E' di tragico dominio pubblico quello che è accaduto sul colle Mottarone, sopra Stresa: un cavo tranciato di un funivia che causa la caduta di una cabina che dopo un volo di cento metri si è schiantata al suolo portando alla morte 14 persone. Un solo sopravvissuto: un bimbo di cinque anni, salvato dal padre che, nell'imminenza dell'impatto, ha abbracciato il figlio proteggendolo con il suo corpo dalle prevedibili conseguenze della collisione. Come al solito, il gesto del padre è stato o silenziato o banalizzato o menzionato senza alcun commento di sorta, in modo asettico. Solo da qualche parte ho letto che "il padre ha fatto solo quello che QUALSIASI PADRE FAREBBE (e quindi cosa dovremmo, accendergli un cero?) in MODO ISTINTIVO" (e quindi il suo gesto è stato dettato dall'istinto, non dalla valutazione che non c'era più nulla da fare, se non provare a salvare il bambino e dalla scelta di sacrificarsi per il figlio). Anche da questi particolari e da tale vicenda si comprende bene la narrazione che oramai si è imposta nel mondo occidentale: gli uomini e soprattutto i padri hanno solo dei doveri. Ragion per cui, non vi è alcun bisogno di menzionare ed evidenziare i sacrifici che compiono per la famiglia, neppure il sacrificio estremo della vita. Il gesto era scontato, dovuto, prevedibile e doveroso. Nessuna meraviglia e nessun riconoscimento va fatto, quindi. Il gesto compiuto da quel padre era solo quello che LUI DOVEVA FARE. Chi intende farsi una famiglia è avvisato.