Autore Topic: omofobia: problema africano e mediorientale  (Letto 2195 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Alexandros

  • Affezionato
  • **
  • Post: 163
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #15 il: Maggio 21, 2021, 20:53:51 pm »
Ci sono quelli che nascono ermafroditi, vengono operati precocemente, crescono educati come femmine ma si identificano nel sesso opposto o viceversa. In quel caso l'evidenza biologica sta nell'organo sessuale confuso, pure lì si tratta di seguire la moda?

Quello a cui molto probabilmente ti riferisci è una malattia genetica: https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?Lng=IT&Expert=242

A livello genetico sei sempre maschio o femmina, le mutazioni riguardano malformazioni dei genitali, ma se è presente il cromosoma Y sei un maschio, c'è poco da fare.

Per quanto riguarda la disforia di genere, che è un disturbo della personalità (il termine disforia indica questo), vien da chiedersi come è possibile riconoscersi in un genere che non ci appartiene. Se io sono un uomo (e quindi ho il corpo di un uomo), che non si riconosce nel proprio genere, come faccio a sapere come si sente una donna? Si tratta di un'esperienza che si trova al di fuori della mia possibilità conoscitiva. Come faccio ad avere esperienza di ciò che non sono? E' una teoria che epistemologicamente non ha senso.
Tutto ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.

Offline Antonio

  • Affezionato
  • **
  • Post: 114
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #16 il: Maggio 22, 2021, 23:32:56 pm »
Come faccio ad avere esperienza di ciò che non sono?

Penso per identificazione. Crescendo a contatto con maschi e femmine, si identificano spontaneamente nel modello che riconoscono come proprio (?)

Offline Antonio

  • Affezionato
  • **
  • Post: 114
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #17 il: Maggio 22, 2021, 23:35:56 pm »
Se si ammette disforia e cambio di sesso, non si potrà impedire a un transgender di adottare.
Il punto è che la transazione di sesso esiste già adesso. Il massimo che si può fare e circoscrivere fermamente la possibilità di adozione alle sole coppie tradizionali. E smetterla con la propaganda

Inoltre la maggior parte degli uomini negli spazi maschili si disinteressa di queste tematiche
La maggior parte. Quindi, statisticamente, uno o due che non la pensino precisamente come te, dovevi incontrarli, prima o poi.
Ma del resto anche alcuni miei amici di "sinistra", quando evidenzio la deriva estremista che può prendere il ddl zan, si mettono subito sulla difensiva e dicono "Eh!se non sei d'accordo, sei omofobo!" 
Quindi non mi stupisce che la stessa reazione si abbia qui, al rovescio. Presentando un punto di vista più "morbido" o diverso, si viene visti con sospetto.

Anche qualche ora fa: ho scritto, sotto al post facebook della Boldrini, che l'alienazione parentale esiste. Qualcuno mi ha risposto che appoggio i pedofili. E dopo poco, il mio commento è stato eliminato dal team Boldrini

quando difende gli LGBT c'è la forte possibilità che abbia ragioni particolari.
Tipo? Di solito quello che mi dicono è "ma che, c'hai amici gay? tuo fratello è gay? sei gay?"
Amici vicini non ne ho, però conoscenze sì, e poi c'è il fratello di una mia amica stretta che è gay. Per i trans, si tratta di conoscenze superficiali. Tipo la commessa di una libreria dove andavo spesso; quando cambiò lavoro e se ne andò, mi dissero che era un ex uomo.
Ho conosciuto/frequentato persone molto diverse tra loro, alcune con storie particolari, altre INSOSPETTABILI avevano disturbi della personalità ed erano sotto psicofarmaci... per me è impossibile avere una visione monolitica e intransigente delle cose. 

Anche la terminologia "ipocrisia e repressione" è decisamente tipica...
E lo so, ma se un tizio, sposato con figli, offre dei soldi a un bodybuilder per bombare, come definiresti la sua vita, se non ipocrita e repressa?

E' falso che i gay siano felici, malgrado i crescenti privilegi che esondano nella limitazione delle libertà democratiche. Gran parte di loro cova un'odio di sé e repulsione più o meno inconscia per la loro condizione.
Certo è così.
Ma non sono tristi perché je piace er bananone.
Lo sono perché, facendo parte di una minoranza, seppur sostenuta dal politicamente corretto, rimarranno sempre in un solco alternativo alla morale dominante.
Ognuno vorrebbe sentirsi parte di un gruppo e avere consenso unanime. Ma il palliativo della propaganda pride, non cambierà mai il dato di fatto che i gay siano una minoranza e siano visti come una devianza rispetto alla norma dei grandi numeri.
Per accettare questo dato di fatto devi avere le palle quadre, non c'è niente di strano nell'ombra di tristezza che vedi; soprattutto alla luce del fatto che sono dilaniati, da un lato, dal bisogno di essere accettati, dall'altro dalla consapevolezza di non poter scegliere di essere etero. Quindi non appagheranno mai le aspettative dei genitori che vogliono i nipotini ecc. E ci sarà sempre una fetta di persone che guarderà a loro con scherno e ironia, se non con schifo e disprezzo.
Tu stesso Vicus, se avessi un figlio gay, non gli imporresti di smetterla? Non saresti molto duro con lui per "rieducarlo"? Siccome l'approvazione dei genitori è fondamentale per chiunque, hai voglia ad andare ai gay Pride... se sai che tuo padre ti schifa, avrai di te quel senso di repulsione che hai sottolineato prima.

Di questo passo gli uomini normali faranno la fine di Alan Turing... che fu costretto alla castrazione chimica.
Alan Turing non è l'esempio più calzante, la castrazione che ha subito non è stata inflitta da drag queen con le calze a rete 😅 hanno punito la sua omosessualità, con la castrazione

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 20984
  • Sesso: Maschio
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #18 il: Maggio 23, 2021, 00:12:34 am »
E ora stanno per fare lo stesso con gli uomini normali, considerati "sbagliati" e "malati". Forse non si arriverà a tanto, ma siamo già al punto in cui la maschilità è sospetta, potenzialmente criminale, "omofoba" e violenta.
Siamo arrivati al punto che per aver detto una banalità come "le donne oggi sono incapaci di affetto" (i divorzi lo dimostrano oltre ogni dubbio; altri miei post dimostrano peraltro che non generalizzo) sono stato accomunato dalla 27a Ora a terroristi e stragisti. Una diffamazione inquietante, dalle tinte più che orwelliane.

C'è poco da esser monolitici: la collettività non può farsi carico delle paturnie del singolo, per quanta umana comprensione si possa avere. Se uno anziché una donna crede di essere Napoleone, lo Stato non può pagargli la plastica facciale e metterlo alla testa di un esercito altrimenti si sente discriminato.
Se come dici qualcuno sta male e prende psicofarmaci deve andare dallo psicologo (se vuole), non eseguire complicate mutilazioni di cui molto spesso si pente, dai gravi effetti collaterali e che non risolvono il vero problema, che è nella testa.
E' stato anche osservato che solitamente questi soggetti attribuiscono i loro problemi personali alla società che ritengono "omofoba & patriarcale" e pretendono di adattarla, per citare Woody Allen, "alla stortura che sono diventati".
Ho grande stima di omosessuali come Pasolini, ne ho conosciuto anche qualcuno che mi ha aiutato nel lavoro e uno (molto noto) che aveva un'intelligenza e una cultura eccezionali. Quindi per me la condizione omosessuale di una persona non rappresenta un problema né un motivo di animosità. Diverso è il caso di gruppi organizzati che, strumentalizzando la condizione di queste persone, pretendono di bandire la maschilità, la famiglia naturale, il diritto ad avere due genitori di sesso diverso; lavoro di ampia portata iniziato col femminismo.
Sono cose non negoziabili che non si possono trattare con superficialità, per il bene della società a prescindere da questioni morali.

Noi uomini siamo REALMENTE discriminati nel lavoro, in famiglia, nelle aule dei tribunali. Forse dovremmo occuparci di più della NOSTRA situazione, invece di appoggiare agende politiche di lobbies che lavorano contro di noi, contro la nostra dignità di cittadini, di lavoratori e di padri.
E invece gli spazi maschili, specialmente quelli ammanicati col potere, dedicano quasi ogni giorno paginoni in favore dei matrimoni omo, delle (onerose) rivendicazioni trans, dei pride. Questo fa loro perdere ogni credibilità per quanto "poetici" possano essere certi articoli contro femministe semisconosciute, e li rivela per quello che sono: il potere che mette il piede nella porta del movimento maschile, per ridurlo ad una poltiglia informe di politicamente corretto di cui a fare le spese saranno solo gli uomini. Tutti.
« Ultima modifica: Maggio 23, 2021, 00:24:50 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 20984
  • Sesso: Maschio
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #19 il: Maggio 23, 2021, 11:54:45 am »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Antonio

  • Affezionato
  • **
  • Post: 114
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #20 il: Maggio 23, 2021, 12:04:09 pm »
Siamo d'accordo 👍

Offline fritz

  • Affezionato
  • **
  • Post: 758
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #21 il: Maggio 23, 2021, 14:48:50 pm »
Il modello russo mi pare il migliore: libertà di fare quel che si vuole in camera da letto ma nessun riconoscimento giuridico o propaganda (pride ecc.)
Non mi riferisco a ragioni morali: propagandare lo stile di vita omosessuale e addirittura riconoscere i cd. matrimoni omo ha un impatto oggettivamente devastante sulla società e anche sugli uomini:
1. Implosione demografica
2. Adozioni omo di cui sono documentati i frequenti abusi, oltre ad aberrazioni come somministrazione di ormoni ed impedimenti educativi a diventare uomini
3. Crescente eterofobia e discriminazione maschile ("maschilità tossica"), già ora gli psicologi USA considerano l'essere uomini NORMALI come una malattia mentale:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1002.0.html
Se esiste una maschilità tossica, perché non un'omosessualità tossica? Di genitori abusanti per esempio?

Concordo con Fabrizio Marchi, la sinistra dovrebbe occuparsi di lavoratori (ce ne sarebbe davvero bisogno) non di diritti edonistici che servono anche a distogliere l'attenzione da gravi problemi sociali.

Approvo TUTTO.

Ebbene, oggi domenica 23 maggio intorno alle ore 14.00 ho acceso la TV per un paio di minuti, DUE minuti. Repetita iuvant: DUE minuti assolutamente aleatori della mia giornata. Volevo vedere le previsioni meteo per domani ... E zac! Una pubblicita' del GOVERNO ITALIANO dove un signore con la barba va in una metro e trova due lesbiche (chissa' perche' son sempre donne, ma io una spiegazione la avrei) che si baciano sulla panchina e le guarda sbigottito. Poi ecco la frase retorica: "combatti anche tu l'omotransfobia".

Signori, bisogna essere totalmente lobotomizzati per non capire che questo e' un attacco senza precedenti alla Famiglia. L'ho ripetuto piu' volte in questo forum: distruggere la famiglia significa creare un popolo di mine vaganti senza radici ne' scopo nella vita, pronte ad eseguire come soldatini i serpeggianti suggerimenti dell'elite globale la quale, senza la resistenza del nucleo famigliare a protezione dei giovani, ha possibilita' di controllo senza precedenti.


Che si tratti di qualcosa di voluto dall'alto e' altresi' evidente. Basti pensare che gli omosessuali in tutto il mondo saranno si' e no il 2%, ma mai una minoranza cosi' ristretta della popolazione mondiale ha mai goduto di una propaganda cosi' feroce, in nome del politicamente corretto (ossia della nuova psico-polizia di stampo Orwelliano) il quale accetta l'opinione libera ... Si', libera, libera di dire esattamente quello che dicono loro.

Infatti, guardate cosa succede se NON dici quello che vogliono loro:


Il ddl zan, se approvato, portera' esattamente a questo.

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 20984
  • Sesso: Maschio
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #22 il: Maggio 23, 2021, 23:38:20 pm »
Non posso che essere anch'io d'accordo al 100%, secondo me gli uomini non si rendono conto della posta in gioco di leggi:
1. Liberticide
2. Antimaschili
Ci giochiamo il nostro diritto a essere uomini e ad avere libere opinioni da uomini. Già adesso il maschio eterosessuale è considerato "inquantomaschio" un malato mentale da curare:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1002.0.html
Tra poco in Italia non potremo più esprimere libere opinioni che non fanno male a nessuno, il video che hai postato ne è una prova inconfutabile e anche avere e diffondere valori maschili potrà essere considerato sospetto, illegale e socialmente pericoloso.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

  • Affezionato
  • **
  • Post: 758
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #23 il: Maggio 24, 2021, 03:37:51 am »
Anche perché il numero dei transgender è estremamente limitato,

Per capire come Vicus dica la cristallina e lampante verita' basterebbe solo che tu ti soffermassi a rileggere quello che scrivi. Almeno questa parte ... Che e' l'unica cosa che trovo davvero oggettivamente corretta.

Il mondo lgbt e' una minoranza netta della popolazione mondiale che pero' gode di privilegi, di una propaganda e di un supporto economico come nessun'altra minoranza. Neanche il mondo femminista, neanche quello dei bambini orfani o vittime di guerra. Nemmeno coloro che soffrono di HIV, o di altre malattie, hanno goduto di un tale riconoscimento mediatico.

La gente handicappata e/o con problemi motori viene discriminata OGNI GIORNO da datori di lavoro e  soprattutto donne, ma di questo nessuno ne parla.

Basterebbe dunque riflettere solo su questo per capire come tutto sia ben studiato a tavolino dall'alto, e non c'e' niente di spontaneo nelle campagne contro l'omotransfobia etc ... Dato che, non so a voi, ma a me non risulta affatto che in giro la gente stia a cercare omosessuali per stanarli e riempirli di botte. Anzi, non frega proprio niente a nessuno, e' questo il bello. Eppure ormai i media mainstream sono dominati da campagne incessanti e continue, ormai al limite del delirio con pubblicita' che non pubblicizzano piu' i prodotti ma l'omosessualita' ...

L'11% delle persone al mondo e' mancino, ma io non ho mai visto un simile schieramento di mezzi, risorse e megafoni per convincere la gente che "non e' la mano del diavolo".

Il mondo lgbt, se va bene, conta per il 2% mondiale. E casualmente sono tutti provenienti da famiglie abbienti (come mai in Africa questo fenomeno e' quasi assente? Ah, si', discriminazione. E allora perche' non vanno  a fare le campagne contro l'omotransfobia la'!?)


Insomma, solo chi non vuole convincersi ancora non ha capito che siamo ormai alle porte di una Sodoma e Gomorra, visto che la Storia e' ciclica (e non lineare come il piddino medio crede).

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 20984
  • Sesso: Maschio
Re:omofobia: problema africano e mediorientale
« Risposta #24 il: Maggio 24, 2021, 04:57:10 am »
Anche gli uomini vengono discriminati, dal mondo del lavoro vengono addirittura eliminati ma è un motivo di vanto altro che DDL.
E' evidente, tranne per chi soffre di complottofobia, che c'è un disegno dall'alto in cui gli omosessuali sono solo una pedina. Lo spiega un noto ricercatore e osservatore di bioetica a Bruxelles qui:
https://www.coscienzamaschile.com/blog/il-postumano-obiettivo-finale-dellantimaschile/

L'omosessualità è diventato il vero oggetto della pubblicità, tra poco il solo stile di vita considerato accettabile. Lo scrisse, profetico, il grande Elémire Zolla:
In questo nuovo clima l’androgino non suscita più allarme. … Il maschio e la femmina totali sembreranno forse presto anomalie irritanti“. Già ora gli uomini vengono dichiarati in quanto maschi malati, socialmente pericolosi, soggetti da sorvegliare e punire.

Per come hanno ridotto e svenduto il Paese, i rappresentanti di certi partiti dovrebbero essere processati per alto tradimento. Le folle sono scontente e forse un giorno subiranno lo stesso trattamento riservato a quel tale in una piazza di Milano.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.