Io ho insegnato per anni. Parlo con una certa esperienza dunque.
Qualunque docente un minimo sveglio sa che i metodi di apprendimento di uomini e donne sono completamente diversi. I maschi sono piu' logici, intuitivi, hanno un modo di elaborare le informazioni piu' intrinseco e sviluppato e maturo delle femmine.
Queste ultime hanno un metodo di apprendimento che ad un uomo apparirebbe strano: il loro modo di apprendere e' quasi mnemonico, privo di intuizione, esperienziale e a comparti stagni. Hanno una evidente ridotta capacita' di collegare eventi.
La disparita' di genere e', dunque, qualcosa di insito nella natura umana ed e' in primo luogo intellettuale.
Non diro' poi come vengono elaborati i voti scolastici, ma posso dire che c'e' una gran pressione nel premiare continuamente le femmine.
A dire la verita', i voti dati a maschi e femmine praticamente e' come se fossero valutazioni di discipline completamente diverse.
Bisogna subito mettere in risalto che esistono le eccezioni, si'. Ma le donne, ed e' un fatto ovvio per chi ha insegnato - materie scientifiche, nel mio caso - hanno un modo di apprendere piu' elementare, quasi dogmatico. Hanno, e bisogna dirlo, un modo di comunicare piu' verboso dell'uomo medio, e questo contribuisce a mio avviso a mettere in risalto un'altra caratteristica femminile: quella di volersi vendere per piu' di quanto si e'.
La questione della disparita' di genere e', dunque, qualcosa di fuorviante - in questo forum alcuni di noi ne sono consapevoli, e manco ci badiamo molto. La disparita' di genere e' un fatto, e non ha senso nasconderla.
Cosi' come non ha senso nascondere il fatto che un negro non e' come un finlandese.
Sono tutte verita' ovvie, oggettive nei limiti della sensibilita' umana media.