Autore Topic: Scuola inglese denuncia cappellano all’antiterrorismo: non approva il gender  (Letto 906 volte)

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Scuola inglese denuncia cappellano all’antiterrorismo: “Ha detto agli alunni di opporsi al gender”

Il Primato Nazionale

Roma, 10 mag — Il Trent College, liceo nei pressi di NotEvviva la tolleranza, l'apertura e l'inclusione:


Scuola inglese denuncia cappellano all’antiterrorismo: “Ha detto agli alunni di opporsi al gender”

Il Primato Nazionale

Roma, 10 mag — Il Trent College, liceo nei pressi di Nottingham, ha segnalato il cappellano dell’istituto al programma di prevenzione del terrorismo dopo che questi aveva tenuto un sermone in cui spiegava agli alunni che potevano anche non essere d’accordo con l’ideologia gender.

Il protagonista dell’assurda vicenda è il reverendo dott. Bernard Randall, 48 anni. La scuola ha denunciato Randall al programma Prevent che mette sotto la lente d’ingrandimento i cittadini a rischio di radicalizzazione. Dopo accurate indagini, la polizia ha per fortuna decretato che il cappellano non rappresentava alcuna minaccia terroristica. Lo riferisce il Mail on Sunday.

Il parroco cita in giudizio la scuola
Ma l’episodio non finisce qui e tocca ben più alte vette di follia. Secondo quanto riportato dallo stesso cappellano, la scuola lo avrebbe inizialmente avvertito che i futuri sermoni avrebbero subito un’opera preventiva di censura, per poi licenziarlo poco tempo dopo, riducendo così la sua «carriera e vita» a «brandelli». Randal non si è però dato per vinto e ha citato in giudizio la scuola per discriminazione, molestie, vittimizzazione e licenziamento ingiusto.

I fatti risalgono al giugno 2019, mese in cui Randall lesse il sermone davanti agli alunni: «A nessuno dovrebbe essere detto che deve accettare per forza l’ideologia Lgbt». Il cappellano aveva precisato che «dovremmo rispettare le convinzioni degli altri, anche dove siamo in disaccordo». E ancora: «Dobbiamo trattarci l’un l’altro con rispetto, senza attacchi personali: questo è ciò che significa amare il prossimo come sé stessi

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Assurdo: la scuola licenzia il cappellano perché ha detto agli alunni di opporsi alle teorie gender

L’ultimo effetto del conformismo della cancel culture è visibile nel Regno Unito, nel caso del reverendo Bernard Randall, 48 anni, cacciato dal Trent College perché contrario all’indottrinamento Lgbt in classe. Randall aveva detto agli alunni che avevano diritto ad opporsi all’ideologia Lgbt così come avevano il diritto di dire no alla Brexit o alla conversione all’Islam.

Il sermone di Randall finito sotto accusa
Un discorso, quello di Randall agli alunni, in cui li invitava al rispetto reciproco: “Quando le ideologie competono, dovremmo rispettare le convinzioni degli altri, anche dove siamo in disaccordo”. E ancora: “Dobbiamo trattarci l’un l’altro con rispetto, non attacchi personali: questo è ciò che significa amare il prossimo come se stessi. Discuti con tutti i mezzi, fai un dibattito ragionato sulle convinzioni, ma mentre va bene cercare di persuadersi a vicenda, a nessuno dovrebbe essere detto che deve accettare un’ideologia. Ama la persona, anche quando non ti piacciono le sue idee. Non denigrare una persona semplicemente per avere opinioni e convinzioni che non condividi”.

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La scuola ha segnalato il cappellano all’antiterrorismo
La scuola lo ha addirittura segnalato  al programma Prevent, che identifica le persone a rischio di radicalizzazione, come se il reverendo fosse insomma un potenziale terrorista. Ma la polizia ha accertato che Randall era a posto e non rappresentava una minaccia alla sicurezza. Il cappellano era entrato a far parte della scuola nel 2015 per fornire assistenza pastorale e guidare i servizi dell’istituto. Ha affermato che il suo sermone era stato provocato dalle preoccupazioni per un’organizzazione chiamata Educate & Celebrate, gestita dalla dott.ssa Elly Barnes, che era stata invitata a fornire formazione sull’inclusione LGBT nella scuola. La cultura del politicamente corretto è ormai una chiesa che brucia sul rogo gli eretici, ha commentato Randall.

Sanzioni sul lavoro se si criticano le teorie gender
E il suo è un caso tutt’altro che isolato. E’ di qualche giorno fa infatti la lettera al Times di 40 donne che denunciano come siano a rischio, in Inghilterra, le lavoratrici che mettono in discussione le teorie gender. Le attiviste per la libertà di parola affermano che i datori di lavoro di un quarto dei lavoratori britannici si sono iscritti al programma “Diversity Champions” gestito dall’ente benefico LGBT Stonewall. Significa che se le persone mettono in dubbio ciò che gli attivisti chiamano “legge di Stonewall” – secondo cui “le donne trans sono donne” e “gli uomini trans sono uomini ” – rischiano la sanzione.

https://www.secoloditalia.it/2021/05/assurdo-la-scuola-licenzia-il-cappellano-perche-ha-detto-agli-alunni-di-opporsi-alle-teorie-gender/tingham, ha segnalato il cappellano dell’istituto al programma di prevenzione del terrorismo dopo che questi aveva tenuto un sermone in cui spiegava agli alunni che potevano anche non essere d’accordo con l’ideologia gender.

Il protagonista dell’assurda vicenda è il reverendo dott. Bernard Randall, 48 anni. La scuola ha denunciato Randall al programma Prevent che mette sotto la lente d’ingrandimento i cittadini a rischio di radicalizzazione. Dopo accurate indagini, la polizia ha per fortuna decretato che il cappellano non rappresentava alcuna minaccia terroristica. Lo riferisce il Mail on Sunday.

Il parroco cita in giudizio la scuola
Ma l’episodio non finisce qui e tocca ben più alte vette di follia. Secondo quanto riportato dallo stesso cappellano, la scuola lo avrebbe inizialmente avvertito che i futuri sermoni avrebbero subito un’opera preventiva di censura, per poi licenziarlo poco tempo dopo, riducendo così la sua «carriera e vita» a «brandelli». Randal non si è però dato per vinto e ha citato in giudizio la scuola per discriminazione, molestie, vittimizzazione e licenziamento ingiusto.

I fatti risalgono al giugno 2019, mese in cui Randall lesse il sermone davanti agli alunni: «A nessuno dovrebbe essere detto che deve accettare per forza l’ideologia Lgbt». Il cappellano aveva precisato che «dovremmo rispettare le convinzioni degli altri, anche dove siamo in disaccordo». E ancora: «Dobbiamo trattarci l’un l’altro con rispetto, senza attacchi personali: questo è ciò che significa amare il prossimo come sé stessi

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Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.