Aggiornamenti Sociali vuole Riscrivere il Catechismo ad Usum Zan. Mons. Ics.
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mons. Ics ha letto su un sito che ben conoscete e apprezzate, Korazym.org, quello che
“Aggiornamenti Sociali”, una rivista dei gesuiti scrive a proposito del DDL liberticida Zan, sposando in pieno la favola (smentita dal Pew Research Institute) di un’Italia ostile agli omosessuali. Leggete che riflessioni trae mons. Ics dai – come definirli? – ***** di padre Giacomo Costa. Buona lettura.
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Mons ICS a Tosatti.
IL NUOVO CATECHISMO SECONDO ZANCaro Tosatti,
chissà se il signor Zan sa che grazie alla sua legge verrà addirittura proposto di cambiare il Catechismo della Chiesa Cattolica. Leggo su Korazym (allegato) quello che il direttore di Aggiornamenti Sociali, il padre Gesuita Giacomo Costa, pensa degli italiani.
Che siano razzisti, omofobi, maschilisti e che naturalmente la Legge Zan sia pertanto necessaria e risolutiva.
Il nostro padre Costa,
allievo e successore di p. Arrupe e p. Sorge, fa il suo mestiere secondo le direttive ricevute, ed è anche abile nel proporle. P. Costa è portavoce di un gioco strategico che con la difesa della Legge Zan ha solo un collegamento strumentale.
Il gioco del padre Gesuita è molto più “raffinato” e
consiste nel cercare di proporre la modifica del Catechismo della Chiesa cattolica, adeguandolo al contenuto della legge Zan.
Nel Catechismo infatti l’omosessualità viene definita “intrinsecamente disordinata”.
Con abilità gesuitica p. Costa la assimila alla espressione antisemita, a suo tempo tolta dal Catechismo: “perfidi giudei” e “popolo deicida”, che (secondo il nostro) accentuò l’ odio razziale.
Così suggerisce di togliere l’espressione riferita alla omosessualità “intrinsecamente disordinata” perché favorirebbe violenza omofoba, anziché favorire fratellanza, ecc.
Perché tanta attenzione da parte di p. Costa a modificare il Catechismo? Cambiare formule chiave delle preghiere cattoliche, della liturgia della messa, del catechismo, aiuta a
cambiare la dottrina, i dogmi.
Peraltro come sostiene il padre Generale dei Gesuiti (p. Sosa) mica c’era il registratore all’Ultima Cena e
Sodoma e Gomorra furono distrutte perché non accoglievano i forestieri . Ah!
questi gesuiti, santi e per secoli orientati solo alla maggior gloria di Dio, ma spesso tentati dal positivismo.
In un curioso, divertente ed intrigante libro di interviste immaginarie (che suggerisco di leggere) scritto dal prof. Gotti Tedeschi un paio di anni fa, il cui titolo è “Colloqui Minimi” (edizioni Fede & Cultura), l’autore immagina di intervistare Augusto Comte, filosofo francese della prima metà dell’ottocento, chiamato Pontefice della Religione Positiva che voleva rielaborare la fede cattolica e ricostruire la Chiesa stessa rifondandola e trasformandola in una specie di
religione atea e scientista.
Fu Comte infatti a ispirare “Il Padrone del mondo” di R. H. Benson, tanto caro a Papa Bergoglio. Comte
ispirò Benson nel concepire un mondo in cui l’uomo fosse sottomesso alla volontà sociale (non spirituale) espressa dalla Stato Positivista.
Compte era convinto di poter avere l’appoggio dei Gesuiti in questo progetto creando con loro una grande religione dell’umanità nella quale confluisse anche il cattolicesimo che si sarebbe ridimensionato a etica socialmente utile.
Addirittura Comte aveva scritto un appello ai Gesuiti invitando il loro Generale a proclamarsi capo spirituale dei cattolici, praticamente proponendosi come Papa e Vescovo di Roma.
Posso avanzare l’ipotesi che la lettura de “Padrone del Mondo” di Benson sia stata ben apprezzata da Papa Bergoglio e da p. Costa?
Mons. ICS
https://www.marcotosatti.com/2021/05/28/23692