Autore Topic: omofobia: problema africano e mediorientale  (Letto 2271 volte)

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omofobia: problema africano e mediorientale
« il: Maggio 17, 2021, 14:08:56 pm »
Ecco il quadro:

https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_nel_mondo#:~:text=A%20luglio%202020%20l%27omosessualit%C3%A0,in%205%20giurisdizioni%20sub%2Dnazionali.


i grossi problemi a livello legislativo sono in africa e in medioriente. 

la russa limita la libertà di associazione. 

in occidente non vi sono problemi a livello legislativo.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline Vicus

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #1 il: Maggio 17, 2021, 15:06:59 pm »
Il modello russo mi pare il migliore: libertà di fare quel che si vuole in camera da letto ma nessun riconoscimento giuridico o propaganda (pride ecc.)
Non mi riferisco a ragioni morali: propagandare lo stile di vita omosessuale e addirittura riconoscere i cd. matrimoni omo ha un impatto oggettivamente devastante sulla società e anche sugli uomini:
1. Implosione demografica
2. Adozioni omo di cui sono documentati i frequenti abusi, oltre ad aberrazioni come somministrazione di ormoni ed impedimenti educativi a diventare uomini
3. Crescente eterofobia e discriminazione maschile ("maschilità tossica"), già ora gli psicologi USA considerano l'essere uomini NORMALI come una malattia mentale:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1002.0.html
Se esiste una maschilità tossica, perché non un'omosessualità tossica? Di genitori abusanti per esempio?

Concordo con Fabrizio Marchi, la sinistra dovrebbe occuparsi di lavoratori (ce ne sarebbe davvero bisogno) non di diritti edonistici che servono anche a distogliere l'attenzione da gravi problemi sociali.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #2 il: Maggio 17, 2021, 15:15:11 pm »


io invece sono per la legalizzazione delle coppie omosessuali e la libertà di  associarsi. 

il comportamento di tizio etero non dipende dal comportamento di caio omosessuale nè la denatalità è legata alle leggi pro gay (ma ampiamente antecedente).

con marchi sono d'accordo anche io:   in italia esiste una tutela con le unioni civili ed è vietata la discriminazione.  A livello legislativo occorre solo qualche ritocco ma niente di allarmante o urgente,
è ora di concentrarsi sul mondo del lavoro e sulla sperequazione sociale.
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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #3 il: Maggio 17, 2021, 23:13:29 pm »
Nel frattempo mentre costosi aborti e cambi di sesso con fondi pubblici hanno priorità assoluta (perfino col COVID), malattie maschili non vengono più curate o passano in eterne liste d'attesa.
Chi ha problemi alla prostata deve attendere anche mesi (o anni?) e vedersi passare avanti il "disforico" di turno, per il quale si prodigano équipe di qualificati chirurghi che ci sono voluti anni a sfornare, per occuparsi di cose serie
« Ultima modifica: Maggio 18, 2021, 22:21:06 pm da Vicus »
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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #4 il: Maggio 18, 2021, 07:15:10 am »
La scarsa attenzione alle malattie maschile è un ' eredità del patriarcato per chi l uomo doveva essere forte sempre, non c entra con la legalizzazione dell omosessualità.

L aiuto ai transgender, anche loro pagano le tasse sai,  lo trovo corretto e se si han bisogno di soldi si possono prendere dai mille sprechi dei Boiardi di Stato o tassando gli speculatori.
La guerra tra poveri non è molto furba
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Offline Antonio

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #5 il: Maggio 18, 2021, 14:34:46 pm »
L aiuto ai transgender, anche loro pagano le tasse sai,  lo trovo corretto e se si han bisogno di soldi si possono prendere dai mille sprechi dei Boiardi di Stato o tassando gli speculatori.
La guerra tra poveri non è molto furba

Anche perché il numero dei transgender è estremamente limitato, difficile credere che siano la causa delle infinite liste di attesa di pazienti oncologici ecc 😅

Per risanare la sanità, disse qualcuno, non c'è bisogno di chiedere più tasse, basterebbe che  smettessero di rubare

Offline Vicus

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #6 il: Maggio 18, 2021, 22:31:46 pm »
Il numero è limitato ADESSO, coi corsi gender (già pronti in diverse regioni prima del DDL) distruggeranno tantissimi uomini anche nel fisico. La profezia di Pasolini si avvera, la violenza del Capitale arriva all'identità biologica e diventa biocrazia.
Sei milioni di aborti non sono uno scherzo, già ora persino negli spazi maschili non mancano utenti che vogliono prendere ormoni per soddisfare le loro pulsioni tra loro. La sanità è al collasso e ogni medico conta.
Gli interventi di cambio di sesso sono un'aberrazione medica, danno luogo a infezioni e a gravi complicazioni, sarebbe molto meglio anche per gli interessati cambiare la testa anziché il resto.
Viviamo in un Paese senza sovranità monetaria, pachiamo interessi per prestiti di carta che potremmo stamparci da noi, questo si chiama usura. A pagare rovinosi interessi saranno sempre i poveri, gli speculatori delocalizzano in paradisi fiscali e godono della più completa immunità (è più facile che l'uomo arrivi su Marte che lo zio George vada in galera).
La scarsa attenzione alle malattie maschili è dovuta alla sanità carente, se gli ospedali chiudono non è colpa del patriarcato ma degli interessi che paghiamo (e che assorbono la maggior parte delle nostre tasse) come pure delle cure gratuite a immigrati (non contribuenti e inoccupabili) che ormai si contano a milioni.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Antonio

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #7 il: Maggio 19, 2021, 12:30:46 pm »
Io, per principio, ascolto tutte le campane (leggo perfino ciò che scrivono i guru di Casapound 😂)

Quindi ho visionato anche parecchi video sui trans e dire "risolvessero i problemi che hanno in testa" è troppo semplicistico.
In alcuni casi, la terapia ormonale è funzionale a correggere il loro corredo ormonale sballato.
E in alcuni casi, questo si traduce con il "cambio di sesso".
Le disfunzioni ormonali non puoi correggerle con la chiacchierata dallo psicologo

Sono d'accordissimo sul fatto che imbottire un adolescente di ormoni, per diagnosi affrettate, sia un'aberrazione, visto che poi non possono più tornare indietro. Ma lì si tratta appunto di diagnosi affrettate.

Tante persone si sono esposte per raccontare la loro storia, una in particolare mi aveva colpito.
Una ragazza che aveva passato la gioventù fra droga, criminalità e disagi vari, ha raggiunto l'equilibrio solo con la terapia ormonale e il cambio di sesso. Non era bipolare, non aveva un disturbo borderline. Era disforia di genere. E aveva pure una famiglia relativamente stabile, quindi non aveva subito traumi infantili o cose così.

Poi se uno è credente e vede nel cambio di sesso un offesa alla creazione, è un altro discorso. però anche spostandolo su quel piano, che senso ha che dio abbia creato la disforia di genere e altri disturbi simili? Mandi sul pianeta Terra una manciata di persone che soffrono per il loro corredo ormonale sballato e coinvolgono altri innocenti nelle loro follie. Dobbiamo subire passivamente? Se uno è bipolare, lo si forza a prendere farmaci per limitare i danni (nonostante anche gli psicofarmaci abbiano pesanti effetti collaterali). Perché per la disforia di genere dovrebbe essere diverso?

Ai fini della convivenza nella società civile, l'unica cosa che conta è che uno rispetti la legge, paghi le tasse e non rompa le balle. Quindi ben venga il cambio di sesso in chi ha la disforia, se questo è l'unica via efficace.

Riconoscere ciò non vuol dire accettare la propaganda gender-fluid, esaltarsi per la linea di smalti di Fedez o appoggiare il licenziamento di chiunque twitti che esistono i due sessi
(come è successo in UK con Maya Forstater e la conseguente shit storm sulla Rowling)
Non si combatte il bullismo facendo passare per normale il cambio di sesso, che è una cosa estremamente delicata oltre che molto rara a cui si dovrebbe ricorrere in via del tutto eccezionale.

Offline Vicus

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #8 il: Maggio 19, 2021, 23:09:57 pm »
Quindi se la diagnosi non è affrettata si può imbottire un adolescente di ormoni? E il consenso chi lo dà, la coppia lesbica che lo ha adottato? Ci sono stati casi di suicidi per questo, al punto che persino la femminista Svezia ha fatto marcia indietro.
Se appoggiate l'agenda LGBT votate Casapound, sostengono l'Arcobaleno al 100%.
Se un uomo si crede una donna, un albero o Napoleone ha bisogno di cure (col suo consenso). Punto.
C'è chi non arriva alla terza settimana, chi non può permettersi di avere figli, chi non viene curato. Io non intendo finanziare costose terapie ormonali, aborti e cambi di sesso i cui costi comprendono necessariamente anni di infezioni e le malattie causate da interventi contro natura. Chi vuole lo faccia a sue spese.
Dai manuali psichiatrici sono state derubricate addirittura le allucinazioni, ma è stata aggiunta la "disforia" e anche la maschilità, che gli psicologi USA considerano una malattia mentale. Questa pseudoscienza ideologica va sbugiardata.
Ai fini della convivenza civile, non si possono far crescere uomini in famiglie omosex, ed è molto dubbio che i cambi di sesso non abbiano un impatto sociale, considerate le malattie fisiche che provocano e anche l'alto tasso di suicidi e squilibri della personalità tra certe categorie di persone:
http://www.bastabugie.it/it/includi_articolo.php?id=3495

BASTA ASSECONDARE BUGIE E POLITICAMENTE CORRETTO CHE POSSONO SOLTANTO NUOCERCI IN QUANTO UOMINI
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Offline Alexandros

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #9 il: Maggio 20, 2021, 01:15:15 am »
"Una ragazza che aveva passato la gioventù fra droga, criminalità e disagi vari, ha raggiunto l'equilibrio solo con la terapia ormonale e il cambio di sesso." seguito da "E aveva pure una famiglia relativamente stabile, quindi non aveva subito traumi infantili o cose così."

Ok...

Il problema secondo me è che l'ideologia di genere sta diventando una moda, spinta instancabilmente dai media. La persona media ha già una completa assenza di personalità, se mettiamo nel mezzo anche dei ragazzini in età di sviluppo che ingoiano tutto quello che viene loro proposto, allora ci troviamo di fronte ad una vera e propria circonvenzione d'incapace su scala mondiale.

Ci tengo a precisare, dato che nessuno l'ha fatto finora, che l'ideologia di genere è per l'appunto questo, un'ideologia. Non è una scienza, non c'è niente di scientifico nella teoria del gender. Questo è molto importante capirlo, perché da come ne parlano alcuni, come se si trattasse di una cosa ovvia, osservabile come la gravità... beh mi cadono le braccia per terra. Ne consegue che la diagnosi non ha nulla di scientifico, non ci sono tracce biologiche che possono mettere in risalto eventuali anomalie, infatti la disforia di genere viene diagnosticata da uno psichiatra tramite colloqui.

Questo è quello che succede quando si seguono le mode provenienti dalla nazione più imbecille del mondo civilizzato.
Tutto ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.

Offline Vicus

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #10 il: Maggio 20, 2021, 01:48:35 am »
Meglio di così non si poteva dire. Le acrobazie argomentative impiegate per giustificare questa pseudoscienza sono incredibili, come anche l'aneddotica addotta come "prova", a metà tra leggenda sperimentale e fiaba dei fratelli Grimm, che vorrebbe persone dalla vita in macerie (ma provenienti da famiglie esemplari) che una volta cambiato sesso trovano un perfetto equilibrio. Semplicemente non è possibile. Ho assistito anni fa a una trasmissione su un tale che aveva cambiato sesso, malgrado i sorrisi era rimasto un groviglio di problemi.
Come il femminismo ricorre alla narrativa da 100 anni, non stupisce che anche l'Arcobaleno, sua logica evoluzione, abbia creato le mitologie che spaccia per verità. Scientifiche.
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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #11 il: Maggio 20, 2021, 23:41:35 pm »
Ai transamici farà molto piacere sapere che nella "pioggia di miliardi in arrivo" c'è ne sono una quindicina destinati alle associazioni LGBT per la "promozione della inclusivita" (vi lascio immaginare in quali misure democratiche e rispettose dell'altrui libertà essa consista).
Qualcuno ha dedicato molto tempo a denunciare l'industria dei centri antiviolenza. Ma per i fondi alle associazioni LGBT e alla già disastrata sanità, semaforo verde da tutti, anche dai movimenti maschili
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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #12 il: Maggio 20, 2021, 23:57:04 pm »
non ha nulla di scientifico, non ci sono tracce biologiche che possono mettere in risalto eventuali anomalie,


Ci sono quelli che nascono ermafroditi, vengono operati precocemente, crescono educati come femmine ma si identificano nel sesso opposto o viceversa. In quel caso l'evidenza biologica sta nell'organo sessuale confuso, pure lì si tratta di seguire la moda?

Offline Antonio

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #13 il: Maggio 20, 2021, 23:58:11 pm »
Quindi se la diagnosi non è affrettata si può imbottire un adolescente di ormoni?
No. è auspicabile che si faccia solo su un maggiorenne e solo dopo aver tentato altre strade nel corso di un lungo periodo di terapia...e dopo aver accertato che la disforia di genere sia la causa e non il sintomo di qualcos'altro.
Ciò che bisogna impedire è che tutto ciò sia condotto scriteriatamente, perché quelli che avrebbero bisogno della transizione sono veramente pochi

Se appoggiate l'agenda LGBT

Ma chi?

Se appoggiate l'agenda LGBT votate Casapound, sostengono l'Arcobaleno al 100%.
Casapound, per una questione di immagine, pubblicamente non osteggia le unioni civili ma continua a osteggiare il matrimonio omosessuale vero e proprio e anche l'adozione gay. Come si può dire che appoggi l'agenda arcobaleno al 100%?
Ma poi che c'entra, che hai capito, che voto Casapound? 🤦🏻‍♂️

Ai fini della convivenza civile, non si possono far crescere uomini in famiglie omosex,

Infatti non l'ho scritto eheh


Non hai scritto cose diverse da quello che intendo anch'io, con una sola differenza. Che tu neghi l'esistenza del disturbo di genere..

Anche per l'omosessualità su questo forum si fa un discorso analogo. Per adesso non è stato riconosciuto un fattore genetico che influenzi l'orientamento e questo è comodo per chi sostiene che l'omosessualità sia una SCELTA, uno stile di vita, come dice Silvana De Mari. Se un gay non riesce a bombare una donna e ne prova repulsione...è solo perché fa i capricci, perché non vuole rinunciare a sguazzare nelle sue scelte sbagliate...
Quindi si può colpevolizzarlo e dirgli "smettila di FARE il ricchione"

Ci sono video commoventi di gay pentiti che si sono sposati e portano la loro testimonianza. Ma mi chiedo, osservando la loro gestualità e il loro modo super femmineo di parlare, se siano realmente felici nelle loro nuove vite da etero o se non sia una bugia che raccontano a loro stessi per farsi accettare dal loro ambiente di riferimento.

Del resto, un mio amico culturista che riempie Facebook delle sue foto mezzo nudo, viene sempre contattato da gay che gli chiedono di bombare. Alcuni di loro sono padri di famiglia. Allora il mio amico, ergendosi a moralizzatore dei costumi, risponde "ma non ti vergogni? Hai dei figli! Tradisci tua moglie!"
E di solito quelli rispondono: "Non puoi capire..."
Certamente noi non possiamo capire, però qualcosa mi dice che facevano meglio a non sposarsi, anziché vivere una vita di ipocrisia e repressione. Perche così si finisce come József Szájer.

(Mo scommetto che sarò accusato di essere un estremista progressista arcobaleno hippy sessantottino. Quando alla fine ciò che penso non è niente de che, niente di trasgressivo... mi trovo semplicemente d'accordo con ciò che dice Bhishma. Di solito)
 

Offline Vicus

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Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #14 il: Maggio 21, 2021, 01:20:55 am »
Non nascondiamoci dietro a un dito: la teoria pseudoscientifica della disforia apre la porta a scenari socialmente disastrosi, adozioni in primis. O vogliamo "discriminare" i genitori transgender? Se si ammette disforia e cambio di sesso, non si potrà impedire a un transgender di adottare. E' un concetto elementare da afferrare, non riesco a capire come chi lo neghi ("accetto la disforia ma sono contro le adozioni") possa essere in buona fede.
Inoltre la maggior parte degli uomini negli spazi maschili si disinteressa di queste tematiche, per cui quando difende gli LGBT c'è la forte possibilità che abbia ragioni particolari. Personalmente diffido di opinioni politicamente corrette su femminismo "buono", presunta misoginia delle opinioni espresse qui e, ovviamente, appoggio all'agenda LGBT e alle sue teorie assurde.
Non posso non rimarcare che usi il tipico argomentario LGBT: gli ermafroditi (fenomeno rarissimo), la disforia come fatto scientifico assodato, transgender sull'orlo del suicidio che una volta cambiato sesso risolvono magicamente i loro problemi e vivono per sempre felici e contenti.
E' falso che i gay siano felici, malgrado i crescenti privilegi che esondano nella limitazione delle libertà democratiche. Gran parte di loro cova un'odio di sé e repulsione più o meno inconscia per la loro condizione.
Anche la terminologia "ipocrisia e repressione" è decisamente tipica... Chi vuole può curarsi (cosa che col DDL sarà probabilmente VIETATA), chi non vuole può continuare a fare il gay senza però imporre la sua visione della sessualità alla società intera, nelle scuole, nelle aziende, vietando libere opinioni e pacifiche manifestazioni. Di questo passo gli uomini normali faranno la fine di Alan Turing... che fu costretto alla castrazione chimica. Pare una battuta, ma già gli psicologi USA dicono che la maschilità è una malattia da curare (con le buone o le cattive). E la musica della maschilità tossica la conoscete.
La sinistra che si occupa di diritti edonistici anziché di tutela del lavoro (in via di smantellamento) è un dato certamente preoccupante perché se anche chi dovrebbe difenderli se la fa con banche, multinazionali e altri poteri globali che fine faranno?
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