Off Topic > Identità digitale, vaccini e Great Reset: salute o dittatura?

Rischi DOCUMENTATI del vaccino. Dati VERIFICATI e MEDICI DI FAMA

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Vicus:
Sì, da febbraio ma i TG danno per certa la notizia:
https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/austria-lockdown-da-oggi-nuovo-lockdown-anche-per-i-vaccinati-e-da-febbraio-vaccino-obbligatorio-01fd3e25-cfe9-41a9-9c98-699ee9c13ef4.html

Vuoi che l'Italia sia seconda all'Austria quando si tratta di imitare cattivi esempi? :lol:

Si noti anche che il lockdown vale anche per i vaccinati, molti dei quali ancora credono che il pass rende liberi e che la pandemia finirà

Vicus:



Riportiamo quello che è pubblicato sul sito dell’Associazione Avvocatura degli Infermieri, che ha comunque girato il materiale ricevuto alla Procura. Non abbiamo molta fiducia, ma si può sempre sperare che esista ancora qualche magistrato non colluso che abbia il coraggio di chiamare in causa dei responsabili, nonostante le pressioni e le minacce del regime.

35 cartelle cliniche inviate in forma anonima all’AADI: è scandalo! Il vaccino non funziona

Sono pervenute all’Associazione Avvocatura Degli Infermieri, da mittente anonimo e in busta chiusa, ben 35 schede cliniche dell’ASST Spedali Civili di Brescia, tutti degenti ricoverati nel reparto COVID-A-B Pneumologia per Covid-19 e tutti doppiamente e completamente vaccinati nel 2021 (si riporta la data dell’ultima dose).

Tutti in fleboterapia con massiccia somministrazione antibiotica e corticosteroidea oltre che antitrombotici e antinfiammatori.

Alle polmoniti è seguita l’emocoltura che ha rilevato superinfezioni batteriche.

La busta è stata aperta ed esaminata prima di porla a disposizione della Procura della Repubblica.

Mentre leggete quanto segue chiedetevi:

Il vaccino funziona? Il vaccino protegge da sintomi gravi? Il vaccino non era maggiormente consigliato agli anziani fragili, ai diabetici ed altri con comorbilità?

Dall’esame delle cartelle cliniche, non oscurate e sottoscritte da oltre 20 medici (non dallo stesso medico, magari no vax, ma da tanti) è emerso quanto segue:

A.V. 89 anni diabetica, ultima vaccinazione Pfizer a marzo 2021. Si ricovera il 14 agosto per polmonite interstiziale da Covid-19.
A.G 79 anni con diabete, vaccinato Moderna ad aprile si ricovera ad agosto per febbre e dispnea grave in desaturazione (SO2 88); anche la moglie è positiva.
A.S.A. 51 anni, si ricovera per febbre e tosse persistenti con ageusia e anosmia, diarrea ed episodio sincopale. Vaccinato con Moderna il 29 luglio. Il figlio convivente è positivo.
B.O. 70 anni, si ricovera a luglio per stato confusionale e febbre con Covid-19 “nonostante doppia dose di vaccino pfizer” scrive il medico. Aree disventilative toraciche con sovrainfezione batterica polmonare di NDD. Necessaria ossigenoterapia BIPAP. Ripetizione EGA se peggioramento clinico degli scambi gassosi.
B.R. 57 anni, positiva al SARS-CoV-2 si ricovera ad agosto per tosse, febbricola, astenia e scadimento condizioni generali e neurologiche. Si vaccina a luglio.
B.K 71 anni, vaccinata con Astrazeneca si ricovera a luglio per vomito e calo ponderale.
B.T. 75 anni, vaccinata a giugno con Johnson si ricovera due mesi dopo per polmonite Covid-19 e insufficienza respiratoria.
B.A. 70 anni, vaccinato con Astrazeneca a luglio, si ricovera a luglio per febbre, astenia e tosse. Saturazione 93,5%.
B.A. 76 anni diabetico e iperteso, vaccinato con Pfizer a maggio, si ricovera a luglio per polmonite interstiziale da Covid-19 con infiltrati alveolo-bilaterali e sottoposto ad O2terapia.
B.A. 61 anni diabetico, vaccinato con Pfizer a settembre, si ricovera 9 giorni dopo la vaccinazione per febbre, artralgie diffuse e astenia. Rx evidenzia polmonite interstiziale da Covid-19.
C.M. 89 anni, vaccinata Pfizer a marzo si ricovera ad agosto.
C.S. 83 anni, vaccinato con Astrazeneca a febbraio, si ricovera 5 mesi dopo per parestesia periorale e ipertensione arteriosa in BPCO.
D.R.G. 60 anni, vaccinato con J&J ad agosto si ricovera 8 giorni dopo per febbre persistente, cefalea, astenia e diarrea. Diagnosi per polmonite interstiziale bilaterale iniziale. Saturazione 93%. Dimesso accede nuovamente per peggioramento.
F.U. 63 anni, Astrazeneca a luglio si ricovera due giorni dopo per febbre e “artralgie comparse dopo il vaccino”. Saturazione 92%, dimesso per febbre post-vaccinale con tachipirina, si reca nuovamente la stessa sera al PS per febbre persistente e diarrea. Si ricovera il 3 agosto per polmonite interstiziale Covid-19 con insufficienza respiratoria.
F.A. 81 anni, completa la vaccinazione Pfizer il 17 aprile. Viene a contatto con il figlio positivo e si ricovera a luglio per polmonite interstiziale Covid-19 con supporto ventilatorio Bipap e posizione prona.
G.R.D.A. 44 anni, vaccinata a luglio si ricovera il giorno dopo per febbre, tosse, dispnea, anosmia, ageusia, mialgia, cefalea. Infiltrati interstiziali diffusi score 9 in positiva. O2terapia.
G.E. 73 anni, vaccino Astrazeneca a luglio si ricovera ad agosto per febbre e progressivo peggioramento degli scambi respiratori trattati con O2terapia VM, poi HFNC e trasferito in NIV. Si ricovera in terapia subintensiva se peggiora da trasferire in terapia intensiva.
G.V. 42 anni, vaccino J&J ad agosto, si ricovera il 5 settembre per peggioramento scambi respiratori. TAC torace in peggioramento e saturazione al 90%. Posizione prona e CPAP. Ricovero in UTI se peggiora.
G.B. 76 anni diabetico e iperteso, vaccinazione a luglio, si ricovera il 3 settembre per episodio lipotimico nell’alzarsi dal letto. All’ingresso è asintomatico ma successivamente presenta febbre, tosse e algie toraciche.
G.G. 78 anni, vaccinata a maggio con Pfizer, si ricovera a settembre per polmonite Covid con tampone positivo su paziente mastectomizzata e diabetica.
K.Y. 43 anni, vaccinato il 3 settembre si ricovera il 10 per febbre in polmonite Covid-19.
L.I. 79 anni, vaccinata l’8 luglio con Astrazeneca si ricovera per febbre, tosse e diarrea. Infiltrati interstiziali alveolari base destra.
L.M. 74 anni, vaccinata J&J un mese prima, si ricovera per febbre, tosse e faringodinia. A causa di risultati altalenanti dei tamponi, si esegue test su lavaggio bronco-alveolare che risulta positivo.
M.N. 49 anni, si vaccina in reparto con Pfizer il 21 aprile, ricoverata per dispnea e massa mediastinica. Risulta positiva il 5 maggio e il 7 viene trattata con terapia monoclonale. Presenta edema del miocardio e extrasistolie ventricolari. Si ricovera nuovamente ad agosto per febbre, cefalea e astenia con persistente positività per SARS-CoV-2.
M.T. 80 anni diabetica e ipertesa, vaccinata con Astrazeneca si ricovera ad agosto per dispnea. Tac polmonare evidenzia embolia sub massiva bilaterale con alterazioni interstiziali.
M.H. 72 anni, vaccinata si ricovera a settembre per astenia. Presenta polmonite interstiziale Covid-19 parimenti al marito affetto da polmonite Covid-19.
P.M. 76 anni, vaccinata con Astrazeneca il 5 luglio, si ricovera ad agosto per diarrea, astenia e inappetenza. Polmonite da Covid-19.
R.C. 47 anni, vaccinato con Moderna il 28 giugno, salta il richiamo per sostituzione valvola mitralica effettuata il 4 agosto. Si ricovera l’11 agosto per versamento pleurico bilaterale in paziente Covid-19.
R.M. 56 anni, vaccinato il 2 giugno con Astrazeneca, il 17 luglio positivo al SARS-CoV-2 contagiato dalla figlia, si ricovera il 24 luglio per febbre, anosmia e inappetenza. TC torace per polmonite interstiziale Covid-19. O2terapia, duplici antibiotici ed eparina.
S.A. 82 anni, vaccinata a marzo con Pfizer si ricovera il 5 settembre per astenia e iporessia con malessere. Tamponi positivi. Polmonite da Covid-19.
S.F.F. 28 anni, NON VACCINATA, si ricovera per polmonite Covid-19 senza febbre. saturazione 97%. In terapia ma non in flebo.
T.C. 64 anni, vaccinato a maggio con Pfizer si ricovera il 9 agosto per febbre, anosmia e disgeusia. Contagiato dal figlio. Tamponi positivi il 4 e l’8 agosto. Polmonite interstiziale Covid-19 con insufficienza respiratoria. O2terapia flusso 50%.
Z.A. 88 anni diabetico, vaccinato con Pfizer a marzo, il 9 luglio viene trovato svenuto in cucina. Si ricovera avendo avuto ad aprile la polmonite Covid con insufficienza respiratoria. ECG urgente a letto.
Z.G. 33 anni, vaccinata Pfizer il 15-17 giugno si ricovera il 13 luglio per petecchie diffuse agli arti inferiori in piastrinopenia.
R.N. 75 anni, vaccinato Pfizer si ricovera a fine luglio per stato soporoso, sudorazione e vomito. Deceduto.

***

Altri 13 nuovi casi positivi al coronavrius rilevati oggi tra gli ospiti della Rsa di Masone, nell’entroterra genovese, dopo i 25 dei giorni scorsi che avevano ricevuto la terza dose del vaccino anti Covid.

L’équipe della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino, guidata dal prof. Matteo Bassetti, tornerà nella struttura a trattare i nuovi contagiati con gli anticorpi monoclonali, come fatto con i primi positivi.

Lo ha annunciato stasera l’infettivologo genovese, nel corso del punto stampa in Regione Liguria sull’andamento della pandemia da coronavirus in Liguria.

Nell’ultima settimana a Genova sono stati trattati mediamente cinque positivi al giorno con gli anticorpi monoclonali.

Secondo quanto era stato riferito mercoledì scorso dai responsabili del Comune di Masone, in riferimento ai primi 25 ospiti con terza dose e contagiati: “Sono stati purtroppo confermati i casi di positività al Covid-19 tra i pazienti della struttura, che vanno ad aggiungersi a 7 operatori sanitari, anch’essi risultati positivi. Fortunatamente, tutte le persone interessate stanno affrontando il coronavirus in buone condizioni di salute. Si registra un solo caso di ospedalizzazione tra gli ospiti della residenza a causa di diverse problematiche sanitarie, oltre alla positività riscontrata”.

“Già lunedì – ha sottolineato Bassetti – il nostro team tornerà nella rsa per infondere direttamente gli anticorpi monoclonali ai pazienti che necessitano di questo trattamento” Secondo Bassetti si tratta di una “prova generale” di quello che potrà diventare un “format” anche in futuro. Ossia il “monoclonale a domicilio”. “Potete capire come sarebbe stato molto più complicato trasferire i pazienti dalla valle Stura al San Martino – continua – abbiamo capito che questa formula può essere del tutto efficaci e siamo pronti a replicarla se dovesse essercene bisogno”. Con un doppio risultato, ovvero quello di intervenire “sul posto” e al contempo non aumentare la pressione sugli ospedali.

https://www.marcotosatti.com/2021/11/29/avvocatura-infermieri-il-siero-genico-non-funziona-e-il-caso-masone/

Vicus:



CAMPIONE DEL MONDO MOTO3 – DOPO AVER FATTO IL VACCINO
LO CONSIGLIA A TUTTI

UN ALTRO SEGNALE IN DIRETTA MONDIALE
VEDIAMO CHI RECEPISCE IL MESSAGGIO:
https://www.maurizioblondet.it/non-sanno-piu-cosa-inventarsi/


Dati ufficiali confermano che la mortalità dei vaccinati per tutte le cause si è duplicata

https://www.maurizioblondet.it/dati-ufficiali-confermano-che-la-mortalita-dei-vaccinati-per-tutte-le-cause-si-e-duplicata/

Covid, la rabbia dei vaccinati ricoverati: “Questo Stato ci ha tradito”

https://www.maurizioblondet.it/covid-la-rabbia-dei-vaccinati-ricoverati-questo-stato-ci-ha-tradito/

ANSA.it (https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/11/30/covid-in-10-stati-usa-stop-a-obbligo-vaccino-operatori-sanita_2a9916dc-2618-4962-8ee2-03f57c17937c.html)
Covid, in 10 stati Usa stop a obbligo vaccino operatori sanità
Un giudice federale ha bloccato in 10 stati Usa l'obbligo di vaccino del governo Biden per gli operatori sanitari, ritenendo che l'agenzia che l'ha imposto abbia abusato della sua autorità. (ANSA)

Vicus:


Il prof. Luc Montaigner, premio Nobel, afferma:

“Fermiamo le vaccinazioni di massa. Non è eticamente accettabile avere delle persone, dei giovani, dei bambini che muoiono. Dobbiamo pensare che se ci fermiamo, salveremo delle vite. Quello che mi spaventa sono i bambini. Stanno per vaccinare i bambini… Questi bambini, forse, moriranno, e se anche muoiono fra 10 o 20 anni, verrà sterminata un’intera generazione! Dunque è in ballo la nostra stessa civiltà. Occorre prendere delle precauzioni oppure andremo dritti verso la catastrofe”.

Il dr. Vladimir Zelenko, sostiene:

“In base ai dati del Center for Discase Control (CDC) i bambini sani di età pari o inferiore a 18 anni hanno un tasso di guarigione del 99,998% da COVID-19 senza alcun trattamento. Perciò non vi è alcuna necessità medica di un vaccino. Soprattutto, un’iniezione di mRNA sperimentale e non approvata che ha dimostrato di avere molti effetti collaterali pericolosi… Qualsiasi governo o individuo che costringe o ordina che i bambini ricevano questa iniezione sperimentale è in chiara violazione del divieto della Convenzione di Ginevra contro la sperimentazione umana coercitiva. Questi sono criminali di prim’ordine e devono essere assicurati alla giustizia per crimini contro l’umanità”.

Vorremmo condividere con voi alcuni brani, usciti dal cuore, in cui ci siamo imbattuti navigando sul web. Persone comuni, ma che dicono quello che milioni di persone sentono e pensano.

Dalila Di Dio

25 nlo1ve1277mbre0 a9lle5 oogrsuet or16:134  ·

Gentile Presidente Draghi, non immagina quante volte io, che ho scelto liberamente di vaccinarmi, mi sia pentita di averlo fatto.

Mi sono pentita ogni volta che ho visto un padre costretto a farlo per portare a casa il pane.

Ogni volta che ho visto uno studente rinunciare ad una lezione universitaria.

Ogni volta che ho scorto in lontananza una fila di cittadini davanti a una farmacia, in coda per acquistare 48 ore di diritti.

Mi sono pentita ogni volta che ho sentito qualcuno parlare di parassiti, sorci, disertori o blaterare di fucilazioni evocando Bava Beccaris.

Ogni volta che mi sono imbattuta in congreghe di semicolti che tra una risatina e l’altra dileggiavano chi aveva semplicemente compiuto una scelta diversa per la propria vita e sul proprio corpo.

Gentile Presidente Draghi, io della società che Lei e i Suoi sodali state laboriosamente costruendo non voglio far parte.

Non voglio far parte di una società composta da gente che si ritiene moralmente ed intellettualmente superiore per aver acconsentito a farsi somministrare un farmaco.

Non voglio far parte di una società in cui si gode smodatamente per l’emarginazione e l’esclusione di chi ha compiuto – legittimamente e liberamente – una scelta diversa.

Non voglio far parte di una società in cui ci si compiace di aver meritato dei diritti, cedendo al ricatto.

Non voglio far parte di una società di individui che accusano, additano e auspicano ostracismi e punizioni per i loro simili.

Io non appartengo alla schiera di chi obbedisce per quieto vivere.

Io non voglio essere premiata con diritti che sono miei per nascita.

Io non voglio che mi concediate alcuna libertà giacché io sono nata libera.

E custodisco la mia libertà come il bene più prezioso.

Pertanto, liberamente Le dico si tenga pure la Sua terza dose, il Suo super green pass e la Sua bella società.

Verrà il tempo.

LETTERA DI UN’INFERMIERA
Conosco bene i fanatici del vaccino.
Sono gli stessi che riempivano i pronto soccorso per paura di aver aspirato l’ antrace aprendo una lettera e non esitavano un secondo a innescare costosissime ed inutili procedure.
Ho trascorso turni di otto ore vestita da astronauta nel mese di agosto per stare dietro a questi.
Sono gli stessi che correvano con la bava alla bocca a far controllare una minuscola puntura di insetto con la pretesa di farsi dire se era o no di zanzara tigre.
Sono quelli che alle tre di notte venivano a chiedere una lastra del torace perché erano inavvertitamente passati davanti ad un ventilatore e temevano di poter sviluppare una polmonite.
Sono quelle che volevano sapere se la molecola di detersivo per i piatti avesse attraversato la barriera placentare dal momento che il bicchiere forse non era stato risciacquato perfettamente.
Sono quelli che svenivano per un taglio da pagina di libro su un polpastrello.
Vi conosco cari signori…
Conosco la vostra pavidità , la vostra mancanza di buon senso, la vostra assurda vigliaccheria, la vostra assoluta mancanza di palle e dignità .
Avete riempito per anni i pronto soccorso di tutta Italia sottraendo tempo e personale alle persone malate veramente.
E quando è scoppiata la pandemia vi siete barricati in casa, non avete prestato aiuto a nessuno, avete abbandonato i vostri anziani lasciandoli al loro destino, vi siete preoccupati solo per voi stessi lasciando che altri, cavoli loro, continuassero a lavorare per voi.
Poi, quando è stato introdotto il vaccino, siete corsi a farvelo sgomitando, cercando di saltare la fila, calpestando gli altri pur di essere sicuri di avere per primi la dose, mettendo in difficoltà persino le guardie preposte al controllo degli accessi agli ambulatori.
Ma ora, ora vi sentite degli eroi.
Da vaccinati vi vantate del vostro senso civico, del rispetto dimostrato per il prossimo perché è per gli altri che dite di averlo fatto, non per voi stessi .
C’è solo un piccolo particolare che vi disturba e che si frappone tra voi e il vostro desiderio di non morire mai: Qualcuno non se l’è fatto e il vaccino non immunizza.
Allora vi agitate, strillate, non riuscite a darvi pace.
Invocate pene esemplari per chi non tiene conto della vostra nevrotica paura della malattia e della morte.
La tua libertà finisce dove comincia la mia ipocondria etc etc …
Non siete mai stati preoccupati per la vita degli altri, di quella, lo avete sempre dimostrato, non ve ne è mai fregato niente.
È sempre e solo per voi stessi che temete e vi agitate, ma vi fa comodo farvi scudo con il presunto amore per il prossimo, il rispetto per le scelte degli altri, quello, neppure vi sfiora.
Sappiatelo, mi fate schifo da sempre.
Ora l’ho detto.
Tiziana Visaglio
12 novembre ore 16:02

https://www.marcotosatti.com/2021/12/01/lettera-di-una-madre-a-draghi-e-mattarella-fermate-questo-scempio/

Vicus:
Qui un esauriente studio medico con ampia citazione di fonti. Suggerisco di leggere direttamente gli illuminanti grassetti:

Riceviamo e volentieri pubblichiamo due testi. Il primo è una Nota Praevia dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, in relazione all’attacco ricevuto qualche giorno da dalla pediatra americana Gwineth Spaeder, di cui SC si è occupato a questo collegamento,  e a questo collegamento. Il secondo e una risposta estremamente ricca e documentata del dott. M. Citro alla dottoressa Spaeder. Il testo è apparso su Church Militant. Buona lettura.

§§§
NOTA PRAEVIA

I L 15 DICEMBRE SCORSO, nella sola sezione in lingua italiana del sito di Corrispondenza Romana, è stato pubblicato un articolo della pediatra Gwyneth A. Spaeder con il quale si sarebbero volute confutare le mie dichiarazioni sul “vaccino” per la Covid, contenute nella lettera che ho inviato ai Vescovi americani e alla Congregazione per la Dottrina della Fede il 23 Ottobre 2021. Credo che quanti hanno dimestichezza e assiduità con i miei scritti sappiano che non sono solito fare affermazioni azzardate, né prendere posizioni su temi controversi senza documentarmi approfonditamente: lo richiede la serietà di una critica imparziale e l’autorevolezza del mio ruolo di Arcivescovo, oltre che il rispetto per i miei interlocutori. Sia che io mi pronunci su questioni di stretta pertinenza dottrinale o morale, sia che affronti argomenti solo indirettamente legati alla Religione, credo di non essermi mai sottratto alla critica né a una sana discussione, proprio perché sono persuaso che la verità non sia proprietà di nessuno, ma che essa possa manifestarsi – e talora apparire ancora più evidente – grazie al confronto onesto con chi ha idee diverse. Ce lo insegna, a comprova della saggezza della Chiesa, la disputatio scolastica, significativamente scomparsa dopo il Concilio. Nel caso specifico della farsa psicopandemica e della campagna vaccinale per la Covid, ho avuto modo di informarmi, di interpellare medici e scienziati autorevoli, di leggere e di approfondire quegli aspetti che, comprensibilmente, non sono di immediata competenza di chi non è addentro alla materia. Una volta formatami un’idea in proposito, ho ritenuto mio dovere di Pastore e Successore degli Apostoli inviare una lettera ai miei Confratelli americani e alla CDF, nella quale evidenziavo le gravi criticità del siero genico sperimentale tanto sotto un profilo di efficacia e sicurezza, quanto di liceità morale. L’articolo della dott.ssa Spaeder non ha in alcun modo confutato le mie argomentazioni, limitandosi a ripetere lo script che BigPharma cortesemente fornisce ai suoi rivenditori, sul modello delle FAQs – Frequently Asked Questions – che ogni azienda mette a disposizione della clientela. Per questo motivo, considerando che la pretesa confutazione veniva da un medico, ho ritenuto opportuno farmi da parte, interpellando il dott. Massimo Citro Della Riva, valente medico e autore di pubblicazioni sulla pandemia, una delle quali, Apocalisse, è prossima ad essere data alle stampe. Sarà quindi il dott. Citro Della Riva a rispondere nel merito alla dott.ssa Spaeder, con le competenze e la cognizione di causa di chi è ovviamente più titolato di me nella disciplina. Tengo a precisare che lo scorso 21 Dicembre ho inoltrato la lettera del dott. Citro della Riva a Corrispondenza Romana, la quale ad oggi non ha provveduto a pubblicarla, come richiesto e dovuto. Ecco perché ho voluto condividerla con Church Militant, lasciando ai lettori di valutarne il contenuto e, alla luce di questo, le lacune e le inesattezze dell’articolo della dott.ssa Spaeder. Mi spiace – e lo dico con il rammarico di chi ha conosciuto il Direttore di Corrispondenza Romana in tempi in cui era apprezzato come autorevole intellettuale cattolico conservatore – che De Mattei si sia avventurato in un campo minato, prestandosi a dare sostegno mediatico alla narrazione pandemica e alla presunta efficacia, sicurezza, non pericolosità e liceità del siero genico. E mi spiace ancor più che, nel fare ciò, si sia affidato alla penna di Gwyneth A. Spaeder, una persona che non appare esattamente imparziale, anzi che presenta molteplici conflitti di interesse tanto per la propria formazione professionale quanto per i rapporti con la John Hopkins University e la IQVIA in cui lavora il marito Jeffrey Spaeder. Lascio all’indagine dei giornalisti di approfondire il ruolo del padre, George Weigel, famoso neo-con, biografo di Giovanni Paolo II e firmatario del PNAC, il Project for the New American Century, assieme – tra gli altri – a Dick Cheney, Donald Rumsfeld e a Jeb Bush. Mi pare che il coinvolgimento della dott.ssa Spaeder, quantomeno in relazione alle sue parentele, riveli una vicinanza ideologica con ambienti politici ben identificabili, con i quali non so come si rapporti il prof. De Mattei, la cui Fondazione Lepanto ha sede a Washington. Sarebbe il caso che il Direttore di Corrispondenza Romana e Presidente della Fondazione Lepanto, che più volte mi ha invitato a non occuparmi di questioni politiche e mediche, chiarisse la propria posizione e fosse il primo, in quanto Cattolico praticante, a dare l’esempio di trasparenza e di coerenza evitando strane contiguità. Ciò detto, lascio che sia il dott. Citro a confutare le argomentazioni della dott.ssa Spaeder.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

24 Dicembre 2021 Vigilia del Santissimo Natale

***
Risposta alla Dr.ssa Spaeder.

 

Gent.ma Collega,

ho letto la Sua risposta alla lettera di Mons. Carlo M. Viganò, Arcivescovo. Sono anch’io un medico che ha trascorso più di un anno e mezzo curando gli infettati da SARS-CoV-2 e non mi ritrovo nelle Sue affermazioni, pertanto, per proseguire sul cammino di una reciproca critica costruttiva, mi sento d’intervenire.

Quando Mons. Viganò scrive di sieri genici non intende necessariamente alludere a un prodotto che si integra nel nostro genoma, ma a un RNA messaggero che è di suo una molecola genica, essendo un acido ribonucleico. Questi sieri non possono essere definiti vaccini, essendo il vaccino un patogeno o una sua parte, attenuato o inattivato, capace d’indurre immunità. Queste sono molecole sperimentali (già in uso in diverse patologie polmonari, oncologiche, nella mucoviscidosi e quant’altro, ma mai fino adesso sperimentate in caso d’infezione virale) che non inducono immunità ma producono la spike, che a sua volta dovrà indurre anticorpi. Spike che è la parte tossica e velenosa di questo virus e la più mutevole.

Ad ogni modo, la retrotrascrizione dell’RNA virale è anche possibile[1], come avviene con altri virus a RNA potendo scatenare patologie croniche nel lungo periodo.[2] La retrotrascrizione dell’mRNA vaccinale è per ora solo ipotetica, come lo è per il DNA dell’adenovirus vettoriale: è tuttavia plausibile per la presenza dei retrotrasposoni. Si sa per certo che la proteina N di SARS-CoV-2 si trascrive nel nostro DNA.[3] Gli mRNA vaccinali rimangono potenzialmente oncogeni per integrazione o per interferenza genica (epigenetica). Di recente si è scoperto che la spike si localizza nel nucleo e inibisce la riparazione del danno al DNA, impedendo l’immunità adattativa.[4] Quindi, non sarei così certo che l’mRNA vaccinale non possa retrotrascriversi nel nostro DNA.

Mi fa piacere che abbia ricordato che i vaccini hanno sempre una componente di rischio, pertanto andrebbero adoperati solo quando il beneficio supera il rischio. Non è il caso della CoViD-19, dove il beneficio è pressoché zero e i rischi sono elevati. Si tratta di un’infezione perfettamente curabile e con una letalità inferiore all’uno per cento, quindi non necessita vaccinazione. Inoltre, la mancanza di efficacia è sotto gli occhi di tutti: questi sieri non interrompono la trasmissione, non impediscono d’infettarsi, anzi il più delle volte l’infezione segue alla vaccinazione. Inoltre, i vaccinati sono contagiosi e continuano a infettare alimentando l’epidemia. Questi sieri inducono le varianti che, come Lei sa, sono mutazioni di fuga da vaccino. La scarsa efficacia di questi vaccini è evidente osservando la situazione in Israele, dove c’è un preoccupante aumento di ricoveri soprattutto fra i quaranta e cinquant’anni pienamente vaccinati.[5] Un’inchiesta negli ospedali di Israele ha documentato che quasi il 100% dei ricoverati sono vaccinati,[6] e già si pensa alla quarta dose nella nazione che per prima ha inoculato i suoi abitanti con la terza.[7] In Norvegia, dove la maggior parte della popolazione è vaccinata, un numero e una percentuale crescenti di ricoveri correlati a CoViD-19 si verificano fra i pazienti vaccinati e la vaccinazione non ha ridotto le probabilità di morte in ospedale.[8] Waterford è la contea irlandese col più alto tasso d’infezioni da SARS-CoV-2, pur avendo il 99,7% di vaccinati.[9] Gibilterra è il posto al mondo con maggiore percentuale di vaccinati (119%) e assenza di no-vax, eppure registra un continuo aumento esponenziale di infettati CoViD-19.[10] Gli anticorpi neutralizzanti dopo la vaccinazione sono inferiori a quelli dei controlli non infetti.[11] Nessuna differenza nelle cariche virali fra vaccinati e non vaccinati, e se i vaccinati vengono infettati dalla variante delta, possono essere fonte di trasmissione di SARS-CoV-2 ad altri.[12] Nel caso della variante delta, gli anticorpi neutralizzanti hanno una ridotta affinità per la proteina spike.[13] Nessuna differenza nella carica virale fra vaccinati e non vaccinati infettati dalla variante delta.[14] Scarsissima risposta ai vaccini in chi ha la variante delta.[15] In quasi settanta nazioni i casi di CoViD-19 aumentano nonostante le vaccinazioni.[16] Da noi in Italia, la popolazione si continua a infettare e gli ospedali sono pieni nonostante l’85% di vaccinati. Questi sieri si stanno rivelando del tutto inefficaci, oltre che inutili.

Si dice che i sieri aiutino a contrarre una forma più leggera d’infezione, ma voglio ricordare che questa infezione inizia sempre in forma leggera e che prima di evolvere (in un ristretto numero di casi) nella forma severa passano dei giorni durante i quali è perfettamente curabile. Basta curarla subito e bene e le persone guariscono. Nessuno dei miei pazienti trattati fin dall’inizio è mai andato in ospedale e le migliaia di medici italiani che curano subito i pazienti registrano meno dell’uno per cento di ospedalizzazione.[17] Lo stesso vale per Colleghi di altre nazioni europee con i quali sono in contatto.

Le terapie che Lei definisce alternative non sono affatto alternative e sono esistenti fin dalla prima SARS (Le voglio ricordare che quella attuale è la seconda SARS, che il virus è quasi identico al SARS-CoV-1 e così anche le manifestazioni cliniche), come potrà reperire in letteratura dal 2003 in avanti. Che l’idrossiclorochina (HCQ) possa inibire i coronavirus è in letteratura da dopo la SARS, non si può dire che non si sapesse. Nei SARS-CoV in genere, HCQ aumenta il pH endosomiale e interferisce con la glicosilazione terminale del recettore cellulare (ACE2).[18] La clorochina inibisce la replicazione dei SARS-CoV.[19] La HCQ è un efficace inibitore della replicazione dei SARS-CoV in vitro e in vivo: SARS-CoV-1 (replicazione virale ridotta del 99% dopo tre giorni), MERS-CoV, HCoV-229E, HCoV-OC43.[20] Nei topi la clorochina trasmessa al neonato lo protegge dal challenge letale dell’umano HCoV-OC43.[21]

La CoViD-19 si cura perfettamente, ma va trattata subito, senza perdere tempo, meglio se entro i primi due giorni. HCQ ha anche azione antivirale.[22] Idrossiclorochina (400 mg al giorno) e azitromicina (500 mg al giorno) per almeno cinque, fino anche a una decina di giorni.[23] In Cina, HCQ è risultata utile perfino nella polmonite da CoViD-19 e si raccomanda “d’includerla nelle prossime linee guida per il trattamento della polmonite da CoViD-19.[24]L’idrossiclorochina ha tutte le caratteristiche per confermarsi farmaco di elezione nella profilassi delle complicanze da coronavirus in fase precoce, e i derivati della china sono studiati dalla FDA statunitense come cura per la CoViD-19.[25] Il 37% dei 6.227 medici di 30 nazioni diverse che hanno rilasciato un voto internazionale considera la HCQ il più efficace trattamento per la CoViD-19.[26] Colyer e Hinthorn la definiscono “un trattamento di prima linea”, soprattutto se associata all’azitromicina.[27] Un gruppo di ricerca tedesco ha ideato e sperimentato con ottimi risultati l’idrossiclorochina in aerosol: invece dei 400 mg per via sistemica, il paziente riceve da due a quattro mg per inalazione, senza tossicità.[28]

L’ivermectina, da sola o in associazione è un antielmintico con attività antibatterica, antivirale e antitumorale, che agisce su flavivirus, HIV, Ebola e Zika,[29] blocca il virus a RNA della malattia respiratoria dei suini[30] e neutralizza SARS-CoV-2 in 48 ore in vitro.[31] Anche la quercitina è efficace nella prima fase di malattia[32] agendo come potente inibitore virale contro SARS-CoV-2, del quale blocca le proteasi 3CL (3-chymotrypsin-like), dette anche Mpro, essenziali nel ciclo di replicazione,[33] e questo è stato divulgato da un comunicato stampa dell’Istituto di Nanotecnologia del CNR,[34] del tutto ignorato dalle istituzioni sanitarie. La quercitina ha un’azione sinergica con la vitamina C nella prevenzione e terapia di SARS-CoV-2.[35] Anche il cortisone (desametasone e betametasone) agisce sulle stesse proteasi.[36] Altro inibitore della proteasi 3CL di SARS-CoV-2 è ebselen,[37] “un composto di selenio organico con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e citoprotettive, studiato per il trattamento di disturbi bipolari e perdita dell’udito, a bassissima tossicità e con un forte potenziale clinico per il trattamento dei coronavirus”.[38] Una conferma dell’azione di ebselen contro SARS-CoV-2 giunge dal Politecnico di Milano,[39] con uno studio di conferma che ne descrive il meccanismo di azione.[40] Ebselen è un potente inibitore di SARS-CoV-2.[41] Ancora un inibitore di queste proteasi è la cinanserina: già nel 2005 la Commissione Europea attestava che era stata trovata la terapia per i SARS-CoV, poiché la cinanserina inibisce in modo significativo i coronavirus della SARS ed è un farmaco pronto all’uso per curare la SARS.[42] Si tratta di un documento ufficiale della Commissione Europea. Ricordiamo che la 3CL, o Mpro, è la principale proteasi presente nei coronavirus.[43] La forte inibizione della cinanserina sulla replicazione dei SARS-CoV è in letteratura: “Il legame della cinanserina e del suo cloridrato a 3CLpro espresso battericamente di SARS-CoV e del relativo coronavirus umano 229E (HCoV-229E) è stato dimostrato dalla tecnologia di risonanza del plasmone di superficie. È specifico per i coronavirus 3CL”[44] equeste proteasi sono presenti in SARS-CoV-2. “La progettazione e lo sviluppo di farmaci antivirali specifici ad azione diretta anti SARS-CoV-2 possono essere resi possibili prendendo di mira enzimi conservati come la proteasi 3C”.[45] La cinanserina inibisce SARS-CoV-2.[46] Uno screening virtuale ha confermato l’attività inibitoria di cinanserina e di ebselen sul substrato Mpro di SARS-CoV-2.[47]

Dato che le tromboembolie sono fra le peggiori complicanze, serve l’azione anticoagulante dell’eparina a basso peso molecolare (enoxaparina).[48] Inoltre, il dominio di legame della spike di SARS-CoV-2 interagisce con l’eparina.[49] Nel momento in cui si apre per incontrare gli ACE-2 (che sono elettronegativi), la spike assume una forte carica positiva che le permette l’aggancio.[50] L’eparina è una miscela di mucopolisaccaridi i cui gruppi N-solfati le conferiscono la più alta carica elettronegativa di quanta ne abbiano tutte le altre biomolecole conosciute, compresi i recettori ACE-2.[51] Quindi eparina e spike si attirano come una calamita sottraendo il virus ai nostri recettori. L’uso precoce di eparina riduce il rischio di evoluzione grave. L’idrossiclorochina esercita una sicura azione antitrombotica,[52] e lavora in sinergia con l’eparina a basso peso molecolare.[53] Soprattutto: le complicanze coagulative da coronavirus erano in letteratura fin dalla SARS e dalla MERS,[54] e sono state taciute. Perché non è stato subito divulgato a tutto il personale sanitario il grave pericolo delle tromboembolie e, anzi, è stato caparbiamente occultato? Avremmo evitato migliaia di morti. Per quanto riguarda il cortisone, si sa che è il farmaco di elezione per trattare la tempesta citochinica ed è confermato dalla pratica clinica e da una vasta letteratura.

Di supporto alla terapia ci sono il colecalciferolo (sempre associato al menachinone), l’acido ascorbico e lo zinco. Nel 2020 sono stati pubblicati 300 lavori sui benefici del colecalciferolo nella CoViD-19.[55] La D3 è importante nella prevenzione e terapia della CoViD-19,[56] può ridurre il rischio di questa infezione,[57] inibisce la risposta mediata da IL-17,[58] ha un ruolo nella tempesta citochinica e nella mortalità da CoViD-19.[59] La sua carenza aumenta i rischi d’infezione e aggrava la ARDS[60] e i pazienti CoViD-19 necessitano dosi più elevate di vitamina D3.[61] Protegge e previene la ARDS.[62] È raccomandata nei pazienti a rischio.[63]Aiuta a prevenire l’infezione da SARS-CoV-2, a inibire la tempesta citochinica sopprimendo NFkB, IL-6 e TNF, a prevenire la perdita di sensazione neurale stimolando le neurotrofine come NGF.[64] Rispetto ai non trattati, alte dosi di D3 riducono il fibrinogeno e negativizzano l’RNA virale.[65] La carenza di D3 aumenta la possibilità di contrarre la forma severa, con una più intensa risposta infiammatoria, aumento della morbilità e della mortalità.[66] Dosi elevate riducono la necessità di terapia intensiva e la gravità della CoViD-19.[67] La D3 riduce il rischio di questa infezione e di malattia severa: la sua integrazione è raccomandata.[68] La sua assunzione regolare è associata a una forma meno grave e a maggiore sopravvivenza degli anziani fragili.[69] In una lettera alla Comunità Medica si esorta il supplemento urgente di D3 nei pazienti ad alto rischio.[70] Da una ricerca su nove studi pubblicati, sette dimostrano che prognosi e mortalità da CoViD-19 sono correlate alla vitamina D3.[71] Uno studio su 99 pazienti CoViD-19 conferma il potenziale beneficio della vitamina D3 nella dose di 400.000 UI in pazienti CoViD-19 ospedalizzati.[72]

Migliorando la clearance mucociliare, lo zinco rimuove i patogeni dalle vie respiratorie,[73]inibisce l’enzima “RNA polimerasi RNA dipendente”[74] che replica i virus a RNA, riduce l’attività dei recettori ACE-2.[75] Bassi livelli di zinco sono associati al peggioramento dei malati CoViD-19.[76] Si raccomanda la supplementazione di zinco nei malati CoViD-19 e si conferma che aumenta la clearance mucociliare, rafforza l’integrità epiteliale, inibisce la replicazione virale, aumenta l’attività antivirale, attenua i rischi di iper-infiammazione, riduce il danno polmonare e il rischio d’infezioni secondarie.[77] Nella CoViD-19 anche lo zinco è efficace perfino come terapia, soprattutto se associato a idrossiclorochina e azitromicina.[78]Valida la combinazione idrossiclorochina-azitromicina-zinco.[79] La clorochina agisce da ionoforo dello zinco, facilitandone l’ingresso nella cellula.[80]

L’acido ascorbico è fra i più potenti antinfettivi e antivirali[81], confermato nella precedente SARS,[82] promuove la fagocitosi e protegge le barriere epiteliali.[83] Uno studio randomizzato in doppio cieco su ospedalizzati con infezioni respiratorie acute ha evidenziato che la vitamina C migliora il decorso.[84] La vitamina C è valida nella prevenzione e trattamento della CoViD-19 e riduce la mortalità.[85] Nella CoViD-19, in dosi di 2-8 g/die per os previene le infezioni respiratorie e 6-24 g/die in vena riduce la mortalità nelle gravi forme polmonari.[86] Malati ospedalizzati per CoViD-19 in Cina sono stati trattati con alte dosi (anche decine di grammi) in vena.[87] A Shanghai, decine di pazienti moderati e gravi curati con alte dosi di vitamina C endovena.[88] Vitamina C endovena in casi gravi di CoViD-19 con sepsi.[89] Alte dosi tempestive di vitamina C migliorano la polmonite CoViD-19.[90] Due gruppi di ricerca, a Shanghai e a Guangzhou, consigliano alte dosi di ascorbato endovena per il trattamento di ARDS, con altre terapie di supporto, fra cui vitamina D3 e zinco.[91] L’ascorbato endovenoso insieme a steroidi e vitamina D3 risolve la sepsi di pazienti critici.[92] La vitamina C previene le complicanze e riduce il fluido alveolare inibendo l’attivazione di neutrofili e riducendo il danno alveolare.[93]

Utile la prevenzione con la glicoproteina lattoferrina, antinfiammatoria e immunomodulante con azione antivirale ad ampio spettro, compresi i coronavirus e SARS-CoV-2, utile anche in terapia.[94] Inibisce l’ingresso di SARS-CoV-2 nelle cellule bloccando l’eparansolfato, co-recettore degli ACE-2. Questa glicoproteina ripristina l’omeostasi del ferro e riduce lo stress ossidativo e l’infiammazione.[95]

Mons. Viganò ha perfettamente ragione quando scrive che questi farmaci sono stati sistematicamente boicottati dall’OMS e dalle agenzie regolatorie. Io aggiungo: perseguitati. Basti pensare all’idrossiclorochina. Due studi del tutto inventati pubblicati su The Lancet e su The New England Journal of Medicine pretendevano di passare questo farmaco come tossico:[96] sono stati scoperti e ritirati, ma sono serviti a far ritirare la HCQ in quasi tutto il mondo. Boicottaggio evidente! Tutti gli studi avversi alla HCQ sono finanziati dall’industria farmaceutica o da agenzie collegate al signor William Henry Gates III o hanno conflitti d’interessi, dunque credibilità zero. A cominciare dai tre che sostenevano che la cardiotossicità di HCQ (di solito stimata inferiore all’1%) fosse del 10%,[97] del 19%,[98] fino al 33%.[99] Tutti privi di valore e l’elenco sarebbe lunghissimo.

L’efficacia del plasma iperimmune è nota fin dalla prima SARS,[100] e lo è anche in questa seconda.[101] Ma forse il plasma era scomodo per qualcuno che aveva più interesse a dare spazio ai monoclonali… Pertanto, dottoressa Spaeder, non dica che non ci sono le cure, poiché in questo modo ci si rende co-responsabili di milioni di morti che non sono stati curati proprio perché, pur essendoci, le cure sono state negate. Questa pandemia è una vera strage, un secondo olocausto.

Chiediamoci per quale motivo non sono stati allestiti vaccini tradizionali con il SARS-CoV-2 attenuato. E perché si è mirato sulla spike e non sulle proteasi M e N, che non sono tossiche e non mutano (per cui non avremmo avuto le varianti da vaccino)? Se lo chiedono anche altri autori.[102] Invece, con questi sieri che producono trilioni di spike abbiamo ottenuto effetti pericolosi e mortali e continue varianti che protraggono l’epidemia. Glieli ricordo. Oltre al ben noto alto rischio di ADE,[103] e di autoimmunità,[104] la spike può comportarsi come un prione,[105] quindi è neurotossica,[106] è cardiotossica,[107] e soprattutto è lesiva per gli endoteli provocando endoteliti con ipercoagulazione e tromboembolie.[108] Le ricordo che è stato dimostrato che è sufficiente la spike, avulsa dal virus, proprio come quella prodotta da questi sieri, per nuocere all’organismo e produrre danni ai polmoni, alle arterie e agli endoteli in genere.[109] Addirittura è sufficiente la sola subunità S1 della spike.[110] Questi due studi dimostrano che, rimossa la capacità replicante del virus, le cellule vengono danneggiate dalla spike, solo ed esclusivamente dalla spike. Ed è proprio questa che viene prodotta dal corpo dei vaccinati. Un altro studio conferma che la subunità S1 della spike aumenta significativamente le citochine pro-infiammatorie (αTNF, IL6, IL1β, IL8) attraverso l’attivazione degli inflammasomi NFkB, p38 MAPK e NLRP3 e conferma che il pretrattamento con cortisone riduce il rilascio di citochine.[111]

Quindi, Mons. Viganò ha perfettamente ragione nel ricordare la pericolosità e la mortalità di questi sieri. Lo dice la letteratura medico-scientifica e non solo i siti da Lei citati e da Lei definiti “propaganda anti-vaccinista”. Guardi i dati europei riportati da EudraVigilance, che non si può certo definire no-vax.[112] Quello che invece ormai in tanti vediamo è la propaganda vaccinista, sostenuta e diretta da gruppi finanziari sovranazionali che hanno ben altri scopi che la salute della popolazione, propaganda fondata solo su studi privi di valore poiché collusi con l’industria.

Valga, fra tanti, l’esempio del primo studio sul vaccino Pfizer che pretenderebbe di attribuire a questo siero un’efficacia del 95% e l’assenza di tossicità, che è finanziato da Pfizer e da BioNTech.[113] Lo stesso vale per lo studio recente sulla vaccinazione per i bambini da 5 a 11 anni, definita sicura ed efficace, finanziato da Pfizer e da BioNTech.[114] Valore scientifico zero. O quello di Moderna, finanziato da Moderna, NIAID e da industrie farmaceutiche.[115]

Tutto questo non è scienza, è truffa, crimine.

In chiusura, vorrei ricordarLe, stimatissima Collega, che noi siamo medici e abbiamo il dovere di proteggere i nostri pazienti, di lavorare per il loro bene, non per il bene di chi fa i propri interessi, contrari alla Medicina e alla vita della popolazione. Dobbiamo ragionare con la nostra testa e non ripetere come dei robot gli slogan antiscientifici del mainstream e del Sistema oligarchico che sta governando illegittimamente il pianeta. Abbiamo giurato su Asklepios, non sulle multinazionali. Ringrazio l’Arcivescovo Viganò per il prezioso apporto nella ricerca della verità, quello che noi scienziati dovremmo fare sempre. Evidentemente, l’Arcivescovo è più scienziato di noi…

Massimo Citro Della Riva, M.D.

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[6] https://visionetv.it/dea-in-israele-quasi-tutti-i-ricoverati-erano-stati-vaccinati/

[7] https://www.iltempo.it/attualita/2021/09/06/news/quarta-dose-vaccino-israele-calo-anticorpi-pandemia-calo-efficacia-vaccini-dati-numeri-28567896/

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