolare del momento che vuole estromettere i padri da casa.

Allora, se così fosse, è ancora più biasimevole il loro lavoro!

Ti ricordo che, a prescindere dall'aria che si respira fuori dai Tribunali che tra l'altro non ritengo così a senso unico come affermi tu, esiste una Legge (54/2006) totalmente ignorata e disattesa dai Giudici.

Non è cosa da poco..èh..  in uno Stato di Diritto!