Di tutte le risposte scelgo la più impopolare ma anche la più stimolante: i guai di oggi somo dovuti a eresie non riconosciute come tali. L'eresia non è semplice negazione di un dogma, ma distorsione del pensiero logico e del senso della realtà.
Il '68 è una riedizione del movimento dolciniano. L'abulia e l'apatia del genere maschile, che ha rinunciato a prendere parte attiva nella storia in favore nella perenne ricerca del sollazzo, è l'incarnazione dell'eresia marcionita e carpocraziana:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php?topic=2141.0Secondo queste filosofie bisognava mettere in comune i beni quanto i corpi. Questo collettivismo orgiastico, radicale, avrebbe fatto nascere come per magia "l'uomo nuovo".
E' il Paese dei Balocchi di Collodi, ma anche la Maga Circe di Omero, che conducono invariabilmente all'asinificazione e alla porcificazione umane.
La società dei consumi incarna un sogno antico: il Giardino delle Delizie, luogo del vizio felice, le cui regole sono state dettate una volta per tutte dagli gnostici libertini del secondo secolo, specie da Carpocrate ed Epifane, anche se Fourier le ha perfezionate a metà del ‘700. Il Giardino delle Delizie, per costoro, è la società futura: da costruire attraverso la trasgressione volontaria delle leggi umane, fino alla completa liquefazione del carattere maschile e della paternità (vhe le femministe più all'avanguardia vogliono "multipla").
Qui invece, ricorre spesso la dottrina del
servo arbitrio applicata alla donna: l'essere umano è intrinsecamente malvagio e dev'essere costantemente represso da un governo occhiuto e dispotico (quali erano appunto i regimi protestanti).
Non dico che nella natura umana non ci sia anche un'inclinazione al male o che le donne non vadano tenute a freno.
Ma suggerire che anche le nostre nonne se avessero potuto sarebbero scappate con l'ergastolano fa il paio con la teoria femminista della maschilità tossica e rafforza il divario tra i sessi invece di proporre una società che funzioni, con valori maschili.
Simili casi un tempo erano rari, e matrone e dolciniane si riferiscono appunto a eresie e periodi di decadenza.
Una cosa sola azzoppa i movimenti maschili: non riuscire a espellere da sé le istanze radicali, femministe e sessantottine che ha introiettato a tal punto da considerarle irrinunciabili.