Una giovane disabile di dodici anni è stata picchiata da un gruppo di ragazze più grandi di lei in un parco pubblico di Roma nord. Il tutto è stato filmato e trasmesso in una diretta su Instagram. I genitori della vittima, sconvolti da quanto accaduto, si sono rivolti al Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop. Lunedì 26 aprile l’avvocato dell’associazione Eugenio Pini, presenterà una denuncia alla Procura dei minori per lesioni volontarie e stalking
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La tesi dell'innocenza innata delle donne risulta liquidata una volta per tutte da questo episodio. E anche la balla della "sorellanza". Quelle tre deficienti non avevano subito e non stavano subendo alcuna "pressione" o "condizionamento culturale" del piffero. Avevano semplicemento notato un bersaglio facile da colpire aggredendo il quale non si correva alcun rischio. Il fatto che fosse poi una ragazza rendeva il bersaglio ancora più appetibile: attaccare un maschio, anche disabile, è sempre pericoloso, un pugno può sempre arrivare. Ma con una ragazza disabile il successo dell'aggressione è garantito. Tale è la valutazione compiuta dalle tre mentecatte. Nient'altro hanno pensato e a nient'altro hanno fatto mente locale quelle sciagurate che non avevano alcun "disagio" da sfogare. C'è da giurare che ora i me(r)dia seppelliranno la notizia immediatamente dopo averla data (per obbligo di cronaca) senza alcun "approfondimento" o commento dal momento che l'episodio fa così clamorosamente a pugni con la narrazione femminista dell'umanità insita nel genere femminile. E poi il fatto di cronaca non è politicamente sfruttabile: a quali riflessioni (sgraditissime) potrà mai portare, sia a livello politico, sia a livello etico l'attacco violento portato da tre ragazze contro una ragazza disabile? Solo quelle che faremo noi e quelle che si faranno qui. Cerchiamo quindi di colmare un vuoto morale e mediatico con i nostri commenti che devono essere numerosi e velenosi. La "cultura" (si fa per dire) femminista deve rendersi conto che non è riuscita e non riuscirà ad occupare tutti gli spazi. E questo è uno spazio che valuterà questo fatto di cronaca come deve essere valutato e come sarà qui valutato: nel peggiore dei modi e come un evento criminoso e squallido della peggior specie.